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Autore: alicecascato    22/04/2014    1 recensioni
Dal primo capitolo:“-Non finirà mai.”
“Chi te lo dice?” Ashton calciò un sasso ed esso finì dentro al lago,ed era proprio così la vita,tanto fragile da essere affogata con una sola spinta.
“Va sempre avanti,non si ferma mai.” guardai dritta davanti a me.
Sentii i suoi occhi puntati addosso come volessero trapassarmi.
“In realtà,tu potresti fermarlo.”
“Tu ne sei capace?” lo guardai con l'intenzione di entrargli dentro.
“No.” camminò più veloce e io rimasi ferma.
“E allora facciamolo insieme.” alzai la voce e lui si fermò voltandosi.
“Aspetta,che cosa? Io-”
“Salviamoci.”
Aveva il mondo negli occhi e tutto stava cadendo,cercai di afferrarlo al volo.
“Credi sia possibile?”
“Hai detto che io potrei farcela,farò in modo che anche tu ci riesca.”
Mi sorrise in modo elegante e composto,come cercasse di proteggere quell'equilibrio sterile,come se mi importasse.
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=8satmt7xMgs
Genere: Drammatico, Horror, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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~~Lo scricchiolare delle foglie secche sotto i miei piedi,mi ricordava tutto quello che,come esse,avevo schiacciato in tutti quegli anni con tutto il mio peso e la mia forza,spesso si tende a scappare da ciò a cui si è destinati e io ho vissuto esattamente così,lottando ogni giorno per mostrare a tutti che si sbagliavano,che valevo più di mia madre.
Gli alberi ormai spogli colavano su di me come volessero immobilizzarmi con i loro rami curvi e lunghi,il cielo era grigio e non avevo nessuna ragione per cui essere felice,ma sentivo che una tempesta stava per bagnare quelle foglie rigide e aride,stava per costringerle ad appiccicarsi l'una a l'altra,sempre più in basso.
Ashton era sotto l'albero più curvo su se stesso di tutti,immerso nella lettura di uno di quei libri proibiti che si ostinava a leggere.
Mi sedetti accanto a lui senza dire una parola,perché era così che andava tra noi,non c'erano conversazioni inutili,a lui non piaceva parlare e io amavo farlo,ma lui rendeva tutto freddo e reale,mi faceva morire le parole in gola da tutta la vita,e giuro,nessun altro al mondo ne era capace.
"Calum vuole morire" disse piano,con la voce rauca di chi non parla da tempo.
"è innamorato"
“Quando si ama bisogna anche saper valutare i rischi.”
“E che ne sai tu dell'amore?”
“Più ti quanto ne sappia tu sicuramente.”
“Quando ami non ci sono limiti,moriresti per quella persona.”
“C'è qualcuno per cui tu moriresti?”
Non c'era nessuna verità da rivelargli,sarei morta per lui anche cento volte.
“Tengo troppo a me stessa.”
“Odio quando fingi con me.”
Mi capiva così bene,non potevo scappare da lui.
“Morirei per te,morirei ogni giorno per l'eternità.”
“Ma non succederà mai.”
“E perché?”
“Perché io combatterò sempre al tuo fianco,sempre.”
Appoggiai la testa alla sua spalla e chiusi gli occhi,il suo profumo mi riempiva il cuore,era l'odore della vita che va avanti,del passato,del sangue e di tutta la cenere che mi circondava.


Quella sera sala da pranzo era piana di un silenzio carico di paura,tutti bisbigliavano la stessa cosa “stanno arrivando,la guerra sta per cominciare.”
Luke scalò velocemente quando mi vide arrivare,per lasciarmi a sedere accanto a Ashton,non che ce ne fosse realmente bisogno. Il pollo mi guardava nel piatto,come volesse ricordarmi anche lui tutte le responsabilità  che mi stavo caricando sulle spalle.
Michael non fece che parlare tutto il tempo cercando di far ridere Calum,Luke rise rumorosamente ad ogni sua battuta,e Ashton sorrideva ogni volta che qualcuno lo guardava,io continuavo a leggere libri che non mi avrebbero davvero salvata,ma almeno mi davano l'idea.
“E se stasera suonassimo un po'? Giusto per non pensare troppo?” propose Michael.
“Michael,sappiamo che domani cambierà tutto,non vedo come potremmo non pensare,forse sarebbe meglio,non so...” Luke parlò con il suo solito tono gentile e un po' impaurito,come se quello che stesse dicendo fosse sbagliato,qualunque cosa riguardasse.
“Michael ha ragione – mi voltai,sorpresa dal sentire la voce di Ashton – non cambierà niente passare la notte a leggere libri pieni di incantesimi,domani sarà uguale in ogni caso. Per cui perché no?!” Ashton invece a differenza di Luke parlava poco,ma quando lo faceva sembravo così convinto di quello che diceva che nessuno al mondo,forse solo io,avrebbe potuto dubitarne.
Luke non disse niente e annuì senza incontrare lo sguardo di nessuno,tenevo davvero a Luke,era una di quelle persone così pure che a volte mi veniva da piangere solo pensando a quanto male il mondo era capace di fargli. Gli sorrisi perché sapevo che quelli come lui ne avevano bisogno,continuamente.
Eravamo nella vecchia aula di divinazione,mamma ce l'aveva completamente ceduta,Luke e Michael non facevano che tirare corde e intonare suoni strani con le chitarre tra le braccia,Ashton e Calum parlavano sotto voce accanto alla batteria. Intanto Ella messaggiava,a dire la verità io e Ella non eravamo nemmeno così amiche,lei era una di quelle ragazzine che si chiudevano in bagno durante le ore scolastiche per rimettersi a posto il rossetto,stava ferma nei corridoi e sghignazzava alle spalle di chi non era alla sua altezza,ma era gentile,e passavamo davvero tanto tempo insieme,spesso c'era anche Josie, e poi c'era Marianne,la adoravo perché era la persona più particolare e carismatica che conoscessi,forse dopo Michael,amava Marilyn Manson e il suo idolo era Aretha Franklin,passava le giornata a disegnare cose assurde e a parlare a vanvera,era bella e intelligente,aveva la risata facile e leggeva tanti libri,eravamo amiche dalla prima volta che aveva messo piede qui,lei era azzurro brillante,se esiste un colore simile,era pura e limpida ma aveva una luce tutta sua ed era così brava ad emanarla.
Ero proprio accanto a lei e continuavo a parlarle,sicuramente non mi stava ascoltando,intenta a disegnare uno strano albero.
Cominciarono a suonare tutti insieme e io smisi di parlare,in genere quando facevano le prove non stavamo con loro,ma quella sera non me ne sarei andata per niente al mondo,e probabilmente anche Ella e Marianne la pensavano così. Non eravamo le loro ragazze o studentesse del primo anno che gli morivano dietro,eravamo tutti amici,forse Ella era più amica di Josie che di noi,ma stava qui sicuramente perché non sapeva dove andare.
Amavo vederli suonare,perché mentre Ashton metteva tutto se stesso contro quella batteria,sembrava fosse in grado di prosciugare tutta la morte che aveva dentro.
Calum e Michael si vedeva che la musica la amavano davvero,Michael era una di quelle persone che si appassionano a tutto,andava totalmente in parallelo con il mondo,ma sembrava non gli importasse affatto,lui aveva le sue chitarre,i suoi strani cd e i suoi amici,e forse aveva ragione,questo era l'importante. Calum invece era sempre sorridente,talmente sorridente da metterti felicità solo a guardarlo,aveva una risata rumorosa e una voce così bella,era forte e determinato,come se la vita gliene avesse fatte tante e ora non volesse più cascarci,non sono sicura che questo sia successo realmente.
Luke guardava sempre il vuoto,parlava poco e sorrideva spesso,quando suonava quella chitarra e cantava,sembrava che il dolore potesse uscire finalmente anche fuori,e si vedeva bene che era più leggero,perché tutto quel peso gravava anche su chi lo stava ascoltando,come volesse schiacciarlo.
Mi venne improvvisamente voglia di andarmene,perché volevo piangere e urlare che non era giusto,quella poteva essere l'ultima volta che suonavano tutti insieme,nessuno di loro meritava una fine simile,Josie non lo meritava,mi strinsi le ginocchia vicine al petto,e infilai la testa nel buco che creavano,piansi e nessuno se ne accorse,quelle come me di solito non lo fanno.


Quando terminarono di suonare mi sentii come se fossi stata completamente svuotata e il panico mi invase lo stomaco,come se tanti serpenti si stessero diramando dentro di me e mirassero a stritolarmi. Ashton si avvicinò a me,lui aveva notato che piangevo,lui sentiva quello che avevo dentro,lui era in grado di  vedere attraverso l'armatura.
Doveva essere tardi,molto tardi,perché i rumori,anche i bisbigli,erano spariti,ognuno fece per andare nella proprio stanza,io non ero in camera con Marianne,purtroppo,Amber era la mia compagna di stanza,ma non passava quasi mai la notte lì,così strinsi la mano di Ashton e cominciai a camminare,lui non disse niente e mi seguì.
Mi chiusi la porta alle spalle,il fuoco era spento.
Mi sedetti sul letto e Ashton fece lo stesso,con una naturalezza che mostrava tutte le volte che l'aveva fatto prima. Contai fino a sei,ma al sette cominciai a piangere,era strano,non riuscivo a controllarlo,forse avevo davvero paura.
“Andrà tutto bene.” sussurrò con un sorriso.
Ashton non mi mentiva mai per tranquillizzarmi,chissà perché lo stava facendo.
Volevo parlare e dirgli che lo amavo perché dopo sarebbe stato troppo tardi,ma tutte le parole mi si accumularono in gola e scivolarono via con singhiozzi scomposti. Mi sdraiai perché non volevo che mi vedesse piangere,ma lui mi seguì,eravamo così vicini che se non lo avessi baciato sarei morta,ma scelsi di morire,perché quello era il mio destino,perché non c'era nient'altro da fare.
Lui mi abbracciò e mentre unii le mie mani intorno alla sua vita,sentendolo così vicino,capii che lui non se n'era ancora andato,non era come tra Josie e Calum,lui era qui,e non potevo permettere che qualcuno me lo portasse via,e avrei combattuto,non mi sarei arresa,nascosi il viso tra il suo collo e le sue spalle e finii di piangere,e poi cercai di dormire pensando che lì ero dove sarei voluta stare per sempre.

 

 

La mattina seguente a colazione,tutta la sala era in silenzio,solo il rumore sottile e ovattato delle forchette che di tanto in tanto prendevano contro al piatto,aspettavamo notizie,tutti quanti,nessuno sapeva niente.
Persino Luke,che saltava sempre la colazione era lì,a fissare il suo piatto quasi vuoto.
E persino Michael e Marianne che parlavano sempre,erano zitti,tutti troppo pieni di emozioni per poterle esternare.
Ero felice in quel momento di non essere in grado di entrare nelle loro teste,perché di ansia ne avevo già abbastanza per conto mio,intrappolata in quella ragnatela troppo stretta per farmi sentire protetta.
 Guardai Ashton,i suoi occhi verdi fissare il buio e le sue labbra incastrarsi fra i denti,le mani gli tremavano e anche se non potevo sentire i suoi pensieri,la sentivo pulsare,circolava nel suo sangue e nel mio come una potente dose di eroina,ma era paura,che forse fa più male,perché ti tiene sveglio e ti tira la pelle.
Zia Olimpia entrò con passi decisi,e arrivò velocemente al centro della stanza,rimase lì per un po' eretta sui suoi tacchi alti e il suo vestito elegante e discreto,i capelli biondi erano legati,ma non come quelli di mia madre,i suoi erano perfettamente tirati e acconciati,il suo sorriso tremava ed ero sicura che anche lei lo stesse facendo dentro. Poi parlò,con voce sicura.
“Tutti i ragazzi di età superiore ai quindici anni,prego,mi seguano.”
E con la stessa velocità con cui aveva parlato,lasciò la stanza. Mia alzai in fretta per seguirla,Ashton mi guardò e io provai ad imitare lo sguardo sicuro di Olimpia,probabilmente fallii miseramente.
Nel giardino proprio fuori la sala,tutti gli insegnate e gli anziani erano riuniti davanti a noi,sentivo la pressione di tutti quegli occhi contro.
Elizabeth era la nostra Strega Guida,erano più di vent'anni che lo era,fece un passo avanti e ci guardò come se provasse compassione,come se vedesse già il sangue scorrere.
“Stanno arrivando,non voglio che ci siano morti inutili,per cui ragazzi miei,dovrete andare a casa loro,vi divideremo in squadre,non possiamo sapere quando attaccheranno,ma posso assicurarvi che lo faranno. Per cui tirate fuori il coraggio,vi chiameremo per nome,andrete dall'insegnante che vi verrà affidato e vi spiegherà tutto. Potete farcela,salveremo questa congrega e questa scuola.”
I nomi cominciarono a scorrere,eravamo numeri,nessuno di noi esattamente dal momento in cui sentiva il proprio nella lista ne aveva più uno,indipendentemente da come sarebbe andata.



 


Holaaaa!
Eccomi qua,con tutta la calma del mondo (sono pessima lo so),ecco il nuovo capitolo,so che non succede niente di particolare ma suppongo sia una specie di capitolo di passaggio e ho anche cominciato un po' a descrivere meglio i personaggi principali.
Voglio specificare,se non si era capito,che questa non è solo una storia d'amore,certo principalmente Ashton e Heather sono i protagonisti,ma non voglio essere banale!
Mi auguro di non aver fatto troppi errori di battitura perché ad essere sincera non ci ho guardato molto,ahahah
Ne approfitto per farvi gli auguri di buona Pasqua in ritardo e buon rientro a scuola (si fa per dire ahah).
Ringrazio la mia unica recensione!
In ogni caso,spero vi piaccia.
Un bacione.
-Ali (twitter: @fightnay youtube: allie.effe)
  
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