Fanfic su artisti musicali > Michael Jackson
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Autore: kerryjackson95    22/04/2014    1 recensioni
Nancy è una ragazza di venticinque anni, è una giornalista famosa, è di bell'aspetto, talentuosa e piena di vita, insomma ha tutte le carte in regola per fare carriera e diventare qualcuno. Nonostante sia famosa ha una vita abbastanza tranquilla dato che non ha permesso ai media di sapere molto su di lei... vita tranquilla? beh si... con 9 bambini adottati, una casa a tre piani... piuttosto normale non c'è che dire. La gente che la circonda chiacchiera su di lei ponendosi molte domande sul suo conto. Si narra infatti che abbia avuto contatti con l'ormai compianto re del pop: Michael Jackson, ma lei sostiene di essere solo una delle tante fan. Ciò che per tutti è misterioso è il suo passato che nessuno conosce e a cui lei nemmeno accenna. Com'era quando era piccola? E' sempre stata così? Bella? Prestante? Allegra? Invidiata? Con una vita così comoda e generosa? Perché una giovane donna di quell'età dovrebbe sprecare i suoi anni migliori a curare nove bambini, invece di godersi la vita come farebbe una qualsiasi donna al suo posto? Insomma pare che Nancy sia inconoscibile e qualcuno sostiene che porti una maschera, che abbia un'identità segreta che nasconde al mondo.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mentre il crepuscolo copriva la città con un velo di fascino Kerry abbracciata a Michael sulla limousine nera guardava meravigliata fuori dal finestrino come se fosse in un mondo completamente nuovo: le luci, i colori, i rumori, i suoni e le sensazioni ognuna di queste cose anche la più piccola parevano a Kerry come qualcosa di paradisiaco. Vide cose che per anni aveva solo sognato o letto nei libri: un bambino che teneva la mano alla sua mamma, una bambina con al guinzaglio un cagnolino, un gruppo di ragazzi e ragazze vestiti sportivi che si divertivano e scherzavano per la strada, una mamma dalla pelle scura con un bambino nel passeggino, due di fianco a lei che la seguivano e uno legato sulla sua schiena con una specie di marsupio mentre dormiva mentre il marito ne aveva i braccio un altro; due innamorati che si scambiavano occhiate dolci; una ragazza che parlava al cellulare, un ragazzo con le cuffie nelle orecchie che camminava tutto gasato, un ciclista, due uomini che facevano footing e un sacco di gente di diversa età, sesso, etnia e colore che affollava la città ora a piedi, ora con una bicicletta, ora con un auto, ora con una moto. Carretti e bancarelle vendevano Hotdog, dolci, bibite, roba fritta... locali e ristoranti, bar, fast food pieni di gente... ebbene si per la maggior parte delle persone quella era la vita di ogni giorno, ma per Kerry quello era il paradiso. Per anni non aveva potuto vedere altro che l'orfanotrofio quella struttura simile ad una prigione grigia, fredda, impenetrabile, vuota e inospitale proprio come il cuore delle persone che ci lavoravano... Kerry aveva provato più volte ad aprire una finestra ma vedeva solo il "cortile" in cui gli altri bambini e bambine giocavano, ma non quelli come lei solo quelli adorabili, perfetti e impeccabili. Quando Kerry si rese conto che ora aveva tutto ciò che per tredici lunghi anni aveva solo sognto di avere lacrime calde di felicità le scesero dagli occhi, abbracciò Michael stringendolo forte, aggrappandosi a lui come se fosse la sua unica ancora di salvezza e in effetti era stato così. Michael sentì l'abbraccio insolitamente forte per una ragazzina di tredici anni e uando sentì una goccilina cadergli su una mano si accorse che Kerry stava piangendo. La prese in braccio facendola sedere sulle ginocchia e poi le disse: "Ehi? Ehi?" a bassa voce: "Perchè piangi piccolina? Ora va tutto bene, è finito tutto ora c'è Michael che ti protegge, stai tranquilla! Non ti lascerò, non tornerai mai più in quel posto orribile, nessuno ti farà più del male e le persone che te ne hanno fatto avranno quello che meritano." Lei l'aveva abbracciato ancora più forte: "Michael!"
"Si sono qui piccola stella!" Poi dopo averle dato un bacio sulla tempia e averle accarezzato i capelli prese un fazzoletto di carta soffiandole il naso e asciugandole le lacrime con una dolcezza degna di un angelo, poi le aveva chiesto: "Ora va meglio?"
"Si!" aveva risposto dolcemente la bambina.
"Guarda siamo arrivati Kerry!" aveva esclamato Michael.
Aveva preso la valigia di Kerry e le aveva aperto la porta della macchina. Kerry era scesa ed era rimasta a bocca aperta: davanti a lei c'era una fantastica villa stile Tudor tutta dipinta di un color rossiccio-mattone, i tetti scuri e in sasso, era molto grande sembrava un castello e sulla "torre" più alta c'era un grande orologio che segnava l'ora esatta, davanti alla villa c'era una specie di aiuola rotonda enorme piena di fiori in cui c'era la scritta "Neverland" la casa era contornata da siepi e tutto ciò era raggiungibile da due scalinate bianche che si dipartivano dalle due entrate principali della villa e scendevano fino ad arrivare al cancello dorato che il cantante e la bambina avevano appena sorpassato. Michael la guardò dicendole: "Bentornata a casa Kerry!"
"Bentornata?"
"Si!"
"Ma se è la prima volta che vengo qui?"
"Non è possibile, almeno una volta nel tuo cuore devi esserci stata anzi se ti conosco bene hai vissuto qui fino adesso. Tutte le notti vieni qui!"
Kerry non capì e comunque il ragazzo cambiò argomento... era troppo presto per capire, ma un domani Kerry avrebbe capito.
Kerry salì le scale con l'eleganza e la grazia degna di una guerriera che si sta recando al palazzo del re. Michael la seguì e poi disse all'autista:
"Dopo che hai parcheggiato dai una pulita all'auto Gary!"
Entrarono in casa... il pavimento era in legno, c'era tutta una struttura in legno in cui in cima stazionava una riproduzione perfetta di Peter Pan, sembrava vivo, pieno di poster di paperino, topolino, personaggi della Disney e altri mille personaggi. Salendo una scala a chiocciola in legno Michael guidò Kerry in una stanza, era color lillà con tende e copriletto in tinta, il letto era ad una piazza e mezza e anche l'armadio era dello stesso colore.
Kerry guardò il tutto meravigliata, aprì l'armadio: era vuoto! Michael disse: "Lo riempiremo nei prossimi giorni dato che andremo a fare un po' di shopping, pagherò tutto io sta tranquillla Kerry!"
Kerry si gettò sul letto felice, Michael sorrise: "Ti piace?"
"La adoroooooooooo!" esclamò Kerry abbracciandolo.
Michael intanto aprì la finesta e disse: "Guarda!"
Kerry si avvicinò, dalla finestra si vedeva tutto il parco,tutto... le attrazoni, le piscine,i gazzebo e persino la montagna con le rotaie per il trenino panoramico."
"E' stupendo!" disse Kerry a Michael con un filo di voce, lui rispose: "Sono felice che ti piaccia!"
Poi Michael mostrò a Kerry il bagno annesso alla camera: era proprio una stanza da principessa... Kerry era felicissima non sapeva come ringraziare quel dolce angelo!
  
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