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Autore: Lachiaretta    23/04/2014    12 recensioni
Cosa sarebbe successo se dopo l'esplosione che portò via a Katniss una delle poche persone che realmente amava invece di essere salvata dalle forze della ribellione fosse stata catturata dai pacificatori. Quale sorte poteva riservare per lei il presidente Snow.
Katniss ora vive una vita tranquilla insieme alla sua nuova famiglia. Ignara di tutto ciò che era successo a Capitol City. Nessun ricordo degli Hunger Games. Della morte di Prim. Ma qualcuno non vuole rinunciare a lei e farà di tutto per ritrovarla.
DAL CAPITOLO 17: IO PEETA MELLARK PRENDO TE KATNISS EVERDEEN COME MIA LEGITTIMA SPOSA...
DAL CAPITOLO 10: mi lascio sfuggire due parole che non pensavo avrei mai potuto dire a nessuno. “TI AMO”.
Sono Katniss Everdeen, la ragazza in fiamme, e ora sto bruciando di passione e amore per il mio ragazzo del pane. Katniss Everdeen ama Peeta Mellark.
ATTENZIONE! SPOILER!!
Genere: Romantico, Satirico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Ecco qui il nuovo capitolo.. Sono un po' timorosa per la vostra reazione, ero infatti indecisa se pubblicarlo o meno... Spero di non deludervi..



Rimaniamo a lungo in camera a baciarci dolcemente. Non mi staccherei mai dal suo abbraccio, non mi stancherei mai della sua bocca. È così caldo e protettivo. Se potessi resterei così per tutta la vita, stretta al mio ragazzo del pane. Come ho fatto a stare senza di lui tutto questo tempo, a credere di non averne bisogno.
“Vorrei poter fermare il tempo e vivere così per sempre”. Gli sussurro tra un bacio e l’altro. “Mi pare di averla già sentita questa frase.” Mi dice lui sorridendo. “Anch’io.” Gli rispondo sorridendo a mia volta.

“Peeta, Peeta.” Veniamo interrotti da una voce femminile al piano di sotto. “Facciamo finta di non esserci.” Gli suggerisco mordicchiandogli il lobo dell’orecchio. “Vorrei. Ma non posso Kat. Avrà solo bisogno di pane.” “Peeta, ci sei? La porta era aperta.” La voce si sta avvicinando troppo. Chiunque sia sta salendo le scale. Lui mi indica la porta del bagno e mi invita ad entrarci. Non stiamo facendo nulla di male e credo che ormai tutti sappiano di noi, ma farsi trovare insieme nella sua camera da letto sarebbe disdicevole. Chiudo la porta alle mie spalle appena in tempo per non farmi vedere da Delly che entra nella stanza di Peeta. “Eccoti. Mi stavo preoccupando.” “Ciao Delly, stavo riposando un po’.” Le risponde Peeta che intanto era tornato a stendersi sul letto. “Avevi bisogno di qualcosa?” So che Delly e Peeta sono amici d’infanzia ma non credevo che tra loro ci fosse così tanta confidenza da permetterle di entrare liberamente nella sua camera da letto. Mi abbasso per riuscire a vedere qualcosa dal buco della serratura. Non credo ai miei occhi quando la vedo sedersi sul letto accanto a lui. “Va tutto bene?” Gli chiede dolcemente accarezzandogli delicatamente il dorso della mano. “Certamente. Sono solo un po’ stanco.” Sento il disagio nella voce di Peeta, mi domando se sia per il gesto di Delly o per la mia presenza nella stanza. Lui però non sposta la mano. Delly si limita ad annuire mentre si sposta ancora un po’ più vicino a lui e passa la mano sulla sua guancia. “Sai che se hai bisogno di qualunque cosa ti basta solo chiedere. Io per te ci sarò sempre.” Vedo il volto di Peeta distendersi in un gran sorriso “Grazie. Lo so. Adesso ho solo bisogno di dormire.” “Vuoi che resti con te?” Sento tutti i muscoli del mio corpo tendersi al suono di quelle parole. Vuole restare con lui mentre dorme. L’ha mai fatto? L’immagine di loro due si fa strada nella mia mente e non riesco ad evitare di pensarci. Fortunatamente sento Peeta rifiutare la sua offerta. Chissà se in un altro momento l'aveva accettata. “Avevi bisogno di qualcosa?” “No. Stamattina ho visto Katniss andare da Gale e pensavo che tu avessi bisogno di parlarne.” Ma perché non si fa gli affari suoi. “No, grazie.” “Allora io vado. Chiamami se ne hai bisogno, per qualunque cosa.” Sento Delly aprire la porta e scendere le scale ma aspetto ad uscire dal bagno. Sono ancora seduta a terra accanto alla porta e non accenno ad alzarmi. Non riesco a far uscire dalla mia mente l’immagine di Peeta e Delly insieme. Che ci sia stato qualcosa di più tra loro? Alzo lo sguardo quando sento Peeta aprire la porta, mi fissa attaccato allo stipite. Stringo le ginocchia al petto in segno che non ho voglia di alzarmi. Lo vedo armeggiare con la gamba meccanica per inginocchiarsi al mio fianco. “Che succede piccola?” Mi chiede dolcemente prendendo il mio volto tra le mani e costringendomi a guardarlo negli occhi. “Niente.” Mi limito a rispondere. Non ho diritto a fargli alcuna domanda. Lui mi aveva detto di essersi interessato anche ad altre ragazze in passato e forse Delly era stata una di loro. E se anche fosse successo qualcosa tra loro dopo gli Hunger Games o dopo il mio rapimento non potevo comunque biasimarlo. Lui non ha mai detto nulla di me e Gale e non ha mai fatto domande. Scuoto la testa per dare più forza alla mia risposta che però non lo convince. Poggia la sua fronte sulla mia e avvicina le sue labbra. Ci scambiamo un dolce bacio. “Dove eravamo rimasti?” Mi domanda con tono malizioso. Lo bacio un’altra volta e mi alzo da terra. Vedo la sua faccia visibilmente delusa quando mi vede uscire dal bagno e dirigermi verso le scale. “Non possiamo stare tutto il giorno chiusi in questa stanza.” Cerco di sorridergli il più dolcemente possibile e scendo al piano di sotto. Lui mi segue in silenzio. Non so a cosa stia pensando ma non voglio chiedergli nulle per evitare che lui mi faccia domande a sua volta. Prendiamo tutto il pane avanzato e lo mettiamo in una borsa per portarlo da Sae, così che possa essere servito per la cena.

Dalla cucina esce un tale profumo che quasi tutti gli abitanti si sono accalcati nel cortile aspettando che Sae esca con i vassoi. Entro per consegnare il pane e aiuto a preparare i piatti. Stufato di cinghiale con more e violette. Sia l’aspetto che l’odore lasciano intuire che deve essere eccezionale. Aggiungo un pezzo del pane di Peeta a ogni porzione ed esco nel cortile per servire i miei compagni. Tutti esultano alla vista della carne. “Merito della nostra ghiandaia.” Esclama Sae che si era materializzata dietro di me con altri vassoi in mano. Serviamo tutti e ci accomodiamo. Accanto a me c’è come sempre Peeta che mi sta ancora fissando turbato per il mio improvviso cambio di umore. Accanto a noi si siedono Finnick ed Annie, Sandy, Thom e altri ragazzi del distretto 12, infine davanti a Peeta, Delly. Questo mi turba di nuovo, per fortuna ci sono gli altri ragazzi a distrarmi. Inizio a parlare con Sandy. La conoscevo solo di vista, abitavamo vicine prima che mi trasferissi nel villaggio dei Vincitori. E suo padre lavorava insieme al mio. Mi assomiglia molto, i suoi occhi grigi, tipici del giacimento, sono quasi uguali ai miei, ma mi somiglia anche caratterialmente. Si lascia sfuggire che tra pochi giorni compirà 20 anni e io, Thom e Finnick decidiamo che è un evento che non può passare inosservato. “Ci sono rimaste così poche cose per cui festeggiare.” La incoraggia Thom vedendo la titubanza sul volto di Sandy. “Dai sarà solo una piccola festa.” Insisto.“E sarà solo per noi ragazzi.” Sentenzia Finnick. Alla fine interviene anche Peeta “Io mi occuperò della torta.” Alla fine Sandy rinuncia ad ogni obiezione. “Va bene. In fondo non ho mai festeggiato il mio compleanno, potrebbe essere bello.” “Mai?” Interviene Delly sbalordita. “Mai.” Risponde Sandy abbassando lo sguardo per la vergogna di aver ammesso quest’amara verità. Istintivamente mi lancio in difesa della mia nuova amica. “Sai Delly, per noi del giacimento era già difficile sopravvivere, i nostri compleanni venivano festeggiati con un bacio sulla guancia da parte dei nostri genitori se eri così fortunato ad averli entrambi. Le grandi feste venivano riservate a voi ricchi.” Sento la mano di Peeta afferrare la mia e stringerla per calmarmi e mi rendo conto di essere stata un po’ troppo acida. Abbasso lo sguardo pentendomi per la mia eccessiva reazione. In fondo non era colpa sua se non era nata povera e a differenza mia lei adesso non aveva più entrambi i genitori. Fa finta di non aver sentito le mie parole e si volta verso Sandy sorridendole amorevolmente. “Bene allora direi che è arrivato il momento che tu abbia una vera festa!”. Sandy ricambia il suo sorriso e ringrazia timidamente tutti.

Finita la cena mi intrattengo con Sae a sparecchiare e pulire il cortile. Peeta è sempre al mio fianco, mi aiuta silenziosamente. Una volta finito mi stringe la mano e si incammina verso casa sua. Una parte di me vorrebbe stare con lui ma sono ancora turbata dal pensiero di lui e Delly insieme. Mi basterebbe chiedere e saprei tutto quello che c’è stato tra loro, ma so che non sarebbe giusto fargli domande, e ho paura che di scoprire verità che potrebbero non piacermi. Mi fermo e lascio la sua mano prima che lui possa tirarmi ancora. Si gira verso di me “Kat. È tutto ok? Non mi ha quasi rivolto la parola da prima.” “Si Peeta. Non ti preoccupare. Va tutto bene. Ho solo bisogno di restare da sola.” Vedo la tristezza e la delusione velare l’azzurro intenso dei suoi occhi. Non dice nulla. Si limita a fare un cenno col capo. “Stanotte starò all’ospedale.” Se lo avessi pugnalato gli avrei causato meno dolore. Mi allontano da lui cercando di trattenere le lacrime.

Quella notte, come tutte le notti passate lontane dal ragazzo del pane, non riesco a tenere gli incubi lontani da me. Ma questi incubi sono diversi.
Vedo Peeta, meravigliosamente nudo. I muscoli perfettamente scolpiti lo rendono simile ad un bronzo di riace. Mi si avvicina lentamente sussurrandomi parole d’amore. Afferra l’orlo del mio splendido abito e me lo sfila per la testa lasciandomi indosso solo la biancheria intima di piazzo. Afferra le mie natiche, approvando il mio perizoma con parole tremendamente sexi, e mi attira verso di se strusciandomi addosso la sua erezione. Sento che ho bisogno di più dei suoi baci ma lui non sembra volermi ancora accontentare. Si allunga le mani alle mie spalle e apre i ganci del mio reggiseno lasciandolo sfilare lungo le mie braccia e lasciandolo cadere sul pavimento. Si china sul mio seno libero e lo bacia, risucchiando i capezzoli all’interno della bocca. Ho paura che veda le mie orrende cicatrici e cerco di coprirmi ma lui mi blocca le mani e vedo che sono sparite. La mia pelle è intatta e rosa. Allunga le mani verso i miei capelli e mi scioglie i codini senza smettere di baciare l’incavo del mio collo. Mi rendo conto che i miei capelli sono stranamente corti, e biondi. Alzo lo sguardo da lui terrorizzata e vedo il nostro riflessa nello specchio. La ragazza nello specchio non sono io ma Delly. Peeta scende nuovamente a baciare i suoi seni e lei continua a fissare lo specchio sorridendomi malignamente. Improvvisamente sono di nuovo me stessa, dietro lo specchio. Davanti a me Peeta e Delly si baciano con passione, lei però non toglie gli occhi da me. Batto i pugni sul vetro e urlo il suo nome sperando di fermarlo ma non mi sente. Sono sicura che lei mi veda però perché continua a fissarmi divertita e mi dice “Lui è mio.”

Mi sveglio urlando il nome di Peeta. Sono madida di sudore e accaldata, soprattutto nella parte bassa del mio corpo. Ho talmente pensato a loro due insieme da generare questo incubo. Cerco di rimettermi a dormire ma sono ancora troppo agitata. Avevo già provato questa sensazione, nella grotta e sulla spiaggia. Fame? Fame di Peeta. Senza pensarci mi alzo dal letto e con indosso solo la mia camicia da notte attraverso le strade buie del villaggio fino alla panetteria di Peeta. Non ci penso due volte prima di aprire la porta e lanciarmi su per le scale. Quando vedo che lui sta dormendo beato mi blocco pensando che non dovrei disturbarlo ma le immagini del mio sogno mi stanno ancora torturando e sento di avere bisogno di lui. Mi infilo sotto le coperte e lo bacio. Peeta apre gli occhi e dopo essere riuscito a mettermi a fuoco, un’espressione confusa gli si dipinge in volto. Lo bacio di nuovo ma con più ardore. “Katniss cosa stai facendo?” Lo bacio di nuovo ma lui questa volta mi afferra per le spalle e mi allontana da lui. “Katniss?” Mi sta rifiutando? Mi sono comportata male per tutto il pomeriggio e ora lui mi sta rifiutando. “Non mi vuoi? Non mi vuoi più?” Le lacrime iniziano a rigarmi le guance. Lui mi stringe a sé “No Katniss, io ti voglio. Ti vorrò sempre.” Riporta la sua bocca alla mia e mi bacia. Sento la sua lingua infilarsi nella mia bocca e stuzzicarmi il palato. Si sposta sopra di me bloccandomi i polsi sopra la testa. “Katniss.” Il mio nome esce come un gemito dalla sua bocca. “Peeta ti voglio.” Gli dico guardandolo ardentemente negli occhi. Sento le sue mani scivolare lungo i miei fianchi, sfiorando ogni centimetro del mio corpo, fino all’orlo della camicia da notte. Inarco la schiena per aiutarlo a sfilarla. Lui la tira su fino alla mia testa lasciandomi coperti gli occhi. Rimango con indosso solo le mutande e rimpiango di non avere un perizoma sexi come quello del sogno. Rimane immobile per alcuni secondi, so che sta guardando il mio corpo e spero non sia disgustato dalla mia pelle piena di cicatrici. Mi tranquillizzo quando sento la sua bocca nuovamente sulla mie e le sue mani stringermi entrambi i seni. Le sue labbra scendono lungo il mio collo, facendomi sussultare, fino a raggiungere il mio seno. Involontariamente inarco ancora la schiena per offrirgli di più, l’essere bendata enfatizza ogni suo tocco al punto che non riesco a trattenere i gemiti. Lo sento sorridere sulla mia pella per la soddisfazione. Torna sulla mia bocca e mi toglie del tutto la camicia da notte. “Katniss sei sicura di volerlo?” “Si Peeta. Voglio che tu sia mio.” Gli tolgo la maglietta e seguo con la punta delle dita le linee dei suoi muscoli fino agli addominali scolpiti. Lui si libera velocemente dei pantaloni e si ricongiunge a me baciandomi ancora appassionatamente. Sento la sua erezione premere sul mio ventre e vorrei eliminare all’istante i pochi brandelli di stoffa che ci separano. Fortunatamente ci pensa Peeta quasi subito. Mentre lo sento entrare dentro di me mi lascio sfuggire due parole che non pensavo avrei mai potuto dire a nessuno. “TI AMO”.
 
Sono Katniss Everdeen, la ragazza in fiamme, e ora sto bruciando di passione e amore per il mio ragazzo del pane. Katniss Everdeen ama Peeta Mellark.           

Ecco, come detto all'inizio spero di non avervi deluso.. E spero di non essere censurata.. cioè sono arancione e in teoria non dovrei aver superato i limiti imposti dal sito.. o almeno lo spero.. onestamente non ho ben capito fin dove posso arrivare e dove no..
Spero veramente che vi sia piaciuto il capitolo..
xoxo 
   
 
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