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Autore: Katherine Buffy Pierce    23/04/2014    1 recensioni
Questa storia segue la storia "Il ritorno di Katherine Pierce dopo l'oblio".
Genere: Mistero, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Katherine Pierce, Stefan Salvatore, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Katherine Pierce 2.0'
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Mi rifugiai in una delle più belle ville pignorate di Mystic Falls. Era molto grande e sontuosa. Era perfino più bella di quella di Stefan e anche di quella di Klaus, quando ancora viveva a Mystic Falls. Mi godevo ogni tipo di lusso presente in quella casa, ma dopo un po’, mi annoiai. Ero sola e stanca di starmene buona e allora decisi di andare a creare scompiglio a casa Salvatore. Dopo aver guidato la “mia” bellissima Ferrari fino a casa loro, parcheggiai davanti all’entrata. Appena entrai, non vidi nessuno ma appena arrivai in soggiorno vidi Elena, Bonnie e Caroline, sedute sul divano.
-Ehi ragazze!- esclamai io con un sorriso.
-Ehi, Katherine. Come stai?- chiese Caroline, avvicinandosi a me.
-Io sto bene, Caroline. E tu? Frequenti ancora questa gente?- dissi guardando Elena, disgustata.
-So che quello che ti hanno fatto, è stato un gesto spregevole, ma c’erano in ballo due vite.- disse Caroline, cercando di giustificare il comportamento della sua amichetta.
-Non mi importa, Caroline. A me non importa degli altri. Prima vengo io, e poi ancora io. Gli altri mi servono solo per arrivare ai miei scopi...- dissi io sedendomi sul divano.
-Oh, eccola qui. Hai di nuovo messo la maschera della stronza, non è vero?- disse Caroline sarcastica ma anche dispiaciuta.
-No. Io sono Katherine. Non sono più Katerina.- le dissi sorridendole.
-Di chi è quella Ferrari rossa fiammante, la fuori?- chiese Damon, prima di entrare nel salotto.
-Ciao Damon.- gli dissi con un sorrisetto.
-Oh, Katherine.- disse Damon deglutendo. Aveva paura, eh? Bene!
Stefan entrò insieme a suo fratello, ma non mi parlò. Mi fissava con un’espressione indecifrabile.
-Cosa vuoi?- chiese Elena, rivolgendosi a me.
-Voglio quello che voglio, Elena...- le dissi con un sorriso.
-Katherine, io devo dirti una cosa. Anzi, devo dirla a tutti voi...- disse Bonnie, interrompendoci.
-Cosa c’è Bonnie?- chiese spaventata Elena.
-Avevo trovato un modo per salvare Katherine... Non doveva diventare necessariamente un vampiro!- disse Bonnie, dispiaciuta.
-Oh.- disse, sconvolta, Elena.
- Cosa hai scoperto, Bonnie?- le chiesi ansiosa.
-Ho scoperto che esiste un’altra cura.- disse Bonnie guardando me ed Elena.
-Oh. Davvero?- chiese Elena stupita.
-Si. E indovinate un po’? Ce l’ha Markos.- disse la bella streghetta, alzandosi in piedi.
-Oh. E a cosa sarebbe servita?- chiesi io confusa.
-Beh, potevamo farla prendere a Tom e poi ucciderlo o trasformarlo in vampiro, nel modo tradizionale. Non come lo ha vampirizzato Markos, con il sangue di più vampiri.- disse Bonnie. Il senso di depressione, mi assalì. Quella ragazza era geniale, ma perché non l’aveva trovato prima, questo metodo alternativo?! Se Tom fosse stato fuori gioco per l’incantesimo, io non sarei più servita a Markos e, Stefan ed Elena, sarebbero stati salvi.
Bonnie aveva un’espressione triste, mentre io ero sconvolta. Dopo che Bonnie mi diede una pacca consolatoria sulla schiena, disse che la cura si trovava nell’unica Ford Gran Torino presente nel campo dei viaggiatori. L’aveva scoperto grazie a un incantesimo in cui poteva vedere e sentire ciò che voleva in qualsiasi posto popolato da viaggiatori.
-Purtroppo che queste informazioni sono inutili, ora.- le dissi fredda.
-Questa cosa incrementa ancora di più la mia sete di vendetta... Se tu, Damon, non fossi una testa calda e avresti aspettato, ora non sarei costretta a vendicarmi. E sai quanto sono vendicativa, Damon. Peggio per voi.- dissi uscendo di casa a velocità di vampiro. Guidai spedita fino alla casa dove mi ero stabilita e iniziai a piangere, di nuovo. La verità è che, anche se non mi dispiaceva essere un vampiro di nuovo, avrei voluto ricominciare la mia vita da umana. E invece, grazie a Damon e alla sua preziosa Elena, non potevo farlo. Sapevo cosa dovevo fare. Dovevo vendicarmi. E sapevo anche come... Avrei rubato la cura a Markos. Ma non l’avrei presa, di nuovo, io. Dopo quello che avevo passato, no di certo! L’avrei fatta prendere a qualcun’altro... Qualcuno che si meriti quella fine patetica che spettò a me, mesi prima. Qualcuno che possa diventare talmente docile e debole, da poterlo manipolare e torturare ancora più facilmente. Infatti, sapevo già chi sarebbe stato quel qualcuno a cui avrei spinto la cura in gola...

PS: Se avete qualche opinione su chi dovrebbe prendere la cura, ditemelo pure! :) Grazie!
  
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