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Autore: manga    23/04/2014    12 recensioni
Questa è una storia ambientata nel mondo di Naruto, ma completamente diversa da quella che conosciamo anche se i personaggi sono gli stessi. Alcuni di loro, per ovvi motivi, avranno una personalità un po' diversa ... dico solo un po', perché cercherò di non allontanarmi troppo dai loro personaggi originali .... che dire ancora, se volete sapere cosa ha ideato la mia mente contorta, seguitemi in questa nuova avventura ....
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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~~CIAO, AVETE VISTO CHE BRAVA? HO RISOLTO IL PROBLEMA DELL’HTLM!!! LO SO, E’ UNA SCIOCCHEZZA, MA PER ME E’ IMPORTANTISSIMO ….. HO MODIFICATO ANCHE GLI ALTRI CAPITOLI, COSI’ ….  SE QUALCUNO DI VOI LI VOLESSE RILEGGERE MEGLIO ..….. BUONA LETTURA

Una sera di fine agosto, l’Hokage si stava dirigendo verso l’abitazione di Fugaku dopo aver accettato il suo invito a cena, approfittandone, per consegnare personalmente la lista dell’equipaggiamento ninja che Naruto e Sasuke avrebbero dovuto procurarsi per frequentare l’accademia. Erano già passati dodici anni, il tempo  era passato molto in fretta e si ricordava perfettamente, quando aveva aiutato le loro madri a partorire ….

La casa di Fugaku era collocata in un rione abitato da tutti gli Uchiha del villaggio: essendo la famiglia ninja più antica e potente di Konoha, in cui ogni loro membro, da varie generazioni, rivestiva ruoli molto importanti all’interno del regno del Fuoco, avevano deciso di vivere tutti insieme in un unico rione sotto la guida di un capo clan.

 Ogni clan, sottostava alle leggi del regno, ma al loro interno, avevano istituito regole e leggi particolari e quelle degli Uchiha,  erano molto severe e rigide. Con l’ascesa a capo clan di Fugaku, alcune di queste, erano state abolite, portando migliorie all’interno del suo stesso casato, anche se molti, legati alle tradizioni antiche, non le avevano accettate, fra cui, quella di abolire l’imposizione di sposarsi fra loro, garantendo la trasmissione genetica dello sharingan ai propri eredi. Anche Fugaku era stato costretto da suo padre a sposare sua cugina Mikoto, ma la loro unione era sempre stata felice e si amavano immensamente come il primo giorno in cui si erano conosciuti …. La loro felicità, non era la stessa di molti Uchiha, costretti a sposarsi senza amore e condividere il letto coniugale  fino a quando la donna non rimaneva incinta  …

La stessa sorte era toccata anche ai genitori di Fugaku …. Avevano avuto solo lui come figlio e, non sopportandosi,  condividevano insieme solo i pasti ….. Fugaku non era come loro, era una persona buona e generosa, anche se il suo carattere serio e riservato era stato temprato proprio dall’educazione impartitogli dalla nascita …. Una volta ereditato il titolo di capo clan, supportato moralmente da sua moglie Mikoto, la quale condivideva i suoi stessi pensieri, aveva introdotto nuove leggi molto più tolleranti, accettate a malincuore dai conservatori in quanto, il loro codice d’onore, gli vietava di imporsi ai comandi e ai voleri del capo clan.

Il secondo Hokage, all’epoca della sua carica, aveva dato ordine di allestire una guardiola all’entrata del quartiere Uchiha con il compito di controllare tutti coloro che entravano, per garantire massima sicurezza e protezione ai ninja più potenti di Konoha. Solo coloro, i cui nomi erano scritti su un’apposita lista, avevano libero accesso al quartiere, per gli altri invece, dovevano farsi rilasciare un apposito permesso, valevole solo una volta, firmato dall’autorità competente. Questa disposizione era ancora valida, garantendo sempre maggiore protezione e sicurezza all’intero clan.

L’ingresso del quartiere era sovrastato da un arco sorretto da due colonne in muratura, l’insegna sopra l’arco, riportava il nome degli Uchiha con a fianco raffigurato il loro stemma, un ventaglio di colore blu, bianco e rosso. L’Hokage, essendo la massima autorità di Konoha, non aveva bisogno di permessi per entrare nel quartiere, inoltre, il suo nome era stato inserito nella lista più di  trent’anni prima, dopo essere stata assegnata, con Minato, allo stesso team di Fugaku. Dovendosi allenare insieme, il padre di Fugaku, anche se non accettata di buon grado i compagni del figlio in quanto non Uchiha, fece segnare i loro nomi sulla lista di libero accesso, per permettere al figlio di continuare i suoi allenamenti anche fuori dall’accademia. Il team in cui faceva parte il futuro capo clan degli Uchiha, doveva essere il migliore e il più forte degli altri.
Gli Uchiha erano la famiglia più ricca di tutta Konoha e di conseguenza di tutto il regno del Fuoco, ma non si vantavano di tale ricchezza, perché per loro, la vera ricchezza consisteva nel possedere le migliori tecniche di combattimento fra cui lo sharingan.

Tsunade varcò l’ingresso del quartiere dopo aver saluto l’addetto alla guardiola che a sua volta, si era inchinato davanti a lei in quanto Hokage. Il quartiere era formato da numerose ville poste in entrambi i lati della via e per ultima, proprio alla fine di questa, collocata nella parte centrale, ergeva un enorme villa, la più bella di tutte, destinata al capo clan e quindi a Fugaku.

La villa era circondata da una recinzione di legno massiccio con un portone immenso, a destra era appesa una campanella dalla quale scendeva una corda. Gli Uchiha erano molto tradizionalista e le ville e i loro abbigliamenti lo dimostravano: le case erano in stile orientale e le persone adulte, indossavano sempre i kimoni quando non erano al lavoro. Tsunade tirò la corda e la campanella iniziò a suonare. Aspettò un minuto prima che il portone venisse aperto da una cameriera:

“Buona sera Hokage …. I signori la stavano aspettando!”

Fugaku aveva assunto tre cameriere per aiutare la moglie nella gestione dell’immensa villa, queste avevano molta soggezione del capo famiglia e Tsunade non poteva biasimarle dato l’aspetto serio e burbero che aveva il suo amico, anche se sapeva, essere solo apparenza, lei lo conosceva bene: Fugaku era una persona buona, giusta ed equa. Sua moglie Mikoto era molto diversa dal marito,  sempre sorridente, gentile e premurosa. Non si ricordava di averla mai vista arrabbiata, corrucciata o seria e spesso, si era chiesta se fosse realmente un’ Uchiha, nonostante avesse i capelli e gli occhi neri  come loro e possedesse lo sharingan.

“Tsunade che bello vederti, vieni accomodati pure!” Mikoto le era andata incontro come sempre, fra le due donne c’era un legame di profonda amicizia e di rispetto.
“Ciao Mikoto, grazie per l’invito a cena!”

“Per me è un piacere, sai che sei sempre la benvenuta in casa nostra … sei una di noi …  una di famiglia!”

“Ciao zia!”

 Tsunade chinò leggermente il capo, trovandosi davanti a lei un dodicenne dallo sguardo serio e cupo, la pelle diafana in completo contrasto con gli occhi e i capelli neri come la pece. Quest’ultimi erano molto particolari, lisci e aperti lateralmente da entrambi i lati della fronte come il padre, ma ribelli nella parte posteriore della testa.

“Ciao Sasuke, vedo che sei cresciuto!”

“Può darsi, anche se sono passati solo dieci giorni dall’ultima volta che ci siamo visti!”

Sasuke era sempre molto orgoglioso quando qualcuno gli faceva notare di essere cresciuto: desiderava che il suo corpo crescesse in fretta, così da permettere al suo chakra di aumentare per poter apprendere le tecniche di famiglia, fra cui l’arte del fuoco, del fulmine e della fiamma, ma principalmente, poter sviluppare a pieno il suo sharingan sviluppando tutti e tre i tomoe.

(Attivando lo sharingan, gli occhi assumo una colorazione di colore rosso e, attorno all’iride e alla pupilla, si identificano dei pigmenti neri ovvero i tomoe, permettendo al possessore di utilizzare diverse abilità a seconda dei tomoe in suo possesso).

 Solo suo padre e suo fratello Itachi era riusciti a sviluppare a pieno lo sharingan e lui, non voleva sentirsi inferiore.

Tsunade gli accarezzò la testa pur sapendo che a Sasuke quelle smancerie non piacevano, sorridendo, vedendolo ritirarsi quasi subito.

“Sasuke non essere maleducato! Tua zia ti ha fatto una semplice carezza!”

“Lascia stare Mikoto …. Sasuke sta crescendo ed è normale che per un ragazzo certe cose non piacciano  … ma vedrai che le apprezzerà, quando a fargliele sarà la sua ragazza! … Immagino che hai molte corteggiatrici, vero?”

Era risaputo da tutta Konoha che i figli di Fugaku Uchiha erano molto belli: Itachi aveva molte ammiratrici e si vociferava lo stesso anche per il fratello minore, giudicato da molti, più bello rispetto al  maggiore.

“Tze …. Sono solo oche!”

“Allora dovresti andarci d’accordo dato la capigliatura da papera che ti ritrovi ….. Ciao nonna!” 

Un ragazzino completamente diverso da Sasuke si stava dirigendo verso di loro: la sua pelle sembrava abbronzata delineando maggiormente i suoi capelli biondi e  i suoi occhi azzurri come il cielo.

“Baka!” “Dobe!” sia Tsunade che Sasuke sferrarono al biondo un pugno micidiale, scaraventandolo fuori in giardino.

“Naruto …. Dimostra più rispetto per tua zia …. Non devi chiamarla nonna!”

Il ragazzino si alzò massaggiandosi entrambe le guance colpite dai due micidiali pugni:

“Uffa …. Ma perché finisce sempre così … in fin dei conti non ho detto niente di sbagliato e lo sai anche tu zia Mikoto …. I capelli di Sasuke visti da dietro assomigliano alle piume di una papera, mentre nonna Tsunade è mia nonna punto e basta. Gli unici zii siete tu e lo zio Fugaku!”

Tsunade si mise una mano sulla fronte cercando di calmarsi, Naruto era sempre il solito, mentre Sasuke stava per andare dal biondo e dargli qualche altro pugno quando si sentì trattenere ad un braccio:

“Lascialo stare Sasuke, sai che gli piace provocarti!” Sasuke si voltò radioso, riconoscendo quella voce:

“Itachi! Sei già tornato!” buttandogli le braccia al torace … con suo fratello si lasciava sempre trasportare dai sentimenti e non gli importava di farsi vedere abbracciare il suo adorato fratello.

Itachi gli mise un braccio attorno alle spalle, mentre con l’altra mano gli spettinò i capelli come era solito fare per salutarlo.
“Ciao mamma …. Ciao zia, scusate il ritardo ma ho finito adesso!”

“Itachi, ti vedo stanco, hai due occhiaie profonde all’altezza degli occhi … dovresti riposarti di più!”

“No zia, non preoccuparti, sto bene …. E poi, anche se volessi, con queste due piccole pesti per casa non riuscirei a riposarmi!”

 Sasuke si staccò dall’abbraccio e con sguardo risentito:

“Cosa vorresti dire!”

Itachi gli mise le dita indice e medio all’altezza della fronte:

“Che quando siete in casa, tu e Naruto non fate altro che litigare e  non si sentano altro che le vostre urla!”

“Non è colpa mia …. Ma di Naruto! E’ lui che mi provoca!”

Itachi rise vedendo il volto corrucciato di suo fratello, anche se era cresciuto, rimaneva sempre il suo adorato fratellino.

“No teme, non provare a dare la colpa solo a me …. Anche tu hai le tue colpe …. Sai che non mi piace quando mi chiami arancia ambulante!”

“Tze …. Non è colpa mia se giri sempre con quella tuta arancione, facendoti assomigliare ad un’arancia …. E poi non è offensivo, dato che è anche un frutto molto buono! Tu piuttosto …. Paragoni sempre la mia testa al didietro di una papera …. Questo è molto più offensivo …. Vero Itachi? Diglielo anche tu!”

Ma Itachi stava ancora ridendo …. I litigi di quelle due piccole pesti avevano il potere di rilassarlo dopo una lunga giornata di allenamenti o scacciando i brutti ricordi dopo una missione con gli anbu.

“Diciamo che vi piace molto provocarvi ….. e anche se non lo volete ammettere, vi volete molto bene!”

“Tze …. Figuriamoci …. Lui è un dobe!”

“E tu un teme …. Ma ti voglio bene!” Naruto si buttò al collo di Sasuke, sapendo di farlo infuriare, ma allo stesso tempo per dimostrargli che per lui il diverbio era già appianato.

“Naruto, non mi toccare!” anche per Sasuke il diverbio era finito, chiamando il suo amico per nome.

Sia Itachi che Mikoto e Tsunade, risero a quel piccolo litigio, quando:

“Cos’è tutto questo baccano? …. Oh Tsunade, non ti avevo sentito arrivare! …. Itachi, finalmente sei tornato  …. Tutto bene?”

“Ciao Fugaku!”

“Ciao papà …. Si tutto bene, solo che abbiamo finito più tardi del solito, dovevamo mettere a punto una nuova strategia di attacco e così …..”

“Si si …. Immagino …. Gli allenamenti per i ninja e gli anbu sono importantissimi! …. Per quanto riguarda il baccano di prima … vedendo le guance rosse di Naruto, credo ne abbia combinata un’altra delle sue!”

“Non è vero zio …. Ho solo salutato nonna Tsunade, chiamandola nonna, e dicendo che i capelli di Sasuke assomigliano al didietro di una papera …. E loro mi hanno picchiato, non è giusto!”

Fugaku cercò di trattenersi dal ridere, ma un leggero sorriso comparve lo stesso sulle labbra. Naruto era vulcanico, pieno di brio …. la sua spontaneità lo rendeva speciale anche se a volte tendeva ad esagerare, non accorgendosi di poter turbare la sensibilità di qualcuno, ma lo faceva involontariamente senza mai usare la cattiveria nei suoi discorsi, a differenza di Sasuke, che spesso tendeva ad essere scortese e arrogante a causa del suo carattere chiuso e taciturno, tipico degli Uchiha conservatori.

“Va bene …. Lasciamo stare …. Abbiamo un ospite ed è già ora di cena, quindi è meglio che ci dirigiamo in cucina per mangiare le prelibatezze che ha cucinato tua zia, ok?”

Mikoto era un’ottima cuoca e, anche se non aveva cucinato il ramen, piatto preferito di Naruto, questo si era fiondato in una pietanza portata in tavola:

“Zia, sei sempre bravissima! Adoro la tua cucina!”

“Ti ringrazio Naruto!”

“E’ vero Mikoto, la tua cucina è insuperabile …. Sfido chiunque a dire il contrario …. Essendo Hokage, ho girato in molti villaggi, mangiando in luoghi diversi, ma nessuno, ha mai superato la tua bravura!”

“Oh, adesso basta …. Troppi complimenti per così poco …. Allora racconta un po’ Tsunade, qualche novità a palazzo?”

“Per il momento no …. Sembra che gli attacchi da parte della bande di ninja traditori siano cessati …. Ma rimane comunque lo stato di allerta … non mi fido molto e la prudenza non è mai abbastanza!”

Nella stanza calò il silenzio, erano tutti a conoscenza delle preoccupazioni di Tsunade …. La guerra era ancora viva nei suoi ricordi e anche in quelli dei coniugi Uchiha …. Naruto poi, era diventato orfano!

“Comunque …. Ho approfittato di questo invito a cena per consegnare personalmente ai miei nipotini la lista dell’equipaggiamento ninja indispensabile per frequentare l’accademia!”

“Wow! Che bello …. Fa vedere Nonna!”

Tsunade, rassegnata a quel nomignolo parentale, porse a Naruto la lista, prontamente strappata dalle mani del biondo da Sasuke.

“Ehi! Ma che modi sono questi, la nonna l’ha data a me!”

“Ma tu sei un dobe e difficilmente sai leggere, quindi ci penso io!”

“Non preoccuparti Naruto, ho portato due copie immaginando già questa scena!”

“Sei proprio la migliore nonna del mondo!” iniziando a leggere la seconda copia.

“Finalmente potrò studiare per diventare un ninja e un giorno diventerò forte come mio padre e mio fratello!”

“E io, come il mio!”

Con questa affermazione, Naruto fece stringere, involontariamente, il cuore a Fugaku e Tsunade.

“Dobe, dobbiamo impegnarci molto, così riusciremo ad aiutare i ninja di Konoha a sconfiggere queste bande criminali!”

“Non correre troppo con la fantasia Sasuke ….. ti ricordo che prima devi superare l’esame di Genin!”

“Lo so papà …. Solo che non vedo l’ora di combattere, di misurarmi insieme agli altri ….. lo faccio solo con te e con Itachi, ma so anche che non vi impegnate al massimo con me, perché non sono ancora bravo!”

“Sasuke …. Ci vuole tempo e comunque sei molto forte …. Hai imparato la tecnica della palla di fuoco suprema in una sola settimana e a undici anni …. Io l’ho imparata a tredici anni e dopo un mese di duro allenamento …. Come padre mi hai reso molto fiero di te!”

Sasuke sorrise lievemente sentendo quelle parole dette direttamente da suo padre: aveva molto rispetto per lui e lo considerava un idolo insieme al fratello, ma allo stesso tempo, aveva anche soggezione a causa della sua espressione seria ed autoritaria.

“Nonna …. Ma quest’anno verranno formati solo due team vero? Siamo solo in sette ragazzi!”

Durante la terza guerra mondiale, solo sette famiglie ninja, le più forti e potenti di Konoha avevano avuto dei figli.

“ Ti sbagli, sarete in dieci …. Quest’anno frequenteranno l’accademia anche la figlia del Kazekage di Suna, Temari, che verrà ospitata dalla famiglia Inuzuka in quanto amici di vecchia data e dalla nipote del Raikage, Ten Ten, ospite degli Hyuga, come ringraziamento per aver ospitato e allenato durante l’estate, Neji e Hinata, potenziando il loro byakugan con l’elemento dell’acqua!”

“Tze …. Il byakugan non è potente come lo sharingan!”

“Adesso basta Sasuke …. Il byakugan è un’altra abilità oculare molto rara quanto potente e temuta, non bisogna mai vantarsi delle proprie capacità ninja … te l’ho ripetuto molte volte!”

Sasuke abbassò lo sguardo, non gli piaceva essere ripreso dal padre, specie sapendo di averlo deluso in un qualche modo …. Ma era più forte di lui …. Non accettava la potenza di altre tecniche ninja che non appartenessero al suo clan ….. gli Uchiha erano i più forti!

“Nonna …. Hai detto che saremo in dieci, ma contando noi sette, più le due ragazze esterne, siamo a nove, chi è la decima persona?”

“Be’ ecco …. È una ragazzina che ha scoperto da un anno di possedere il chakra …..”

“Ma è impossibile, il chakra si manifesta sin da piccoli!”

“Naruto non interrompermi …. Questa ragazzina non sapeva di possederlo …. ha ereditato il chakra dai discendenti materni, lo so che sembra impossibile …. ma è figlia di civili e vive nel settore omega!” Lanciando uno sguardo di intesa  a Fugaku.

“Coooosaaaa!”dissero all’unisono gli altri presenti nella stanza.

“Già …. Quello che dice vostra zia è vero  ….. si chiama Sakura Yukan e frequenterà la vostra classe!”

“Wow! Allora le voci che giravano per il settore ninja erano vere  …… che bello, saremo a contatto con una del settore omega …. Ma dimmi nonna è carina?”
“Naruto? Ma ti sembrano domande da fare? ….. Comunque se ci tieni a saperlo posso dirti che per me è molto carina, anche se il suo aspetto è molto particolare, ha i capelli rosa …..”

“Come? Capelli rosa? …. Zia … per caso ha anche due occhi meravigliosi  verde smeraldo?”

I presenti si voltarono tutti verso Itachi.

“Figliolo come fai a saperlo?”

“Semplice papà …. Diciamo che l’ho conosciuta tre anni fa alla festa della primavera …. Un suo amico stava dando spettacolo ad una bancarella e per cercare di non far degenerare la scena sono intervenuto …. E’ impossibile dimenticarsi una bambina con quelle particolarità estetiche così insolite, però, se proprio ci tieni a saperlo Naruto …. posso dirti che era già molto carina tre anni fa, quindi immagino che ora lo sia di più, essendo cresciuta!….. Mi ricordo che era anche molto buona e generosa, infatti ha chiesto scusa lei per il comportamento poco opportuno dell’amico e se non mi sbaglio le ho regalato un peluche a forma di panda!”

“Wow Itachi che memoria! Certo che voi Uchiha siete formidabili in questo …. Vi ricordate sempre tutto!”

“Carina o no, buona o simpatica, quello che mi interessa è che sia una brava kunoichi, stessa cosa vale per le due ragazze provenienti dagli altri due regni … Zia … dimmi … perché vogliono frequentare la nostra accademia? Non c’è l’hanno nelle loro capitali?”

“Si Sasuke … ma la nostra è la migliore ed essendo figlie e nipote dei capi dei loro regni, vogliono che la loro preparazione ninja sia impeccabile …. Generalmente non accettiamo mai le richieste di iscrizioni provenienti dagli altri regni, ma quest’anno, essendo in pochi, due posti in più li abbiamo trovati! ….. Naruto, Sasuke …. Vi chiedo un favore …. Fate sentire a proprio agio queste tre ragazze e aiutatele a socializzare!”

“Non preoccuparti nonna, vedrai …. non ti deluderemo …. Spero solo che quella Sakura non sia distaccata come gli altri omega! …. Tutte le volte che ci vedono ci ignorano, sembra quasi che gli diamo fastidio!”

“No Naruto …. Diciamo solo che si sentono inferiori a noi non avendo il chakra …. Purtroppo questa loro inferiorità, con il tempo si è trasformata in invidia, arrivando addirittura a isolarsi fra di loro!”

“Però non è giusto zio …. Non è colpa di nessuno se qualcuno nasce con il chakra ed altri no …. Inoltre non credo che qualche ninja si sia mai vantato nei loro confronti …. Se non mi sbaglio è vietato dalla legge!”

“Hai ragione Naruto …. Ma come ti ha detto prima tuo zio la gelosia è nata con il tempo, noi ninja per non creare ulteriori problemi abbiamo assecondato le loro richieste arrivando addirittura a permettergli di collocare in due lati separati delle strade le bancarelle del settore omega con il nostro, per le due ricorrenze annuali!”

“Per me, oltre ad essere gelosi sono anche degli approfittatori …. Ci tengono a debita distanza, ma in caso di una guerra allora si ricordano di noi …. Non è giusto, tanto siamo noi che rischiamo la vita e non loro!”

“Sasuke lo so che è demoralizzante questa situazione, ma devi fartene una ragione …. Tutti i ninja la pensano come te ma non possiamo farci niente … già in passato le massime autorità del regno hanno cercato di appianare queste divergenze, ma senza mai ottenere risultati positivi, anzi, hanno sempre avuto maggiori allontanamenti …. È per questo che non interveniamo più, per paura di allontanarli ulteriormente da noi!”

Gli adulti ascoltavano con gli occhi chiusi le parole di Itachi: quello che diceva era vero, erano stati allontanati dai civili, inizialmente con la scusa di evitare l’unione delle due classi sociali e la perdita del chakra con la nascita dei loro figli, ma poi, con il tempo, si erano allontanati sempre di più fino a creare una barriera fra i due settori e l’ultima, alzata qualche anno prima, proprio con la richiesta di dividere le bancarelle dei settori nei due lati della strada per evitare ulteriori contatti fra di loro.

“Oh come si è fatto tardi …. È meglio che vada, domattina devo sbrigare molte pratiche a palazzo …. Grazie ancora per l’invito a cena …. Spero di potervi venire a trovare ancora prima dell’inizio dell’accademia, altrimenti ci vedremo direttamente il primo giorno di corso …. Essendo l’Hokage ho il dovere di fare il discorso di benvenuto alle nuove reclute!”

Dopo aver salutato tutti ed essere stata accompagnata alla porta, Tsunade tornò verso il palazzo dove alloggiava in quanto Hokage, con un pensiero per la testa: chi era Sakura? Da quale famiglia ninja proveniva?
Con i pensieri legati alle bande criminali e gli innumerevoli doveri da Hokage, non aveva avuto tempo per cercare maggiori informazioni sulla ragazzina …. Sperava solo che con lo sviluppo del suo chakra avrebbe scoperto l’origine della sua famiglia, come le aveva detto Fugaku.

  
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