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Autore: November Rain_    23/04/2014    3 recensioni
Dopo cinque anni, Giada Salvatore, si è trasferita definitivamente a Londra. Lei aveva imparato all'età di diciassette anni ad amarla ed adorarla. Come poteva non farlo se quella ci città le aveva portato amici e l'amore? Ma ora tutto è cambiato, lei è una giovane donna e non vede da anni questi. Tramite le amicizie incontrerà nuovamente il suo primo amore, cosa succederà a questo punto? Cosa le dirà il suo cuore?
Preceduto da: Last Year
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 26
Rovini sempre tutto.


Giada.

Vagai per le strade di Londra senza una meta ben precisa, fin quando non mi ritrovai davanti a casa Styles. Tirai su con il naso, reprimendo le lacrime e mi avviai verso la porta e bussai. Pochi istanti dopo Daniela aprii la porta sorridente.
«Hey» mi salutò, poi guardò alle mie spalle «Zayn non c’è? Sei sola?» domandò.
Annuii senza riuscir a spiccare parola e la fissai.
Appena incontrò i miei occhi il suo sguardo mutò «Giada che è successo? Entra, sbrigati» ordinò, lasciando lo spazio necessario per passare.
«Chi è?» chiese Harry dalla cucina.
«È Giada» rispose abbracciandomi «Che è successo?» domandò nuovamente, portandomi con sé sul divano.
«Z-Zayn è un traditore» balbettai riprendendo a piangere.
«Un traditore?» ripeté stranita.
«Sì» risposi con tono duro, rannicchiandomi sul divano.
Lei mi accarezzò il viso «Torno subito, tu stai qui» sussurrò allontanandosi.
Come aveva potuto fare ciò? Cavolo, aspettavamo pure un bambino e lui che fa? Rovina tutto, ecco che fa! Rimasi lì ferma ad aspettare come disse la mora, cercando di pensare il meno possibile a quel deficiente, il che era abbastanza difficile, visto che aspettavo pure suo figlio, che faceva sentire benissimo la sua presenza.
«Giada?» mi richiamò il riccio, che fece il suo ingresso nella stanza con la ragazza.
«Harry» sussurrai, andandogli incontro per abbracciarlo, scoppiando nuovamente in un pianto.
Passò la mano tra i miei capelli «Calma, calma» cercò di tranquillizzarmi.
Annuii, staccandomi da lui e portando le mani sul viso per asciugarlo.
«Come mai sei qui?» chiese senza andare direttamente al punto.
«Non posso venire a trovare mio fratello?» scherzai fingendo un sorriso.
«Non fingere e parla» ordinò.
Presi coraggio e raccontai tutto ciò che accadde, non molto tempo prima, nell’appartamento con il mio ragazzo. I due rimasero increduli al mio racconto, entrambi si sedettero accanto a me e mi abbracciarono.
«Vedrai che andrà tutto bene» sussurrò Dani, abbozzando un sorriso.
«Ci sarà una spiegazione» intervenne Harry «Ne sono sicuro» aggiunse.
«Io non così tanto» sussurrai.
Il telefono di Harry squillò, così esso si alzò e rispose.
«Pronto?» disse guardando verso la nostra direzione.
«È lui?» chiese in un sussurrò la mora e Harry annuii.
«Non dirgli che sono qui» lo pregai.
«Come andata via?» finse di non saperne niente.
Noi rimanevamo lì a sentire, almeno per metà, la conversazione.
«No, non è qui» rispose.
Sospirai sperando che gli avesse creduto.
 
 
 
 
Zayn.
 
Avevo già sentito Louis, Liam e Niall, non era da nessuno dei tre e tantomeno dalle ragazze, visto che si trovavano con loro. Era rimasta un’ultima possibilità: Harry. Composi subito il suo numero e aspettai che rispondesse.
«Avanti, rispondi» borbottai, continuando a camminare avanti ed indietro per la camera.
«Pronto?» sentii dall’altra parte del telefono.
«Harry, dimmi che Giada è da te. È andata via poco più di un’ora fa, ha lasciato il cellulare qua, ho sentito gli altri ma da loro non è» parlai velocemente.
«Come andata via?» domandò lui, con quel tono di voce.
«Sì, via. Tu sai qualcosa, vero? Ti prego Harry, dimmi se è da te. Sono preoccupatissimo» ero agitato.
«No, non è qui» rispose allo stesso modo.
Abbozzai un sorriso «È lì e non vuole che io lo sappia, ho ragione?»
«Non so che dirti» disse.
«Arrivo» lo informai.
Dovevo chiarire subito, ero stato un cretino a non chiarire subito tutto, ma lei ogni volta deve rovinare tutto. Afferrai il cellulare e corsi a casa di Harry. Una volta arrivato li, iniziai a bussare ripetutamente alla porta, aspettando l’arrivo del ragazzo in questione che non tardò ad arrivare.
«È di sopra» mi rassicurò subito.
«Perfetto» dissi entrando, dirigendomi verso le scale.
Mi afferrò per il braccio bloccandomi «Non ti vuole parlare»
«Ma io devo parlarle» ribattei marcando il ‘devo’.
«Lo so, tranquillo. Dico solo che prima dobbiamo far scendere Dani. Cerca di non litigarci» ordinò dandomi una pacca sulla spalla.
«Dani, mi serve aiuto. È arrivata la pizza» inventò il riccio.
«Arrivo» urlò la ragazza scendendo le scale.
Appena arrivò mi sorrise «Vai e fatti perdonare» sussurrò lei.
Mi avvicinai alle scale e salii, mi avvicinai alla porta e la vidi. Era lì, sdraiata sul letto che si accarezzava la pancia, sussurrando qualcosa. Feci un sospiro ed entrai.
 
 

Giada.
 
La porta si aprì e vidi Zayn fare il suo ingresso. Sgranai gli occhi e gli lancia un cuscino contro.
«Vattene!» gli ordinai tra i denti.
«No. Dobbiamo parlare» affermò avvicinandosi di più a me.
«Mi sembra sia tutto chiaro, no?» ribattei subito «Sei uno stronzo e ti fai questa Mary, traditore!» lo accusai «Ed io che aspetto pure tuo figlio!» continuai dandogli dei colpi sul petto ed uno schiaffo.
Lui rimase lì, fermo a farsi colpire.
«Hai finito?» chiese tranquillamente.
«No, ora prendo un coltello e finisco!» dissi acida.
Roteò gli occhi e mi accarezzò il viso «Stai bene?» chiese dolcemente.
«Certo! Secondo te come sto? Benissimo!» affermai sarcasticamente.
Sbuffò «Io non ti ho mai tradito e mai ti tradirò! Stupida!»
Alzai un sopracciglio «Stupida? Io?! Ha parlato il deficiente!»
«Mary mi stava aiutando» mi informò.
«Aiutando? E fare cosa? Sentiamo!» dissi incrociando le braccia sotto il seno.
«Devi sempre rovinare tutto!» sbottò senza rispondere alla mia domanda.
«Io rovino sempre tutto?! Ma se è sempre colpa tua! Basta vedere ciò che successe quattro anni fa!» urlai rinvangando il passato.
Il moro subito si rabbuiò, forse non avrei dovuto ricordarglielo, lui si riteneva sempre il responsabile di ciò che accadde quel giorno. Mi misi a sedere accanto a lui e cercai di calmarmi.
«Scusa, non volevo dire quello» sussurrai.
Lui annuì senza spiccare parola.
Così gli accarezzai il viso «Ora mi spieghi?» chiesi con tono calmo.
«Sì, però ora è tutto rovinato. Come posso dirtelo…» sussurrò alzandosi.
«Pensaci, posso aspettare» cercai di tranquillizzarlo, mentre faceva avanti ed indietro per la stanza.
«Al diavolo, ora ti spiego perché dico che hai rovinato tutto» affermò sicuro togliendo fuori dalla tasca una scatolina.
«Ecco, quello che intendeva per ‘serata impegnativa’ era per quello che ti sto per chiedere» iniziò mettendosi inginocchio davanti a me e aprendo la scatolina «Giada Salvatore, vuoi sposarmi?»
Sentii mancare l’aria e trattenni il respiro, stava accadendo realmente?
«Sì, certo che voglio sposarti!» risposi fiondandomi sul ragazzo.
«E Mary è la donna che ho ingaggiato per organizzare tutto, nel caso tu avessi detto di sì» finì di spiegare posando poi le sue labbra sulle mie.
Ricambiai il bacio, mettendogli le braccia intorno al collo, stringendolo a me.
«Oddio, son troppo felice!» esclamai appena ci staccammo.
«Io di più» rispose infilando l’anello nell’anulare «Ti amo» sussurrò al mio orecchio.
«Ti amo anche io» sussurrai a mia volta sorridendo «E la prossima volta chiarisci subito!» sbottai.
«Perché dovrebbe esserci una prossima volta?» domandò lui.
«Perché tu fai sempre casini, ovvio!» risposi subito.
«Io? Ma se sei tu a fraintendere sempre tutto! Salti subito alle conclusioni!» mi accusò.
«Stai dicendo che è colpa mia?» domandai alzando un sopracciglio.
«Oh, diamine. Stai zitta e baciami!» ordinò stringendomi a sé.
Subito obbedì e mi fiondai sulle labbra del moro, mentre iniziai a carezzargli il viso e passargli le mani tra i capelli. Lui, invece, accarezzò la mia schiena e chiese l’accesso con la lingua, che io acconsenti subito.
Un colpo di tosse ci fece dividere.
«Mi sembrava sembrava strano tutto questo silenzio» ridacchiò Harry.
«Riccio, fatti i cavoli tuoi» dissi puntandogli un dito contro.
«Hey hey, calma. Siamo venuti a chiedervi se volete rimanere qui a dormire, tanto il posto c’è» propose.
«Ok, per me non c’è problema» rispose Zayn guardandomi.
«Va bene anche per me» risposi.
«Vi va un po’ di pizza?» chiese ancora Harry.
Alzai le spalle.
«In effetti ho fame!» affermò Zayn.
«Bene, scendiamo» disse sorridente, facendoci strada.
Io passai accanto a lui e lo superai «A proposito, ci sposiamo» lo informai tranquillamente mostrando l’anello.
«Cosa?!» urlò Harry.
Senza degnarlo di una risposta, corsi via velocemente ridendo.







 
Ecco qui! Ora sapete che è successo realmente!
Siete felici? Beh io sì!
Sono così carini, anche quando litigano!
Continuo a chiedere di passare
a leggere la nuova ff (You want to) Make a memory
Beh, che altro dire... A presto!
NovemberRain
  
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