Neville non è mai stato un brillante oratore.
Quando prova a trasformare i suoi pensieri in frasi concrete, tutte le parti del discorso si ingarbugliano tra loro in maniera sconclusionata, rendono patetico e scadente ciò che nella sua testa è sconfinato e bellissimo.
Neville parla poco, ma osserva molto.
Gli occhi sono più discreti delle parole, sanno cogliere dettagli che la voce non è in grado di esprimere.
Gli piace osservare le mutevoli sfumature del mare, i paesaggi desolati della campagna inglese, i colori del tramonto dopo un pomeriggio di pioggia.
Gli piace osservare lei.
Quando i suoi occhi neri la vedono, ogni  altra cosa passa in secondo piano, perde di significato.
Tutti i suoi sensi vengono sedotti da quella figura aggraziata, come un’ape attirata dalla corolla del fiore più variopinto.
D’altro canto, l’introverso Grifondoro è un convinto sostenitore che le cose belle debbano  per forza  essere ammirate, e ogni singolo dettaglio di  Luna Lovegood è degno di attenzione.
Passerebbe tutta la giornata ad osservare il modo  in cui il vento gioca con i suoi lunghi capelli biondi.
Neville sa che è un pensiero assolutamente ridicolo, ma è invidioso del vento. Darebbe qualsiasi cosa per essere al suo posto, per poter accarezzare anche lui le ciocche dorate di Luna.
Dedicherebbe ogni minuto di tempo libero per esaminare il colore dei suoi occhi.
Di primo impatto appaiono grigi, ma Neville è sicuro che osservati più da vicino darebbero la possibilità di trovare mille altre sfumature.
Potrebbe scrivere pagine e pagine sulla sua carnagione nivea.
La paragonerebbe alla prima neve che cade nei campi a Novembre, o alla pelle bianca di quelle affascinanti Veneri nei dipinti del Rinascimento, quelle che potresti passare tutta la vita a guardare, senza stancarti mai.
Quando Luna è nelle vicinanze, Neville non sa spiegarsi quale strano incantesimo colpisca il suo corpo: ha le mani sudate, la gola secca, il cuore che batte all'impazzata.
Quando Neville guarda Luna, non vorrebbe far altro che baciare le sue labbra sottili, stringerla forte contro il suo petto, proteggerla da tutte le malelingue che spesso la prendono di mira.
Le direbbe che non è lei ad essere sbagliata per questo mondo, ma è il mondo ad essere così malvagio e corrotto da non poter apprezzare un’anima bella e pura come la sua.

-Hai gli occhi che brillano più di una lucciola-  Si sente dire da una voce familiare, che riconoscerebbe anche ad una galassia di distanza.

-Ogni persona dovrebbe avere qualcuno che la guardi con quella luce negli occhi. La renderebbe felice tutti i giorni-.

Il Grifondoro ha appena il tempo di accennare un timido sorriso, prima che la piccola Luna sparisca dal suo  campo visivo, come in un sogno.
Neville spera di trovare presto il coraggio di confessarle che quello sguardo innamorato, è rivolto solo a lei.
 
 



 

Note finali.
In questo periodo sono abbastanza ispirata, e scrivere è anche un buon modo per esorcizzare le giornate no.
Ho scelto la coppia Luna/Neville perché li trovo molto teneri e non ho mai scritto nulla su di loro, quindi perché non provarci.
Spero che possa piacervi.
Un abbraccio
Bea.