Crossover
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Autore: Suikotsu    17/07/2008    3 recensioni
Un malvagio negromante cerca di impossessarsi degli artefatti più potenti del creato per realizzare i suoi diabolici scopi: quattro eroi, riuniti dalla volontà degli dei, uniranno le loro forze per sconfiggere lui ed i suoi spietati generali. Mentre la guerra infuria, un potentissimo elfo corrotto, seguendo la volontà del suo dio, ha liberato un terrificante esercito di demoni, per poi stringere un'alleanza con gli elfi oscuri.
Questa è la mia prima fic: all’inizio sembrerà un po’ banale, ma ci saranno numerosi personaggi e alcuni colpi di scena; consigliata a chiunque piacciano le storie ricche di combattimenti. Se vi ho incuriosito leggete, e lasciate un commentino!(ma non siate troppo severi)
Ho messo “non per stomaci delicati” perché le scene di combattimento spesso sono violente.
Importante: se dovessi commettere dei plagi fatemelo sapere. Grazie!
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anime/Manga, Libri, Videogiochi
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Violenza
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CAPITOLO 19: NUOVI NEMICI


Ecco un nuovo capitolo. In questo compariranno nuovi personaggi, tra cui uno di quelli più fighi, intelligenti, simpatici, carismatici(e qui taglio che sennò riempio tutta la pagina) della storia, ovvero il secondo nell'elenco. Ringrazio tutti coloro che hanno recensito, ovvero:

XIllidan: Rieccoti qui, stavolta olore che cieco con la polmonite, ma vedo che sei irriducibile e che ti sei ripreso subito! Riguardo al modo di comportarsi, se Rannek parlasse così incasserebbe di sicuro una bastonata sulla testa(il monaco è molto gentile e contrario alla violenza!) Per Zhai, in effetti sono stato breve, ma tranquillo, le dedicherò un capitolo come a tutti gli altri! E i quattro si faranno assumere, ma sono troppo fighi per giurare fedeltà!
XPrincessangel: Non riesci ad immaginarli bene? Peccato, ma se cerchi su immagini semplicemente scrivendo il nome troverai foto perfette! Fidati! E continua a seguirmi...tra al massimo una decina di capitoli, potresti trovare qualcuno che conosci...

Ringrazio anche chi legge senza commentare. E a voi che lo fate, continuate! Siete la mia forza!


Nell'accampamento di Arthas era in corso una riunione tra alcuni generali.
"...e si sono teletrasportati via." - spiegò Kagekiyo.
"Quindi ve li siete fatti scappare."
"Perdonatemi, capitano. In qualità di generale di grado più elevato sul posto mi assumo ogni responsabilità."
"Avete almeno distrutto il villaggio?"
"Raso al suolo."
"E come mai ci avete messo tanto a raggiungermi?"
"Mentre venivamo qui abbiamo incontrato un piccolo esercito. Eravamo solo in due, quindi ci abbiamo messo parecchio a distruggerlo."
"Almeno una buona notizia. Comunque, per questa volta posso chiudere un occhio. Se erano tre contro uno e li hai battuti senza troppe difficoltà, non sono un gran problema...per il momento."
"Di cosa parlate?"
"Molto distante da qui, ben oltre il regno di Damara, vive un monaco potentissimo di nome Tenkai. Il vecchio si chiamava Khelben, giusto? Ebbene, è stato suo allievo, quindi sa dove vive: il monte Hakurei."
"Monte Hakurei?"
Arthas confermò con un cenno del capo.
"Esatto. Quel luogo è circondato da una barriera purificatrice in grado di indebolire persino uno come me, dato che ho venduto l'anima in cambio di potere, e se lo raggiungessero con l'addestramento speciale potrebbero aumentare a dismisura i loro poteri, forse anche raddoppiarli. Ma...un momento...DURZA!"
Il generale si voltò verso lo spettro.
"Khelben è il nome del mago che ti ha addestrato! E chiaramente colui che volevi uccidere! Quindi non ci sei riuscito!"
"Il colpo che gli ho assestato..."
"Non è bastato."
Arthas si erse in tutti i suoi due metri di altezza; Durza indietreggiò, intimorito.
"Per colpa della tua noncuranza il mago è sopravvissuto, e potrebbe indirizzarli al monte Hakurei! Questo potrebbe compromettere i nostri piani! Khelben in passato ti ha spiegato la strada per raggiungerlo?
"S...sì!"
"E allora cosa aspetti?! Prendi i Ra'Zac, e vai con loro ad uccidere quei quattro! In pochi hanno diritto ad una seconda occasione! Vedi di non sprecarla!"
La voce minacciosa del comandante fece rabbrividire Durza, che dopo i dovuti inchini, uscì di gran carriera.
"Che incompetente...comunque, che ne è stato di Krauser?"
"Dato che uno di loro ci ha raggiunti, temo che sia morto..."
"No. Non sono ancora defunto..."
Krauser entrò barcollando nella tenda per poi accasciarsi su una sedia.
Kagekiyo sorrise.
"Sei conciato male, tuttavia non sei morto. Ma come sei arrivato fin qui?"
"Merito nostro." - disse una voce giovanile alle loro spalle.
I generali si voltarono e videro quattro uomini.
Il primo era pelato, alto, robusto con gli occhi scuri e con alle spalle un carretto pieno di armi da fuoco -mitragliatrici, cannoni, fucili- vestito di un abito verde e arancio; il secondo, dall'aria rassicurante, era alto come il primo ma un po' più robusto, con gli occhi neri e i capelli piuttosto lunghi ancora più scuri; indossava un'uniforme blu con spallacci del medesimo colore, e alla vita portava due guanti in cuoio muniti di lunghi e affilati coltelli; il quarto, armato di una spada lunga e leggermente ricurva, era decisamente più giovane, anch'egli con occhi e capelli scuri, ma un po' ambiguo, a causa del trucco e del kimono da donna che lasciava scoperta la gamba; il terzo, infine, era piuttosto basso come il quarto, era anch'esso con gli occhi scuri, ma aveva i capelli lunghi e raccolti a codino che ricadeva sulla schiena e la carnagione rossiccia, ed indossava un abito bianco e blu con uno spallaccio ed una cintura rossa; ciò che in lui attirava maggiormente l'attenzione, però, era la sua arma: una lunga, enorme, alabarda. La lama sembrava quella di una spada, ma era lunga due metri e pesante quintali, per non parlare del manico di mezzo metro col pomo a forma di falce di luna; era un mistero come un ragazzino riuscisse ad impugnarla con disinvoltura.
"E voi chi sareste?"
"Renkotsu."
"Suikotsu."
"Bankotsu."
"Jakotsu."
"Ha, Renkotsu? Il collega di Krauser? Tu e i tuoi compagni capitate a proposito: ho molti compiti per combattenti come voi. Riguardo a te - fissò il mercenario pelato - "dato che Krauser è fuori uso, sei, per esclusione, il nuovo ingegnere militare. Mi aspetto qualche progetto entro due settimane..."
A queste parole Renkotsu mise una mano in tasca e prese una pergamena.
"Cos'è?"
"Il progetto della mia invenzione."
Arthas la esaminò con occhio critico.
"Sembra un cannone..."
"Esatto. Con quell'arma avremo una potenza di fuoco notevole, oltre ad un'enorme gittata. Posso prepararla in breve tempo."
"Niente male. Forse potremmo mandare Krauser in pensione."
A queste parole l'uomo fissò truce il capitano.
"Ha, a proposito,  bisogna chiamare un guaritore."
Si voltò sui due generali, ma si fermò, notando il modo in cui Jakotsu fissava Kagekiyo.
"Ehi, bel fusto, sei impegnato?"
Kagekiyo rimase impassibile.
"Capitano, chiedo il permesso di andarmene."
"Accordato."
I due uscirono ed andarono a chiamare un guaritore.
"Beh, per essere bello è bello, ma è così freddo..."
"Ja-chan, noi siamo qui per altri motivi." - lo riprese il ragazzo con l'alabarda.
"Ha, scusa Ban-kun! Faccio il bravo ora, lo prometto!"
"Torniamo a noi: c'è una spedizione di circa duecento elfi che si sta dirigendo qui, e io non ho tempo da perdere. Se ve ne occupate voi vi pagherò bene."
"Davvero? Considerali morti. Da che parte?"
"Ad est. Sei tu il comandante?"
Il ragazzino sorrise.
"Ovvio: sono il più forte, bello, dotato, capace e scaltro del gruppo: chi altri dovrebbe comandare se non io?"
"Sei il migliore Ban-kun!" - lo acclamò Jakotsu.
"Ecco che ricomincia!" - pensò Suikotsu - "Meglio muoversi!"
Renkotsu però pensò tutt'altro:
"Chi? Magari io, che sono il più intelligente ed acculturato!"
"Sai una cosa...hem...non ho afferrato il nome..." - disse il capitano.
"Arthas."
"...Arthas. Mi piacerebbe duellare con te, un giorno."
"Di che metallo è la tua arma?"
"Banryu? Acciaio rivestito di mithril. Niente male, vero?"
"Vero, ma non può competere con la mia Frostmourne: è fatta di kerium."
"Kerium?"
"Una lega metallica più unica che rara: è composta da oro e mithril, il tutto migliorato con la magia. Si tratta di un'arma indistruttibile. Per non parlare dei poteri demoniaci. Da retta a me: solo Saddler, colui che forgiò quest'arma, mi è superiore. Ma comunque potresti incontrare dei guerrieri potenti in questa guerra."
Bankotsu fissò l'enorme spada qualche istante.
"Capisco. Ma non ti conviene sottovalutare me e la mia compagna. Forza ragazzi, andiamo!"
I quattro uscirono canticchiando.
Arthas dondolò la testa.
"Si crede invincibile. La stessa cosa che pensavo io quando avevo la sua età. Ma mi auguro per il suo bene di non diventare troppo forte; altrimenti andrebbe incontro a dei grossi guai."
"R...Renkotsu..." - pensò Krauser - "Potrebbe rubarmi il posto...e anche i suoi compagni...mi occuperò dopo di Rannek!"


Cos'ha in mente Krauser?



Il nome del metallo non l'ho inventato io. Spero di aver spiegato tutto bene!

Già che ci sono, se qualcuno non è pratico di anime e manga:
chan: modo affettuoso e confidenziale di chiamare qualcuno
kun: modo rispettoso

  
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