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Autore: Theyaremyworld    24/04/2014    1 recensioni
Il vuoto può essere pericoloso, così come il buio.
Entrambi potrebbero mascherarsi facendoti credere che tutto vada bene.
Per Sunshine era così. Il suo buio mascherato da dei colori vivaci che man mano sbiadiranno facendole vedere come realmente stavano le cose. Anche grazie a lui.
Harry non voleva prenderla in giro, Harry voleva solo che la sua Sunshine fosse libera.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Chapter 7.
Non ti illudere se ti guarda,
Non sognare se ti sorride,
Non cercare di capirla.
Finiresti solo per amarla.
 
<< Allora, ragazza che perde tempo con la musica, come procede la situazione? >> chiese Michelle piombando in camera, anche se non lo faceva più così spesso. Mi sorpresi di vederla in verità.
Non la sentivo da circa due settimane se non per un saluto di sfuggita. Ogni volta che mi capitava di vederla, o lei cercava di far ingelosire Harry con qualche povera vittima capitata per caso, o io avevo voglia di girare i tacchi e allontanarmi il più possibile.
Iniziava a starmi stretta come quei vestitini che mi faceva indossare per seguirla a delle stupide feste.
Come quando un pezzo non mi riusciva e iniziavo ad odiare quello strumento che mi portavo dietro da una vita, come se non mi appartenesse, come se non fosse fatto per me, eppure non potevo farne a meno.
Perché Michelle era l'unica che avevo avuto nella mia vita a parte Niall, forse per usarmi, forse perché provava un senso di compassione non lo so.
<< Prima cosa: Io non perdo tempo. Secondo: di cosa stai parlando? >>
<< Di Harry ovvio, di chi se no? >> disse con modi da padrona come se fosse ovvio, e lo era.
Ma io Harry non lo vedevo come lei. Io lo guardavo in modo diverso quando ne avevo l'occasione, e se non lo facevo riuscivo a pensarlo senza sapere che dall'altra parte avevo un'amica che mi ci aveva messo a forza vicino a lui.
<< Cosa dovrei dirti? >>
<< Cosa state combinando >>
<< Un bel niente >>
<< No aspetta, quindi mi stai dicendo che non hai concluso niente? >> feci per ribattere ma mi fermò << Zitta, non una parola. Tu continua, poi ci penso io >> uscì con la sua puzza sotto il naso da casa mia e io mi sentivo stanca, senza più forze per sopportare, senza più forze per andare avanti e lottare.
Ma lottare per cosa? Battaglie da vincere non ce n'erano, o forse si.
Forse non centravano con Harry, forse appartenevano a me, solo a me. Ma non sapevo come capirlo, cosa fare e soprattutto da chi farmi consigliare.
E se avrei dovuto affrontare tutto da sola?
 
<< Allora, mi dici dove stiamo andando? >> Harry sospirò perché era l'ennesima volta che gli rivolgevo quella domanda e ancora lui insisteva a dirmi che se me lo avrebbe detto non sarebbe stata più una sorpresa. Ma avevo imparato a giocarci con lui, mi piaceva la sua espressione quando se ne rendeva conto.
Gli persi più saldamente la mano per farlo indietreggiare un po' e pararmi davanti. Cercai di guardarlo negli occhi il più possibile di tempo con un espressione tipo cucciolo bastonato che ha bisogno d'affetto.
<< E no signorina, se ha funzionato l'altra volta, a questo giro non ci casco >> disse girando di lato la testa ma continuando a guardarmi con la coda dell'occhio.
<< Ti prego, ti prego, ti prego Harry >>
<< Non usare quel tono dolce con me >> disse prendendomi alla sprovvista per caricarmi sulle sue grandi spalle che amavo vedere muoversi mentre camminava. Iniziò a correre fino allo svenimento per le risate e le urla.
<< Harry mettimi giù! >>       
<< Oserai più fare quel faccino? >>
<< Oh si che oso >> non potevo vederlo ma avrei giurato di sentire una piccola risata uscire dalle sue labbra.
<< Ti faccio scendere solo perché siamo arrivati >> mi sistemai il vestitino bianco che indossavo sgualcito ormai dalle braccia di Harry, ma non mi dava fastidio, perché in qualche modo sentivo che le sue braccia e le sue mani avrebbero potuto aderire, in ogni momento, perfettamente su di me.
Ed era strano che io pensassi questo genere di cose, perché prima non avevano spazio nella mia mente.
Harry mi stava aiutando a crescere e ne ero più che consapevole. Lo ero dalla prima volta che mi consigliò di guardarmi intorno. E ovviamente con lui mi sentivo al sicuro, protetta. Perché la sua, era una promessa fatta silenziosamente. Non me lo aveva mai detto, non aveva mai usato quelle espressioni prese dai romanzi solo per fare bella figura. Lui me lo aveva fatto capire, mi aveva fatto capire chi era e che per me c'era sempre. Anche se avessi dovuto chiamarlo nel bel mezzo della notte.
<< Mi meraviglio che sia ancora in piedi >> commentò guardando l'ennesima casa abbandonata che avevamo di fronte. Sembrava tanto una di quelle case da film horror, mostruose di notte, innocue di giorno.
La vernice esterna bianca ormai quasi sottostante al grigio dell'umido. Le piante rovinate e l'erba fin troppo alta.
<< Mette i brividi >> commentai ingoiando un groppo rimastomi in gola.
<< Hai paura? >> chiese prendendomi per mano e incrociando le nostre dita. Solo strinsi la sua mano che mi dava forza e gli sorrisi.
<< Vieni, ti mostro la vera sorpresa >>
Entrammo da una porta del retro, oltrepassando la cucina si arrivava alla sala da pranzo. Doveva essere una di quelle case nobili. Una grande scalinata partiva dall'ampia entrata che raggiungemmo per salire al piano di sopra. Piene di polvere come il resto ormai, le scale e i pochi quadri rimasti appesi.
Entrammo in una delle stanze. Non era molto grande come mi sarei aspettata vedendo il piano inferiore di quella villa. L'edera cresciuta fin troppo entrava dalla finestra lasciata aperta da chissà quanto tempo. Da li stesso entravano alcuni raggi di sole che rendevano piacevole il stare lì dentro.
C'era un pianoforte.
Guardai Harry che mi sorrise così gli lasciai la mano per avvicinarmi allo strumento e sedermi sullo sgabello ancora intatto dopo aver tolto un po' di sporco di sopra. Schiacciai alcuni tasti per provarlo, ovviamente non era in delle condizioni perfette, ma la situazione lo era. Io ero lì, con Harry e nessuno poteva costringermi a fare qualcosa. Harry mi venne incontro e ci stringemmo su quel seggiolino troppo piccolo per starci in due, ma andava bene così, perché le sue mani si posizionarono sui miei fianchi fino ad unirsi poco sopra il mio ventre per stringermi in un abbraccio.
<< Mi suoni qualcosa? >> chiese appoggiando il mento sulla mia spalla sinistra e io annuii solamente per non rovinare quel momento. Una parola fuori posto e tutto sarebbe tornato alla sciatta normalità.
Forse era questo il mio problema, pensavo troppo. Pensieri fissi sulle conseguenze quando poi in alcuni casi non ce n'era nemmeno bisogno. Perché Harry pian piano stava riuscendo anche a farmi vivere pienamente e con gioia secondo per secondo della mia vita.
Iniziai, così, a suonare una melodia lenta, forse troppo, ma era rilassante. E a me piace rilassarmi.
Quel momento in cui si chiudono gli occhi e per un secondo ci si dimentica di tutto. Davvero di tutto.
Quel momento in cui tutto è nero, ma c'è sempre uno spiraglio di luce che sorge pian piano e ti fa sorridere.
<< Troppo lenta? >> chiesi a bassa voce per non interrompere il momento che si stava andando a creare.
<< Decisamente. Ma a modo suo, mi piace >>
<< Non ti piace proprio il romanticismo vero? >>
<< Il romanticismo è una perdita di tempo. Significa accontentare chi ti vuole solo per gentilezza e ci si aspetta solo amore. Non che sia sbagliato amare, forse, ma non ce la farei >>
<< Perché non ti piace l'idea dell'amore puro? Ti sembra così strano amare qualcuno follemente? Non  ti è mai passata per la testa l'idea di avere qualcuno disposto a tutto per te? E'...romantico >>
<< No, è disgustoso. Perché dare qualcosa ad una persona senza sapere se lei ricambierà o meno. E' stupido. >>
<< Hai paura di essere rifiutato? >> chiesi interrompendo la musica per girarmi verso di lui e guardarlo negli occhi.
<< Lo sono stato così tante volte da abituarmici. Ma il fatto sta che tu vorresti qualcuno tutto dolcetti e zucchero >>
<< Perché no. In fondo non c'è niente di male. Tu non lo desideri? >>
<< No, non credo. Non è il mio genere. >>
<< E quale credi che sia il tuo genere? >>
<< Qualcosa di reale, non immaginario >>
<< Tutto può diventare reale, ma solo se ci credi veramente >>
 
 
Due settimane.
Erano passate due lunghissime settimane dal giorno che passammo in quella casa.
L'ultimo giorno che io passai con lui.
Ed era strano. Strano non sentire la sua enorme mano prendere la mia e riscaldarla senza nemmeno pensarci. Strano non sentire la sua voce o la sua risata cristallina, non fissare i suoi occhi verdi per più di due minuti senza dire una parola. Strano vivere senza Harry.
Sentivo un vuoto dentro il petto che scavava, scavava ed arrivava dritto al cuore per strapparmelo via senza nemmeno preoccuparsi di avermi fatto del male.
Mi mancava, ora lo sapevo. Forse lo amavo, o forse era solo perché lui riempiva le mie giornate di sole. Si forse era per quello.
No, mi sa che lo amavo anche.
Inventare scuse non era mai stato il mio forte, ma dovevo farlo se volevo tenere lontana Michelle. Non me la sentivo di parlare di lui perché qualcosa mi attraversava il corpo solo a sentire il suo nome.
La maggior parte delle volte non funzionavano però e la situazione peggiorava di continuo.
Tutto andava male senza Harry.
Ho iniziato a piangere.
Ma non per il nervosismo come mi capitava di solito. Ho iniziato a piangere con il cuore in mano.
Anche i miei occhi supplicavano pietà e il mio corpo chiedeva del cibo, che io non toccavo da...non lo so, non lo ricordo.
Volevo sentirlo, volevo cercarlo, bastava anche Zayn che mi comunicava non fosse morto. Ma non sentivo Zayn da tempo, e l'unica volta che mi alzai dal mio letto per parlarci, trovai Liam a sostituirlo in edicola.
Provai ad andare nel posto pieno di graffiti, ma anche li fu un buco nell'acqua.
Fu così che ritornai di nuovo in camera mia, sul mio letto, immaginando che lui fosse li con me. Ma, anche se lo amavo, tutto quello che ricevetti fu un abbraccio da parte di mio fratello.
 
<< Cosa ti succede, Sunshine? >>
<< Non chiederlo, non ho la risposta >>
<< Si che ce l'hai >>
<< Non ti piacerebbe >>
<< Dillo >> mi strinsi di più a lui cercando di affondare il viso nella sua maglietta blu a maniche corte sperando che la voce non uscisse.
<< Mi manca Louis, mi manca terribilmente >> iniziarono a pizzicarmi gli occhi.
Ecco che ricominciavo a piangere.
Sentii mio fratello sospirare mentre si passò una mano sul viso stanco.
<< Puoi anche dire che me lo avevi detto, se ti fa stare meglio >> continuai.
<< Mi tenti, ma lo sai, ed è inutile ripeterlo. Quella che deve reagire qui sei tu >>
<< Non ci riesco, non senza di lui. Perché lui mi da forza. >>
<< Lo so >>
<< Cosa devo fare, Louis? >> ma ricevetti solo un abbraccio un po' più stretto per farmi compagnia e riscaldarmi.
Lui sapeva che Harry mi aveva confidato il suo passato, sapeva che Harry voleva lo tenessi al sicuro, e nonostante la situazione complicata io gli ripetessi che nel riccio di sbagliato o pericoloso non ci fosse nulla, Louis rimaneva nella sua posizioni, delle sue idee formate su un fatto non approfondito per lui.
E così non andava bene. Provai a dirglielo ma il campanello ci distaccò da uno dei nostri pochi momenti insieme.
Mi ripersi quindi di nuovo nei miei pensieri, nel soffitto che diventava una storia scritta per sognare. Ritornai alla realtà solo quando sentii delle voci, la sua voce.
<< Ho detto che devi andare via, hai capito?! >> sentii le urla di Louis, e mi spaventai.
La paura che potesse fargli del male mi stava divorando e non potevo permetterlo.
Feci una corsa lungo il corridoio per poi scendere le scale attenta a non cadere, ma rallentai verso la fine dove i raggi del sole che passavano dalla porta ancora aperta penetravano in casa. Presi coraggio e mi affacciai. Ed eccolo li, con i capelli mossi dal vento di primavera appena arrivata, il fiatone per aver corso che cercava di oltrepassare Louis per entrare in casa.
<< Louis, che sta succedendo? >>
<< Niente Sun, torna di sopra >>
<< Ti prego Sunshine, devo dirti una cosa importante. Lasciami entrare ti prego >>
<< Louis >> sussurrai per paura della sua reazione
<< Il tuo momento da piccola ribelle è finito Sun, ho detto di tornare di sopra >>
<< Per favore >>
Lasciò libero il passaggio andandosene in cucina e sbattendo la porta così forte che credevo sarebbe crollata da un momento all'altro.
Andammo in camera mia e mi sedetti sul letto guardando Harry fare avanti e indietro con le mani nei capelli.
<< Senti Sun, mi dispiace di essere sparito >>
<< Io avrei voluto solo una spiegazione >>
<< Ho dovuto pensare Sun >>
<< A cosa? >>
<< A tutta la mia vita, Sunshine. A quello che ci siamo detti, a quello che mi hai detto. Per la prima volta ho cercato di capire cosa volesse il mio cuore, figurati. >>
<< E l'hai capito cosa vuole? >>
<< Si, l'ho capito. L'ho capito solo ora eppure ho avuto la risposta davanti agli occhi per tutto questo tempo. >> sospirò sedendosi di fronte a me.
<< Il fatto è che ho capito che non me ne può fregare un cazzo del romanticismo perché con te mi viene naturale riempirti di attenzioni, perché tu sei così piccola e fragile tra le mie mani che anche un bacio potrebbe allontanarti da me. E ho capito che non è questo che voglio. Non voglio starti lontano per più di cinque secondi, non voglio che nessun'altro oltre me ti abbracci come faccio io. Non voglio che tu arrossisca a complimenti che non escono dalle mia labbra, non a parole che non siano le mie per dirti quanto sei bella e quanto io desidererei, se solo tu mi lasciassi provare, essere quella persona tutta dolci e zucchero pronta disgustosamente a fare di tutto per te Sunshine. Voglio essere l'unico nella tua vita a sapere come ti piace essere toccata, voglio essere l'unico ragazzo che pensa quanto tu sia perfetta anche di prima mattina con i capelli spettinati e gli occhioni grandi ancora chiusi perché la luce del sole appena sveglia ti da fastidio. Voglio essere l'unico per te. Perché se prima lo pensavo, ora ne sono sicuro. Sono innamorato di te, Sun. >>
 

CIAAAAAAO!
OK,Sono da uccidere, lo so.
Chiedo perdono, sia per il ritardo e sia perché rileggendo i vecchi capitoli c'erano alcuni errori.
Sono stata impegnatissima in quanto ho deciso di scrivere il mio primo libro! (yeee) ma comunque cercherò di aggiornare di nuovo prima di ritornare a scuola per l'ultimo periodo!
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto!Vi lascio con una foto di Sunshine nella casa e il nostro bellissimo Harry:


 (<< Sono innamorato di te, Sun >>
BACI, A PRESTO X

-A.
  
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