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Autore: AngyHufflepluffLewis    24/04/2014    2 recensioni
Katniss e Peeta stanno andando a casa di Finnick e Annie, nel distretto 4. Lei ha appena partorito e, Finnick vuole condividere con gli innamorati sventurati la felicità del momento. Finnick non è morto(è un modo per autoconvincermi che non è mai successo niente di simile), e vive in una piccola casetta di fronte al mare insieme a Annie e al nascituro. Katniss è afflitta da un problema però, che riguarda proprio i bambini e che la farà riflettere su una decisione importante che potrebbe cambiarla del tutto. Una decisione già stata presa da Katniss, che si ritrova a pensare se sia veramente giusta o no, per lei e soprattutto per Peeta.
Questo é solo l'inizio della storia. Dato che ha avuto abbastanza "profitto" scriverla, ho deciso di non fermarmi solo a pochi capitoli, ma di continuarla.
P.s: Ho dovuto cambiare il rating, ma non é niente di scandaloso :)
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annie Cresta, Finnick Odair, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Katniss POV
Smetto di piangere e faccio finta di dormire affinché Peeta non si insospettisca e prenda qualche ora di sonno. Quando sono completamente sicura che stia dormendo scendo dal letto ed esco dalla stanza, diretta alla spiaggia. Ho bisogno di liberare la mia testa scombussolata dai pensieri. La luce chiara e rosea dell’alba risplende, facendo uno dolce gioco di luci con il mare. La sabbia bagnata mi accarezza i piedi nudi e la brezza marina mi solletica il viso, così come il suo profumo nelle mie narici. Proprio quando penso di essere finalmente in pace con me stessa, da sola, seduta tra le rocce di uno scoglio vicino, una figura conosciuta si avvicina a me .                                                                                                                                                                           -Katniss che ci fai qui?-.                                                 
La voce calda di Finnick mi attraversa piacevolmente. -Penso.- dico io semplicemente. Lui mi si siede accanto, e mi rendo conto che ha solo un paio di pantaloncini addosso. Per il resto, è a torso nudo.      
-È possibile che non riesci mai a metterti dei vestiti normali tu?-dico io scherzosamente.                                                    
-Bé, ti dirò, io avevo una maglietta prima, sol che Annie ha pensato bene di togliermela, e quindi…-.             
Lo interrompo ridendo e dicendo:                                 
-No, non lo voglio sapere, grazie-. Finnick scoppia ridere insieme a me, e per un’po’ non facciamo altro.                                                               
-Come fate voi due?- dico io infine.                                        
-A fare cosa?-                                                                     
-A essere così sicuri di tutto. Così d’accordo e sempre innamorati l’uno dell’altra senza dubbi. Per me è difficile andare oltre: oltre agli hunger games e alle perdite, alle cicatrici… Io non ho superato niente…io non…-  ed è qui che scoppio a piangere, disperata. Finnick mi guarda con compassione e mi abbraccia, dicendo:                                                                                           
-Katniss, come puoi credere che sia veramente così? Io non ho dimenticato. Il ricordo è ancora vivo in me, come in te, in Peeta e in Annie. Io e lei però cerchiamo di renderci felici a vicenda, ogni giorno. Magari con una nuotata fino alla scogliera, o dipingendo pazzamente lo steccato intorno alla casa, o dicendo che ci amiamo quasi sempre. Cerchiamo di essere felici insieme , io, lei e ora anche Elias. Se non riesci a essere felice tu, allora chi lo sarà? Peeta è felice se solo tu lo sei. Quindi vederti triste può solo fargli male.- E mentre io continuo a pendere dalle sue parole, lui continua:                                                                        
-Vedila così: se non vuoi essere felice tu, allora non è meglio far felice qualcun altro? Tipo un piccolo-Peeta o una mini-Katniss scorbutica?- dice scherzando.          
-E con Peeta, non vederla così complicata come cosa. Fai ciò che farebbe lui, ovvero, capire il suo dolore e cercare di diminuirlo. Il dolore che prova a vederti in questo stato e a sentirti dire che ti innervosiscono i bambini, quando sai quanto lui ne desideri uno…-                                                                   
-Hai sentito la nostra discussione!- lo accuso io.             
 -Vi ha sentiti tutto il distretto e per poco non svegliavate anche il bambino- mi risponde lui. Mi sento subito in imbarazzo. E io odio questa sensazione.                                                                   
-Scusate, non volevamo svegliarvi- dico io abbassando lo sguardo.                                                     
-Tranquilla Katniss. Tanto io e Annie eravamo tutto, tranne che svegli- dice maliziosamente. Gli do un pugno forte sulla spalla, anche se so che per lui è come una carezza sui suoi muscoli, e poi lo abbraccio, sussurrandogli un leggero grazie. Ora so cosa fare…
Peeta POV
Bene. A quanto pare Katniss non è tanto “distrutta”  dalla discussione di stanotte. Ero convinto che se ne fosse andata per sempre e che mi avesse abbandonato, quando ho sentito l’altra parte del letto fredda e vuota. Invece… Ora la vedo abbracciata a Finnick in spiaggia. Com’è possibile che questa ragazza mi faccia sempre soffrire così tanto? E io la amo come un deficiente. Un deficiente, come sono sempre stato d’altronde. Una lacrima salata scende sulla mia guancia, e neanche un secondo, che sono già scoppiato a piangere come una checca. Una checca, cosa sono sempre stato d’altronde. Attraverso il corridoio della stanza quasi correndo, con molta difficoltà data la mia gamba robotica,quando incontro Annie ancora in vestaglia e con i capelli più disordinati del solito.                                                      
-Peeta cosa ti succede?- mi domanda Annie, con voce un’po’ impastata. Non riesco a risponderle, se non con balbettii senza senso, e lei se ne accorge.     
-Vieni, andiamo nella camera di Elias. Dobbiamo parlare di Te.- dice dopo, prendendomi per mano. Non voglio parlare troppo però. Almeno non con lei di quello che ho visto. In quel piccolo stralcio di lucidità però mi chiedo cosa sia veramente giusto. Stare in silenzio, e fare come se non fosse successo niente o dire la verità? È sicuramente più dolorosa la consapevolezza che il proprio uomo abbraccia calorosamente qualcun altro. A questo pensiero un moto di rabbia mi fa desiderare il peggio. No, non mi sembra giusto ferire Annie, ma non mi sembra neanche giusto che lui la passi liscia. E poi, in questo esatto momento, non sono in condizioni precise per pensare ai sentimenti altrui.                                          
-Allora, vedo che ti sei calmato un poco- mi dice, sedendosi su una mini sedia per bambini. Elias dormiva ancora, e il suo leggero respiro ha una specie di effetto calmante su di me.                                                      
-Mi sento come se mi avessero buttato un secchio di acqua ghiacciata addosso. Dovevo immaginarlo no? Dovevo…-  non riesco più a dire una parola. La tristezza mi inghiotte piano piano.                                   
-Ho visto anche io Peeta, quello che hai visto tu- mi dice Annie quasi sussurrando. Quindi? Con questo mi fa solo stare più male. La sua tranquillità mi frustra e mi fa sentire fuori luogo.                                                              
-E tu? Tu ti fidi ancora di lui?-. I miei occhi si inondano di lacrime amare che mi offuscano la visuale. La mia Katniss. Voglio continuare a farla felice, in tutti i modi possibili. È tanto chiedere? Eppure non posso.                    
-Io mi fido di lui, si. So cosa prova quando mi guarda e so perché è andato da Katniss. Non ti dirò che so cosa stai passando perché non è così. Tu sei così diffidente. Molto diffidente. Era solo un abbraccio Peeta. Non voglio che tu fai crollare tutto per questo- mi risponde lei.                                                                  
-Un abbraccio uguale a quello che adesso ti darò io- continua lei, spalancando le braccia. Rispondo al suo modo affettuoso di consolarmi. Si, sono assolutamente sicuro che Annie sarà una perfetta mamma. Non sono ancora fiducioso, ma sto meglio. Devo solo parlare con Katniss e chiederle spiegazioni. Ora so esattamente cosa fare.
  
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