Ciao! Questa è la mia prima fanfic! Non siete felici :-D ? Se non lo siete,
sono
affari vostri, e a me non me ne frega niente.
Questa storia riunisce quasi
tutte le vostre supereroine
preferite (o più odiate, fate voi), quindi perdonatemi se ne
ho tralasciata
qualcuna, vi giuro che è stata una svista, vi prego non
uccidetemi… ;-P !!! E
ora le avvertenze (faccio che avvertirvi subito, così non
potrete dire che non
vi ho avvisati prima!): se personaggi come Cardcaptor Sakura o
Sailormoon vi
danno la nausea per la troppa idiozia, allora vi consiglio di non
leggere
questa sceneggiata, dato che qui le stupide abbondano!
Sayonaraaa!
P.S. Forse la fine vi
deluderà, ma non si può avere tutto
dalla vita, no?!
P.P.S. I protagonisti sono
Keroro e i suoi compagni!
By Trilla
OGGI CONQUISTERO' PEKOPON
QUARTIER GENERALE KERONIANO-
ore 21.00
-Kero, kero, kero, kero! Tra
poco il pianeta Pekopon sarà
nelle mani dei Keroniani! Kero, kero, kero, kero!- disse il sergente
Keroro,
mentre poltriva sul suo trono personale.
All’improvvisò
arrivò Tamama correndo e strillando come
una femminuccia: -SERGENTE, SERGENTE!!!-
-Cosa
c’è soldato semplice Tamama?- chiese Keroro.
-Lady Natsumi ha scoperto
tutto, siamo perduti!-
Giroro (che come sempre
stava lucidando la sua arma) si
girò di scatto -Natsumi sta venendo qui alla base?! Keroro,
pensavo che la tua
idea di chiamare le flotte Keroniane fosse buona, ma adesso mi rendo
conto che
era solo una grossa cazzata!!!- e detto questo si fiondò sul
povero ranocchio
verde, e lo scosse con violenza.
-Aspetta…
COUGH!... Giroro, mi strozzi…- disse Keroro con
la bava alla bocca.
Improvvisamente la porta
d’acciaio del Quartier Generale
si spalancò (più che altro si schiantò
al suolo) e all’ingresso apparve quella
manesca di Natsumi, incazzata come una bestia e con gli occhi iniettati
di
sangue.
-Natsumi!- pigolò
Giroro, che stava ancora soffocando il
suo sergente.
-COUGH! L-lady
N-natsumi…- sussurrò intimorito Keroro.
-Brutto ranocchio!-
ruggì Natsumi -Lo sapevo che tutte
quelle navi spaziali sopra la Terra erano opera tua! Ma stavolta niente
mi
impedirà di ammazzarti come si deve!!!- e stava per togliere
Keroro dalle mani
di Giroro, quando scivolò su un modellino di Gundam, finendo
poi col culo
all’aria e sbattendo tragicamente la testa contro lo
spigolò di un tavolo
d’acciaio. Ovviamente, morì sul colpo.
Keroro sgusciò
dalla presa di Giroro e ritornò sul suo trono
-Uahahaha! Nemmeno Lady Natsumi stavolta riuscirà a
fermarmi. Fuori da qui ci
sono più di mille astronavi Keroniane telecomandate e a
grandezza naturale,
complete di armi e tutto il resto! Quindi è praticamente
impossibile che una
persona normale riesca a salvare Pekopon! Kero, kero, kero, kero!!!-.
Ah, ma Keroro non sa che
sulla Terra ci sono persone
tutt’altro che normali: ragazzi che si trasformano in robot,
bambine che
combattono a suon di musica, ragazze mischiate con animali in via
d’estinzione,
sirene e altri squilibrati simili… E il bello è
che stanno tutti in Giappone!
Mio caro Sergente, mi sa che dovrai faticare non poco per conquistare
Pekopon…
HOTEL DELLE PRINCIPESSE
SIRENE- ore
Luchia (o Lucia?!), Rina e
Hanon stavano guardando, cosa
strana ma vera, il notiziario tv: -“Signori e signore, siamo
di fronte ad un
vero e proprio attacco alieno! Migliaia di navicelle spaziali stanno
sorvolando
il Giappone, pronte a sferrare il loro attacco. Chi ci
salverà? Chi potrà
aiutare questo povero pianeta? Qualcuno chiami Gundam, o Mazinga!!!
Panico!!!”-.
Le tre sirene si guardarono
negli occhi, poi uscirono
senza esitazioni fuori dall’albergo.
-Ci devono essere
senz’altro Gaito o Mikeru dietro tutto
questo!- disse Rina correndo, e il suo seno spropositatamente grosso
per poco
non la fece sbilanciare.
-Sì, altro che
attacco alieno! Sarà tutta un’invenzione
delle Dark Lovers…- confermò Luchia (o Lucia?!
Merda…) -Forza Trasformiamoci!
Magia d’amore Pichi Pichi Pich!-.
CASA DI SAKURA- ore
-Sakura presto,
c’è stato l’avvistamento degli UFO! Devi
salvare il mondo!!!- urlò agitato Kero-chan.
-Ma Kero-chan, non vedi che
Tomoyo mi sta filmando con
questo nuovo costume da aliena?! Vattene via, che mi rovini il filmino!
Voglio
mandarlo per partecipare al Grande Fratello…- disse Sakura
mettendosi in posa
davanti all’amica Tomoyo.
-Perfetta.
Sorridi… Brava, sei stupenda!- disse Tomoyo
mentre filmava eccitata.
La porta si aprì,
ed entrò Toey, tutto agghindato come un
albero di Natale -Sgorbio, vedi di andare a salvare il mondo al
più presto.
Stasera devo andare in discoteca con Yuki, e non voglio che degli
stupidi
alieni mi rovinino la serata, va bene!?!-
-Toey è un
finocchio, Toey è un finocchio!- cantilenò
Kero-chan.
-Sakura, perché
non impagli quella specie di topo
volante?!- poi si sentì squillare il telefono -AH!
E’ per me! E’ Yuki… Papà non
rispondere, è per me!-. E Toey si dileguò dalla
stanza.
Tomoyo smise di filmare, e
disse -Allora devi andare a salvare
il mondo, davvero? Dunque sarà meglio lasciare un
po’ di spazio per la tua
impresa…-
-Vuoi continuare a
filmarla?- chiese Kero-chan -Ma non lo
vedi che la telecamera ti supplica di non metterle più
davanti quella faccia di
cazzo?!-.
-Non mi faccio insultare
così da un incrocio tra Hamtaro
e Pikachu, va bene!- sbraitò
Sakura. Poi
tirò fuori il suo bastone rosa dal becco di tucano e
volò via.
TOKYO- ore 22.00
Keroro e la sua flotta di
ranocchi alieni sorvolavano il
centro di Tokyo. Avevano già distrutto due edifici: un
palazzo pieno di
avvocati e una scuola privata, e tutte le persone e i bambini che
abitavano da
quelle parti li avevano acclamati come loro eroi.
Inoltre, i nostri
“conquistatori alieni” presero in pieno
una centrale di polizia, un supermercato e un centro commerciale;
insomma, alla
fine si dovettero fermare in un parco perché la nave era
già mezza scassata.
-Scommetto che
‘sta navicella non durerà fino a domani
mattina!- disse Tamama.
Keroro saltò
giù dalla astronave e si stiracchiò -Ma
sì!
Godiamoci questa bella serata. La luna splende, la conquista di Pekopon
è
vicina e non c’è nessun imprevisto
all’orizzon…-
-Fermo là tu,
disturbatore della pace!- una figura dai
luuuunghi codini e dalla gonna micro si stagliò contro la
luna bianca (e
improvvisamente ingigantita).
-Ma chi sei tu?!- chiese
Keroro.
La figura si
portò la mano alla tempia, facendo un saluto
militare -Io sono l’eroina che veste alla
marinaretta… sono Sailormoon!- e
dall’ombra uscì una ragazza bionda con dei codini
esageratamente lunghi e
rigidi, ma talmente rigidi che sembravano fatti di plastica…
-Sailormoon… mai
sentita!- disse Keroro.
-Come “mai
sentita”?! Io sono la paladina della giustizia
, la salvatrice della Terra… -
-Mmmmh… Aspetta,
forse… No, spiacente, mai sentita!-
concluse avvilito Keroro.
-Sailormoon, la Luna
splende, la canzoncina di Cristina
D’Avena… Niente, eh?!-
-No, spiacente!-.
All’improvviso si
sentì un forte suono; una melodia si
librò nell’aria, e cinque bambine colorate su
scope passarono sopra le teste di
Sailormoon (prendendola in piena faccia) e i Keroniani.
Dopo di loro, il cielo
notturno si popolò di altre
ragazze strane e colorate. Per esempio, arrivò su una stella
gialla una
ragazzina dai capelli laccati e rosa che gridava -Sto cercando la
brillantezza!-,
poi fu il turno di cinque stravaganti ragazze con le orecchie e le code
di
animali; dopo giunse, in sella ad uno strano manico alato rosa e con il
becco
di tucano una bella (si fa per dire) bambina dal vestito da alieno, e
poi
c’erano tre sirene dai vestiti svolazzanti. Insomma, alla
fine il parco si era
talmente riempito di personaggi strani che un raduno di Fan di Star
Treck, a
confronto, sembrava una riunione di avvocati.
Keroro si infuriò
-Ma insomma! Si può sapere che cosa
diamine succede?! Giroro, Tamama, Kururu, dove siete?-
Tre teste ranocchiesche
sbucarono dalla marmaglia di
eroine. Giroro farfugliò -COUGH!... Keroro…
aiutaci!-
-Grrrr, adesso basta! Voi,
razza di sgualdrinelle venute
da chissà dove, volete a tutti i costi boicottare il mio
piano di conquista di
Pekopon… vero?!- gridò incazzato Keroro.
Sakura si portò
dinanzi alla ciurma di paladine -Taci
ranocchio nevrotico e dai modi effeminati!-
-Non hai nessun diritto di
insultarmi tu, con quella
faccia di cazzo!- gridò Keroro, sull’orlo delle
lacrime.
-COSA!?!- urlò
Sakura, poi si rivolse alla folla
femminile dietro di lei -Ma avete sentito come mi ha chiamata?!-
Un brusio si levò
dalla folla, e le tutte supereroine si
guardarono -Be’, in effetti, ce l’ha un
po’ la faccia di cazzo…-.
Mentre le ragazze ciarlavano
animatamente, Keroro si
avviò furibondo verso l’astronave, seguito a ruota
da Kururu. Salì a bordo
correndo (e senza accorgersene investì Tamama) e si
precipitò su un cannone
enorme: l’Iper-Mega-Super-Stra Cannone a Raggi Ultra-X!
Sì, lo so, è un nome di
merda, ma sul momento non aveva trovato altro…
Quindi, Keroro diresse il
cannone verso la banda di
supereroine e si preparò a sparare: -Maledette puttane!!! Vi
“eliminerò” tutte
dalla faccia della Terra… oh, pardon, di
Pekopon. CREPATE!!!-.
Le tre principesse sirene
tirarono fuori i loro microfoni
e iniziarono a cantare, ma prima che potessero raggiungere il
ritornello Keroro
sparò con il suo Iper-Mega-Super-Stra Cannone a Raggi
Ultra-X…ANF! devo
riprendere fiato, ANF!… e in un battibaleno Rina, Hanon e
Luchia (o è Lucia?!
Stramerda…) vennero scagliate oltre la stratosfera (che
è subito dopo la
troposfera). Dopo aver visto la fine delle loro compagne, anche Doremi
e tutte
le altre streghette volarono all’attacco contro
l’alieno ranocchio -Forza
ragazze, attacchiamo! Magia della musica diffondi la verit…-
non fece in tempo
a finire la formula magica che Giroro, dopo averle piantato un
proiettile in
fronte, si era catapultato sulla testa di Melody, e la stava pestando
di
brutto.
Poi dalla navicella
Keroniana, Tamama uscì gridando e
facendo mosse di kung-fu; sferrò un calcio a Lullaby (che si
morse la lingua
tagliandosela di netto, UHA, HA, HA, HA!!! Addio carriera artistica!) e diede un pugno a
Sinfony, rompendole quasi
tutti denti. Infine, l’inglesina Mindy venne tagliata in due,
schizzando sangue
qua e là, da Dororo, comparso da chissà dove.
Nell’astronave,
Keroro era seduto sul suo mini-trono
ranocchioso, e un ghigno malvagio (e ridicolo) si allargava sulla sua
faccia -Maggiore
Kururu, dimmi: ci sono ostacoli sul nostro cammino per invadere questo
inerme
pianetucolo?-
Kururu, il ranocchio giallo
con gli occhiali a spirale,
sorrise malefico -Hi, hi, hi! No, Keroro. Se i miei calcoli sono
esatti, e in
genere lo sono sempre, la vittoria è nostra. Soltanto un
imbecille si
fermerebbe a questo punto!- e voltò uno sguardo sospettoso
verso il suo
sergente.
-Kururu non fare il cretino
e aziona la schermata
esterna!- replicò Keroro.
Il maggiore premette un
tasto sul computer e apparve, su
uno schermo gigante a cristalli liquidi, le immagini della battaglia.
Giroro si
era avvinghiato su Sailormoon, e le stava tirando i codini; Tamama
lanciava
palle dell’invidia a Comet, la principessa stellare (conato
di vomito); Dororo,
invece, chiacchierava amabilmente con le MewMew (doppio conato di
vomito),
finché Giroro non sparò di nuovo, forse
inavvertitamente, un proiettile dritto
in fronte a Mewberry, e allora la lotta ebbe davvero inizio!
TOKYO- ore 6:00
La battaglia durò
fino all’alba, e la navicella andò
distrutta. Allo scontro si erano dovuti unire anche Keroro e Kururu;
tutti e
cinque i ranocchi alieni erano rimasti feriti: Giroro aveva una ferita
da
taglio sulla spalla, Tamama aveva gli occhi vitrei e fumava dalla
bocca, Dororo
perdeva sangue a fiotti da una gamba, Keroro aveva la solita
pettinatura afro
da esplosione e Kururu si era gravemente slogato un mignolo
(poverino…)!
Tutt’intorno a
loro c’erano i cadaveri delle valorose
(TSK!) supereroine, alcuni mutilati, altri semplicemente anneriti da
delle
esplosioni. Ma qualcuno era ancora vivo. Qualcuno…
-Abbiamo… ANF!...
vinto…- sussurrò Keroro sollevando a
fatica un pugno verso il cielo.
-Sniff! Oh, sergente!- disse
Tamama (ripresosi
improvvisamente), saltando addosso a Keroro.
Dororo svenne, ma
più che per l’emozione, per il sangue
che gli zampillava a fiotti. Giroro tirò fuori dalla cintura
la foto di Natsumi
e se la strinse al cuore, trionfante. Kururu, poiché trovava
quelle scene
sentimentali davvero pietose, si limitò a ghignare maligno
(-Hi, hi, ih!-),
come solo lui sa fare.
-Keroro, devi avvisare il
nostro pianeta della vittoria
su Pekopon!- disse Giroro.
-Sì caporale, hai
ragione!- rispose Keroro rinvispito, e
ancora con al collo Tamama -Maggiore Kururu, avverti tu Keron al posto
mio.-.
Kururu cercò tra
i pezzi ferrei della navicella, e alla
fine tirò fuori una ricetrasmittente carica di antenne;
l’accese e si isolò per
comunicare con i Keroniani. Passò mezz’ora.
Passò un’ora.
-Kururu, ma quanto diavolo
ci metti!?!- gridò spazientito
Keroro. Il maggiore si voltò lentamente verso il sergente,
il caporale e il
soldato semplice.
-Hi, hi, hi! Temo ci siano
delle brutte notizie…- disse
corrugando la fronte.
-E cioè?-
domandò Keroro.
-Ecco… il pianeta
Keron è… è… appena stato
distrutto,
ridotto a un ammasso di detriti spaziali… Hi, hi, hi!-.
-CHE COSA!?!- urlarono
Giroro, Keroro e Tamama (Dororo
era ancora svenuto).
Kururu si voltò e
si tolse gli occhiali per pulirli dalla
polvere, poi se li rimise e fece spallucce -A quanto pare sono stati
presi d’assalto
da un robot chiamato Gundam, o qualcosa di simile, che capitanava altri
robot
come Mazinga, o Uforobot, non ricordo... Ah, la vita… che
stranezza, eh,
Keroro?! Hi, hi, hi!-.
Ma il sergente non poteva
più rispondere, poiché era già
svenuto a metà del discorso.
-Sergente, sergente!-
gridò Tamama, disperato; ma vedendo
che Keroro non si svegliava provò a rianimarlo con un bacio
(che non poteva
assolutamente essere scambiato per la respirazione bocca a bocca!). E
mentre i
due si limonavano per bene, Giroro si sbaciucchiò di nuovo
la foto di Natsumi.
Di Dororo non si preoccupò nessuno, e infatti
morì pochi minuti dopo
dissanguato.
IN UN ANGOLO BUIO DI TOKYO-
ore
Una figura femminile si
appoggiò al muro del vicolo buio.
Sudava, e i suoi vestiti buffi e colorati erano macchiati di sangue.
Nella mano
sinistra reggeva uno stranissimo scettro rosa, dal becco rosso simile a
quello
di un tucano.
-Uff! E così sei
scappata, eh?!- disse una vocina
stridula davanti a lei -Sei la solita vigliacca, senza contare poi, che
hai una
tale faccia di cazzo…-.
-Kero-chan, se non ti tappi
subito quella schifosissima
bocca… GIURO CHE TI FICCO QUESTO SCETTRO DOVE SO SOLO IO!!!-
urlò istericamente
un’altra voce nell’oscurità.
Sakura tirò fuori
dalla tasca del vestito da alieno ormai
rovinato un cellulare costoso, e compose un numero: -Pronto, Toey?
Senti, qui è
successo un macello. Vienimi a prendere ... Ma chissene frega se ti
stavi
facendo fottere da Yuki! Io sono tua sorella, e sono FERITA ... HO UN
ENORME
LIVIDO VIOLA SULLA COSCIA SINISTRA!!!... E QUESTO ME LO CHIAMI
NIENTE!?!-
sbraitò Sakura -… Piantala di fare la puttana e
vienimi a prendere, chiaro?! … DEFICIENTE!!!-
gridò infine, poi sbattè il telefono per terra.
-Ci viene a prendere?-
chiese il topo giallo volante.
Sakura si lisciò
i capelli crespi -Sì, anche se gli
rompe… A proposito di rotture di scatole! Che fine avranno
fatto tutti quei
ranocchi spaziali?-.
FINE (ma c’era
bisogno di dirvelo?!)