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Autore: Sylvia Ruth    24/04/2014    0 recensioni
Un ladro misterioso visita alcuni lussuosi appartamenti di New York sembra senza portar via nulla... Un burbero poliziotto indaga. Che legame unirà una giovane antropologa, un noto playboy e un agente del FBI? Più di quanto si creda...
Genere: Mistero, Romantico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 34



"Aiutarci a farlo uscire allo scoperto. Ho scoperto che i microfoni sono stati piazzati da due suoi complici e che si bevono tutto quello che ascoltano. Per esempio... In questo momento sono convinti che io e te ci stiamo trastullando con Charlie." Ammicca malizioso.

"Eh no! Sono IO a spassarmela tra voi due!" Ride davanti all'espressione buffa di Mark.
"Chiedo umilmente scusa. Però lo spieghi TU ad Alex che si trattava esclusivamente di una presa in giro?"

"Alex??" Mark prova la tentazione di pizzicarsi.
"Alexa. Mia moglie. E' dotata di un bel caratterino." Sorride con tenerezza.
"Qualcosa me lo avevano fatto capire le confidenze di Charity... L'idea dell'esame... A chi è venuta?" Li interroga.

Daniel alza la mano. "Confesso. Charlie è monogama. Tu mi hai tolto gli ultimi dubbi ed io... So bene di che fama godo in certi ambienti. Un rapporto a tre ci fornisce un'ottima scusa. Un alibi. Per ognuno di noi. Non si sorprenderà se..."
"Diventerò un frequentatore abituale di casa tua." Conclude Mark. "Vediamo se ho capito... Io sarei il tipo di uomo che accetta di dividere la donna che ama con te..."
"Saltuariamente... Charlie è costretta a trasferirsi temporaneamente qui. Casa sua verrà abbattuta dalle ruspe del comune."

"Potrei anche aggiungermi. Adesso abito nel vecchio appartamento dei genitori di Harry Potter. Junior si è appena sposato. Gli farebbe comodo riaverlo." Tra di loro si è instaurata una perfetta complicità. "Ma che racconto a chi mi conosce? Non crederebbero a questa storia..."
"Che ne dice agente Goyle... Pronto a crearsi un nuovo legame?" Sussurra Charlie suadente.
"A due? IMMEDIATAMENTE!! E non sto scherzando." L'avvolge in un caldo abbraccio. "Ti amo e ti voglio vicino. Sempre."

"Problema risolto. Di' pure la verità... ma solo a chi ti è veramente amico..." Lo mette in guardia Daniel.
"Alan e Jason. Oltre a Lizzie e le bambine. Mi importa solo di loro."
"Ora sì che mi hai terrorizzato." Bofonchia Charlie.
"Le bambine si ricordano bene di te. Ti trovano molto simpatica." La rassicura con un bacio. "E quei due saranno felici per me."

"Ho finito di montare il seguito... Per un'altra ora sarete a posto. Posso andare a dormire?" La testa di Tony sporge da uno spiraglio della porta.
Daniel annuisce.
"Seguito?" Chiede Mark perplesso.
"Ci siamo riposati abbastanza e siamo pronti a rimetterci all'opera." Ghigna. "Buonanotte."
"Anche a voi." Li saluta con un gesto della mano.

"Prima di tutto ti metto al corrente di quanto CREDONO di aver ascoltato di veramente importante." Inizia Daniel. "Per loro Flood è gay ed è il compagno segreto di un noto musicista che vive a Santa Barbara. Naturalmente niente di tutto questo è vero. Antony ha moglie e due figli che vivono pacificamente in Inghilterra. Quando lo raggiungono abitano in uno degli appartamenti del secondo piano.

Questa camera è una facciata. Gli strumenti appartengono a quell' amico musicista e la stanza funge anche da biblioteca. Hanno ascoltato questa rivelazione durante la cena in cui abbiamo fatto conoscenza. Quella con il tuo amico Alan. Speravamo ancora di aver a che fare con dei delinquentelli o dei giornalisti impiccioni. Non posso spiegarti come abbiamo fatto. Deve restare un segreto ancora per qualche mese."

Mark scuote la testa, incredulo e con occhi spalancati. "Ricordo molto bene quella cena e cosa ci siamo detti. Si sono davvero bevuti la favoletta su quei due?"
"Troppa fatica verificare." Commenta asciutto Daniel. "Secondo: Non tutte le donne che sono entrate in casa mia o con cui sono uscito sono transitate dal mio letto. Farmi passare come un impenitente playboy è un ottimo modo per distogliere l'interesse dai miei affari."
Mark scoppia in una risata. " Non dirlo davanti ad Alan. Saresti un'amara delusione per lui."

"Spiacente. Inoltre... e fatto più importante... Mi forniscono dei buoni alibi."
"Alibi? Per cosa?"
Daniel e Charlie si consultano con un rapido sguardo. "Per coprire i miei... Anzi... I NOSTRI furti."

"OH CAZZO!" Si rivolge a Charity. "Anche tu?"
"Io, Danny e un paio di volte Tony." Ammette con un sorriso. "Furti... Che parolona! Io li chiamerei... restituzioni."
"LA PIUMA!!" Mark si copre il viso. Non sa se ridere o piangere. "Voi tre... siete... LA PIUMA??"

"La... Piuma?" Lo fissano allibiti.
"Gli allarmi che scattano all'improvviso... Anche alla centrale di polizia... Le case in perfetto ordine da cui non sembra essere sparito niente... Alan ha soprannominato così il presunto responsabile. Ed ora mi dite che è... Opera vostra?" I due si limitano ad un vigoroso cenno di conferma. "PERCHE??"

"Per colpire ed irritare il responsabile della morte di Pete e di quell'altro povero disgraziato." Risponde Charlie.
"Per esasperarlo e rovinargli definitivamente la reputazione." Aggiunge Daniel.
Mark si gratta la testa. "Adesso non vi seguo più."

"Il vicino di stanza di Pete ha pagato la stanza usando una carta di credito dorata e un'altra, più comune, per noleggiare un furgoncino. Flood è riuscito a seguire i suoi movimenti bancari... Naturalmente questo deve restare tra noi. Fino ad un anno prima era quasi al verde e i suoi conti erano spesso in rosso. Di colpo, due mesi prima, aveva saldato i suoi numerosi debiti e la sua situazione era miracolosamente migliorata." Si avvicina ad un portatile e digita velocemente sulla tastiera. Sullo schermo si susseguono una sfilza di cifre. "Tutto questo grazie ad un assegno circolare al portatore. Per avere altri risultati ha spulciato ogni voce possibile e immaginaria della banca che lo aveva emesso. Ci ha impiegato settimane intere e poi ha trovato un nome." Blocca la reazione di Mark. "Un nome che io e lui, purtroppo, conoscevamo bene." I suoi occhi si incupiscono ed il suo corpo è scosso da un tremito. "La sua famiglia ha condizionato la mia esistenza fino a dieci anni fa. Grazie a Tony e a dei suoi amici me ne sono liberato e ho potuto riavere quello che era importante per me. Il controllo sull'eredità dei miei genitori e, cosa fondamentale, la mia vita." Mormora con occhi lucidi.

Charlie abbandona Mark per accarezzarlo. "Non rinvangare quello che è lontano. Pensa che tra poco stringerai il tuo futuro tra le braccia."
Lui annuisce e continua. "Si tratta del viziato rampollo di una famiglia che si riteneva influente. Lo è stata fino al momento della mia... riscossa. La maggior parte delle loro ricchezze derivavano dall'amministrazione dei miei beni..."
"Con te alle redini..." Mark comincia a capire.
"Finita la pacchia. Niente più bustarelle. Niente più introiti sottobanco. Niente più affari al limite del lecito. Mi sono immediatamente sbarazzato di ogni azione che aveva a che fare con la vendita o la produzione di armi od armamenti... Ho persino rischiato di rimetterci qualche dito." Mostra le mani con i mignoli piegati.

"Yakuza??" Lo fissa sbalordito.
"Il nonno di Michiko ne fa parte. Ha compreso la mia situazione ed ha accettato le mie scuse..."
"Per fortuna." Bisbiglia sottovoce Charlie.

"Ma ha preteso da me un impegno... Proteggere la sua unica nipote. Non vuole che scopra la verità sul suo conto. Per lei è e deve restare solo un lontano parente. E' un uomo simpatico, a suo modo. Devo aver destato il suo interesse perchè mi ha preso sotto la sua ala... Specialmente quando gli ho fatto notare alcune stranezze in un paio dei suoi tesori... Erano delle copie. E gli ho rivelato che altri era meglio non metterli troppo in mostra."

"Chi è tanto scemo da cercare di fregare uno della yacuza?" Chiede ridacchiando Mark.
"Un pazzo megalomane? O un cretino patentato?" Suggerisce Charlie.

"Sapeva del progetto dell'istituto Socrates ed ha elargito una generosa donazione in cambio di una perizia sulla sua collezione che comprendeva numerosi dipinti, decine di sculture di varie epoche e molti pezzi di antiquariato." Daniel  si concede una pausa ad effetto. "Alcuni pezzi erano autentici e perfettamente legali. Altri un po' meno... Tra cui due quadri che Kelly ha riconosciuto... come suoi. Gli ha rilevato che tempo addietro aveva lavorato per l'FBI... Come presunta falsaria e che..."
"Collaborava con me e Jason. Da chi li aveva acquistati?" Nei suoi occhi si accesa una luce.

"Tramite un intermediario, che lavorava per un misterioso signor Bosch. Sapeva solo il nome e basta. Posso assicurarti che ha tentato in ogni modo di agguantarlo. Inutilmente."
"Com'è che dicono? Uomo morto che cammina." E' la lapidaria conclusione di Mark.

"Credo che lo sia già." Rivela Daniel. "Un anno fa sono stato contattato dal NCIS. Avevano bisogno di una copia quasi perfetta del G27. Un mercante d'armi a cui stavano dietro da alcuni anni ne voleva uno, a tutti i costi. Era disposto a pagare una cifra ingente. Nel loro ambiente era conosciuto come Hieronymus Bosch. Il pittore preferito di un uomo che ho detestato... Detestato? Odiato! L'avvocato più anziato, il capo dello studio legale incaricato della mia tutela." Rivela con il viso impietrito. "Morto pochi anni dopo la sua forzata estromissione."

"Ma allora??"
"Aveva un figlio che non è mai stato altrettanto abile. Quelle due iniziali... Quel nome hanno incuriosito Tony e si è messo alla sua caccia... Il suo vero nome è Robert M. Plant. Un avvocato che gode di una discreta fama in certi ambienti." Daniel tace per alcuni secondi. "E che non perde occasione per intralciarmi o denigrarmi."
"Con scarsa fortuna." Commenta Charlie.

"Robert non ha l'età giusta per essere il capo dell'organizzazione... Le date non coincidevano... ma tutto portava al padre. Ne convenne anche il nonno di Michiko. Tramite i suoi contatti ne scoprì delle belle. Robert stava vendendo, in nero, l'intera collezione d'arte privata del padre. Pezzi rari... Unici nel suo genere. Noi prendemmo la decisione di far tornare quei tesori al loro giusto posto... Ad ogni costo. Lui lo avrei lasciato in pace, se... Non avesse voluto far del mare ad Alexa." Si lascia sfuggire un lungo sospiro.

"Te ne ho accennato... Era la moglie di un mio vecchio compagno d'università. Era anche l'erede di una piccola azienda che il marito aveva trasformato con successo. Io e Antony avevamo avuto un'idea che avrebbe rivoluzionato il mercato nel settore degli allarmi... La loro ditta era quella più adatta per realizzarla. Divenimmo soci alla pari. La conobbi il giorno della stipula del contratto e ne fui attratto istantaneamente. Frequentandoli... me ne innamorai. Li vedevo come una coppia serena e felice... Non volevo frappormi tra di loro e mi limitai ad invidiarlo da lontano. Puoi immaginarti come ci sono rimasto quando un bel giorno è scomparso con i nostri fondi... Lasciandosi dietro una moglie e un sacco di debiti. Si era impossessato dei fondi pensione dei dipendenti e non aveva pagato i fornitori." Ride amaro. "Ci ho pensato io a coprire l'ammanco. Alexa era distrutta. Lo amava davvero e quel mascalzone aveva una sua procura. Scoprì che si era rifugiato in un Paese che non concede facilmente l'estradizione ed in più... Aveva una nuova moglie che aspettava un bambino. Tutto questo grazie ai consigli del suo avvocato..."
"Lasciami indovinare... Robert Plant?"

"Robert Plant lo aveva consigliato ed aiutato in cambio della casa in cui viveva. Un'antico edificio a cui sua moglie era particolarmente affezionata. Era stata costruita da suo nonno, ci era nato suo padre ed anche lei. Sognava di vederci crescere i suoi figli..." Tace addolorato.
"Danny la ha nascosto più che ha potuto in che guai l'aveva lasciata." Prosegue Charlie. "Ma la notte di Capodanno, quando cominciava a riprendersi, mentre io mi stavo occupando di un recupero, si sono trovati allo stesso ricevimento..."

"Si era nascosta in un angolo appartato... Era stravolta. Plant aveva osato proporle uno scambio..." Digrigna i denti. Il viso deformato dalla rabbia. "Osceno... La sua casa in cambio del... suo corpo... Una stanza per ogni notte passata con lui. L'aveva schiaffeggiato ed era scappata... Con una bottiglia... La presi per un braccio e la costrinsi a seguirmi. Non avevo capito in che condizioni era ridotta, anche io ero alticcio. La riaccompagnai e... Ci risvegliammo il mattino dopo. Alexa pensò che..." Si copre la bocca con la mano. " Mi fossi preso... il saldo del suo debito. Non accetto nè di incontrarmi nè di ascoltarmi... Continuammo con il nostro piano, ancora più decisi... man mano che scoprivamo i nomi e gli indirizzi degli acquirenti... C'è sempre chi, prima o poi si vanta...Poi, due mesi fa..." Guarda Charlie. "...Alexa aspettava un bambino! Mio figlio!! Questo ha cambiato le carte in tavola... Ho dovuto sudare le sette proverbiali camicie per convincerla che l'amavo... Bambino o no. Ci siamo sposati in segreto, lo stesso giorno del vostro attentato a Turner. Io, lei, Tony ed il Giudice di pace. Un vecchio e caro amico di mio padre." Sorride. "Dovrei chiedervi i danni. Avete rovinato la mia prima notte." Lancia un'occhiata a Mark. "Il tuo deve essere un vizio..."
"Mi sa di sì." Finalmente il suo sorriso è tornato aperto e sincero.

"Ora ho un motivo in più per togliermi quella carogna dai piedi. Lo voglio spedire in galera e renderlo innoffensivo." Ribatte categorico.

"Forse so io il modo migliore..." Mark esita. "Siamo tutti d'accordo. I microfoni... Possono aiutarci ad incastrarlo. Facciamogli credere che nascondi qualcosa di illegale qui in casa. Un segreto che, se svelato, causerebbe la tua rovina... Il tuo arresto. Sono sicuro che tra le sue conoscenze esiste quancuno a cui denunciarti, senza apparire."

Danny e Charlie ridono divertiti. "Ragioniamo allo stesso modo. Già fatto. Crede che qui esista un luogo nascosto, invisibile ai normali visitatori... La Camera dei segreti. In realtà è il nome che ho dato al laboratorio di Flood. Per lui è già pronta la camera accanto alla mia... Quella che apparterà al bambino. Grazie a Charlie e a Kelly la troverà piena di opere d'arte... Naturalmente rubate. In realtà copie perfette. Esemplari che l'Istituto usa come materiale didattico."

"Troppo semplice." Interviene Mark. "Perchè abbocchi deve trovare qualcosa che lui ben conosce. Che ne dici se trovasse uno degli oggetti che LUI ha venduto e che è stato trafugato? Facciamo intervenire La Piuma... Per l'ultima volta." Dice guardandoli severamente. "Tu e Flood dovrete avere degli alibi inattaccabili. Per esempio... Un viaggio, in compagnia... Magari lontano da New York..."

"Potrebbe accompagnare Fogle ad un incontro con quei tre suonati dei suoi amici... Il gruppo che lui ascolta." Suggerisce Charlie. "Stanno lavorando a Santa Barbara. Chi oserebbe mettere in dubbio le loro testimonianze e quella di un marine?"

"A Londra è stato messo all'asta un dipinto perfetto per una delle sale del Museo... Potrei partecipare, insieme a Kelly." Mormora pensieroso. "Ma resteresti solo tu." Obietta preoccupato. "Non posso esporti ad un sibile rischio. Il proprietario dell'ultimo oggetto rintracciato è un noto trafficante... La sua villa a Miami è quasi una fortezza..."

"Ci vado io." Ribatte Mark deciso. "Siamo nella stasse barca. Adesso è il mio turno di giocare. Charlie sarà il mio alibi." Sorride ironico. "Quando il gatto non c'è, i topi ballano. Ci mettiamo immediatamente alla ricerca di un nuovo appartamento...Ma quando voi non sarete tra i piedi... Ci scateneremo in piscina, nella vasca idromassaggio..." L'avvolge in un caldo abbraccio. "Preparati a trascorrere ore piene di... passione... Ore infuocate... Purtroppo da sola..." Brontola.
"Mark NO! Nella tua situazione..." Protesta spaventata.

"Abbiamo lo stesso obiettivo. Sono più che sicuro che loro non correrebbero rischi inutili. " Daniel annuisce vigorosamente. "Nessuno si è mai accorto di niente. Perchè per me dovrebbe essere diverso? Bisogna assolutamente trovare il suo contatto nella polizia..."
"Perché?"

"Perchè so come inguaiarlo definitivamente. Che ne dici di offrire una festa in nostro onore? Con alcuni ospiti di... prestigio? E invece far credere ai due spioni che si tratta di una noiosa serata tra Mr. Flower ed il suo compassato maggiordomo... Il momento più adatto per un arresto, non credi?" Li fissa compiaciuto per l'espressione meravigliata apparsa sui loro volti.

"Aspetta... Aspetta..." Daniel consulta il suo computer. "Che ne dici di aggiungerci tre pezzi grossi... Gente che nessun tribunale si permetterà di chiamare a testimoniare?" Questa volta è Mark ad apparire sorpreso. "Devo confermare un appuntamento con personaggi che amano arrivare alla chetichella e alle ore più assurde per le loro manie di segretezza... Suggerisco questa data..."

"L'anniversario di Alan? Mi ucciderà!" Geme desolato. "Se non lui personalmente, sua moglie."
"Ti proteggerò io." Dice Charlie. "Tu sei mio e nessun altro può toccarti."
"Inizio a preoccuparmi seriamente. Sei una donna più pericolosa di quando potessi mai immaginare." Risponde baciandola sulla punta del naso.
   
 
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