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Autore: 1D_shadowhunters_    24/04/2014    2 recensioni
Salvatore è un ragazzo che dalle apparenze sembra un ragazzo come tanti altri suoi coetanei, ma lui tiene un grande segreto dentro di sé: l'abuso sessuale da parte della madre. ma una ragazza misteriosa lo farà cambiare, nel bene o nel male.
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"no. un 8 in tecnologia no. un brutto voto no."
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"e solo ora, dopo 3 mesi di questo incubo, realizzo che mia madre mi ha violentato."
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ciao, sono tornata con una nuova fanfiction. ammetto che con le introduzioni sono una frana, quindi vi assicuro che non dovete fidarvi da questa introduzione. leggete e recensite! un bacio
Genere: Drammatico, Romantico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Incest, Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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-Buon giorno! Come andiamo, Salvatore?- mi chiede una gentile infermiera. Sbatto le palpebre per cercare di ricordare qualcosa, ma sfortunatamente, sembra la memoria non stia dalla mia parte.
-Beh... non lo so. Se devo dirle la verità, non so neanche perchè sono finito qui. Odio l'ospedale.- confesso all'infermiera.
Lei sorride, comprensiva, e si siede sullo sgabello accanto al lettino. Poi, inizia a spiegare:
-Vedi, Salvatore, una ragazza molto carina ti ha portato ieri sera di corsa qui in ospedale, dopo che eri svenuto in un pub vicino a Caserta. Hai fatto un sacco di strada, eh? Comunque, sembra che la causa sia assunzione di sostanze stupefacenti ed eccesso di alcol.- spalanco gli occhi. no no, è impossibile! Io non faccio uso di pasticche!
- No... no, è impossibile. Vede, io non mi drogo. Non ho maipensato di farlo. E non lo farò mai. La prego, mi creda.- lo so, sembro patetico, ma non me ne importa niente.
-Stai tranquillo. Abbiamo pensato che dentro il tuo drink poteva esserci qualche droga.- sorride, ma il suo sorriso non arriva agli occhi.
-Salvatore, qui fuori c'è tua madre. Vuoi che la faccio entrare?- mia madre. Voglio davvero vederla?
Certo che vuoi vederla. Sì, voglio vederla.
-Si certo, la chiami pure.- lei obbedì e dopo pochi secondi entra mia madre.
-Salvatore, amore mio, come stai?- è falsa, falsa, falsissima. Vedo mia madre protendere una mano verso l'interno della mia gamba. rabbrividisco e tento di tirarmi indietro. Ma le sue unghie entrono nella mia pelle, facendola sanguinare un poco.Trattengo un gemito e mia madre comincia a parlare, facendomi rabbrividire.
-Caro e carissimo Salvatore, ti manca il tuo carissimo amico Kevin?
Oh, ma certo, che sciocca! Tu non te ne ricordi! Iltuo amico Kevin è scomparso. Stava venendo a cercare te e qualcuno l'ha rapito.- salto in piedi, ignorando totalmente il dolore alla testa e il lieve giramento di essa. Fisso mia madre, incredulo.
-No, mamma, Kevin è a scuola.- dico qualsiasi cosa per convincermi che Kevin sta bene. Ma non ne sono sicuro. Per niente.
-Salvatore, siediti.- mi siedo e lei va avanti a parlare. Purtroppo.- Salvatore, ieri pomeriggio, Kevin è venuto da me per chiedermi se tu eri a casa. Dopo aver avuto un esito negativo, se ne andò via. Pensavo se ne fosse tornato a casa, ma alle dieci di sera, sua madre mi chiamò per chiedere se Kevin era a casa nostra e lì capì che eravate nei  guai. Pensavo foste insieme come sempre, ma dopo due ore mi chiamò l'ospedale per dirmi che eri sato ricoverato. Porca puttana, Salvatore, ma che cazzo pensavi? Che Melissa poteva tornare in terra? Melissa è morta, lo sai bene.- Mi sento male. é tutta colpamia. Tutta colpa mia. Dico a mia madre che vado un secondo in bagno e subito mi accascio alla porta, dopo averla chiusa.
Devo trovare Kevin, per forza. Devo salvarlo, dopotutto è colpa mia. Se non fossi scappato lui non mi avrebbe cercato e non veniva rapito. Perchè è per forza stato rapito.
Scorgo una finestra poco sopra il WC. Facendo un po' di calcoli, considerando la mia modesta altezza e la distanza tra il WC e la finestra, credo di poter riuscirci.
Mi do una rinfrescata alla faccia, mi aggiusto un poco i capelli e mi alzo in piedi sul gabinetto. Riesco a sfiorare il bordo della finestra con le dita. Mi metto in punta di piedi e mi arrampico fino al cornicione
Do una spinta alla finestra, che debole per via del tempo, si apre subito. Una ventata di polvere mi fa tossire. Mi lacrimano un po' gli occhi, ma non mollo. Sono seduto, o per meglio dire rannicchiato, sul bordo della finestra del bagno dell'ospedale, e mentre provo ad uscire, sento qualcuno bussare alla porta.
-Ehy Salvatore, sono l'infermiera. Come va? Sei in bagno da quasi dieci minuti. Hai bisogno di aiuto?-  Come nei film americani, rispondo, con voce apparentemente calma:- Si, tranquilla, mi sto dando solo un'aria più decente.- la sento esitare, come se non mi credesse, ma poi risponde:- Ok, tranquillo. Fra cinque minuti ritorno. Voglio trovarti in stanza.-
-Si tranquilla, non preoccuparti.-
la sento uscire e tiro un sospiro di sollievo.
Riesco a tirare fuori una delle due gambee poi la testa. Sono a cavalcioni della finestra e noto che la distanza è di un piano. Non sono sull'atrio, sono alla parta esterna. Non dovrebbe notarmi nessuno.
Noto poco sotto la finestra, un gancio. Mi calo lentamente e afferro il gancio. Un giramento di testa mi coglie all'improvviso. Mi tengo saldamente e riesco ad afferrare l'altro gancio, poco più in basso.
Guardo in basso e vedo che la distanza è poca. Decido di provare a saltare.
Uno, due, tre...
... salta!
Rotolo per un po' e poi mi fermo.  Chiudo li occhi. Respiro con fatica, ma ci riesco.
Sento qualcuno gridare.
-Salvatore! apri questa porta! Guarda che faccio sfondare la porta! Salvatore!-
Mi alzo in piedi e comincio a correre.


Ho corso per un bel po', e alla fine sono arrivato in una stazione di polizia. Quando ci arrivo davanti, però, non riesco ad entrare, come se qualcosa mi dice: "Non entrare, non entrare. Kevin ci potrebbe rimanere molto male"
Così mi volto e giro un po' per la città, guardando annunci di persone scomparse o animali di ogni genere, dai gatti ai uccelli e da cani a serpenti.
C'è una tv in cui trasmettono un canale di cartoni animati. Così mi siedo nell'oscurità e guardo un po' di tv.


                                                               ****************


Quando mi sveglio, la luce accecante mi acceca gli occhi. La tv di ieri sera continua ad andare su una trasmessione di cartoni animati.
Mi tiro su a sedere e noto un traffico intenso sulla strada principale. "Forse se mi mescolo tra la folla nessuno mi nota". Che idea.... idiota. Chi non noterebbe un ragazzo stravolto e con indosso gli abiti da ospedale?!
Mi volto e proseguo per il vicoletto. Inciampo in un ramo. ah no, non è un ramo è un... nastro. prosegue fin dietro ad una macchina. Il mio buon senso mi direbbe di non andarci, ma ormai il buon senso è andato a quel paese! Così lo seguo e noto un foglietto sul cofano deella Range Rover bianca.
" Abbiamo il tuo amico.
Di alla ragazza che deve fare la cosa che noi abbiamo dovuto dire a lei."
Fisso allibito la frase scritta sul foglio. Non hanno senso! Voglio capirci molto di più. Non mi accontento di questa spiegazione. Noto anche una penna bic nera; la prendo e scrivo una breve risposta, ma decisiva.
Continuo a camminare nei vicoli più bui e inabitati del paesino. Vedo un barbone che dorme affianco ad una macelleria. Accanto a lui ci sono dei vestiti sporchi, ma slmeno sono vesti
ti. Mi cambio velocemente e silenziosamente poi me ne vado via.

                                                                 *********
é da una mezz'oretta che giro a vuoto per Caserta., senza sapere cosa fare. Ma, penso, che nessuno possa mai sapere cosa fare.
Vedo qualcuno muoversi verso a me ma non riesco a capire chi possa essere. Solo quando un lampione la illumina capisco di chi si tratta.
-Mamma.-

Non so da quanto tempo siamo qui, ma sento solo il suo corpo su di il mio. Mi faccio schifo. Glielo ho permesso.
Che schifo. Non posso crederci. Voglio solo finirla qui.
Un gemito le sfugge, e io sto per vomitare.

-Perchè te ne sei andato? Mi hai ingannato.- dice furibonda mia madre mentre si riveste, lasciando quasi tutto il seno fuori. Scrollo le spalle.
-Dovevo cercare Kevin.- lei mi guarda, con sorriso amorevole.
-Ti avrei aiutato io, creatura mia! non puoi mica andare in giro gridando "Dove sei?" aspettandoti che lui arrivi. - dice mia madre ovvia.
E anche se so che è stupido e che non servirà a niente, io lo faccio, perchè sarà almeno qualcosa che non ho ancora fatto.
-Kevin, dove sei?- lo sguardo di mia madre è stupito, ma poco mi importa. E un' ombra nella notte, attira la mia curiosità.


ANGOLO AUTRICE:
Ciao! Come va, tutto bene? Io ho male alla gamba, un'infiammazione al nervo :(
Buona Pasqua in ritardo! Avete trascorso belle vacanze? 
Sono in ritardo perchè sono stata molto impegnata in quest'ultimo periodo che ho incominciato a scrivere questo capitolo solo ieri!
Che ve ne pare? é uno schifo o è tollerabile? Cosa pensiate sia successo a Kevin?
Vi va bene lungo così o è troppo lungo o troppo corto?
Grazie per aver letto questo capitolo,
mi piacerebbe sapere cosa ne pensate del capitolo e in generale della storia,
un bacio,
1D_shadowhunters_

  
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