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Autore: Tuna_salad    25/04/2014    0 recensioni
I protagonisti sono ovviamente Yu e Miki (altrimenti che ff sarebbe?), ma in un contesto molto diverso da come li conosciamo. si, si ritrovano a vivere sotto lo stesso tetto e si, si amano di nascosto..ma tanto per cominciare non c'è stato il doppio matrimonio, solo quello di Rumi e Yoshi, che oltretutto sono l'esatto opposto di quelli del manga. Lei è una donna fragile e insicura, Lui un padre severo e autoritario. E se questo non bastasse, scoppia il finimondo quando Miky parte per un viaggio in Europa e non torna più a casa....tratto dal capitolo 2:
“ non vedi proprio l'ora di iniziare eh?” chiese Miky. Era ancora pallida, ma Yu sembrò non farci caso.
“ assolutamente” disse con lo sguardo puntato fuori dalla finestra, la voce ferma. Il ritratto della determinazione. “ e non permetterò a niente e nessuno di ostacolarmi”.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Miki/Yuu | Coppie: Miki/Yuu
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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La quotidianità si era fatta, d'un tratto, estremamente imbarazzante. Miky non riusciva a non arrossire violentemente ogni volta che Yu scendeva a fare colazione, sussultava ogni volta che le loro mani si sfioravano, per esempio mentre le passava il sale o mentre sparecchiavano la tavola. Più di una volta si sorprese a fissarlo, mentre camminava, mentre mangiava, mentre guardava la tv sul divano. Era veramente bellissimo e, da quel giorno, aveva preso a girare per casa solo con T- shirt estremamente attillate. Sarebbe stato attraente anche con un pigiamone di flanella color verde mela, ma lui, come le avrebbe confessato in seguito, lo faceva apposta per provocarla. E ci riusciva anche fin troppo bene. Più volte sua madre la colse in fragrante, mentre si mangiucchiava le unghie, rapita da Yu lavava i piatti in cucina. Con l'avanzare di giugno il caldo si faceva sentire ogni giorno di più e quella quercia, con la sua folta chioma, che intrappolava i raggi del sole fra in alto, i suoi rami, era diventata il loro punto d'incontro preferito.

 

Le vacanze estive erano finalmente arrivate. Con la scusa di un corso preparatorio, Miky e Yu riuscivano a uscire di casa e a star fuori tutto il giorno senza destare sospetti. Nella cartella nascondevano in realtà teli da mare, costumi e ciabatte per la spiaggia. Meiko, Satoshi, Suri, Ginta, i loro amici più intimi e gli unici a sapere della loro storia, li aspettavano alla stazione e da lì, destinazione isole Izu (1)...con il loro mare blu cobalto e le onde che si infrangono bianchissime, profumando l'aria di libertà.

Erano felici, spensierati, facevano gare di nuoto, partitelle di pallavolo e ping pong. Miky e Meiko, le uniche ragazze del gruppetto, prendevano il sole mentre i ragazzi si cimentavano in sfide ogni giorno più assurde. Ogni vittoria esigeva un bacio premio, ogni sconfitta uno di consolazione. Miky rideva serena e innamorata, scaldando il cuore di lui e il sorriso che lui ricambiava, che gli illuminava lo sguardo, così profondo, così sincero, la faceva sciogliere al sole. Il momento più bello era dopo pranzo, quando si addormentavano l'uno fra le braccia dell'altro, sotto l'ombrellone che li proteggeva dalla calura.

 

A cena, a casa, si sedevano l'uno affianco all'altra, sotto il tavolo le loro mani si rincorrevano e si intrecciavano, ma i loro volti erano sempre impassibili. Poi, quando i loro genitori chiudevano la porta della loro camera, Miky e Yu si davano appuntamento sul balcone, per guardare insieme le stelle e darsi la buonanotte.

 

A settembre la loro relazione si era fatta sempre più intensa, passando dal Ti voglio bene, al Ti amo.

Si incontravano ai campi da tennis e facevano l'amore negli spogliatoi, in infermeria, nella vecchia biblioteca del Toryo. Ovunque fossero soli era il posto perfetto per amarsi. Qualche volta capitava di trovarsi soli a casa e in quel caso il posto perfetto era il letto di Yu, che era quello più grande e quello con le lenzuola meno imbarazzanti.

Un giorno, una berlina metallizzata era parcheggiata fuori scuola. Yu, Miky, Ginta e Meiko erano tutti insieme, parlando e ridacchiando. A un tratto Meiko imitando Miky, si butta al collo di Yu con un'espressione rapita tendente all'ebete. Yu, anziché ritrarsi, cinse la vita di Meiko e la sollevò leggermente da terra, come mille volte aveva fatto con la stessa Miky, che rideva della scena senza essere gelosa. O meglio senza essere troppo gelosa. Yu era oggettivamente un ragazzo stupendo dentro e fuori e mezza scuola gli faceva gli occhi dolci. Ma lui era suo e Meiko era la persona di cui si fidava di più al mondo.

Quando rientrarono a casa, Yoshi era furioso.

“ era ora!” sbraitò non appena varcarono la soglia.

“perché? Che ore sono scusa?” chiese Miky con semplicità.

“ ma cosa pensi che io sia un deficiente? Eh?- continuò Yoshi, a un centimetro dal viso del figlio- pensi forse di poter fare quello che ti pare? Di disubbidire a me e alle regole di queste casa?”

Yu e Miky non ebbero il coraggio di guardarsi, ognuno consapevole del terrore che avrebbe letto negli occhi dell'altro. Miky non osava respirare, si mordeva la lingua per impedire alla sua bocca di rispondere da sola in preda al panico. Yu invece mise su una faccia d'angelo e candidamente, senza alcun tremore della voce disse:

“ Papà, mi dispiace che pensi queste cose, ma non so proprio ti cosa tu stia parlando”

“ non farlo ragazzo. Non sfidarmi. Ti ho visto!” rispose Yoshi. Miky sentì il sangue congelarsi nelle vene, strinse i pugni, sperando di riuscire a smettere di tremare.

“ti ho visto con quelle ragazza” proseguì Yoshi con una smorfia di disgusto- “ oggi, nel cortile della scuola!” . Il cuore di Miky riprese a battere a un ritmo appena al sopra del normale, nulla a confronto del martello pneumatico che si sentiva nel petto pochi istanti prima.

Yu rimaneva in silenzio. Continuava a fissare suo padre però e questo lo mandò definitivamente in bestia.

“ è così che ti ho educato? Eh? RISPONDI! - cominciò a urlare, rosso di rabbia – TI AVEVO AVVERTITO YU! NON PERMETTERE A UNA QUALUNQUE SGUALDRINA DI INCASTRARTI. - Yu rimaneva immobile, ma Miky poté ben vedere la mano sinistra chiudersi a pugno e le nocche diventare bianche- QUANTE VOLTE TE LO DEVO RIPETERE? CI SARA' TEMPO PER DIVERTIRSI. ORA DEVI PENSARE AL TUO FUTURO NON A....” si interruppe, serrando i denti.

“ caro, non credi che..” provò a intervenire Rumi, ma fu ridotta al silenzio, con lo stesso gesto con cui si scacciano le mosche.

“ non ti preoccupare papà- disse alla fine Yu calmo e sicuro di sé, avviandosi verso le scale- non sono così idiota, so bene quale sono le mie priorità”.

 

 

 

Altri sei mesi erano passati da quell'incidente. Yu e Miky si erano fatti più cauti ma non avevano smesso di frequentarsi. Anzi, ormai era palese che non avrebbero potuto sopportare quella situazione senza avere il costante supporto dell'altro. Quando l'aria diventava particolarmente pesante, si incontravano sul loro balcone e si abbracciavano forte“ In due contro il mondo”.

 

 

Poi una telefonata.

 

 

 

(1) le isole Izu esistono davvero e sembra siano una meta abbastanza popolare per chi vuole fuggire dalla città anche solo per poche ore. Io non lo sapevo, ho solo fatto un giretto su internet e mi è venuta l'ispirazione.

come avrete capito, il punto di vista è solo quello di Miky....forse l'ultimo capitolo invece, sarà raccontato da Yu.
dunque...che ve ne pare? vi sembra che ci siano delle premesse interessanti? speravate in più momenti" picci-picci" fra i due? mi spiace deludervi ma non è questo il nucleo della storia.....Alla prossima! Tuna_
  
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