Aprirsi
- Ma sei una ragazza? –
Rimasi interdetta a quella domanda, talmente ovvia mi sembrava la risposta, ma solo in quel momento mi resi conto che nella mia auto descrizione non avevo scritto una cosa così importante.
- Sì, sono una ragazza –
- Ti va di conoscerci meglio? –
La prima cosa che pensai furono le parole dei miei professori, genitori o comunque gente adulta che continuamente diceva che bisognava stare attenti con gli sconosciuti, non ci si può fidare, soprattutto delle persone che si nascondono dietro un computer.
- Incontrarci su FB tipo, ti va ? –
Riflettei, ma ero stanca di seguire delle puntigliose regole che avevo dentro di me, non era sbagliato infondo conoscere nuove persone e io avevo voglia di rischiare una volta tanto.
- Ok, come ti chiami ? -
Cercai il suo profilo quindi, comodi i social network , potevo scoprire qualsiasi cosa di lui in pochissimo tempo, o perlomeno ciò che lui voleva far vedere alla gente.
Francesco Limoni, appunto, contraddetta fin da subito, nulla faceva capire di lui, nessun indizio solo delle foto di quando era piccolo che escludevano la possibilità che fosse un hacker o qualsiasi cosa simile.
Era apposto, era simpatico, sveglio; andava così bene che iniziai a pensare che quella sbagliata fossi io. Non era una novità nei miei pensieri.
Alta quel tanto che bastava, ma fin troppo per non farsi notare tra le amiche, come se non bastassero i tratti fisici : i lunghi capelli neri, il naso a patata e gli occhi a mandorla. Il suo corpo urlava “ Cinese” da tutte le parti.
Se era razzista ?
E lui intanto dal gioco chiedeva perché non lo aggiungevo.
Volevo spiegarglielo il perché.