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Autore: _Giuls17_    26/04/2014    4 recensioni
Harry Potter più di una volta aveva commesso la scelta sbagliata, ma quel giorno del suo quinto anno aveva commesso il suo più grande errore. Sulle spalle portava il peso di due morti, di due persone che lo avevano amato, ma non aveva fatto il conto con il Signore Oscuro e l'arrivo di una strana ragazza all'interno dell'Ordine... Riuscirà a uccidere Voldemort? Ma la domanda che tartassa Harry, Draco, Ginny, Ron è... Chi è veramente Hermione Granger?!
C2: -Hermione dove sono i tuoi genitori?- […]
-Ginny sono morti.-
C4: “Lei per te è il vento della novità, ammettilo ti affascinano i suoi modi.”
C5: Poteva provare ad averla, anche solo per passatempo.
C6: “Si chiama attrazione, che nasconde l’amore.”
Io non sono innamorato.
“Non ancora.”
C7: “Forse anche lui ti amerà.”
Ci sono troppi “forse” nella mia vita.
C8: […]Draco, mi sto spezzando.
C12: -Non faccio altro che ferirti.-
-Ti stai impegnando davvero poco per non farlo.-
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Il Secondo Trio (Neville, Ginny, Luna), Il trio protagonista, Kreacher | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Harry/Hermione, Luna/Ron
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Da V libro alternativo
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La mia previsione era giusta o quasi, 
sono in ritardo di mezz'ora e mi scuso profondamente..
Ma questo 25 aprile è stato molto lungo e non 
sono riuscita a tornare prima a casa :(
Adesso avete la mia totale attenzione o quasi, sto per andare a nanna :D
Allora in questo capitolo scopriremo qualcosa di importante su una certa
ragazza...
Ma cosa posso dirvi?
Non fatevi ingannare...
XOXO



 
Hermione Jean Granger
 
 
-Hermione!- Ginny la tirò dentro chiudendo la porta di casa, -Aiutatemi.-
Draco si mosse per primo e sollevò la ragazza da terra, prendendola in braccio e portandola a un piano di sopra, in una stanza da loro non abitata.
L’appoggiò sul letto e solo in quel momento si accorse di una cosa.
-E’ spaccata.- disse indicando la ferita che partiva dal braccio e continuava anche sotto la maglietta.
-Ci dovrebbe essere una pozioni in cucina, Essenza di Dittamo.-
-Controllo io.- Ron corse sotto e i suoi passi si persero per le scale.
-Herm come stai?- la rossa gli scostò i capelli e come risposta ottenne solo un piccolo lamento, -Andrà bene vedrai.-
-Ginevra.- disse Neville che era rimasto in disparte sull’uscio della porta.
-Sì, è lei. Ecco perché era in ritardo.-
Hermione aprì improvvisamente gli occhi e urlò, osservando la sua ferita non riuscì a non urlare nuovamente e spaventata osservò le persone che la stavano guardando.
-Che succede…-
-Calmati, tranquilla.-
-Fa ma… Le.-
Cercò a tentoni la sua bacchetta ma non la trovò, un altro spasmo di dolore le fece chiudere gli occhi e voltò il capo verso la finestra, non voleva che la vedessero in quel modo.
Non voleva essere vista debole e fragile, lei non era in quel modo.
Lei era molto di più.
-RON!- urlò Ginny disperata.
-Eccomi.- le passò la pozione e in pochi attimi le tolse la camicia per spruzzarle l’Essenza di Dittamo sul corpo, dove ancora il sangue usciva copioso, non intenzionato a fermarsi.
 Hermione aveva stretto i pugni attorno alle coperte, per non urlare nuovamente, non si era mai Spaccata e dovette ammettere a se stessa che faceva male, dannatamente male, senza rendersene conto iniziò a tremare e si strinse ancora di più nel suo stesso abbraccio.
Anche la mano di Ginny tremava per la paura, paura che fosse tardi per la sua amica, paura che non riuscisse a guarire, ma dopo pochi attimi chiuse anche l’ultima parte della ferita.
-Andrà tutto bene adesso.- le asciugò il sudore dalla fronte e la coprì con le lenzuola.
-Sono arrivata, alla fine.- disse ridendo, alla sua stessa affermazione.
-Sì Hermione, sei arrivata a casa.-
-Ginny noi… Dobbiamo parlare.-
-Più tardi, adesso devi riposare.-
-Non posso.- provò ad alzarsi ma più mani la riportarono a letto, i suoi amici si erano sporti in avanti.
-Ascoltala.- furono le uniche parole di Malfoy, rivolgendosi alla rossa.
-Dormi un paio di ore e poi parlerai.- gli fece eco Harry, lasciando assieme al ragazzo la porta.
-Okay.- concluse scoraggiata Hermione, non avendo le forze fisiche né mentali per ribattere a quella decisione.
-Ti prendo dell’acqua.- esordì Luna.
-Dormi.- sussurrò Ginny ed Hermione non potè non accettare quella richiesta, il sonno che si era preclusa negli ultimi giorni la investì come un treno nel mezzo della corsa, e chiuse gli occhi cadendo nelle braccia di Morfeo.
 
***
 
I ragazzi si riunirono in cucina, un paio di minuti dopo aver lasciato la nuova ospite dormiente nel suo letto.
-Cosa succede?- chiese Harry, fu il primo a rompere il silenzio che si era creato.
-La stavo aspettando.-
-Perché?-
-Sarebbe meglio…-
-Sarebbe meglio un cazzo Weasley, sta qua da noi dobbiamo sapere chi è.- esordì Draco.
-Okay, va bene! Lei studia a Beauxbaton, è la cugina di Fleur.- sussurrò.
-Fleur? Fleur Delacourt? La fidanzata di Bill?-
-Esatto.-
-Tu come la conosci?-
-Ti ricordi che dopo il Torneo, Bill ha detto che doveva andare in Francia per un corso?- chiese rivolgendosi al fratello.
-Certo.-
-Cazzate.- concluse, -Stava andando da Fleur solo che mamma non doveva saperlo, così l’ho ricattato e mi sono fatta portare in Francia.-
-Dicevo che mi sembrava strana la tua partenza.-
-Esatto Ron e in quella settimana ho conosciuto Hermione, lei andava a scuola con Fleur ma diciamo che aveva gli occhi più aperti di lei.-
-Ovvero?- il tono beffardo di Malfoy l’aveva fatta sbuffare, ma mantenne i nervi saldi ormai abituata.
-Lei era aggiornata sulla “nostra” situazione, seguiva il Profeta e sapeva di Harry, mi ha raccontato che cose strane stavano succedendo anche lì, sparizioni, omicidi… Erano arrivati i Mangiamorte a Beauxbaton.-
-Sul serio?-
Harry si sedette accanto a lei come catturato da tutte quelle informazioni.
-Sì, dopo che sismo partiti ci siamo tenute in contatto, mi raccontava di come la scuola avesse cambiato registro, permettendo l’uso della Magia Nera o di strane persone che professori, anche loro se la stavano passando male.-
-Scommetto che hai parlato con lei per tutto l’anno? Ecco perché eri diversa.-
-Sì, mi ha aiutato ad aprire gli occhi ed è lei che ti ha consigliato di non seguire le tue visioni.-
-Le hai detto proprio tutto?!-
-Se intendi anche che sei una testa di cazzo, sì Harry.-
-Che cosa penserà di me?-
-Che sei una testa di cazzo.- disse Malfoy, sogghignando.
-Comunque le ho detto che le tue visioni stavano diventando più strane e lei senza darmi una risposta precisa mi ha detto che sarebbe venuta qua, subito, ma come sappiamo…-
-Ho ritardato di tre giorni.- disse una voce che era appena entrata in cucina.
Hermione indossava una maglietta larga col segno della pace e dei jeans, gli stessi jeans con cui era arrivata, sporchi di sangue e strappati al ginocchio.
-Non dovevi dormire?- la rimproverò l’amica.
-Non possiamo perdere tempo.- si sedette molto lentamente su una sedia, tutto il corpo le doleva e non sapeva bene come affrontare quel dolore.
-Mi hanno seguita, ho dovuto seminarli prima di venire qua, sapevo che questo era il vostro rifugio.-
-Ma non avresti dovuto saperlo.-
-Sì lo so.-
-Chi è stato?-
-Non ci crederete mai ma Voldemort mi ha sguinzagliato dietro Peter Minus, Dolohov e Tiger.-
-Lo sapevo che quei deficienti avrebbero fatto come mio padre.-
-Sì ineffeti lo anno nominato.- disse riferendosi direttamente al Serpeverde.
-E tu che cosa ne sai?- chiese alzandosi dalla sedia, gli occhi leggermente aperti per la rabbia.
-Beh… Diciamo che il tuo aspetto è un marchio di fabbrica, siete tutti uguali voi Malfoy.-
-Attena a ciò che dici!-
-Sennò cosa? Lo diremo a tuo padre o a tua zia?-
-Lurida impertinente.- Draco scattò con la bacchetta ma lei fu più veloce e la puntò alla gola.
-Sentimi bene, io non so perché tu sia qui con loro ma a me i Mangiamorte non vanno proprio a genio, ma accetterò la loro scelta, solo non parlare troppo, il tuo cervello non deve essere abituato.-
-Hermione.-
La ragazza abbassò la bacchetta e tornò al suo posto.
-Perché dovremo fidarci di te.-
Harry catturò tutta l’attenzione dei presenti su di lui ed Hermione non potè fare a meno di osservarlo.
-Voglio aiutarvi, voglio aiutarti.-
-Perché?-
-Harry pensavo che tu fossi più sveglio.-
-Che intendi?-
-Voldemort ha conquistato la mia scuola, ha messo i suoi uomini al comando e scommetto che farà lo stesso con Hogwarts se Silente non lo fermerà.-
-Silente è morto.- disse Luna, tranquillamente.
-Ottimo allora siamo fregati.-
-Perché?-
-Ma non capite il suo piano?-
-Quale piano?-
-Lui sta prendendo il potere, avrà due scuole di magia al suo controllo, il prossimo passo è il Ministero della Magia, vuole anche quel potere. Si vuole insediare in questo mondo.-
-Non mi basta.-
Hermione sorrise, ma un sorriso amaro di quelli che portano via la felicità.
-Anche io voglio uccidere Voldemort, lo voglio con tutta me stessa.-
-Dov’è Fleur?- chiese improvvisamente Ginny.
-Bill l’ha portata via la settimana scorsa.-
-Hermione dove sono i tuoi genitori?-
La ragazza non rispose.
-Perché sei qua sola?-
-Ginny sono morti.-
Lacrime iniziarono a scendergli lungo il viso ma lei le cancellò, assumendo un’espressione dura, glaciale.
-Ora hai capito perché voglio la sua morte?-
 
***
 
Harry quella sera non aveva chiuso occhio nella sua mente vorticavano le immagini che aveva vissuto in prima persona un paio di ore fa.
La sua sconsideratezza, la morte di Sirius e di Silente, due persone, che per lui erano tutto e poi l’arrivo di Hermione.
Era davvero chi diceva di essere?
Poteva fidarsi di lei? Dei suoi racconti, del suo dolore?
Harry non lo sapeva, non aveva risposte a quelle domande, poiché il dolore e la rabbia avevano occupato tutto il suo cuore, non lasciando altro spazio per altri sentimenti.
Sapeva che quella sera non avrebbe trovato una soluzione, sapeva che quella sera si sarebbe dovuto aggrappare alla vita per non crollare ma solo di una cosa era certo: se Voldemort aveva preso possesso di due scuole di Magia, e del Ministero, la guerra era iniziata e solo lui avrebbe potuto porvi fine.
Era riuscito ad ascoltare la profezia prima che andasse perduta e sapeva che quel compito spettava a lui e a lui soltanto.
Avrebbe ricomposto l’Ordine, trovato alleati anche dall’altro lato del mondo se fosse stato necessario, ma questa guerra l’avrebbe vinta a tutti i costi e forse Hermione poteva essergli utile, per il suo fine.

 


Ps: è un pò cortino ma mi faccio perdonare con il prossimo !

Spoiler:

-Sei una Mezzosangue, hai il sangue sporco e sinceramente non ho intenzione di ascoltarti.-
-Potrò avere il sangue sporco ma sono più preparata di te, su tutto.-
-Lo…-

 
   
 
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