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Autore: manga    26/04/2014    14 recensioni
Questa è una storia ambientata nel mondo di Naruto, ma completamente diversa da quella che conosciamo anche se i personaggi sono gli stessi. Alcuni di loro, per ovvi motivi, avranno una personalità un po' diversa ... dico solo un po', perché cercherò di non allontanarmi troppo dai loro personaggi originali .... che dire ancora, se volete sapere cosa ha ideato la mia mente contorta, seguitemi in questa nuova avventura ....
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Il giorno seguente, verso le nove del mattino, Tsunade uscì dal suo ufficio per raggiungere quello del signor Yukan e consegnargli personalmente la lista dell’equipaggiamento ninja cha avrebbe dovuto procurare per Sakura.

Il signor Yukan era concentrato sul suo lavoro, tanto da non accorgersi dell’entrata dell’Hokage.

“Buon giorno signor Yukan!”

La sorpresa di ritrovarsi davanti Tsunade in persona, per poco non fece cadere dalla sedia il signor Yukan.

“Oh … M-mi scusi Hokage …. Non l’ho sentita entrare! …. Buon giorno anche a lei …. a cosa devo l’onore della sua visita?”

“Sono venuta solo per consegnarle la lista dell’equipaggiamento ninja che dovrà procurarsi Sakura …. L’inizio dell’accademia è previsto fra due settimane e ….”

“Si, lo sappiamo …. La ringrazio per la cortesia! Questo fine settimana mi fermò a comprarle il necessario!”

“Può andarci Sakura …. insieme alla lista ho incluso il permesso che l’autorizza all’acquisto dell’equipaggiamento …. inoltre credo sia opportuno che inizi ad ambientarsi nel settore ninja …. da quando abbiamo scoperto che è una kunoichi, non l’ho mai più rivista ….. mi dica signor Yukan ….. Sakura ha accettato la sua nuova natura? Ha avuto dei problemi, specie nel settore omega?”

Il signor Yukan sbiancò, ma aveva promesso a sua figlia di non raccontare niente all’Hokage e all’Uchiha, quindi, cercò di controllare il suo comportamento:

“Be’ si …. all’inizio non è stato facile, ma poi l’ha accettato …. pensi che Sakura mi ha chiesto di procurarle vari volumi riguardanti le arti magiche, inoltre ha già iniziato a studiare i libri di testo del primo anno di accademia …. non vuole essere impreparata rispetto ai suoi nuovi compagni!”

“Mi fa molto piacere sapere dell’interesse di Sakura verso il mondo ninja … le fa onore ….. sa già la verità sulle sue origini?”

Il volto del signor Yukan si incupì maggiormente.

“No ….. non c’è l’ho fatta! …. Quest’anno, come le ho già detto, non è stato facile per lei e non mi sembrava il caso di dirle che era stata adottata!”

“Capisco …. ma si ricordi che prima o poi dovrà dirgliela! …. Tornando all’equipaggiamento …. potete acquistarlo al negozio di fianco all’accademia, è molto ben fornito e il materiale è ottimo, oppure, se preferite, direttamente in accademia! Dispone di tutto il necessario, nel qual caso durante gli allenamenti qualche arma dovesse rompersi …. Il materiale non è ottimo ma ….. è gratuito!”

“La ringrazio per l’informazione …. ma ho abbastanza denaro per permettermi di comprare l’equipaggiamento necessario a mia figlia …..  da padre, vorrei darle il meglio!”
“Mi scusi, non volevo apparirle scortese …. volevo solo informarla di questa possibilità!”

“Non si deve scusare …. anzi …. è stata molto gentile e la ringrazio infinitamente!” prendendo entrambi i fogli e inserendoli con cura nella sua borsa.

“Si figuri, è stato un piacere! …. Buona giornata!”

Quella stessa sera, il signor Yukan informò Sakura dell’incontro avvenuto in mattinata con l’Hokage, consegnandole poi la lista  insieme al  permesso per acquistarlo.

“Accidenti papà quanta roba! …. Non so se sarò in grado di padroneggiare tutte queste armi!”

“Non preoccuparti bambina mia, vedrai che imparerai …. l’accademia serve anche a questo, ad insegnare ad usare le armi! Aspetta …. mi sono dimenticato di darti i soldi …. oggi mi sono fermato in banca a prelevare …. spero siano sufficienti, altrimenti farò un altro prelievo!” porgendole una busta piena di contanti.

“Non dovevi papà …. posso prendere il materiale dirittamente in accademia dato che è gratuito e ….”

“No Sakura!  L’Hokage  ha detto che l’equipaggiamento fornito dall’accademia non è ottimo come quello del negozio …. non voglio che ti senti inferiore rispetto ai tuoi compagni, inoltre, posso permettermi di pagarti gli studi, non preoccuparti!”

“Ma …..”

“Niente ma! Ho detto che andrai in negozio e ci andrai …. finora non mi hai mai disubbidito e non vorrei che iniziassi proprio adesso!”

Sakura rimase sorpresa nel sentire le parole autoritarie del padre: non si era mai rivolto così con lei. Chinò il capo e:

“Va bene papà …. scusami, è solo che mi dispiace farti spendere altri soldi!”

“Scuse accettate! … Ora prendi la busta con i soldi e domani sera voglio vedere su questo tavolo tutto l’equipaggiamento richiesto, d’accordo!”

“Domani no … preferirei andarci la settimana prossima …. sicuramente il negozio ninja sarà invaso da tutti gli studenti e …..”

“Ho capito! Hai paura di avere troppi sguardi puntati addosso e speri che fra una settimana ci siano meno persone al negozio, vero?” Il signor Yukan sospirò profondamente: “Va bene …. ci andrai la settimana prossima, ma ricordati che prima o poi dovrai superare questa tua paura anche perché, quando inizierai l’accademia, dovrai per forza frequentare il settore dei ninja!”

“Grazie papà!” abbracciandolo forte per poi dargli la buona notte e salire in camera sua.

Sakura si sdraiò nel letto con lo sguardo fisso verso il soffitto: non le interessavano gli sguardi su di lei, ormai era da più di un anno che ci aveva fatto l’abitudine nel suo settore e sarebbe stato lo stesso  anche in quello dei ninja. Voleva andare a comprare l’equipaggiamento fra una settimana perché sarebbero iniziate le scuole nel settore omega e lei avrebbe evitato di incontrare i suoi vecchi compagni, evitando i pestaggi e gli insulti che le riservavano ogni qual volta che la incontravano. Dall’ultimo giorno di scuola, non era più uscita da casa, convincendo suo padre a non andare in villeggiatura tranne per qualche picnic organizzato nelle campagne circostanti a Konoha.

La settimana passò velocemente ed era arrivato il giorno in cui Sakura sarebbe dovuta andare per la prima volta, da sola, al settore ninja.

Uscì da casa verso le quattro, raggiungendo di corsa il settore dei ninja. A quell’ora le strade del settore omega erano semi deserte, dato che le scuole finivano alle quattro in punto, lo stesso orario in cui aprivano i negozi, mentre gli altri civili, erano ancora al lavoro. Avrebbe trascorso un paio d’ore nel settore ninja, acquistando l’equipaggiamento e visitando l’accademia, dato che per le reclute del primo anno era previsto una guida orientativa al suo ingresso. Poi, verso le sei, si sarebbe presentata davanti al palazzo dell’Hokage ad aspettare suo padre all’uscita dal lavoro. Rientrando a casa con lui, nessuno dei civili si sarebbe permesso di dirle o  farle qualcosa.

Come immaginava le strade del suo settore erano semi deserte, tranne per qualche abitante che non si era risparmiato di fulminarla con lo sguardo dimostrando tutto il suo disappunto verso di lei, ma ormai Sakura si era abituata e quegli sguardi, tanto da non farci più caso. Raggiunse finalmente il settore dei ninja: era pieno di persone che passeggiavano e alcune di queste, entravano e uscivano dai vari negozi. Appena si accorsero di lei, iniziarono a guardarla in modo sorpreso ed incredulo …. Non erano abituati a vedere una civile nel loro settore, ma nessuno di quegli  sguardi era fatto di disprezzo o di superiorità nei suoi confronti.

Sakura continuava a tenere il capo chino, come era solita fare, alzando di tanto in tanto lo sguardo per cercare il negozio. Non conosceva quel settore e non sapeva dove andare, doveva camminare fino a quando non lo avesse trovato. Involontariamente andò ad urtare contro qualcuno, subito si inchinò chiedendogli scusi per la sua distrazione, senza però alzare lo sguardo.

“Sakura Yukan? Sei proprio tu?”

La rosa, sorpresa nel sentir pronunciare il suo nome, alzò lentamente lo sguardo, rimanendo sempre inchinata con le mani appoggiate sulle ginocchia, spalancando gli occhi e la bocca, appena riconobbe il volto della persona urtata:

“S-signor U-uchiha! M-mi dispiace …. Sono m-mortificata, i-io n-non l’avevo v-vista e …”

“Tranquilla, non preoccuparti, non è successo niente, ora alzati! …… Mi fa piacere vederti dopo tanto tempo, dove stavi andando? Mi hai dato l’impressione che stessi cercando qualcosa!”

“S-si … stavo cercano il negozio per procurarmi l’equipaggiamento …. So che è vicino all’accademia e volevo approfittare anche per visitarla …. Ma non so dove siano!”

“E’ naturale, non sei mai venuta qua …. Vieni, ti accompagno io!”

“N-no, n-non si d-disturbi … mi bastano solo le indicazioni e …..”

“Hai detto che vuoi visitare l’accademia vero? Si visita solo di mattina e con un accompagnatore …. Io posso entrare in qualsiasi momento e farti da guida!”

“C-come? N-no, n-non v-voglio disturbarla …. I-immagino che abbia questioni molto più importanti da svolgere anziché accompagnarmi …. N-non è p-poi c-così i-importante visitare l’accademia …. E-era solo una curiosità, per sapere dove andare il primo giorno!”

“Nessun disturbo, mi fa piacere accompagnarti …. Inoltre sarai una compagna di mio figlio e di mio nipote”

“S-suo f-figlio e s-suo n-nipote?”

“Si, il mio secondo genito …. Sasuke Uchiha e mio nipote acquisito, Naruto Uzumaki,  figlio del mio migliore amico, Minato Namikaze!”

“Minato Namikaze? …. Ma non è il nome del quarto Hokage? L’eroe della terza guerra?”

“Esatto, proprio lui …. Ora seguimi, ti accompagno all’accademia!”

Sakura stava per mettersi dietro all’Uchiha, ma Fugaku le fece cenno di camminare al suo fianco e la rosa ubbidì timidamente.

Durante il tragitto nessuno dei due parlò. Fugaku non era una persona particolarmente loquace, mentre Sakura continuava a torturarsi la mente dopo aver appreso di diventare la compagna di classe di due ragazzi molti importanti e noti: sicuramente dovevano essere degli ottimi ninja, mentre lei non riusciva nemmeno ad usare il suo chakra.

“Eccoci arrivati!”

Sakura alzò lo sguardo, trovandosi di fronte un enorme edificio completamente recintato da mura alte circa quattro metri. Il cancello d’entrata era chiuso e Fugaku suonò il campanello a fianco, comunicando il suo nome al ricevitore sopra di esso. Il cancello si aprì all’istante.

“Vieni, entra!”

Sakura rimase indietro ammirando l’enorme area interna dell’accademia, era per lo più asfaltata tranne per qualche albero piantato lungo il viale di ingresso. Una volta entrata, sembrava una semplicissima e comunissima scuola, come quelle che aveva frequentato nel settore omega. Vide una persona molto strana avvicinarsi a loro: il suo aspetto era molto buffo a causa delle spesse sopracciglia e della lucente capigliatura nera a scodella. Indossava una tuta verde e il suo modo di camminare insieme al suo sorriso smagliante, lo rendevano particolarmente stravagante.

“Ehilà Uchiha! Quale onore!”

“Gai! … Scusa la mia intrusione, ma volevo mostrare l’accademia ad una nuova kunoichi …. Sakura, ti presento Gai Maito, lui sarà il tuo insegnante durante il primo mese di accademia … vi insegnerà le basi delle arti magiche per poi essere sottoposti ad un piccolo esame da cui vi divideranno nei vostri rispettivi team!”

“Sakura? ….. Tu sei Sakura Yukan? …. E’ un vero piacere conoscerti! …. Ma Fugaku si è dimenticato di dirti la cosa più importante  di me …. “ iniziando a fare qualche mossa di karate: “Sono Gai Maito, soprannominato la Bestia verde della Foglia!” finendo la presentazione con il braccio destro teso in avanti e inginocchiato sulla gamba destra, mentre il braccio e la gamba sinistra  piegati a novanta gradi.

Sia a Fugaku che a Sakura, comparve un enorme gocciolone all’altezza della tempia …. Quella presentazione era assolutamente ridicola!

“E’ u-un vero p-piacere conoscerla, professore!”

“Il piacere è tutto mio ….. sono proprio curioso di vederti all’opera …. non ho mai sentito dell’esistenza di una  Kunoichi figlia di civili!”

La rosa abbassò il capo tristemente, mentre Fugaku fulminò con lo sguardo quel folle di Gai.

“Gai …. Non ti sei accorto che l’hai messa in imbarazzo? Modera il linguaggio!”

Gai guardò Sakura, accorgendosi che aveva il volto chino e triste:

 “Non volevo metterti in imbarazzo! …. Non era mia intenzione! … Sono curioso per natura …. ogni anno non vedo l’ora di conoscere le potenzialità dei miei studenti e tu non fai eccezione!”

Non era stato un gran discorso, ma abbastanza per tranquillizzare Sakura e farle alzare il capo, mostrando un lievissimo sorriso.

“Se non ti dispiace Gai …. Ci penserei io a far visitare l’accademia a Sakura, tu ritorna pure al tuo lavoro!”

“Sissignore!” mettendosi sull’attenti per poi correre via alla velocità della luce.

“Non ci far caso Sakura …. come avrai già notato, Gai è una persona molto strana, ma è molto in gamba ed è un ottimo ninja …. anche suo figlio frequenta l’accademia, ha un anno in più di te ed è strano come suo padre …. inoltre è la sua copia esatta …. si chiama Rock Lee!”

Fugaku iniziò a mostrare l’accademia a Sakura, c’erano molte stanze enormi , rivestite con materiali specifici per l’assorbimento dei colpi e difficilmente venivano usate dai cadetti in quanto si allenavano nei campi di allenamento, assegnati ai singoli team, indifferentemente dal clima esterno.

“E per finire …. questa sarà la tua aula!”

Sakura rimase sbalordita, non aveva mai visto un’aula a gradinata! Si guardò intorno, notando che c’era solo una porta d’entrata proprio di fronte alla cattedra e a tre grandi finestre che illuminavano l’intero ambiente.

“Ti piace? …. Comunque non preoccuparti, dovrai stare qua dentro solo un mese, poi, una volta formati i team, starai per lo più  ai campi di allenamento!”

“Mi scusi …. ma cosa sono i team?”

“Giusto, non lo sai! …. Dopo aver sostenuto un piccolo esame, la commissione valuterà la vostra preparazione e le vostre potenzialità, dividendovi in piccole squadre, chiamate appunto team, per cercare di bilanciare la vostra forza, aiutandovi a migliorare a vicenda …. una volta superato l’esame di Genin, i team parteciperanno a missioni esterne al villaggio per mettere in pratica gli insegnamenti appresi durante l’ anno accademico ma non temere, le missioni non saranno particolarmente difficili, inoltre, avrete con voi un maestro che vi insegnerà l’arte del combattimento …. Ti è tutto chiaro?”

“C-credo di si! …. Per caso sa quanti siamo in classe?”

“Sarete solo in dieci ….. come già sai, ci sarà mio figlio Sasuke, mio nipote Naruto, Shikamaru Nara, Neji e Hinata Hyuga, Kiba Inuzuka, Ino Yamanaka, Temari  figlia del Kazekage e Ten Ten nipote del Raikage.

Sakura sbiancò di colpo, mentre il suo cuore perse un battito: avrebbe frequentato l’accademia con i figli dei migliori ninja di Konoha e del regno del Fuoco, insieme alla figlia e alla nipote dei grandi capi degli altri due regni.

“Non fare quella faccia …. Non preoccuparti, sono tutti dei bravi ragazzi! Vedrai che farai amicizia molto facilmente! …. Su vieni, ti accompagno all’uscita!”

Quelle parole non furono per niente rassicuranti per Sakura che continuò a camminare a testa bassa con mille pensieri e mille preoccupazioni per la testa ….

“Ah …. forse non ci hai fatto caso …. ma qui all’accademia non c’è la mensa interna!…. Vedi …. essendo impegnati negli allenamenti, non avrete mai gli stessi orari per la pausa, quindi ogni studente dovrà provvedere al proprio pranzo portandoselo da casa!”

“Si, nessun problema … lo facevo anche nella mia scuola!”

“Come? Mi sembra di ricordare che le scuole omega abbaiano la mensa interna!”

“Oh s-si …. M-ma p-preferivo portarmelo da casa …. S-sa, il cibo non era niente di speciale!”

Fukagu guardò Sakura in modo serio e pensieroso, quella dichiarazione non lo aveva convinto, ma  preferì non chiederle niente: infondo, mangiare o meno in una mensa scolastica, non era molto importante!

Sakura aveva smesso di mangiare in mensa, non solo perché non era accettata, ma perché i compagni le gettavano addosso le vivande che gli avanzavano e dopo, toccava a lei ripulire sotto l’ordine dei docenti che l’accusavano di aver aizzato  i suoi compagni.

Una volta usciti dall’accademia, Fugaku indicò a Sakura dove trovare il negozio per l’equipaggiamento. La rosa ringraziò l’Uchiha per la gentilezza, inchinandosi come forma di rispetto e di gratitudine per poi correre via.

Il negozio era dietro all’angolo dell’accademia ed era molto grande, Sakura entrò e rimase subito affascinata vedendo tante scansie piene di armi e di varie oggettistiche. Iniziò a guardare ogni articolo, alcuni li conosceva dai libri di testo, altri non aveva idea di cosa potessero essere …. Camminava estasiata per tanta bellezza, dentro di sé sentiva crescere il desiderio di imparare ad usare tutte quelle armi, mentre la sua testa le diceva di non farsi illusioni, dato che non riusciva nemmeno a manifestare il suo chakra. Stava per dirigersi verso il banco, per chiedere aiuto alla commessa quando:

“Hai sentito la novità Shena? Quest’anno non frequenteranno l’accademia solo i figli delle più potenti famiglie ninja di Konoha, ma anche la figlia del Kazekage e la nipote del Raikage …. Inoltre le voci di una kunoichi del settore omega sono vere, infatti, da quest’anno frequenterà anche lei l’accademia!”

“Si lo so! …. Certo che sarà molto strano per lei …. voglio dire …. è figlia di civili e dicono abbia ereditato il chakra dai discendenti della madre defunta!”

“Già …. però è fortunata, sapendo che sarà in classe con il miglior partito del villaggio!”

“Oh bè di questo puoi starne certa …. sono un ottimo partito e …..” la commessa, nonché titolare del negozio, si fermò sentendo sbattere la  porta d’entrata.

“Ma chi è uscito? …. Mah! …. Comunque, finendo il discorso, dovremo cercare tutti quanti di far sentire a proprio agio quella ragazzina, non sopporterei che si sentisse esclusa  …. spero di conoscerla presto per darle il benvenuto!”

 “Hai ragione …. finora, tutte le persone con cui ho parlato la pensano esattamente come te! Nessuno vuole farla sentire a disagio! ….. Speriamo solo non sia schiva verso di noi come tutti gli altri cittadini del settore omega!”

“Speriamo …. dobbiamo impegnarci per farle capire che non ci sentiamo superiori ai civili, come invece pensano da ormai troppo tempo!”

Dietro ad una scansia, una giovane kunoichi dai lunghi capelli corvini e dagli occhi perlacei, aveva sentito tutto il discorso delle due donne e aveva visto di sfuggita una ragazza dal colore insolito dei capelli, uscire di corsa dal negozio, mentre lei era intenta a cercare qualche arma. Il discorso delle due donne l’aveva messa in imbarazzo, non solo perché era molto timida di natura, ma perché era stata definita un buon partito. Lei era Hinata Hyuga: la sua famiglia era molto potente ed influente a Konoha, grazie  alla loro dote oculare, il byakugan,. Suo padre le aveva sempre insegnato a non vantarsi con nessuno della sua posizione sociale e trattare tutte le persone allo stesso modo, raccomandandosi poi, di accettare fra loro la kunoichi del settore omega per farla sentire a proprio agio.

Sakura corse fuori dal negozio con la consapevolezza di non essere accettata neanche in quel settore. Il discorso delle due donne era molto chiaro: lei era un’omega e se avesse voluto socializzare, avrebbe dovuto approfittare dell’influenza dei suoi nuovi compagni, appartenenti alle famiglie più potenti dei tre regni del mondo ninja.
Non avrebbe mai permesso che qualcuno la giudicasse superficiale e approfittatrice …. avrebbe mantenuto il distacco più totale con i suoi nuovi compagni, sperando almeno, che questi non la maltrattassero come i ragazzi omega!

Senza accorgersene, si trovò proprio di fronte alla sua futura scuola e suonò il campanello identificandosi al ricevitore …. il cancello si aprì e Sakura vide andarle incontro il professor Gai ….

Verso le sei del pomeriggio la rosa era davanti al palazzo dell’Hokage ad aspettare suo padre:

“Sakura? Ma cosa ci fai qua?”

La rosa si voltò appena, mostrando uno zaino sulla schiena.

“Hai già comprato tutto l’equipaggiamento? Mi fa molto piacere! …. Hai avuto abbastanza denaro?”

“Si ….ma non ho speso niente! …. L’ho preso in accademia ….  il negozio avevano finito tutto quello che mi serviva e così …..” Sakura aveva abbassato lo sguardo, non le piaceva mentire a suo padre ma non poteva dirgli quello che aveva sentito al negozio, lo avrebbe fatto rattristire ulteriormente.

Suo padre la conosceva molto bene e capì subito che stava mentendo. Sapeva  che lo faceva solo per non recargli dispiacere …. sicuramente doveva essere successo qualcosa al negozio … avrebbe tanto voluto chiederle cosa, ma sapeva che non avrebbe mai ottenuto risposta. Sospirò tristemente:

 “Ho capito …. Va bene lo stesso! Ora andiamo a casa!” prendendole dolcemente la mano e incamminandosi verso la loro abitazione.

 

  
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