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Autore: Flam92    26/04/2014    6 recensioni

- Anja –
Tre anni prima . . .
Basta, me ne vado, sono arrivata al limite della sopportazione . . . È questo che ho ottenuto per essermi sacrificata all’inverosimile?! Il fatto che tra meno di un decennio sarò morta e sepolta, la donna che mi ha dato la vita mi ha insultato in ogni lingua conosciuta e non, e che devo lasciare tutto e tutti per andare oltreoceano?
- Loki –
Un anno prima . . .
In una cella, di nuovo!! Maledizione, odio stare qui dentro, mi manca l’aria, non posso muovermi . . . almeno mi hanno levato quel dannato bavaglio. Uff . . . che cosa dovrei fare per i prossimi due secoli? No, se non esco prima di qui finisce che divento pazzo sul serio.
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Nota di inizio capitolo: mentre leggete vi consiglio di ascoltare “You Take My Breath Away", dei grandissimi Queen, che penso sia perfetta in questo caso, soprattutto verso il fondo.
Altro fatto che vorrei sottolineare è che, visto che gli ultimi due capitoli non hanno ricevuto recensioni, se questo capitolo non ne riceverà almeno una la pubblicazione verrà sospesa finchè non vedrò il vostro parere. Non è per cattiveria, ma tra le n-mila cose che ho da fare anche pubblicare richiede tempo, e davvero ho bisogno di un vostro riscontro. Bene, è tutto, ci leggiamo in fondo!

 


CAPITOLO 18: "Cuore di ghiaccio e occhi di ametista"
 

- Anja –
 
         - Ti ho già detto quello che era essenziale tu sapessi- le risponde Loki apparentemente impassibile, non riuscendo tuttavia a celare completamente l’irritazione.
- Come, prego?! – sbotta Anja, tutt’altro che soddisfatta dalla ben misera replica con cui il moro ha liquidato le sue richieste.
- Sai già quanto basta, non costringermi a ripeterlo. Non capirò mai il maledetto vizio di voi umani di continuare a chiedere qualcosa sperando che la risposta cambi. Mi hai chiamato qui, dovevo salvarti la pelle e la chiave di questo e altri disastri è quel tuo dannatissimo monile. Che altro vuoi?!-
         Anja si prende del tempo per riflettere; inclina la testa di lato per osservare meglio Loki e le impercettibili espressioni che si rincorrono sul suo viso. Entrambi sanno che il dio non sta raccontando tutta la storia, come sanno anche che alla ragazza questo particolare non è sfuggito.
- Hai i capelli sciolti – fa notare Loki allungando esitante una mano, che poi ritira con uno scatto repentino dietro la schiena.
- E che cosa c’entra ora?!- la replica veemente e risentita di Anja non tarda ad arrivare – Con tutto il casino che sta venendo fuori, tu ti preoccupi dei miei capelli sciolti?! Oh, maledizione a te e a tutti gli dèi conosciuti e non, ma si può sapere cos’ho fatto di male per ritrovarmi in questo macello?!-
         Esaurito l’impeto iniziale, e scaricata un po’ della tensione, che nelle ultime quarantott’ore ha raggiunto livelli inenarrabili, prende un bel respiro profondo e torna a rivolgersi a Loki, che intanto si è sorbito tutto lo sfogo di Anja senza battere ciglio, rigido come uno stoccafisso e con le mani sempre dietro la schiena.
Strano davvero questo… sembra che per quanti insulti gli vomiti addosso, nulla riesca a scalfirlo. Beh, ovvio, con quel che ha passato sarei sorpresa del contrario, piuttosto. Ma perché non mi dice anche cos’altro c’è sotto? So che agli altri deve aver raccontato anche qualcosa di cui non vuole mettermi a parte, però…
Però avresti voluto che ti avesse accordato la stessa fiducia che tu gli hai dato, conclude la sua coscienza per lei, e Anja non può che darle ragione, sia pure con un moto di fastidio e delusione.
         - Ascolta, Loki, non mi va di dare spettacolo qui nel corridoio, perciò perché non troviamo un posto da qualche parte per parlare con un po’ di calma?-
- Se mi dico d’accordo, la smetterai di assillarmi e strillare?-
- Solo se mi prometti di rispondere onestamente alle domande che ti farò-
Oh, pessima scelta di parole, Anja, si dice tra sé e sé, e vede, dal risolino beffardo che gli è comparso sulle labbra, che anche Loki se n’è accorto.
- Io non prometto mai. Ricordi? Sono un mentitore nato, le mie promesse sono frasi vuote di significato- conclude l’altro con voce ingannevolmente flautata.
- Però sei un uomo di parola, o almeno dici di esserlo. Dammi la tua parola- ribatte Anja piccata, con la certezza di avere vinto almeno questo round di dialettica con il dio.
- E sia, hai la mia parola, per quel che vale- concede Loki ai limiti dell’esasperazione, rompendo momentaneamente il silenzio dietro cui s’era trincerato. Anja annuisce soddisfatta e si avvia per il corridoio; non le serve voltarsi per sapere che il Dio dell’Inganno la segue da vicino.
         - Ti danno un’aria meno… severa- sussurra Loki a voce bassissima, ma nonostante ciò Anja lo sente perfettamente e si volta di scatto, con gli occhi spalancati.
- Come, scusa?-
- Constato i fatti. Non portare i capelli raccolti ti addolcisce il viso… credo-
Quel piccolo moto di incertezza non va molto d’accordo con il carattere che Loki ostenta di solito ed Anja non può far a meno di esprimere questo suo dubbio a voce alta.
-Non dirò altro finchè non saremo in separata sede. Rassegnati –
Con gran sorpresa di entrambi, la ragazza tiene per sé i propri dubbi e si affretta a trovare una stanza vuota dove poter parlare.
 
         - Ora, senza giochetti inutili, dimmi cosa sta succedendo- esordisce Anja, appena si sono infilati in una delle tante, minuscole stanzette destinate al personale.
         Loki si accomoda sulla stretta e scomoda brandina come se si stesse sedendo sull’Alto Trono di Asgard; Anja resta immobile per un attimo, guardandolo stranita: indubbiamente, il moro possiede un’eleganza e una padronanza dei propri movimenti che esula da qualunque concetto umanamente concepibile. Le movenze fluide, rilassate e allo stesso tempo scattanti sono qualcosa che la donna non ha mai visto. È incredibile come il dio sembri sempre a suo agio in qualunque ambiente e in qualunque situazione: non perde mai la propria dignità, indipendentemente da ciò che fa o dice. Diamine, persino legato e imbavagliato in una cella faceva la figura del re!
         - Sentiamo, allora- due parole, lapidarie e impersonali, che tuttavia non scoraggiano Anja dal chiedere le delucidazioni che sa di meritare.
- Dunque, andiamo con ordine; per prima cosa, le tre rune sulla collana e tatuate dietro il mio collo: cosa significa che sono il collegamento tra i pezzi del rompicapo?-
La ragazza, in piedi davanti alla porta con le braccia serrate sul petto, osserva con attenzione l’altro di fronte a lei, che siede con le braccia parimenti conserte e le gambe accavallate, la schiena poggiata al muro dietro di lui.
- Non è possibile che esattamente quelle rune siano state incise per caso sul tuo ciondolo. Le coincidenze non esistono- si decide a rispondere Loki, dopo un lungo silenzio, anche se la sua faccia fa capire chiaramente che avrebbe preferito non dire assolutamente nulla, perlomeno non a lei.
-Mhm.. d’accordo, perciò chiunque le abbia incise, sapeva di quelle sul tuo scettro, o quel che è, giusto?-
         Loki non risponde subito e prende a far oscillare la testa da un lato all’altro, come un cobra pronto a scattare. Tuttavia, ad Anja è parso di cogliere una leggera smorfia sul suo viso, che porta con sé una risposa quanto mai scarna.
- È così- Come prima, due misere parole che non dicono praticamente nulla o quasi, questa volte accompagnate da un’occhiata che ribadisce a chiare lettere “La tua lentezza di comprendonio è esasperante”.
Ma che devo fare per farmi dare una risposta che sia vagamente utile?! Heilige Gott, lo detesto quando fa così!
- Chi pensi sia stato?-ritenta Anja, con l’istinto omicida –e un fastidioso attacco di bile- che le monta ogni minuto di più.
- A fare cosa?- risponde Loki impassibile.
- Loki, piantala! Hai dato la tua parola- ribatte Anja, determinata ad ottenere quel che vuole, anche se quell’assurda conversazione non sta andando da alcuna parte.
- La mia parola non ha mai avuto alcun valore. Perché dovrebbe averne adesso?- replica l’altro, con una profonda vena di amarezza che traspare da ogni parola.
- Perchè lo ha per me- la risposta della ragazza sorprende entrambi e si lascia dietro qualche momento di silenzio imbarazzato.
- Senti- continua quindi, avvicinandosi di qualche passo alla branda –So che non posso nemmeno lontanamente immaginare cosa tu abbia passato, anche perché ci sono cose di te che non riesco davvero a capire, né pretendo di farlo. Ma so che per te il sapere sta sopra ad ogni cosa… Perché allora non vuoi mettermi a parte di nulla?! Tanto più che tutto ciò che sta succedendo mi riguarda da vicino…-
         Anja fa un altro mezzo passo verso di lui e lascia che le braccia le ricadano inerti lungo i fianchi, in un universale gesto di resa e rassegnazione; Loki, per parte sua, non muove un singolo muscolo, ma tiene gli occhi stolidamente puntati sul soffitto, mentre con una mano tamburella appena sul braccio.
-Prova a indovinare…- replica quindi a voce molto, molto bassa, ma ancora senza guardarla –Chi mai avrebbe potuto fare una cosa del genere, per paura che diventassi troppo potente e mi prendessi ciò che era mio di diritto?!-
         La ragazza riflette un attimo in silenzio, pollice e indice che serrano con forza la radice del naso; alla fine, i sui occhi si posano di nuovo su Loki, sempre intento a contare i pannelli del soffitto.
- Odino ha fatto questo?- domanda quindi, nemmeno tanto sorpresa, e Loki si limita ad annuire.
- E pensi che la chiave per trovare lo scettro, o sbloccarlo o che so io, potrebbe essere la mia collana?- soggiunge Anja con tono parimenti sommesso. Loki le risponde con un altro semplice cenno affermativo, ma passa ancora una manciata di minuti prima che il dio riporti lo sguardo smeraldino sulla ragazza.
Se i tuoi occhi potessero parlare… chissà cosa direbbero.
         -Secondo punto della lista: idee su come ti abbia tirato giù dalle nubi?-
- Sii più specifica- commenta secco il Dio degli Inganni, la cui voce ha un tono sempre più stanco e rassegnato ad ogni momento.
-Per quanto mi scervelli, non ricordo minimamente di aver detto, o fatto, nulla che potesse somigliare anche solo da lontano ad una richiesta di aiuto. L’unica cosa che ha qualche attinenza con quello che tu sostieni, è un serie di insulti diretti a più o meno tutti gli dèi, dopo una giornata davvero orrenda-
- Arriva al punto-
- È stata la serie di insulti a tirarti giù?-
- No, Anja –
- E allora che cosa diavolo è stato?! Maledizione, ma cosa devo fare, vendere l’anima, per avere una dannatissima risposta di più di due parole?! Con tutto quello che ho fatto per te! Ti ho ascoltato, ho provato a capirti, ti ho dato fiducia quando nessun’altro l’ha fatto!! Cos’altro. Devo. Fare?!- Si ferma di scatto, inferocita, ad un soffio dal viso di Loki e dai suoi occhi impossibilmente verdi. Non mollerà, non questa volta. Ormai è tempo di ritrovare la cara vecchia –e dimenticata- tempra teutonica, quella che l’ha resa una specie di Donna Bionica con un pessimo carattere. O la cugina stronza delle Valchirie, a detta di altri.
         -Rispondi, dannazione- sibila Anja a mezza voce. Con sua grande sorpresa, Loki si mette a ridere divertito.
-Oh, finalmente hai mostrato il tuo vero carattere… cominciavo a chiedermi se l’avresti mai fatto. E un plauso alla serie di insulti, alcuni erano davvero creativi. Perché ti nascondi dietro la tua compostezza?-
-E tu hai fatto tutto questo solo per farmi incazzare?! E senti chi parla di nascondersi, poi!-
Loki si limita a far spallucce, prima di rispondere alla domanda che Anja gli ha posto poc’anzi.
-La crisi isterica che ne è seguita, quello mi ha portato da te. Il tuo pianto era fastidiosamente assordante e quel caotico insieme di dolore, rabbia e odio verso il mondo mi ha travolto come un’ondata di marea. Un anno, un lunghissimo anno ho dovuto sopportare i tuoi lamenti silenziosi, la tua sofferenza, senza potermi muovere perché privo dei miei poteri... Ho smesso di dormire, mangiavo a malapena, nei rari momenti di sonno i tuoi occhi e la tua collana mi ricordavano il dovere cui non potevo sottrarmi…-
- Va bene, ho… ho capito. Non avevo idea che ti avesse debilitato tanto, il mio… sfogo. Mi dispiace, davvero- conclude la donna con la voce che le si spezza, chinando la testa e lasciando che i capelli, davanti al viso, ne nascondano l’espressione distrutta.
         Anja si rende conto che mostrarsi vulnerabile, soprattutto in questo frangente, non è davvero la mossa più saggia da fare; se pure poco prima ha mostrato quella parte del suo carattere che tanto odia, ora tutta la rabbia è sbollita, portata via dalla risacca di emozioni che la risposta di Loki si è lasciata dietro.
- Perché non te ne sei andato quando avevi la collana? È tutto quello che volevi sin dall’inizio, vero?-
         Anja alza gli occhi e si ritrova il dio davanti, il viso ad un soffio dal suo. Non l’ha sentito muoversi, né alzarsi, però è lì, proprio davanti a lei. Con due dita sotto al mento le tira su la testa, forzandola a guardarlo negli occhi.
-Mi stai tenendo tu qui- risponde semplicemente, per poi aggiungere con un risolino –Non perderti in fantasticherie romantiche, significa solo che il mio lavoro con te non è finito. Non ancora-
         Le lascia andare il viso e prende a girarle attorno, pensoso; un paio di volte si ferma e la squadra con gli occhi socchiusi, senza tuttavia dire nulla. Sentirsi così sotto esame mette la ragazza in seria difficoltà: ha sempre odiato che la si fissasse come se fosse un oggetto, una scultura. Eppure si rende perfettamente conto che per Loki è un modo di comunicare, silenzioso e subdolo, certo, ma pur sempre un tentativo di stabilire un contatto con altre persone. Di questo non posso mica fargliene una colpa… anche se mi mette i brividi, visto che pare riesca a leggermi come un libro aperto.
         Si slaccia la collana e ne soppesa il ciondolo nel palmo della mano, pensando a quale potrebbe essere la sua prossima mossa per cavarsi d’impiccio.
         - Entro quattro giorni sarai di nuovo a casa tua-
La voce, ora di nuovo pacata, del Dio degli Inganni rompe quella momentanea tregua di teso silenzio che s’era formata poco prima.
- In che senso? E poi perché proprio quattro giorni? Cos’altro deve succedere?- le domande della ragazza si susseguono rapide, tutte dirette a Loki, o meglio, alla sua schiena, visto che le dà le spalle e fissa la parete della porta.
L’altro si volta leggermente verso di lei con un sopracciglio appena alzato.
- Perché ho ordinato che fosse così, e per la vostra incolumità è meglio che mi diate ascolto, nessuno escluso- replica tranquillamente, tornando a dare le spalle ad Anja.
         La ragazza annuisce distrattamente; su un punto i due occupanti della stanza sono d’accordo: Loki è l’unico a saperne qualcosa, di tutta la situazione, perciò è perfettamente sensato che pretenda gli sia lasciata carta bianca.
E se è vero anche che l’attacco subito non era che un’avvisaglia, probabilmente dare la possibilità a Loki di recuperare il suo scettro potrebbe non essere un’idea tanto campata per aria. Anja si dà mentalmente una pacca sulla spalla, ora sa qual è la prossima mossa da fare.
         - Loki, prendila. Se è vero quello che hai detto, allora la collana serve più a te che a me-
Il dio si volta di scatto, per la prima volta con un’espressione assolutamente allibita in viso, mentre gli occhi saettano da Anja al ciondolo e viceversa. Questione di pochi attimi e ritorna composto come al solito.
- Non posso prenderla, Anja -
- Sì che puoi, visto che la sto dando a te- replica lei porgendogli il monile –È vero, resta comunque un oggetto al quale sono affezionata, ma i ricordi legati a questo ciondolo saranno sempre con me, quindi…-
         Stranamente, però, Loki si allontana; se possibile, serra le mani sui fianchi con ancora più forza rispetto a prima, come se dovesse resistere all’impulso di prendere il gioiello.
- Rimettitelo al collo-
-No- la ragazza fa penzolare la pietra ad un niente dal viso del dio, che scatta indietro; si è resa conto che qualcosa non va e soprattutto che Loki sembri temere di avvicinarsi al monile. Stavolta non mi freghi, bello mio… vediamo se una comune mortale riesce a batterti in astuzia.
- Come vuoi, allora. La terrò io e tutti quanti dovremo darci dentro per salvarci la pelle-
         Anja fa per rimettersi il ciondolo, sempre sotto lo sguardo attento di Loki; all’ultimo momento, però, finge di perdere la presa e lascia che il gioiello le scivoli tra le dita, volando inesorabilmente verso il pavimento di cemento.
Loki si muove a velocità disumana e recupera la collana un attimo prima che tocchi terra. Si rimette diritto e Anja si accorge che l’altro sta fissando la mano che sorregge il ciondolo con espressione disgustata.
Mano che sta diventando azzurro-blu, con linee più scure che si intrecciano e risalgono sotto la manica delle veste. Anche il collo e il viso stanno pian piano assumendo lo stesso colore. Loki prorompe in un gemito strozzato, una specie di singhiozzo, e si volta di nuovo, nascondendosi il viso con le mani.
         Ma che diav… Ok Anja, respira: la gente comune non diventa blu, di solito, e se lo è vuol dire che è morta soffocata. Lui è un dio, più o meno, e forse anche qualcos’altro… Aspetta, aspetta aspetta aspetta! Leggenda vuole che sia mezzo gigante di ghiaccio, o qualcosa che ci somigli… Ora ha tutto più senso.
Raccogliendo tutta la calma di cui dispone, Anja gli gira attorno e gli si posiziona di fronte; delicatamente, gli sfila la collana dalla mano e la poggia sul tavolo lì vicino.
La sua pelle è gelida… guarda che segno ho sulla mano, pare un’ustione da freddo.
         Ignorando il segno rosso che ha sul palmo della mano, stringe i denti e forza Loki a togliere le mani dal viso. Il contatto con la pelle fredda le manda stilettate di dolore su per i polsi, ma Anja tiene duro: non è il suo benessere che le importa al momento.
         - Loki, apri gli occhi, per favore- chiede con voce il più possibile pacata e dolce, come se si stesse rivolgendo ad un cucciolo smarrito, e, forse, il dio non è poi molto diverso. Tuttavia l’altro china la testa e fa un passo indietro, ben deciso a starle il più possibile lontano.
- Non dovevi vedermi così. Nessuno doveva- sussurra flebile Loki –Perché non hai paura del mostro? Quando eri piccola, non ti hanno insegnato a temermi?- calca in modo particolare quest’ultima parola e lentamente alza la testa, ma gli occhi restano chiusi.
- Li ho visti, i mostri, e credimi, non ti somigliano per nulla. Di sicuro non dal punto di vista fisico, tantomeno per il carattere-
         La schietta affermazione di Anja fa spalancare gli occhi al dio, che brillano come rubini sotto la luce dei neon. Sono… incredibili, la cosa più strana e bella che la ragazza abbia mai visto.
- Sono…-
- Sono orrendi, lo so. Aspetta che mi calmi e tornerò normale. Anzi, me ne vado per un po’-  Detto questo, Loki fa per avviarsi di gran carriera verso la porta, ma Anja lo blocca gentilmente con una mano sul petto.
- Sono molto belli, davvero. Strani, se vuoi, ma non orrendi-
- Non mentire a me- ribatte l’altro piccato.
- Non sto mentendo, infatti. Prova a fidarti di me, per una volta- gli prende delicatamente i polsi e poi prosegue –Perché odi tanto il tuo aspetto?-
- Perché…- comincia titubante –Perché mi ricorda costantemente che non sono un Asgardiano, e che sono troppo gracile per essere uno Jotunn. Sono un errore che l’Universo lascia sopravvivere, un aborto che sarebbe stato più pietoso eliminare una volta per tutte. Non che non ci abbiano provato, comunque-
         L’espressione sul viso di Loki spezza il cuore ad Anja; in quale maledetto mondo si può trattare una persona tanto male al punto che questa desideri morire, o non essere addirittura mai nata?
- Non immaginavo che fossero sempre stati così crudeli con te… Mi si spezza il cuore, a vederti così. Davvero-
-L’ultima persona che mi ha detto questo, era mia madre… e anche lei sapeva- ribatte Loki con astio, instillando puro veleno in ogni singola parola, a causa del tradimento subito.
- Sai, ho imparato un paio di cosette, quando ero all’Interpol- riprende Anja, sempre con voce dolce e misurata –Quel che è stato è stato, e se continui a starci male, fai il gioco di chi ti ha ferito. E poi…-
-Poi cosa?- domanda il dio, fissandola con quegli occhi di fiamme dardeggianti, così diversi dai suoi soliti, ma non meno belli. Hanno luce propria, in quel volto color del mare.
 - Non ha importanza come appari all’esterno- replica lei sorridendo – Per quanto mi riguarda, potresti anche essere verdino a strisce gialle e rosa, non me ne fregherebbe nulla. Ma quello che hai qui dentro- e nel dirlo, gli picchietta gentilmente la tempia – E quello che porti qui- e gli posa la mano sul cuore –Non cambieranno mai. Sono i nostri pensieri, le nostre emozioni e quello che facciamo a definire chi siamo, non come appariamo all’esterno, o cosa la gente pensa di noi-
         Anja sorride e gli lascia andare i polsi; spera davvero che Loki capisca fino in fondo ciò che lei ha voluto dirgli, e che l’ha fatto per il suo bene e nient’altro che questo. È stato tradito, umiliato e ferito da molti nel corso della sua vita, e lei non vuole essere l’ultima voce di quell’elenco infinito. Nessuno dovrebbe mai arrivare al punto di desiderare di morire, piuttosto che di vivere.
         - Come posso sapere che mi stai dicendo questo per mero disinteresse e non per qualche altro motivo?- le chiede Loki, improvvisamente circospetto.
- Perché sto imparando a conoscerti, e quel che vedo sotto questa corazza blu gelata come un sorbetto –cosa di cui vado matta, peraltro- mi piace. Molto. E se anche ci fossero altri motivi sotto – e credimi, non è questo il caso- non pensi che vorrei avere vicina l’unica persona che possa, e lo so per certo, guardarmi le spalle?-
         Lentamente, Loki annuisce e allo stesso tempo il colorito bluastro sbiadisce, lasciando il posto alla consueta carnagione alabastrina. Quasi certamente si è calmato quel tanto che basta per riprendere un minimo di controllo su di sé.
Si appoggia al bordo del tavolo, stremato, mentre gli occhi ritornano del ben noto verde smeraldo.
- Tutto bene?-
-Passare da una forma all’altra è stancante, Anja, soprattutto se una delle due non la senti come tua -
- Ti credo- replica lei a mezza voce, prima di appoggiarsi con delicatezza al dio e stringerlo in un abbraccio. La sua pelle nell’incavo del collo profuma di neve e boschi in inverno. Per la ragazza, profuma di casa.
Pian piano, sente le braccia del dio ricambiare la sua stretta, prima titubanti, poi sempre più sicure.
- Se ti chiedessi qualcosa, tu lo faresti, per me?- le sussurra Loki all’orecchio, tenendola ben stretta contro di sé.
- Dimmi tutto-
- Qualunque cosa succeda, non lasciare che altri ti mettano i piedi in testa, ma ascolta sempre te stessa e segui il tuo istinto. È tutta una questione di equilibrio… l’equilibrio dell’Universo va sempre mantenuto, e tu sei l’ago della bilancia. E, un’altra cosa: non cacciarti nei guai se non è davvero necessario. Ho la tua parola?-
Anja si scosta leggermente, quel tanto che basta per guardare Loki negli occhi, ora di nuovo verdi, quindi scuote la testa.
- Non hai la mia parola, ma la mia promessa. Prometto che farò quello che mi hai chiesto. Sai – soggiunge, sussurrandogli all’orecchio –Mantengo sempre le promesse che faccio-
Si riappoggia alla spalla del dio, beandosi di quel contatto inatteso, ma piacevole oltre ogni immaginazione. Chi l’avrebbe mai detto, che avrebbero potuto trovare un punto d’incontro, alla fine?
-Ma perché ce l’hai coi miei capelli?- borbotta Anja ancora perplessa. Di certo non si aspetta la risposta che invece arriva prontamente.
-Sono belli. Degni di una regina. E tu perché sei fissata con me?-
-Mi piaci. E saresti l’unico l’uomo che una donna sana di mente vorrebbe accanto a sé-
         Loki prorompe in una risata soddisfatta e seducente, che riverbera nel suo petto e infonde ad Anja una sicurezza mai provata prima.
-Stavolta ti sei davvero scoperta troppo, Anja-
-Anche tu, Loki-
-Sembra di sì- si limita a constatare l’altro, rafforzando al contempo la stretta attorno alla vita di lei.
Però mi sento così bene, si scopre a pensare Anja. E adoro il modo in cui dice il mio nome; non so ancora tutto quello che dovrei, però non mi interessa. Purchè questo momento non finisca…
         Se si potesse scattare una foto del senso di profonda felicità, sicurezza e pace col mondo che prova Anja in questo momento, sarebbe proprio l’immagine di lei e Loki stretti in quell’abbraccio, dispersi chissà dove in mezzo all’Alaska.



N.d.A.
Rieccomi a voi! Scusate, scusate, scusate!!! Mi rendo conto che dall’ultimo aggiornamento è passata una vita, e che avevo promesso non sarebbe più successo, ma ahimè l’università e una spaventosa mancanza di vena creativa hanno deciso altrimenti.
Due parole su questo capitolo: anzitutto, è una vita che morivo dalla voglia di scriverlo! Ancora prima di sapere come sarebbe andata la storia, sapevo che doveva esserci questa scena. Secondo punto, dal prossimo capitolo torneremo a vedere un po’ di azione, che ultimamente s’è presa una vacanza. Bene, credo di avervi detto tutto, almeno per adesso XD quindi non vi annoio oltre.
Per le recensioni: Thiare, Alexien, annina_76Ebi Tempura, La_Polly e ILike , PollyHiddles, MrsLaufeyson -  un caloroso ringraziamento per le vostre recensioni!-
Per averla inserita nelle preferite: akiralovemanga, annina_76, caspi, DarthGiuly, Elena_Laufyson, fredfredina, ILike, La Morenas Riddle, MarraMara28,  PollyHiddles, Stella_Ely, Thiare, Tony Stark, Welcome to the dark side, _montblanc_  - sono felice di vedere che siete aumentate!!-
Per averla inserita nelle seguite:  ale0_0, Alexa Dubhe Black, Alexien, Amira_, angelika4ever, big gio 98, dama galadriel, db claudia, Destiel_Doped, Ebi Tempura, Elena_Laufeyson, Foxx,  ILike, IlrespirodelleOnde, La Morenas Riddle, Lady of the sea, laraloveshiddles, Loki_Laufeyson, marilu396, maura 77, mystique_A, nakimire, obiwankenobi, PollyHiddles, ponyothewitch, sakura 92, Sharleen, Silvermoon00, simo 95, TaylorAllisonSwift, Thranduil Oropherion, tykisgirl, veronika 87, Welcome to the dark side - wow, aumentate ogni giorno di più! XD infinite volte grazie, sono contentissima!!-
Per averla inserita tra le ricordate:   Feelings, Zakurio e  Elenoriel, ErZa_chan- un grazie speciale anche a voi, che vi ricordate della mia follia! Che bello vedere che siete aumentate! XD
Bene, direi che ora è davvero tutto!! Alla prossima e non vedo l’ora di avere i vostri pareri, perciò recensite, recensite e recensite!!
Una bacio grande grande!
Mòrrigan <3

 
 
  
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