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Autore: bolt    27/04/2014    4 recensioni
Hinata accese la luce sulla scrivania e si mise a studiare storia. Quando Sasuke vide la luce dalla sua finestra si sentì sollevato. Hinata si era calmata per fortuna. Poi il ragazzo si mise a studiare geografia, il giorno dopo lo attendeva un test di verifica sugli stati europei.
Genere: Romantico, Sentimentale, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Nuovo Personaggio, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Sasuke
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Sasuke e Hinata arrivarono a casa Uchiha in pochissimo tempo. Avevano fatto una corsa per arrivare puntuali.
-Ho il fiatone. Non ce la faccio più.
-Forse ho esagerato a farti correre tanto.
-Non fa niente Sasuke. Mi serviva un po’ di corsa. Così resto in forma.
-Sei perfetta così come sei.
-Sto bene o devo andare a casa a darmi una pettinata ai capelli?
-Stai benissimo. Entriamo.
Sasuke e Hinata entrarono in casa Uchiha e andarono subito nel salotto.
-Mamma sono tornato.
-Hinata hai accettato il mio invito. Sono contenta che tu sia diventata la fidanzata di Sasuke. non poteva scegliere ragazza migliore.
Mikoto strinse forte Hinata e la trascinò in cucina.
-Lo sapevo che avrebbe sequestrato la mia ragazza.
-Fratellino vedo che Hinata non è scappata a causa del tuo caratteraccio. Complimenti per la scelta.
-Non dirai cose strane a tavola vero?
-Tranquillo fratellino. Sono il professore di Hinata non posso metterla in imbarazzo, non si fiderebbe più di me. I miei allievi devono avere fiducia nel loro professore.
-Prendi il tuo ruolo molto seriamente. Stai attento a non parlare a sproposito mentre parli ai tuoi studenti.
-Hai paura che parli alla classe di qualche episodio della mia vita che riguarda anche te. Temi che Hinata scopra qualcosa di te?
-Smettila di scherzare.
-Ragazzi a cena.
-Papà non viene?
-Tuo padre è partito per un altro viaggio di lavoro. L’azienda manda sempre lui in giro perché sanno che è capace di concludere gli affari più velocemente. Sasuke siediti vicino a Hinata. Spero ti piaccia il mio pollo cara. Forza mangiate.
-Signora è buonissimo.
-Grazie cara. Prendi anche un po’ di pane fatto in casa.
-Mi insegnerebbe a farlo. Ci ho sempre voluto provare ma non so come si fa.
-Allora vieni qui domenica mattina che ti faccio vedere tutti i procedimenti.
-Grazie signora.
Finita la cena si misero tutti a chiacchierare in salotto. Era una serata bellissima. Hinata si sentiva a suo agio. Finalmente poteva dire di avere qualcuno che le voleva veramente bene.
Poi qualcuno suonò al campanello.
-Signor Hyuga cosa la porta qui?
-Signora Uchiha mia figlia è qui?
-Sì. Ha cenato con noi.
-Quella ragazza mi farà diventare pazzo. Non fa altro che disobbedirmi. Non mi aveva detto che veniva qui per cena. In più ha lasciato tutta la cucina sporca e il bucato steso. Vorrei sapere perché non fa mai il suo dovere in casa.
-Signor Hyuga non credo che Hinata le abbia disobbedito. È una ragazza buona e gentile e si fa in quattro per renderla orgoglioso di lei.
-Quella ragazza non fa che combinare guai.
-Perché tratta Hinata in questo modo?
-Io la tratto benissimo. Quella piccola ragazzina vi ha raccontato un sacco di bugie sul mio conto.
-Hinata non parla mai male di lei. Non si è mai lamentata di niente.
-Avrà capito che sono un buon padre. Hinata vieni subito qui dobbiamo tornare a casa.
Hinata sussultò sentendo le urla del padre.
-Scusate per il disturbo.
Sasuke afferrò Hinata e la strinse forte.
-Se ti fa male chiamami. Non tollero che ti urli contro e ti picchi.
-Non mi succederà niente. A domani mattina.
Hinata abbracciò forte Sasuke e poi corse dal padre.
-Arrivederci signora Mikoto. Grazie per la cena.
-A presto cara. Arrivederci signor Hyuga.
Il padre di Hinata la spinse verso casa mentre Mikoto rientrava.
-Quello è un bruto. Come fa a trattare tanto male Hinata. Non li sopporto gli uomini come lui.
-Mamma di solito non parli in questo modo. Il signor Hyuga deve darti fastidio sul serio.
-Hai ragione Itachi. Il signor Hyuga mi irrita.
 
A casa Hyuga
Hiashi portò Hinata in cantina e ce la chiuse dentro.
-Tu dormirai qui sotto questa notte. È la punizione per essere tornata tardi.
-Padre qui fa freddo la notte.
-Copriti con le vecchie coperte che ci sono negli scatoloni.
-Padre quelle le abbiamo donate ai poveri.
-Allora scaldati facendo un po’ di esercizio fisico. Da me non avrai aiuti. Buonanotte Hinata. Dormi domani devi alzarti presto per andare a scuola. La tua cartella ce l’hai lì con te quindi fai i compiti per domani.
La ragazza era chiusa in cantina vestita in divisa scolastica. In quel luogo buio faceva veramente freddo di notte. Ma per Hiashi chiudere la figlia in quel luogo tetro significava temprarla.
Dopo un’ora Sasuke inviò un messaggio a Hinata. Per fortuna il padre non le aveva tolto il cellulare.
-Ti ha fatto qualcosa?
-Sasuke fa freddo qui sotto e ho paura.
-Dove?
-Mio padre mi ha chiusa in cantina.
-Deve essere impazzito. Sono le dieci starai gelando lì sotto. C’è una finestra da cui puoi uscire?
-No, la luce è debole e non vedo quasi niente. Infatti ho potuto fare solo alcuni esercizi per domani. Non riesco a studiare con questa luce.
-Hinata pensi sempre al dovere prima che a te stessa. Vengo a tirarti fuori.
-Non farlo. Mio padre potrebbe reagire male. Non voglio che ti faccia male. Io starò bene.
-Non ti lascio lì sotto tutta la notte. Guarda bene se c’è una finestra.
-Vedo solo una piccola finestrella che affaccia sul giardino.
Sasuke chiamò Hinata sul cellulare.
-Hinata riesci a passare dalla finestra?
-La finestra è troppo piccola. Ci passerebbe solo un bambino.
-Ora vengo in giardino e ti passo due coperte.
-Non devi fare sciocchezze. Se mio padre ti vede passerai dei guai.
-Io non posso lasciarti lì al gelo senza far niente. Hinata io ti amo non posso vederti soffrire. Sto arrivando.
Sasuke attaccò e corse a prendere delle coperte.
 Arrivato nel giardino di casa Hyuga individuò la finestra della cantina. Intanto Hinata salì su una sedia e aprì la finestra.
-Hinata sono qui.
-Non dovevi venire.
-Quale uomo vorrebbe vedere soffrire la donna che ama. Non dormirei per tutta la notte sapendo che stai gelando in una cantina buia e fredda. Ecco ti ho portato tre coperte e una torcia.
-Grazie Sasuke. Sarò coraggiosa e non avrò paura qui sotto da sola. Domani uscirò di casa con il mio solito sorriso. Non permetterò a mio padre di rubarmi anche quello.
-Sei più forte di quanto immagini dolce Hinata. Se ti serve qualcosa chiamami.
-Corri in casa prima che mio padre ti senta.
-Ricordati che io ti penso.
-A domani Sasuke.
-Buonanotte principessa.
Sasuke corse in casa e tornò in camera sua. Intanto Hinata finiva di studiare. Verso mezzanotte e trenta la ragazza si addormentò. La mattina seguente si alzò alle sei a causa del rumore della porta della cantina.
-Ora puoi uscire Hinata.
Per fortuna Hinata era riuscita a nascondere le coperte e la torcia in una cassetta di legno vuota.
La ragazza corse di sopra a farsi una doccia e si mise la divisa della scuola di ricambio.
-Padre la colazione è pronta sul tavolo. Io esco.
-Questo pomeriggio parto per un viaggio di lavoro. Starò via per una settimana. Mentre sono via tua sorella passerà tutta la settimana da tua zia. La porterà lei a scuola e andrà anche a prenderla. Resterai da sola in casa per sette  giorni. Non fare danni. Ora puoi andare a scuola.
-Buon lavoro padre.
Hinata uscì di casa e vide Sasuke che l’aspettava.
-Buongiorno principessa. Hai avuto paura?
-No, ho pensato a te e sono stata bene. Devo essere più coraggiosa. Non mi lascerò abbattere dai gesti impulsivi e le parole di mio padre.
-Sei davvero coraggiosa.
-Mio padre parte per un viaggio di lavoro di una settimana. Non rischio di finire di nuovo in cantina. Questa sera lavo le coperte e domani sera te le riporto.
-Non c’è fretta. Puoi riportarmele con calma. Tua sorella starà a casa con te mentre tuo padre è fuori città?
-No, lei andrà a dormire dalla zia. Passerà sette giorni da lei. La zia adora Hanabi.
-Se sei tutta sola potremo passare più tempo insieme dopo il lavoro.
-Sasuke perché hai quel sorrisetto?
-Potrò stringerti tutta le sere finché tuo padre non torna. Non devi temere che lui venga a casa mia a chiamarti e potrai stare da me a cena.
-Non voglio creare problemi. Non posso venire tutte le sere da te.
-La mamma sarà felicissima di averti a cena tutte le sere. Scommetto che ah già preparato un grembiule per cucinare con te.
-Grazie di tutto Sasuke.
-Per te arriverai anche a Kyoto a piedi.
-Sasuke come fai a dire certe cose.
-Dico solo la verità. Siamo già arrivati a scuola. Ci vediamo dopo gli allenamenti.
-A dopo Sasuke.
Hinata corse in classe e trovò le sue compagne vicino al suo banco.
-Hinata è vero che stai con Sasuke Uchiha?- domandò una delle amiche della ragazza.
-Sì. Stiamo insieme da qualche giorno. Ma che ve l’ha detto?
-Ne parla tutta la scuola.
 
Intanto nella classe di Sasuke
-Sasukino finalmente sei arrivato in classe. È vero che stai con la ragazza che frequenta il nostro club di tiro con l’arco? Stai davvero con la riserva della nostra squadra?
-Chi vi ha raccontato questa storia?
-Kabuto ha detto che ti ha sentito parlare di lei con Naruto.
-Io e Sakura non ci abbiamo creduto.  Sicuramente uno bello come te non può stare con quella ragazza.
-Io sono fidanzato con Hinata.
-Cosa? Non puoi farci questo Sasuke. Noi due abbiamo aperto il tuo fan club- disse Sakura.
-Sakura lascia perdere Sasuke. Ti ha detto che è già fidanzato. Perché non ti metti con me?- disse Naruto.
-Naruto perché sei sempre così insistente. Non sei il mio tipo.
-Sakurina io non mi arrendo facilmente.
Il professor Kakashi entrò in classe e tutti si sistemarono al loro posto.
Nella classe di fianco il professor Orochimaru interrogava Hinata.
-Molto brava signorina Hyuga. Anche la sua verifica è andata benissimo. Ha ottenuto il voto più alto. Bene le metterò un altro otto.
Otto era il voto più alto per il professor Orochimaru. Non  metteva mai a nessuno un voto più alto di otto.
-Ora può tornare al suo posto.
Durante la pausa pranzo Hinata andò da Sasuke. Stava parlando con Naruto.
-Sasuke le mie compagne di classe mi hanno detto che siamo una bella coppia.
-Hinata anche Naruto ci ha fatto i complimenti.
-Ti avevo detto di non dirle questa cosa.
-Naruto io le racconto tutto.
-Tutto? Non le avrai raccontato anche di quando mi sono spaventato per quel topo nel nostro spogliatoio.
-No, quello lo hai appena detto tu.
-Sono proprio fesso.
Hinata scoppiò a ridere.
-Voi due dovreste fare i comici. Siete davvero divertenti insieme.
-In realtà io e Naruto litighiamo molto. Purtroppo con lui è impossibile discutere perché dopo cinque minuti non ti ascolta più. Hinata è stato Kabuto a dire a spargere la voce del nostro fidanzamento. Stai attenta quando vai in giro non vorrei che quel serpente facesse qualche brutto scherzo.
-Starò attenta. Grazie. Ora torni in classe. Tra poco arriva il professor Uchiha.
-Mio fratello ha lezione anche oggi. È bravo come insegnante?
-Sì. È molto bravo. Pensa che lo ascoltano anche le ragazze che di solito passano la lezione a chiacchierare.
-Mio fratello fa l’incantatore di professione.
-Non ti preoccupare Sasuke io non sono affascinata da lui. L’unico che può incantarmi sei tu.
-Hinata se non fossimo a scuola e ci fosse questo moccioso davanti a me ti avrei già baciato.
-A dopo Sasuke.
Hinata rientrò nella sua classe mentre arrivava il professore di storia. Un gruppo di ragazze circondò Itachi per chiedergli di spiegargli alcune cose che non avevano capito.
 
Dopo gli allenamenti Hinata e Sasuke corsero al negozio e andarono a cambiarsi con le divise ordinate dal signor Jiraya.
-Hinata sembri una maestra con quella divisa. Ti sta veramente bene.
-Stai benissimo anche tu in giacca e cravatta.
I ragazzi andarono davanti alla cassa e presero i libri da sistemare. Dopo qualche minuto entrarono circa dieci persone. Hinata e Sasuke si divisero e servirono tutti i clienti. Quel giorno la libreria era piuttosto affollata. Dopo un’ora di lavoro Hinata aveva incassato trecento dollari mentre Sasuke ne aveva guadagnati cinquecento.
-Hinata puoi venire un attimo alla cassa. Queste signore sono mie clienti fisse. Vorrebbero dei pacchi regalo per i nipoti. Li faresti tu. Io non sono molto bravo- disse il signor Jiraya.
-Va bene.
-La carta regalo e le buste sono sotto il bancone. Le forbivi e i nastri sono dietro di te.
-Ok. I nipoti sono maschi o femmine.
-Mio nipote ha quattro anni.
-Invece mia nipote ha sei anni.
-Allora ci vuole della carta regalo adatta ai bambini.
Hinata fece due pacchetti splendidi e le signore la ringraziarono.
-Grazie Hinata non sarei mai riuscito a fare dei pacchetti così belli.
-Torno a sistemare i libri.
Finito di lavorare il signor Jiraya pagò i due ragazzi e li mandò a casa.
-Andiamo a casa. La mamma ci aspetta per la cena. Le ho mandato un messaggio per dirle che venivi anche tu a cena.
-Sicuro che non disturbo?
-Certo.
Sasuke prese per mano Hinata e si incamminarono verso casa.
 
A casa Uchiha
-Hinata sono contenta che tu sia di nuovo a cena da noi. Tuo padre ti ha trattata male ieri?
-Mio padre si è solo preoccupato per me.
Hinata non poteva dire a Mikoto quello che era successo. Sarebbe potuta andare dal padre e dirgli qualcosa. Non voleva che suo padre urlasse anche con lei.
Sasuke aveva capito cosa stava pensando Hinata. La ragazza temeva che il padre se la prendesse con Mikoto. Era un uomo davvero irascibile.
-Accomodati cara. Stasera ci sono gli spaghetti con le polpette di carne. E poi vi ho preparato un ottimo tiramisù.
-Grazie signora Mikoto. Lei è sempre molto gentile.
-Ormai sei un membro della famiglia Hinata. Qui sarai sempre trattata bene. Se mio figlio ti fa soffrire dimmelo e io lo sculaccio.
-Mamma cosa dici. Ti sembro il tipo che spezza il cuore della ragazza che ama?
-Sei pur sempre un ragazzo. Stai molto attento a trattarla bene.
-Sono sicura che Sasuke non mi farà soffrire.
Sasuke strinse forte la mano di Hinata. Era straordinaria la fiducia che la ragazza aveva nei suo confronti.
Dopo cena Hinata e Sasuke guardarono un film nel salone di casa Uchiha. Sasuke stringeva la mano di Hinata e la ragazza aveva la testa poggiata sulla spalla di lui. Sasuke la trovava davvero adorabile, era così dolce e bella.
Dopo quaranta minuti di film Hinata si addormentò vicino al ragazzo. Sasuke si accorse che la ragazza dormiva e chiamò la madre.
-Povera ragazza. Deve essere molto stanca.
-Non fa altro che lavorare e studiare. Non ha mai un giorno di tranquillità.
-Sasuke sono sicura che tu saprai come renderla felice. Si vede che le vuoi molto bene.
-La amo più della mia stessa vita.
-Sei un bravo figlio piccolo mio.
-Mamma non chiamarmi in quel modo.
-Porta Hinata in camera tua fra dieci minuti. Io vado a cambiare le lenzuola. Ti dispiace dormire sul divano per una notte?
-Dormirei anche sui sassi per lei.
Mikoto cambiò il letto e Sasuke portò Hinata in camera sua. La ragazza dormiva tranquilla.
-Sasuke esci dalla camera. Devo metterle il pigiama.
-Dove lo trovi un pigiama per lei?
-Le metterò una delle tue maglie. Le andrà un po’ larga ma la terrà calda e starà comoda. Fuori.
-Va bene mamma.
Mikoto stava togliendo la divisa a Hinata. Quando le tolse la camicia notò che aveva delle piccole cicatrici sulla schiena.
-Piccola cosa ti ha fatto tuo padre.
Mikoto finì di cambiare Hinata e uscì dalla camera abbattuta. Non poteva sopportare certe cose.
-Mamma cosa c’è?
-Niente Sasuke. Vai a dormire.
-Mamma lo vedo che ti preoccupa qualcosa. Hinata ti ha detto qualcosa?
-No, lei dorme. Ho notato che ha delle piccole cicatrici sulla schiena. Sono sicura che non sono cicatrici fatte per delle cadute. Sono un ex infermiera e so riconoscere quando le ferite sono state inferte su una persona.
-Vuoi dire che Hinata è stata picchiata?
-Sì, credo sia stato il padre.
-Allora Hiashi non si limita agli schiaffi.
-Lei ti ha detto che suo padre la schiaffeggia?
-L’altro giorno l’ho trovata a terra e aveva la guancia rossa. Lei mi ha detto che il padre si era arrabbiato con lei e le aveva dato uno schiaffo. Quel folle l’aveva già picchiata in passato.
-Sasuke non devi dirle che sai dei segni sulla schiena. Si vergognerebbe davanti a te. Potrebbe avere paura di non piacerti più.
-Hai ragione mamma. Hinata è una ragazza sensibile. Aspetterò che sia pronta a parlarmi di tutto  e se non vorrà farlo di certo io non la biasimerò. È una faccenda delicata. Io voglio solo il meglio per lei.
-Sei un bravo ragazzo Sasuke. Vai a dormire.
-Buonanotte mamma.
Sasuke restò sveglio a pensare per qualche minuto. Era preoccupato per Hinata. Come faceva a sopportare tutto. Era più forte di quanto credeva. In futuro lui l’avrebbe portata via da quella casa e si sarebbe costruito una nuova famiglia con lei. Hinata non avrebbe dovuto più sopportare le cattiverie del padre.
  
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