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Autore: LouisYouHottie    27/04/2014    2 recensioni
Cassie Walker è una ragazza normale, intelligente, carina, divertente ed innamorata di una boyband britannica/irlandese, gli One Direction, ma nessuno lo sa, preferisce tenere questo segreto per sé. Un giorno, quando Cassie chiama la sua migliore amica su Skype, Nikita, compone casualmente il numero errato e si trova faccia a faccia con... Louis Tomlinson?
Cosa accadrebbe se un errore si rivelasse la cosa più bella che vi sia mai successa?
Attenzione: questa fan fiction è una traduzione.
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Liam Payne, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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One More Step And I'm In Narnia







Cassie's POV

"Calmatevi!" Interviene il professore, Mr Clarke, chiaramente annoiato. 

Posso capire perché, però. Voglio dire, quasi ogni ragazza in questa classe sta parlando, sovraeccitata, del fatto che gli One Direction siano tornati in Inghilterra.

Ora, non fraintendetemi, mi piacciono gli One Direction, fanno bella musica, e sono incredibilmente belli, ma non lascio che un'infatuazione mi dia alla testa.

Probabilmente starete pensando, woah, Cassie conosce una parolona.

Beh, vi dirò, in realtà sono molto intelligente...

Per quello e perché sono ad Inglese ora ed abbiamo appena affrontato la parola "infatuazione".

"Ho sentito che sono al Milkshake City proprio ora!" Urla una ragazza dietro di me.

SONO AL MILKSHAKE CITY ORA? OH MIO DIO! Dovrei stalkerarli oggi! 

Okay, forse ho mentito.

Io amo gli One Direction.

Li adoro in tutti i modi, ma non lo dico a nessuno, sono una directioner chiusa in un armadio.

Nessuno sa del mio amore verso loro, infatti sono così indietro nell'armadio dal nascondere il mio amore verso gli One Direction, che mi basta un passo in più per essere a Narnia.

Lo nascondo perché non voglio essere parte della folla che non riesce a stare zitta quando si tratta di loro. Voglio tenere questo amore per me. 

Probabilmente sono la persona più egoista di sempre. 

Iniziai a fissare l'orologio, imponendo al tempo di darsi una mossa a passare, ma sanno tutti che si ottiene l'effetto contrario. 

Giurai di aver appena visto le lancette muoversi all'indietro.

Feci voltare lo sguardo dall'orologio alla mia migliore amica, Nikita, seduta dall'altra parte della classe.

Come al solito stava totalmente e completamente prestando attenzione.. al sogno che stava avendo.

Mi trattenni dal ridacchiare al guardare la sua faccia.

Tirai fuori il mio cellulare, aprii l'applicazione della fotocamera e zoommai fin quando si poté vedere perfettamente il suo viso, dopodiché scattai la foto.

"Signorina Walker, ha qualche ragione per poter usare il telefono?" Mi chiese Mr. Clarke. 

Misi subito il telefono al mio orecchio. "Mamma? Spot è dal veterinario? Cosa gli è successo? Starà bene?" Domandai, fingendo di essere triste.

Dov'è il mio premio? Perché questa performance merita un Oscar.

Vi starete ovviamente chiedendo il perché

Beh, semplice, non ho un cane.

"Bel trucchetto, Signorina Walker" Disse Mr Clarke.

"Di cosa sta parlando professore? Il mio cane, Stripes, è dal veterinario, e lei pensa che sia una messa in scena?" Dissi.

"Non ha detto che si chiamava Spot?" domandò.

"Stavo.. solo.. testando la sua memoria. Ben fatto! Una stellina d'oro per lei, Mr Clarke!" dissi.

La classe stava cercando di trattenere delle risate, e Nikita.. beh, Nikita era nel mondo dei sogni.

"Consegnami il cellulare!"  disse.

"Oh, per favore Mr Clarke! Sono stata brava in classe! Non ho menzionato le parole "One" e "Direction" nemmeno una volta. Okay, togliendo ora, ma non conta! Sono stata zitta! Per favore, non prendere il mio bambino." Pregai.

"Va bene, solo per questa volta, ma la prossima te lo confisco!" Disse il professore.

"Non succederà, Mr Clarke! Ha la mia parola... Aspetta, intende per il resto di oggi o a partire da domani?" Domandai. 

Alzò gli occhi su di me. "Quindi immagino che inizi da oggi" Affermai, proprio prima del suono della campanella.

Guardai Nikita, che saltò sulla sedia improvvisamente al suono della campanella. Scoppiai a ridere.

"Buongiorno Dormigliona!" le dissi.

"Buongiorno Nikita. Domani sarai in detenzione dove potrai recuperare tutto il sonno perduto." Disse Mr Clarke prima di varcare la porta ed andare via.

"Cosa mi sono persa?" Domandò Nikita.

"Oh, non molto. Abbiamo imparato la parola "infatuazione", le altre ragazze non smettevano di parlare del fatto che sono tornati gli One Direction e il mio cane Spot è dal veterinario." Dissi velocemente.

"Punto primo, tu non hai un cane. E se lo avessi spero che lo chiameresti con un nome più originale di Spot (ndt Spot significa macchia in inglese, non sapevo come impostarlo)." Disse  Nikita.

"Beh, vedi, il mio cane non avrebbe delle macchie quindi, chiamarlo Spot, sarebbe originale."

"Acuta osservazione. Comunque, punto secondo, non hanno mai smesso di parlare, vero? Scommetto che non smettevano di dire  "Oh mio Dio! Gli One Direction sono tornati!" disse.

Un'altra ragione per la quale nessuno sa che amo gli One Direction. Nikita li odia. Li detesta. Non so perché, ma è così. Quindi se glielo dicessi discuteremmo sempre su di loro.

Risi a ciò che aveva detto, anche se in realtà avrei voluto picchiarla con un poster dei ragazzi.

"Vero. Comunque sono così felice che questa giornata sia finalmente finita." Dissi, cambiando argomento.

"Già. La scuola è così noiosa."

"Ma se dormi la maggior parte delle lezioni, non capisco come possa essere noiosa per te." La presi in giro.

"La tua osservazione è giusta, di nuovo. Perché sei così intelligente?" Disse, prendendomi in giro.

"E' un dono, ma anche una maledizione." Dissi e lei scoppiò a ridere.

Il mio cellulare iniziò a squillare. Avevo un nuovo messaggio, da mia mamma. Questo mostra quanto sono popolare.

- Amore, ti sto aspettando fuori scuola. Mamma xx

"E' mia madre, mi sta aspettando fuori. Meglio uscire di qui. Hai bisogno di un passaggio?" Le chiesi.

"No, anche mio padre mi sta aspettando fuori." Disse Nikita.

"Okay, allora ci vediamo dopo su Skype!" Dissi e l'abbracciai.

"Sì! A dopo, ciao! Ti voglio bene" Urlò, a metà del luongo corridoio.

"Anche io!" Le urlai.

Uscii dalla scuola e mi diressi verso la macchina di mia madre.

"Ciao tesoro, com'è andata oggi?" Mi chiese appena salii in macchina.

"Ciao mamma, è stato noioso, come al solito." Risposi.

Guidò fino a casa ascoltando Justin Bieber.

Mia madre ha una strana ossessione verso Bieber, è piuttosto inquietante.

"E' per i capelli!" mi dice sempre.

Potrebbe andare peggio, suppongo. Voglio dire, mi piace Justin Bieber... molto. Non come gli One Direction, ma c'è un piccolo posto nel mio cuore per lui. O un'infatuazione dovrei dire?


**



Appena tornammo a casa, buttai lo zaino sul pavimento e crollai sul mio letto, il tempo per recuperare il sonno arretrato. 

"Cassie! Ho bisogno del tuo aiuto!" Urlò mia madre.

Mi trascinai giù per le scale. "Sì mamma?" Domandai.

"Metti al loro posto le stoviglie asciutte, per favore. Poi ho bisogno che tu appenda il bucato mentre io preparo la cena." Mi disse.
 
"Ma mamma!" Mi lamentai.

"Va bene, allora darò la porzione di spaghetti che ho fatto per te a qualcun altro." Mi prese in giro.

"Okay okay! Vado a farlo!" Dissi.

Dopo aver svolto i compiti che mia madre mi aveva assegnato, decisi finalmente di farmi una dormita. 

Appena mi stesi sul letto, mia madre urlò "Cassie, la cena!". Dio, può una giovane donna farsi una bella dormita in santa pace?

In risposta il mio stomaco brontolò. Indovino sia un no.

Scesi le scale e mi diressi verso la sala da pranzo. "Ciao papà, ciao Mikey." Dissi rivolta a mio padre e al mio fratellino, Mike.

Una volta cenato, decisi di non dormire, perché conoscendo la fortuna che mi accomuna, sarei stata sicuramente interrotta.

Mi diressi verso la mia stanza e cambiai la divisa che ero obbligato ad indossare per la scuola in una maglietta e un paio di shorts.

Lo so, ero ancora in divisa? Sì, ero un po' preoccupata per cambiarmi. Mi lasciai cadere sulla sedia da scrivania e accesi il computer.

Sentii un ronzio famigliare. Mi collegai e con un doppio click aprii la schermata di Skype. 

Una volta connessa, digitai il numero di Nikita. 

"Non stare molto al computer, Cass!" Urlò mio padre.

"Lo so!" Urlai di rimando.

"Ciao?" Disse il computer.

Riportai la mia attenzione allo schermo.

"Hey Kiets, stavo solo- Tu- Tu sei.. tu non sei Nikita." 

 

Questa è una traduzione dell'autrice "LouisYouHottie" su Wattpad.
A me è piaciuta tantissimo e ho riso molto leggendo, quindi ho pensato di pubblicarla qui in Italiano per farla leggere anche a voi. 
Mi scuso per eventuali errori e se la traduzione non è perfetta, ma è davvero complicato tradurre una fan fiction, però ci sto provando.
Vorrei dire che sto traducendo questa storia anche per allenarmi nell'Inglese, per imparare nuovi termini e nuovi detti in Inglese.
Spero vi piacerà proprio come è piaciuta a me, 
al prossimo aggiornamento!

Se avete domande potete scrivermi su twitter: @flawkjdrauhl :) 

 
  
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