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Autore: Burnt Orchid    20/07/2008    8 recensioni
Harry soffre per la perdita di Sirius e viene maltrattato, ma qualcuno di inaspettato viene a salvarlo. Il suo salvatore riesce a ridargli la speranza,e lo aiuta a guarire dalle ferite dell'anima. Sappiate che per me le critiche vanno bene, ma cercate di avere pietà...spero che vi piaccia!
Genere: Drammatico, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Severus Piton
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Contenuti forti
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Poi la voce di Harry risuonò nella stanza "Mi faceva mettere le mani nel fuoco quando bruciavo i pasti."
Severus strinse le braccia attorno a Harry "Io non farò mai una cosa del genere."
"Lo so."
FINE CAP. 27




Due giorni erano passati dal fatidico compleanno, e le giornate di Harry e di Severus proseguivano tranquille.
Harry passava la maggior parte del tempo con Severus o nella stanza del ritratto di sua madre, la quale si sarebbe svegliata proprio il 2 agosto, come Severus aveva predetto.
Severus, quando non era occupato con Harry, passava momenti piuttosto passionali con una certa guaritrice.
Per farla breve, andava tutto bene.


Forse fin troppo bene.



                                                            ***



La mattina del 2 agosto Harry scese dalle scale ed entrò nella cucina per la colazione.
"Buo-o-oh-ongiorno" Disse sbadigliando.
Severus roteò gli occhi, dicendo con voce seria "Vedo che le tue maniere non sono molto migliorate da quando sei qui."
Harry lo guardò, un po' sconcertato, e poi mormorò con voce incerta "Ehm... Scusa."
Severus lo fissò.
Poi indico un angolo del muro, e disse "Vai ad affrontare quell'angolo. Per cinque minuti."
Harry boccheggiò, ma l'uomo gli riservò solo uno sguardo severo, e il ragazzino si affrettò ad obbedire.

Sembrava che i minuti non passassero mai.
Harry si ordinò di respirare profondamente e si fermò prima di chiudere le mani in due pugni.
Fissò il muro bianchissimo.
Senza emettere un suono.

Sentiva il rumore delle pagine della Gazzetta che Severus sfogliava.
La forchetta del professore che tintinnava sul piatto, il bicchiere che si posava sul tavolo, il vento che batteva sulle finestre, il fruscio della tunica di Piton.
Il respiro dell'uomo, ed il suo stesso respiro.
Le fiamme che scoppiettavano nel camino.
Chiuse gli occhi.
Il suo battito del cuore.
Ed infine, la voce profonda di Severus.

"Puoi venire a sederti."

Riaprì gli occhi.
Ancora bianco.
Poi si allontanò dall'angolo, e si sedette al tavolo, di fronte a Severus, ma evitò di guardarlo.

Poggiò le mani sulle sue cosce, ed abbassò lo sguardo.

"Mangia, Harry."

Harry prese la forchetta e mangiò la pancetta e le uova.
Il pasto proseguì in silenzio.

Ma Harry non resisteva più.
Doveva dire qualcosa.
Scusarsi.
Riscattarsi.
Rimediare.

Aprì la bocca e poi la chiuse.
La riaprì e la richiuse.

Le sue esitazioni non passarono inosservate "Devi dire qualcosa o stai sperimentando la ginnastica facciale?"
La domanda era intrisa di ironia ma non sembrava crudele.
Severus non appariva arrabbiato.

Harry disse "Mi dispiace... per... per prima", poi aggiunse "Io non stavo pensando alle mie maniere."
Severus alzò le sopracciglia, poi la sua espressione sembrò addolcirsi, e replicò "Harry, è tutto a posto. Sei stato punito. E' mio dovere punirti quando fai qualcosa di sbagliato, capisci?"
Harry annuì.
Severus sorrise e concluse "Allora non parliamone più".



                                                        ***


La verità era che Severus era nervoso quella mattina.
Sapeva che Lily si sarebbe svegliata quella sera, e prima o poi avrebbe dovuto parlarle.
Era preoccupato.
L'aveva amata tanto, ma non abbastanza, e temeva di vedere ancora il rifiuto che aveva brillato nei suoi smeraldi circa vent'anni prima, quando la loro amicizia era conclusa definitivamente.

Sapeva che non avrebbe dovuto sfogare la sua agitazione su Harry, ma le abitudini erano dure a morire.
La pozione perde il sapore ma non l'effetto, diceva sempre lui.

Avrebbe dovuto lavorarci su.
E parecchio, anche.



                                                        ***



Harry era stato mandato a studiare dopo la colazione.
Si chiuse nella sua camera e tentò di concentrarsi sul tema di Incantesimi.
'Accio: incantesimo semplice e indispensabile, da utilizzare in ogni evenienza'.
Harry sorrise; lo conosceva bene quell'incantesimo.



       




----------------------------------------------------






Un battito d'ali nel cielo.
Un gufo maestoso volò finò alla finestra della biblioteca di Prince Manor.



                                                            ***


Severus salì le scale e bussò alla porta della camera di Harry.
"Entra" risuonò oltre le mura.

Fece ingresso nella stanza e guardò suo figlio piegato sulla scrivania.
Harry si voltò.
Severus fece un mezzo sorriso e poi disse "Devo lavorare su delle pozioni, quindi oggi sarò estremamente impegnato. Non devi disturbarmi per nessun motivo. Se hai qualche problema chiama Lolly e lei mi imformerà se lo troverà necessario. Non devi entrare nella mia camera e neanche nel laboratorio di pozioni, sono stato chiaro?"
Harry portò la mano alla fronte in un saluto militare e rispose ad alta voce "Sì, signor capitano."
Severus avanzò verso di lui, con fare intimidatorio "Dieci punti dal Grifondoro per l'impudenza, Signor Potter."
Poi con una mano massaggiò la parte posteriore del collo di Harry, che stava sorridendo.
Diede un'occhiata al testo, e poi scosse la testa, dicendo "Harry, l'incantesimo d'Appello deriva dal verbo latino accio, accis, accivi, accitum, accire, non accitere."
Harry parve confuso per un istante, ma poì sembrò rinsavire e mormorò "Ah. Giusto. Scusa."
Prese in mano la piuma d'oca e corresse l'errore.
Severus continuò a leggere rapidamente e alla fine disse "Avresti potuto sprecarti a spiegare con più accuratezza gli effetti del controincantesimo Relascio, ma il testo è comunque accettabile. Certo non degno della signorina Granger, ma accettabile. Sinceramente mi aspetto di più da te, Harry."  
Harry non disse nulla, e si morse il labbro inferiore.
La mano sul retro del suo collo si spostò fino alla spalla destra, e Severus ordinò "Prendi un altro foglio di pergamena, Harry. Molto bene. Ora scrivi accio, accis, accivi, accitum, accire. Bene, ora prendi ancora un altro foglio. Inzuppa la piuma d'oca nell'inchiostro. Scrivi, Oblivion: Incantesimo di memoria. Definisci la provenienza, l'utilizzo, il movimento della bacchetta, i vantaggi e gli svantaggi dell'incantesimo. Spiega i vari possibili effetti di questo incantesimo e usa un esempio per spiegare i rischi che si corrono, usufruendo di tale incantesimo senza le date condizioni o capacità (bacchetta danneggiata, ecc...)."

Harry spalancò gli occhi, alle richieste della consegna del tema. Sapeva che avrebbe dovuto scrivere del caso di Allock, com esempio, e sapeva anche che Severus era curioso a riguardo.

Severus parlò ancora "Adesso riprendi la pergamena sulla quale ti ho fatto scrivere il paradigma."
Harry eseguì ed aspettò ulteriori istruzioni.
Sperò che Severus non gli facesse scrivere ancora molto, dato che già immaginava che il tema sull'Oblivion sarebbe stato di una lunghezza infinita.
Rimase deluso.
"Ora ricopialo per cinquanta volte, Harry."
"Che cosa? Stai scherzando?"

Piton arcuò un sopracciglio, e disse severamente "Vuoi ricopiarlo per cento volte, per caso, Harry?"
Il ragazzino strinse le labbra, tacito.
Severus annuì, con espressione soddisfatta "Come pensavo. Ricopialo per cinquanta volte, e poi inizia il tema sull'Incantesimo di Memoria. Domande?"

"Sì."
"Chiedi pure."
"Sei serio?"
Severus fece una brutta espressione, che lo fece apparire più vecchio, e disse con ammonimento "Harry..."
"Dai Severus. E' stato solo un errore di distrazione."
Severus sospirò, e cedette "Molto bene. Diminuirò la pena: ricopia il paradigma solo per quarantanove volte, e non dirmi che non sono buono."
Detto questo, se ne andò.

Harry sospirò, fece un lamento e poggiò la fronte sulla superficie in legno prima di mettersi al lavoro.



                                                            ***


Severus prese per mano Ally e la trascinò in camera sua.
Cominciò a spogliarla rapidamente, ma lei lo fermò "Ehi... aspetta, cos'è questa fretta? Dov'è Harry?"
Severus ghignò, e le passò le mani sulle spalle, prima di scendere al seno "Al momento, è un pochino occupato con i compiti."
Lei sorrise, e scosse lentamente la testa "Povero ragazzo... nemmeno un poco di svago."
"E' l'astinenza dal sesso che mi fa diventare suscettibile" disse lui, avvicinando le labbra al collo elegante di lei.
Ally si lasciò baciare e spogliare per alcuni minuti, aggrappandosi alle spalle di lui, poi chiese "Glielo hai detto?"
Severus continuò a baciarle il seno per un momento, ma poi si stacco e disse "Io ti succhio un capezzolo, e tu pensi a Harry?"
Lei rise un po', ma tornò presto seria "E' che sono preoccupata per come potrebbe prenderla."
Lui sospirò, capendo che a lei non andava e si sedette sul letto coprendosi la vita con la coperta.
"Stai tranquilla, non gli ho detto nulla. In questo momento crede che io stia lavorando su di una pozione. Contenta?"
Lei fece segno di no.
"Non contenta, solo più calma."
Si sedette sulle gambe di lui.
Ormai era nuda.

Severus le chiese "Allora, sei pronta per bollire o preferisci restare in bianco nel tuo fresco calderone?"
Lei sorrise e disse "Solo se tu sei nel calderone con me."
Lui annuì "Ah, capisco. Molto bene."
Si alzò, e lei chiese allarmata "Dove vai?"
"Vado a riscaldare un'altra pozione."

Lei spalancò gli occhi, e gli urlò dietro "Scherzavo!!! Sono pronta per essere bollita, professore!"
"Eccezionale, signorina. Eccezionale."



                                                        ***


Harry si massaggiò la mano destra.
Aveva appena finito di copiare il paradigma, e doveva iniziare il tema, ma aveva fame.
Si alzò e si diresse verso la cucina.
Si preparò un bicchiere di succo di zucca e mangiò un toast.
Uscì e stava per risalire le scale quando avvertì un movimento alla sua destra.
Si voltò e vide ch la porta della biblioteca era aperta.

"Severus? Sei tu?"
Nessuna risposta.
Solo un altro rumore.
Estrasse la bacchetta, ed entrò nella stanza, guardandosi attorno.
Si rilassò.
Solo un gufo.
Ripose la bacchetta al suo posto, e aprì la finesta per far entrare l'animale.
Lo accarezzo, e prese la lettera che era legata alla sua zampa.
Era di Silente.
Ma Harry doveva aprirla per sapere il nome del destinatario.
La scartò, e seppe subito che era per Severus.
Ma ormai non poteva non leggerla.
Sperò che Severus non si sarebbe arrabbiato.


Severus,
vai al numero 12. Voglio che controlli quella persona.
A. S.

Harry registrò quelle parole.
Prima perse lucidità, e poi perse l'equilibrio.
Si sedette a terra e tentò di pensare, di capire.
Chi era la persona a Grimmauld Place?
Chi poteva aver bisogno di essere controllato da Severus?

Lasciò cadere la lettera.

Sirius.
Solo Sirius si era nascosto al numero 12.
Sirius.
Sirius poteva essere tornato dal velo.
Sirius.
Sirius poteva essere ferito, e poteva necessitare di qualcuno che lo controllasse.

Si rialzò con il cuore a mille, e il suo sguardo vagò perso per la stanza.
Camminò sulle gambe instabili e raggiunse il camino.
Si alzò sulle punte e afferrò la scatola contenente la metropolvere.
Entrò nel camino e disse, con voce sicura "Grimmauld place, numero 12"



                                                            ***



Severus si rivestì in fretta.
Ally dormiva profondamente tra le coperte nere.

Le sfiorò i capelli.
Com'era bella.
Com'era serena tra quelle lenzuola.

Ma lui non la meritava.



                                                            ***


Piton salì le scale e bussò alla porta della camera di Harry.
Nessuna risposta venne dalla stanza.
Entrò nella camera vuota.
Si avvicinò alla scrivania.
La pergamena del paradigma era completata, ma si notava la differenza tra la calligrafia delle prime righe e le ultime.
Harry doveva essersi stancato parecchio.
Guardò il secondo foglio, e strinse le labbra, indignato.
Harry non aveva neanche cominciato il tema.

Scese al piano inferiore.
"Harry?"

Ma Harry non rispose.
Non avrebbe risposto quella sera.

Severus si diresse verso la biblioteca pensando che il ragazzo potesse aver deciso di fare una ricerca più accurata sull'Oblivion.

Harry non era neanche lì.

Camminò per la stanza, senza meta.
Si stava preoccupando davvero.
Pistò qualcosa che si stropicciò sotto la sua scarpa.
Si piegò e la raccolse.
Era una lettera.



                                                         







It's good to have you with us, even if it's just for te day
                                                                            -The Killers






SPAZIO AUTRICE
Non ci ho messo molto come potete vedere.
Mi dispiace di aver rimandato il dialogo con Lily, ma mi è venuta in mente quest'idea, mentre la conversazione con una defunta non è la cosa più semplice del mondo.
Vi avverto che ho modificato il paragrafo finale del capitolo 23, così se volete andare a leggere fate pure.
Clarissa parker: Grazie mille! Eh no... Harry non è stupido, ma non ha ancora capito tutto. E' un pochino troppo incentrato su se stesso. (Arrogante ed eccentrico proprio come tuo padre, Potter! XD) Baci.
Lunachan62: Grazie, ora sto molto meglio. Sono contenta che tu stia rivalutando Sev. Baci.
yoko kage13: Nel prossimo capitolo ci sarà più d'azione, com'è giusto che sia. Grazie mille per il commento. Baci.
Vale Lovegood: Grazie per la recensione. Una mia amica mi ha detto che a volte il suo cane è geloso di lei, così mi sono ispirata a lei, credo. Recensisci ancora. Kiss.
pum: Bel commento! Poetico! Grazie mille! Bacioni.
himeno chan: Sono contenta che ti sia piaciuto. Grazie. Baci.
yayax: Credo che il momento del 'papà' arriverà presto, oggi sono riuscita a immaginarmelo!!! Sei troppo gentile. Bacio.
Lily_Snape: Leggi dal cellulare???? Mi chiedo come fai... Grazie per entrambe le recensioni. Sei un angelo. Baci.
Zizela: Sei tornataaa!!!!! Grazie! Sì, è davvero frustrante non riuscire ad aggiornare, e non trovare l'ispirazione. Sono contenta che tu mi capisca! Kiss.
Dedy94: Contenta? Sono tornata ed ecco tutto per te un nuovo lunghissimo capitolo! Grazie per il commento. Baci!
Piccola Vero: Sì, va meglio, grazie.... già, Petunia fa un po' ribrezzo XD! Grazie e baci.
Iaco: Vedremo tra Piton e Ally, ma io direi che è ancora presto per fare supposizioni :P Grazie per il commento. Bacioni.


Tenterò di aggiornare al più presto.
Ho già in programma qualche scena drammatica. MUAHAHIAHIHAIHIA!

Baci,
Pikkola prongs.


   
 
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