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Autore: lollipop 2013    27/04/2014    3 recensioni
Summer, Liam e Melody i tre moschettieri o almeno lo erano ad 11 anni.
L’odio ed il rancora hanno distrutto questa alleanza, questa amicizia pure e semplice, come può esserlo solo ad 11 anni.
Spesso la colpa degli errori dei genitori ricade sui figli, ed’ è ciò che è successo alla dolce Sum.
Costretta ad abbandonare la sua casa, la sua città natale per 5 anni… Ora un ritorno, inatteso e indesiderato, riporterà i tre amici a ritrovarsi, ma se… il padre di Liam si è dato all’alcool a causa del padre di Sum e se il fratello di Sum è stato costretto ad azioni losche a causa del padre di Liam… Come riusciranno a ritrovarsi?
Tratto dal capitolo 1
Pov’s Melody:
Noi non abbiamo colpa delle scelte sbagliate e avventate che prendono i nostri genitori, non dobbiamo crogiolarci nel dolore per errori commessi da chi, dovrebbe insegnarci i valori della vita.
 
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Capitolo 4

 
Pov’s Summer:

« Ok, tranquilla… Vengo a farti compagnia io. » stacco il telefono con Mel e mi fiondo al piano inferiore, la mia amica è malata, costretta quindi a saltare la scuola. Suo padre è fuori città e lei è da sola in casa, mi dispiace saperla sola in balia dell’influenza, quindi salto anch’io la scuola e passerò la giornata ad accudire una moribonda Melody.
« Sum dov’è il tuo zaino. » sull’uscio della porta vengo fermata da mia madre. « Melody non sta bene quindi salterà la scuola oggi, ho deciso di andare da lei per farle compagnia sai suo padre è fuori città per lavoro e lei è sola. » mamma si dimena in una fragorosa risata. « Scordatelo! » la guardo allibita, come può impedirmi di andare a fare visita ad una amica malata… « Il tuo rendimento scolastico è pessimo Summer ed essendoti iscritta ad anno scolastico inoltrato, hai un bel po’ di arretrati quindi non puoi permetterti di saltare neanche un solo giorno di scuola. Andrai a trovare la tua amica alla fine delle lezioni. » sbuffo sonoramente e tento di controbattere ma mia madre sembra essere ferma sulla sua decisione.
Risalgo nel piano superiore e controvoglia prendo il mio zaino dal letto. Uscendo dalla stanza mando un messaggio a Melody dicendogli che la raggiungerò alla fine delle lezioni.
Mi rammarica dover lasciare Mel da sola e se dovesse aver bisogno di qualcosa?
Scuoto il capo nel maldestro tentativo di provare a non preoccuparmi per lei ma la cosa mi risulta difficile.
Cammino nel corridoio e prima di imboccare la rampa delle scale che conduce al primo piano, passo di fianco alla stanza di Vikram, la porta è semiaperta, lo vedo disteso sul letto che gioca con una pallina da tennis. Busso a malapena per poi entrare senza attendere neanche il suo consenso. « Devo chiederti un favore… » « Buongiorno anche a te sorellina. » mi siedo ai piedi del suo letto e rubo la pallina che stringe tra le mani. « Mamma mi ha imposto di andare a scuola ma Melody non sta bene e la poveretta è sola in casa. Non posso attendere il pomeriggio per andare da lei, mi dispiace troppo doverla lasciare sola. Quindi incarico te… » « Incarichi me di cosa? » lo tiro giù dal letto, allacciandogli la camicia. « Andrai da Mel e gli farai compagnia fino al mio arrivo. » « Ok. » Vikram non se lo lascia ripetere due volte e dopo avermi lasciata sulla soglia della Brookside School, raggiunge la casa di Melody.

Pov’s Liam:

Stringo tra le mani il mio vassoio dirigendomi nella mensa. Dopo pranzo faccio una chiamata veloce a Mel, chissà come si sente…
« Hey Kane, hai visto laggiù… » Denny Rodriguez il mio capelluto amico e compagno di squadra mi si avvicina dandomi una leggera spinta e indicandomi un tavolo nel centro della mensa. Vicino ad esso vi è seduta da sola e silenziosa Summer Geyer. « Quei maniaci disadattati l’hanno presa di mira… » un gruppetto di ragazzi, dei bulli ignoranti, stanno infastidendo Summer. Tirano calci alla sua sedia, gli lanciano chewingum nella ciotola con la minestra e continuano ad insultarla. « Devo ammettere che un po’ mi dispiace per lei. » poggio lo sguardo su Denny che non distoglie i suoi occhi da Summer. « E’ molto carina, mi verrebbe quasi di correre da lei per aiutarla. » spingo la mia spalla contro la sua e lo invito a sedersi. L’ora di pranzo non dura molto e le sue cavolate iniziano ad infastidirmi.
Consumiamo il nostro pasto ma chissà perché non riesco a distogliere il mio sguardo da Sum.
Qualcosa attira la mia attenzione. I ragazzi alle sue spalle stanno giocherellando con un accendino a pochi centimetri dai suoi boccoli biondi. « Che diavolo fanno… » mi alzo in piedi seguito da Denny che per tutto il tempo aveva tenuto d’occhio Sum. « Dobbiamo aiutarla. » borbotta, ed io gli do ascolto.
« Hey idioti, lasciatela in pace. Andate via. » i giocatori della squadra di football della scuola hanno una certa importanza qui alla Brookside e tutti ci portano rispetto. I ragazzi filano via senza fiatare mentre Sum stupita, punta i suoi occhi nei miei.
La sirena posta sul tetto del comune di Chittenden suona, lo fa ogni volta che feroci temporali o tornado stanno per abbattersi sulla città.
Gli insegnanti ci raggruppano tutti in biblioteca, dividendoci in classi.
I cancelli di ferro elettrici calano lungo tutte le finestre, la scuola è diventata un bunker.
« Studenti mantenete la calma e non fatevi prendere dal panico. Una tempesta si sta avvicinando alla nostra contea, il sindaco Mall ha ordinato di non uscire per strada, quindi resteremo qui finché l’allarme non sarà cessato. » il signor Coleman cerca di rasserenare gli animi degli studenti più timorosi.
La tempesta mi costringe a stare insieme a tutti gli altri ma in realtà ho voglia di stare da solo e di non parlare con nessuno…. Mi rintano in un angolino cercando di portarmi avanti con i compiti fin quando non mi ritrovo dinanzi la figura di Summer. « Ciao Liam, posso parlarti. » gli faccio cenno di si con la testa senza però distogliere lo sguardo dal libro di storia. « Volevo ringraziarti per avermi aiutata prima con quei ragazzi. » taccio attendendo il proseguo del suo discorso. « Da quando sono tornata noi due non abbiamo avuto modo di parlare… » « Non abbiamo nulla da dirci. » chiudo il libro e lo ripongo nello zaino. « Invece abbiamo molto di cui parlare. Per cinque anni non ci siamo ne visti ne parlati… Mi sei mancato. » sospiro, sorridendo nervosamente. Raccolgo le mie cose e faccio per andarmene… « Smettila di comportarti come un bambino e resta qui a parlare con me o anche solo ad urlarmi contro. » « Cosa vuoi che ti dica Summer… che mi sei mancata? Bhè ti sbagli, in questi cinque anni i miei pensieri più che a te erano rivolti alla tua famiglia e ti assicuro che non erano pensieri teneri. » lascio cadere lo zaino sul pavimento e i libri che lo contengono causano un gran tonfo. Summer china il capo e riprende a parlare… « Non ti biasimo. Ciò che mio padre ha fatto alla tua famiglia e a quelle di molti altri è orribile. Lui è un imbroglione, un criminale ma io non sono come lui e non sono colpevole per i suoi errori. Per diverso tempo mi sono sentita in colpa per quello che era capitato a te e agli altri nostri amici per poi arrivare alla conclusione che io non sono mio padre. Il mio cognome non fa di me una cattiva persona. Jackson Geyer ha sbagliato e sta scontando la sua pena e continuerà a scontarla per tutta la vita. Anche io da innocente ho dovuto pagare per i suoi errori… Sono stata esiliata per cinque anni, allontanata dalla mia casa, dalla mia città, dai miei amici. » mi si avvicina a passo lento, poggiando una sua mano sulla mia spalla… « Tu hai sofferto e hai pagato ma credimi l’ho fatto anch’io. Credo che ora però sia giunto il momento di voltare pagina Liam. » le sue parole riescono a toccarmi, me ne accorgo dai miei occhi che iniziano ad inumidirsi. « Hai ragione ma non so se riuscirò mai a considerarti ancora un amica. Ti ho odiata per così tanto tempo… » « Facciamo un passo alla volta ok? Per ora iniziamo col non odiarci e magari di tanto in tanto salutarci, poi magari le cose verranno da se. » acconsento con un leggero segno della testa.
Sono davvero pronto a voltare pagina? Ora che ci penso… Non è vero che Summer non mi è mancata anzi, credo di aver iniziato ad odiarla dopo aver saputo che era fuggita da Chittenden senza neanche venire prima a parlare con me…

Pov’s Melody:

Mi giro e rigiro nel letto, odio avere la febbre! Ho un aspetto orribile, in tv non passa nulla di interessante e Summer non ha potuto saltare la scuola e venirmi a fare compagnia. Mi annoio…
Rispondo all’ennesimo messaggio di Liam che mi chiede come mi sento… « Male. Ho la febbre… come vuole che mi senta. » ottimo, ora parlo anche da sola, chiaro segno di demenza senile.
Il suono del campanello mi fa sobbalzare. « Chi sarà? » mi copro con un golfino e scendo ad aprire la porta… « Tu, che ci fai qui? » chino il capo cercando di nascondere il naso rosso e screpolato a causa del raffreddore. « Ti ho portato un po’ di provviste e la mia fantastica compagnia. » da vero spavaldo Vikram Geyer si fionda in casa, poggiando cibo, riviste varie e dvd sul tavolino del soggiorno. Lo guardo perplessa non riuscendo a spiegare il motivo della sua presenza in casa mia.
Vik si sfila la giacca poggiandola su una poltrona poi si accomoda sul divano, posto sotto alle enormi vetrate. « Summer mi ha ordinato di farti compagnia fino al suo arrivo… » « Oh. » sibilo arrossendo lievemente. Sono nervosa me ne accorgo dal magone che mi attanaglia la gola e dalle mani sudate. « Non c’è bisogno, io sto molto meglio. » « Non si direbbe, sei tutta rossa in viso… » gia, ma non è per la febbre. Perché la presenza di Vikram mi rende così nervosa?
Dun tratto la sirena d’allarme che annuncia imminenti temporali, suona. « Tempesta in arrivo… » ghigna beffardo Vikram. « Mi sa che dovremmo restare insieme per un bel po’. »
Evito di tenere il suo sguardo e mi prodigo nel sigillare porte e finestre mentre Vikram tiene puntati gli occhi su di me. Odio quella sua aria da sfacciato ma non posso negare che averlo vicino non mi dispiace del tutto…

Pov’s Vikram:

Chiacchiero con Melody per un po’, mi piace il suo sorriso è una ragazza simpatica ed intelligente, per non parlare della sua bellezza. Mi frena un po’ sapere che ha la stessa età della mia sorellina ma in fondo io non sono di molto più grande di lei, cosa mi impedisce di provarci?
« Summer mi ha detto che hai l’abilità a metterti nei guai… » si siede di fianco a me. I suoi occhi trasudano dolcezza e sincerità, riesce a mettermi a mio agio. « Dopo l’arresto di mio padre ho combinato un po’ di casini, non solo qui a Chittenden. Mi sono messo spesso nei guai, sono entrato e uscito di prigione così tante volte da perderne il conto. » « Per cosa venivi arrestato? »
« Mhà, cazzate varie. Qualche rapina, risse e ubriachezza molesta. » Melody mi guarda con insistenza, questa volta però il suo sguardo mi mette a disagio, sembra che riesca a leggermi dentro. « Perché lo facevi? » sorrido, in realtà non conosco i motivi del mio comportamento…
« Quando mio padre è stato arrestato tutta l’attenzione era catalizzata su di lui, credo di essermi sentito messo da parte poi dun tratto sentivo sulle mie spalle il peso della mia famiglia. Dovevo occuparmi di mia madre e di Summer ma ero solo un ragazzino e non riuscivo a gestire tale responsabilità. Quindi comportandomi da stupido ho spinto mia madre a rimboccarsi le maniche e ad occuparsi lei di noi. » sorride dolcemente Mel illuminando il suo viso pallido e malaticcio. « Lo hai detto tu, eri un ragazzino e non eri ancora pronto a fare l’uomo di casa. Non devi vergognartene. Ora hai una seconda possibilità, puoi iniziare da capo e far vedere a tutti chi è in realtà Vikram Geyer… un bravo ragazzo. » sorrido avvicinando il mio viso al suo. « Nessuno assume un aspirante bravo ragazzo con una fedina penale piena di macchie come la mia… » Mel china il capo per un istante per poi rialzarlo subito e sorridere. Le si è accesa una lampadina, riesco a vederla lampeggiare sulla sua testa… « Mio padre sta cercando un ragazzo che smisti la posta nel suo studio. Non è un granché ma la paga è buona e per iniziare direi che non è male come lavoro. » scuoto il capo divertito dalla sua proposta. « Non acconsentirà mai di assumermi. » « Si invece, se a chiederglielo è la sua adorata figlia malata. » mi strizza l’occhio ridendo provocando anche la mia di risata.
Siamo vicini e nonostante la febbre abbia scolorito il suo volto ambrato, Melody è davvero bella.
Mi avvicino a lei lentamente guardando le sua labbra rosee. Lei non indietreggia e capisco che forse l’interesse non è solo unilaterale. Faccio per sfiorarle le labbra quando il suono della sirena ci fa sobbalzare… « Oh mio Dio. » sibila Mel toccandosi il petto. Il pericolo è cessato ed il sole è tramontato sarà meglio per me tornare a casa. « Grazie per le provviste e per la compagnia. »
« E’ stato un vero piacere signorina Quinn. »

« Ehi Vik, scusa ma la tempesta mi ha impedito di passare da Mel. Come sta? » « Nessun problema sorellina, la tua amica sta molto meglio. » le faccio l’occhiolino e mi rintano nella mia stanza.
Il mio atteggiamento deve aver insospettito Sum perché dopo pochi minuti me la ritrovo a braccia conserte sull’uscio della porta della mia camera. « E’ successo qualcosa? Non avrai mica infastidito Mel? » « Infastidito… no, non credo, ha sorriso per tutto il tempo. » mi dipingo il volto con una risata che mostra tutta la mia bianca dentatura. « C’è qualcosa che devi dirmi fratellone? » mi distendo sul letto cingendomi la nuca con le mani. « In effetti si. Credo che Melody mi piaccia. » vedo gli occhi di Summer sgranarsi. « Cosa? » faccio capolino di si in modo convinto. « Scordatelo! » mi piego, tornando ad essere seduto. « Melody è una brava ragazza, tu hai la testa calda, ti piace cacciarti nei guai e non mi va che la mia amica venga coinvolta nei tuoi casini, quindi sta lontano da lei Vikram. » Sum esce dalla stanza sbattendo la porta alle sue spalle.
Summer ha ragione, Melody è una brava ragazza mentre io sono un tipo piuttosto problematico ma non credo mi importi. Mel mi piace e non come le altre ragazze con le quali mi sono divertito portandomele a letto, lei è diversa mi ascolta, riuscendo a vedere il lato migliore di me.
Quindi come al solito, conservo il consiglio della mia sorellina… Ma farò comunque di testa mia!





 


Summer Geyer

Liam Kane

Melody Quinn

Vikram Geyer





Pov's Autrice:

Vi ho fatto attendere un pò ma alla fine ci sono riuscita... Ecco a voi il 4° capitolo.
Sembra che Liam e Summer si siano chiariti, o quasi...
Vikram ha ammesso di essere interessato a Melody ma sua sorella è contraria.
Come si comporterà l'affascinante Vik?
Attendo i vostri pareri anche in piccole recensioni.
A presto! 



xo lollipopo 2013 


 
 

 
   
 
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