Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Miss One Direction    27/04/2014    13 recensioni
- No, ragazze, no! Non lo voglio conoscere! - urlai in preda alla disperazione.
- Tu lo conoscerai e basta! - risposero in coro.
- E se poi è un secchione, asociale, con gli occhialoni, i brufoli, i peli e passa le giornate a mangiare schifezze e leggere libri di fantascienza che si capiscono solo loro? - chiesi terrorizzata, rabbrividendo al solo pensiero.
- Tu non stai bene ma non fa niente. Lo conoscerai, vi metterete insieme e vivrete felici e contenti - esclamò Daniela, con aria sognante.
E poi ero io quella che non stava bene...
_________________________________________________________
- No, ragazzi, no! Non la voglio conoscere! - urlai, preso dalla disperazione.
- Non fa niente, la conoscerai e basta! - urlarono loro a tono.
- E se poi è una racchia con i brufoli, gli occhialoni, asociale oppure una snob con un carattere orribile? - chiesi terrorizzato, schifandomi al solo pensiero.
- No! È bellissima, dolcissima... forse un po' strana, ma perfetta per te quindi, caro il mio Harold Edward Styles, dimostra di avere le palle e conoscila! - alzò la voce Louis, afferrandomi per le spalle.
E poi ero io quello strano...
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=RVqNKUOLIAQ
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A







Ero nel mio bel lettuccio caldo con When I Look at You nelle orecchie a cantare in santa pace e finalmente, dopo non so nemmeno io quanto tempo, ebbi un po' di tempo solo per me stessa. Di solito le mie giornate erano piene di risate, prese in giro, urla e compagnia bella mentre in quei 4 minuti mi sentii esclusa dal mondo, come se la mia camera fosse lontana anni luce da tutto... ecco l'effetto delle cuffiette nei miei confronti. Fuori tirava un vento fortissimo e, da quello che potevo capire solo guardando fuori dalla finestra, intuii che facesse anche molto freddo: un motivo in più per non osare nemmeno lontanamente muovermi da sotto il piumone. Con Harry diciamo che era tutto sistemato: era passata una settimana, io non avevo detto parola sull'incubo, lui non sospettava nulla e tutto si stava svolgendo come sempre... Se non fosse per il minuscolo particolare che io ero costretta a tenermi tutto dentro e morivo dalla paura di perderlo. Lo amavo più di me stessa e non glielo avevo ancora detto, lo avevo chiamato “amore” solo una volta ma per sbaglio, gli avevo detto si e no 2 frasi da piccioncini da quando stavamo insieme... diciamo che nonostante il mio animo da eterna romantica non ero stata esattamente la fidanzatina dolce e comprensiva che invece ero sicura che sarei diventata. Ero semplicemente... me stessa. In più, essendo molto insicura, spesso mi sfogavo inondando di messaggi tutte le persone a cui tenevo di più; con Nick lo avevo fatto e com'era andata a finire? Non volevo che Harry pensasse che fossi una bambina ossessiva quindi meglio lasciare che lui mi cercasse. Sì, dovevo comportarmi così. Basta messaggi dalla mattina alla sera... ma allora perché le mie dita non volevano saperne di stare ferme? Cazzo manco non ci fossimo visti da un mese! Erano passate solo... 22 ore... 31 minuti... e 54 secondi dal nostro ultimo bacio, non che mantenessi il conto eh! Ok forse lo stavo mantenendo ma ho una giustificazione: quel bacio era stato bellissimo! Un semplice scambio di labbra davanti alla porta con un sorriso stampato in faccia da parte sua... mi ero sentita sulle nuvole e dovevo di certo ricordarmelo. Per tutta la notte successiva mi sembrò quasi di tornare una ragazzina alla prima cotta con una faccia da perfetta ebete persino quando ero andata in bagno per fare pipì, ero proprio uscita di testa e avevo così tante conferme da poterle raccogliere tutte in un libro grosso quanto un vocabolario.
Proprio mentre continuavo a pensare a quelle labbra morbidissime sulle mie, dalle dolci note di When I Look at You partirono all'improvviso quelle assordanti di Endless Summer facendomi letteralmente prendere un colpo. Però, nonostante avessi perso 10 anni di vita per quella maledetta canzone, mi ero appena resa conto che ormai non potevo passare il resto del pomeriggio come una depressa, nel buio della mia camera, aspettando che un angelo di nome Harold Edward Styles venisse a salvarmi dalla noia; andiamo avevo 19 anni e mezzo!
Come prima cosa scostai lentamente il piumone per poter uscire “all'aria aperta” e subito iniziai a cantare prima non molto forte ma dopo a voce decisamente più alta, iniziai anche a saltare come nel video. Quella canzone riusciva sempre a mettermi di buon umore, forse per i ricordi dell'estate 2012 passata sul divano a urlare ogni volta che l'Italia segnava agli Europei. Per me e Daniela, forse le tifose più accanite del calcio italiano, ogni rete corrispondeva a una vincita alla lotteria. Inutile dire quanto ci eravamo imbestialite davanti alla televisore quando scoprimmo che la Spagna ci aveva battuti senza fatica. Una rabbia! Ricordo di non aver mai detto così tante parolacce davanti alla tv... A peggiorare la situazione poi ci aveva pensato Niall che invece tifava proprio per la squadra avversaria, brutto irlandese impostore!
Continuai a saltare e a muovere il culo a ritmo di musica come se fossi su un palco davanti a milioni di persone; mi capitava spesso di immaginarmi davanti a una folla enorme e cantare come se non ci fosse un domani, era il mio unico sfogo. Continuai a “ballare”, urlare e gasarmi fino alla fine della canzone. Avevo addirittura il fiatone, pazzesco! Dopo aver stoppato la musica mi girai un attimo ma mi bastò quello per accorgermi della figura di Margaret a bocca aperta mentre mi fissava come quando avevamo sentito al telegiornale che ci sarebbe stato il film di Peppa Pig al cinema... Avvampai all'istante rendendomi conto dell'ennesima figura di merda appena fatta ma cercai subito di mettere in chiaro le cose.


- Stavo... - iniziai a dire cercando una spiegazione per quello che stavo facendo

Spiegazione che però non c'era. Cominciai a provare caldo e di certo non per la mia performance.

- Tranquilla non dirò niente comunque scendi che sono venuti i ragazzi – mi rispose tornando normale, come se non fosse successo niente

Annuii abbassando lo sguardo e dissi a me stessa che per quel giorno doveva essere già abbastanza. Mi lasciò al centro della stanza appannando leggermente la porta e io ne approfittai per infilarmi le calze, era un mio vizio: non sopportavo tenere le calze in casa, a costo di congelarmi i piedi non le avrei mai indossate per tanto tempo. Non mi guardai nemmeno allo specchio, che differenza faceva? Tanto una guardata in più non avrebbe cambiato il mostro interno ed esterno che ero, ormai però ci avevo fatto l'abitudine e non potevo cambiare anche se mi sarebbe piaciuto. Mi limitai a poggiare sul comodino le cuffie e il cellulare mentre mi spostavo i capelli su una sola spalla e ripensavo alle parole della canzone di Miley Cyrus... una delle mie preferite non c'è dubbio. Mi diedi un'ultima scrollata alla felpa e dopo qualche minuto cadde sul pavimento, con un piccolo ticchettio, una monetina che rotolò fin sotto il letto.

- Uff proprio ora eh? - sussurrai chinandomi per prenderla

A quanto pare però si era spinta un po' più lontano da me così fui costretta a infilarmi sotto il mobile per riuscire a prenderla.

- Che mi tocca fare! - borbottai schifata da tutta quella polvere

Mi guardai bene intorno prima di riuscire a vederla un po' più distante da me.

- Fatto! - esultai afferrandola

Sarei uscita subito da quel “nascondiglio” se 2 voci fin troppo conosciute non fossero entrate nella mia stanza. Per evitare un'altra figuraccia preferii restare lì e, anche se sapevo che spiare non era una bella cosa, ascoltai tutta la conversazione.

- Louis è una follia! - riconobbi subito Harry
- Ma perché?! Harry è la mia vita se permetti! - rispose deciso Louis chiudendo la porta
- Mi spieghi perché proprio ora?! -
- Perché ho aspettato tantissimo e non ce la faccio più! Ho bisogno di fare questa cosa! - continuò il mio migliore amico abbassando leggermente la voce

Il fatto che Harry fosse così contrariato mi stava facendo venire un dubbio: quale cazzata aveva fatto quel mongoloide? Qui c'è qualcosa che puzza e per una volta Niall non centra.

- Senti, ne ho parlato anche con i genitori di Giulia. Sapevo che ci sarebbero rimasti un po' sorpresi ma alla fine mi hanno appoggiato perché loro hanno capito che è la mia vita! Ti prego Harry! Sei il mio migliore amico! - insistette Louis

Sentii subito uno sbuffo ma non riuscivo a capire a cosa si riferissero.

- Ti ricordi l'ultima volta com'è andata a finire?! -
- Si ma con Eleanor era diverso! -
- Senti ok. Ma come la mettiamo con Manu eh?! -

Fermi tutti, hanno osato pronunciare il mio nome. La situazione si fa interessante... continuai ad ascoltare nel mio silenzio tombale, nonostante la polvere si stesse impossessando dei miei poveri capelli, ma sapevo che un minimo passo falso avrebbe potuto rovinare tutto quindi decisi di patire senza una parola.

- Glielo devo ancora dire ma... ho paura di come possa reagire... -
- Louis, ha bisogno di te. -

Sentire una frase così dura da parte di Harry mi fece salire i brividi lungo la schiena. Non sembrava arrabbiato o cose del genere ma piuttosto... protettivo. Era vero: avevo bisogno di Louis ma era la stessa necessità che provavo anche per gli altri. Non so perché ma quella conversazione mi fece un po' preoccupare... Cosa centrava Giulia? Cosa centravo io? Perché Harry era così contrariato?

- Lo so e anche io di lei. Ma sento di dover fare questa cosa, Harry ti prego! Non ce la faccio più! Ho aspettato così tanto tempo! - lo pregò in ginocchio Louis

Quando sentii le sue ginocchia sul pavimento, vicino al letto mi si gelò il sangue. E se mi avesse vista?! Che figuraccia ci avrei fatto?! Mi allontanai un po' di più e mi chiusi praticamente a riccio per sembrare più piccola. Se avevo sempre odiato il mio fondo schiena a mandolino, in quel momento lo avrei letteralmente fatto scoppiare. Wow come sono violenta...

- E va bene dai alzati – cedette Harry aiutandolo a farlo tornare di nuovo in piedi
- Mi appoggerai? -
- Ho altra scelta? -
- No, grazie Harry! Grazie grazie grazie grazie! - esultò Louis iniziando a saltellare

Sentii una piccola risatina da Harry e non so nemmeno io cosa avrei dato per vedere il suo visino dolce; si così mi avrebbero vista e sarei diventata l'obbiettivo principale di Swiffer Duster nella pubblicità.
Non sentendo più le urla di Louis dedussi che se ne fosse andato e proprio mentre Harry si stava avviando fuori mi venne da starnutire, ma santo Grande Puffo proprio ora devo scatenare un terremoto con un mio starnuto?! Tappandomi il naso per poco non soffocai ma almeno avevo evitato la figura dell'idiota. Sarebbe andato tutto perfettamente se la monetina non mi fosse scivolata dalla mano e avesse rotolato fino ad “atterrare” vicino a un suo stivaletto, ok è ufficiale: oggi non è la mia giornata!


- Uh una monetina! - esultò Harry afferrandola e mettendosela in tasca tutto sorridente

Brutto ladro! Io ero diventata la ragazza fatta di polvere per quel penny e lui se lo prendeva come ne nulla fosse?! Pff maledetto cuore che non riusciva a essere arrabbiato con lui nemmeno per un secondo.
Attesi ancora per qualche minuto che Harry uscisse e, una volta rimasta di nuovo da sola, potei finalmente uscire da quella sotto specie di habitat naturale degli acari. Scommetto che i capelli fossero grigi come quelli di una 80enne ma sinceramente me ne importava poco: dovevo scoprire cosa volesse fare Louis e, detto con tutta la sincerità di questo mondo, ero tutto tranne che tranquilla. E se avesse voluto lasciare Giulia?! In fondo aveva parlato con i suoi genitori... forse voleva chiedere scusa a tutti... Come avrebbe reagito quel piccolo raggio di sole?! Le avrebbe spezzato il cuore! Dovevo intervenire. Prima regola per andare d'accordo con me: non toccate le mie amiche. Pensavo che Louis lo sapesse ma a quanto pare gli sarebbe servito un bel ceffone per ricordarselo!



HARRY'S POV.

Ero appena uscito dalla camera di Manuela, con un penny in tasca e dopo aver subito le preghiere di Louis. Cosa volesse da me, ancora non lo avevo capito: perché serviva la mia approvazione per portare Giulia in vacanza?! Non ero mica suo padre! In più aveva già preparato tutto: i biglietti, il permesso dei genitori di Giulia... l'unica cosa che mancava (nonché la più importante) era la proposta proprio alla sua ragazza e l'avviso a tutti. Quella che mi preoccupava di più era Manuela: sapevo quanto era legata a Louis e il fatto che partissero per 20 giorni mi faceva stare tutto tranne che tranquillo, e se avesse avuto bisogno di lui proprio in quel periodo? Non ero d'accordo con quel viaggio, non solo perché conoscendo Giulia non sapevo cosa avrebbe risposto, ma anche perché secondo me era troppo presto: dopo 8 mesi insieme già un viaggio insieme, solo loro due... Forse ero io quello all'antica ma per me era comunque tutto troppo affrettato. Andiamo Giulia aveva solo 17 anni! In fondo però sapevo che Louis l'amava sul serio e sapevo anche che avrebbe fatto di tutto per proteggerla... per questo alla fine acconsentii. Cosa c'è di meglio che vedere i propri amici felici?
Camminando per il corridoio per tornare al piano di sotto però mi sorse una domanda: che fine aveva fatto Manuela? Ero andato in camera sua per restituirle l'Mp3 che mi aveva prestato il giorno prima ma non l'avevo trovata. Inoltre volevo vedere il suo visino dolce mentre ascoltava When I Look at You... sapevo che amava quella canzone e per questo le avevo fatto una sorpresa. Un pensiero semplice che però veniva dal cuore, una di quelle piccole cose che però fanno emozionare. Senza nemmeno accorgermene stavo sorridendo come un idiota al solo ricordo di lei, per tutta la notte precedente mi era sembrato quasi di tornare un ragazzino alla prima cotta con una faccia da perfetto ebete persino quando ero andato in bagno per fare pipì... Era indescrivibile l'effetto che quella ragazza aveva su di me.
Sorrisi per un'ultima volta e, con ancora in mente l'immagine di quel bacio meraviglioso, scesi al piano di sotto dagli altri. Louis mi aveva detto all'inizio che avrebbe fatto la grande proposta proprio quel pomeriggio piovoso di inizio dicembre, davanti a tutti. “Per rendere l'atmosfera ancora più magica” aveva aggiunto con orgoglio. Lo riuscivo a capire perché io avevo un simile “sogno” da far realizzare: avrei capito di trovarmi davanti all'amore della mia vita quando ci saremo baciati sotto la pioggia. Non so perché ma... era come una dimostrazione d'amore per me: un gesto improvviso, non programmato ma proprio per questo ancora più speciale.
Raggiunsi il divano, dove erano sedute Daniela e Margaret, e lanciai uno sguardo d'intesa a Louis: era arrivato il momento. Da cosa l'avevo capito? Bhe facile: il sudore sulla sua fronte faceva vedere un certo nervosismo ed ero più che sicuro che se non si fosse dato una mossa sarebbe svenuto come quando aveva rivisto Giulia. Louis era leggermente... come dire... ah ecco: sensibile in certe situazioni e l'emozione gli giocava brutti scherzi a volte.


- Ehm... ragazzi devo fare... un annuncio... - balbettò visibilmente imbarazzato

Tutti si girarono verso di lui scioccati e sapete il perché? Perché Louis non aveva mai, mai e sottolineo mai balbettato: ennesima conferma di quanto Giulia gli avesse ridotto il cervello in poltiglia.

- Manca Manu – ci fece notare Margaret girandosi per cercarla
- Fa niente glielo dirò dopo... - rispose Louis continuando a sudare

In quel momento non sapevo se stesse sudando di più per la futura risposta di Giulia o per il dover affrontare Manuela dopo. Io avrei avuto più paura della seconda ipotesi.

- Amore puoi venire un attimo? - chiese gentilmente a Giulia prendendola per mano

Ero più che sicuro che lei non sospettasse niente e ne ebbi la conferma quando accettò senza nemmeno un po' di nervosismo; anche lei era una che molte volte si faceva prendere dall'entusiasmo ma soprattutto dall'emozione e lì sembrò non averne nemmeno un po'. Si sistemarono vicino all'ingresso, un po' più lontano da noi, e all'improvviso Louis si inginocchiò come se dovesse chiederle di sposarlo. Stavo lottando contro me stesso per non scoppiare a ridere perché era stato veloce come un fulmine e si stava rendendo un po' ridicolo, ma sapevo che se avessi riso il mio migliore amico avrebbe perso tutto il coraggio che aveva acquistato fino ad allora. L'espressione di Giulia e Mara era da film: occhi spalancati e scioccate come non le avevo mai viste, motivo in più per scoppiare a ridere.

- Amore mio... -
- Dimmi – rispose incerta Giulia non sapendo nemmeno lei cosa aspettarsi
- Siamo insieme da 8 mesi ormai e, anche se abbiamo dovuto affrontare la grande distanza, ti posso assicurare che è stato il periodo più bello della mia vita... -

Assomigliava molto a una proposta di matrimonio e non mi stupii più di tanto quando riguardai Mara e la vidi con la bocca così aperta da toccare quasi terra.

- FERMI TUTTI! - sentimmo urlare dalle scale

Girammo tutti quanti lo sguardo e, in meno di un secondo, una Manuela praticamente grigia da capo a piedi volò letteralmente verso Louis per poi iniziarlo a schiaffeggiare sul pavimento. Ero rimasto scioccato: 1) perché era grigia? 2) perché stava schiaffeggiando Louis? Ma soprattutto perché stavo pensando cose stupide invece di aiutarlo?! Accorsi insieme a Liam e Zayn verso di lei e, cercando di tirarla per le braccia cercammo di farla staccare da quel povero cadavere. Si dimenava come un cavallo selvaggio e devo dire che, anche se eravamo in tre, trovammo comunque difficoltà nel cercare di staccarla.

- Pezzo di merda che non sei altro! Voler scappare dicendolo solo a Harry e lasciare quella piccola creatura senza spiegazione! Vergognati! - sbraitò cercando di riavvicinarsi a Louis
- Ma che cazzo stai dicendo?! - urlò lui in risposta scioccato quasi quanto tutti gli altri

Ma che...?!

- Ti ho sentito mentre dicevi a Harry di appoggiarti! -
- è vero Louis? - sussurrò Giulia guardandolo sul punto di piangere
- No! Questa idiozia non mi è mai passata nemmeno per l'anticamera del cervello! - la rassicurò rialzandosi per abbracciarla

Nel frattempo Manuela sembrava essersi calmata finalmente ma, esattamente come gli altri, non ci stava capendo più niente. Perché tutto a un tratto mi sentivo in un certo senso colpevole?

- Ci spiegate che sta succedendo per favore? - ci chiese gentilmente Daniela

Sia io che Louis sbuffammo nello stesso momento e lo guardai come per dirgli di muoversi a spiegare. Diciamo che quel briciolo di atmosfera si era velocemente spezzata quindi tanto valeva vuotare il sacco subito.

- Volevo... Ho organizzato un viaggio solo per me e Giulia a New York durante tutto il periodo natalizio e Capodanno. Ho aspettato tanto per poterlo fare e ho anche chiesto ai suoi genitori il permesso: sono rimasti un po'... scioccati, perché ovviamente non se l'aspettavano, ma alla fine hanno detto di si. Volevo fare una sorpresa a tutti, soprattutto a te amore mio... - spiegò col capo chino rivolgendosi alla sua ragazza - Mi... mi dispiace di non essere stato in grado di dirlo al momento giusto e... di non avervelo detto ragazzi. Davvero mi dispiace ma non sapevo come avreste reagito -

Ci guardammo tutti tra di noi prima di correre ad abbracciare Louis per poterlo confortare, aveva dimostrato più coraggio in quelle scuse che in tutto il discorso precedente. L'unica che ne rimase fuori fu Manuela, seduta sul pavimento e poggiata al divano. Mi girai verso di lei e le feci segno con la testa di unirsi a noi, ma non ricevetti esattamente la risposta che avevo sperato: mi guardò per un attimo prima di nascondersi la testa tra le ginocchia divorata dal senso di colpa per aver capito male.

- Manu... - sussurrò Louis una volta finito l'abbraccio

Non bastò nemmeno questo per riuscire a farla alzare.

- Dai vieni Manu, è tutto ok – la rassicurò Liam facendo annuire tutti

Per quel poco che alzò lo sguardo potemmo notare i suoi occhi lucidi ma, una volta essersi convinta, si alzò e corse verso di noi per poi essere sommersa dalle braccia del gruppo. Aveva perso pezzi di polvere per strada e ci stava riempiendo di acari ma non era questo l'importante: bastava stare tutti insieme.

- Un attimo! - annunciò Mara staccandosi improvvisamente – Giulia ancora non ha risposto! -

Guardammo tutti la diretta interessata che con un sorriso da orecchio a orecchio annuii convinta prima di baciare Louis con tutto l'amore possibile e immaginabile.

- Meno male che era questo! Se le chiedevi si sposarti ti prendevo a sprangate in testa fino a farti dover mettere i punti signorino impertinente! - scherzò Mara
- Tempo al tempo Mara! Non essere così precoce! - risposero ridendo entrambi per poi beccarsi un'occhiataccia

Iniziammo a ridere tutti quanti, e fregandomene della polvere, misi un braccio intorno alle spalle di Manuela. Ricevetti, con molto piacere, un bacino sulla fossetta e io invece le baciai la fronte beccandomi però così un enorme acaro in bocca.

- Che schifo! - esclamai cercando di sputarlo mentre tutti gli altri si piegarono in due dalle risate

Non riuscivo a capire il motivo di quell'aspetto da parte sua ma alla fine però scoppiai a ridere anch'io. Lo avrei scoperto dopo ma comunque non avrei smesso di farle le coccole per quel “piccolo” particolare. Se ci pensavo il viaggio di Louis poteva anche essere una prova. Lui era sempre stato il fratello che Manuela non avevo mai avuto ed era indispensabile per la sua vita... bene: in quel lasso di tempo sarei diventato io il suo nuovo punto di riferimento, l'uomo su cui contare e su cui appoggiarsi anche per le piccolezze. L'unica domanda che però mi sorgeva era: sarei stato in grado di proteggerla, di non farla soffrire, di farla sorridere davvero ma soprattutto di farla sentire speciale? 







                                                                           I've smiled for her again...   



Spazio Autrice: Eccomi qua! Ultimo giorno di vacanza e io devo ripetere ancora scienze per il compito di domani .-. non potevo lasciarvi senza capitolo però u.u veramente era già pronto da un po' ma non ho potuto postarlo sorry. (cause di forza maggiore .-.) allora: in questo capitolo non succede molto me ne rendo conto ma finlamente Louis ha trovato il coraggio di invitare Giulia in una bella vacanzina natalizia a New York *-* non vi dico io e Mara quanto ne abbiamo discusso -.- io volevo farli andare in Brasile ma poi, come mi ha fatto notare la mia compagna di banco u.u, quei due potrebbero combinare casini lì quindi meglio un territorio neutro u.u che ne dite in generale del capitolo? A me piace molto la parte iniziale dove Manuela riflette su tutto quello che le è successo, mi piace perché non ho mai descritto i sentimenti così accuratamente :) spero sia piaciuto anche a voi u.u altra cosa: la storia sta raggiungendo risultati incredibili che mai mi sarei aspettata in vita mia davvero o.o stiamo arrivando alle 90 persone per le preferite e le seguite e ci stiamo avvicinando alle 30 per le ricordate o.o non ci sono parole per spiegarvi quanto sono felice di questi risultati e ogni vostra recensione mi fa piangere di gioia :') mi rendete sempre più orgogliosa di questa storia :') ok passiamo alle domande del giorno vi va? <3:
1) come pensate che starà Manuela senza il suo migliore amico?
2) secondo voi ci riuscirà Harry a proteggere la sua amata?
3) secondo voi cosa possono fare gli altri durante le vacanza natalizie? (per esempio: Niall e Daniela...)
La terza domanda è per trovare qualche idea perché veramente non so che inventarmi :/ so solo cosa faranno Harry e Manuela e fidatevi: vi lascerà spiazzate u.u ops u.u ci risentiamo presto promesso ;) grazie ancora di tutto <3 Peace and Love
Xx Manuela

 
   
 
Leggi le 13 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Miss One Direction