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Autore: _Elahlea_    27/04/2014    1 recensioni
Loro: si sa ormai, One Direction. Internazionali, amati, desiderati, odiati, ricercati, giovani e infaticabili.
"Che la gente mi dica per quale motivo dovrei sbavare loro dietro! No davvero, nemmeno per Brad Pitt si fa tutto questo chiasso! Ma si può sapere che hanno di speciale? Insomma sì, musica che mette allegria e tutto il resto, però c'è bisogno di andare in visibilio come fosse resuscitato John Lennon? Dammi una buona ragione, Bob, una sola, e ti giuro che esco a cena con uno di loro!!!"
Lei: Emily, cantante, giovane, bella, piena di talento e...scettica. Perché a tutti piacciono gli One Direction? Emily è convinta di poter resistere al fascino che miete milioni di giovani ragazze in tutto il mondo: sarà vero o crollerà miseramente? E se dovesse cedere, quanto potrebbe farsi travolgere da questa febbre che impazza? L'occasione per mettersi alla prova sembra essere un incontro in uno studio televisivo. Ce la farà o no? Si accettano scommesse.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Che cosa aveva fatto?
Perché l'aveva fatto?
Il sonno e la stanchezza erano spariti di colpo dopo quel bacio. Un bacio che aveva finalmente messo le cose in chiaro, in maniera inconfutabile; un bacio che l'aveva tormentata per tutta la notte; un bacio che le aveva fatto nascere mille dubbi, facendole fare dieci passi indietro sul lavoro che stava facendo su di lei, relativo a non riflettere tanto e a non crearsi troppi schemi.
Non avrebbe voluto dargli uno schiaffo, ma aveva agito in preda al panico. 
Il bacio, il corpo di Harry sul suo, le sue mani sul suo corpo non le erano dispiaciuti. Affatto!
Ma c'erano da considerare un mucchio di cose: lei ed Harry erano amici, e non aveva mai pensato che lui potesse vederla in modo diverso; anzi, erano più che amici, erano migliori amici e tutto quello che era successo non faceva altro che complicare le cose. E se si fossero messi insieme e avessero rovinato tutto? E poi lei sapeva come si comportava Harry con le ragazze: qualche mese al massimo e tanti saluti. E lei non voleva finire così. C'erano dei validi motivi per cui con lei sarebbe stato diverso? No. O sì? Forse. Non lo sapeva!
"Stupida stupida stupida!"
Aveva paura. Non aveva mai davvero pensato a quello che provava per Harry. Insomma, la mandava in bestia vederlo con Kendall, ma anche vedere Kendall da sola la infastidiva non poco, quindi forse il problema non era tanto lui, quanto lei. E prima di impelagarsi in una potenziale relazione (possibilmente stabile) con Harry voleva essere assolutamente sicura dei sentimenti che nutriva per lui.
Però il timore di rovinare l'amicizia con una delle persone più importanti della sua vita era proprio lì dietro l'angolo.
 
Fissò la lucida porta di legno bianco con titubanza, la mano già alzata, pronta a bussare. 
"Al diavolo"
Bussò tre volte.
"Chi è?"
"Emily"
Il viso di Gemma si materializzò.
"Ciao Emi, come va?"
"Domanda di riserva?"
"Bene tu?"
"Tutto a posto. Sai per caso cos'ha Harry?" 
Emily sbiancò.
"Ha-Harry? No, perché?"
"Bah, è da stamattina che si aggira come un leone in gabbia. Magari adesso si tira un po' su, ora che sei arrivata anche tu"
"Come no!"
Si sentiva terribilmente in colpa per la figura da idiota che gli aveva fatto fare.
"E' arrivata Emily" annunciò a gran voce Gemma entrando nel soggiorno.
Il divano grande era già occupato da tutti e quattro i ragazzi; restavano una poltrona e un divanetto più piccolo a due posti.
"Harry aspettiamo te!" urlò Liam voltandosi in direzione della cucina.
"Che sta facendo?" chiese Emily.
"I pop-corn"
"Vado a vedere se ha bisogno di una mano"
In quel momento avrebbe preferito fare qualunque altra cosa che non ritrovarsi faccia a faccia con Harry, ma la situazione andava affrontata prima o poi.
"Ciao" lo salutò Emily entrando nella stanza.
Harry si voltò in direzione della voce. Quando incontrò lo sguardo di Emily la sue espressione divenne tesa come una corda di violino.
"Ciao" replicò atono.
"Tutto bene? Con i pop-corn intendo" 
Si morse la lingua per il modo in cui aveva formulato la frase.
"Sì" rispose con lo stesso tono.
Emily si morse un labbro, pensando a come continuare la conversazione.
"Harry...mi dispiace per ieri sera"
Il ragazzo fece un sorriso amaro.
"Ti dispiace che ti abbia baciato?"
"Mi dispiace di averti dato uno schiaffo"
"Non ti preoccupare! Tutto chiaro. Certo, non capisco perché tu abbia impiegato un bel po' di tempo prima di prendere la decisione di schiaffeggiarmi"
Non la guardava neppure, era concentrato sulla cottura dei pop-corn.
"Che vuoi dire?"
"Voglio dire..." cominciò alzando il tono di voce.
La guardò fissò  per qualche secondo.
"Niente. Non voglio dire niente. Non preoccuparti Emily, non ti toccherò più"
Versò i pop-corn in una ciotola e raggiunse gli altri ragazzi.
Emily si sentiva uno schifo, lo stomaco attorcigliato in un'agglomerato informe. Seguì il ragazzo nell'altra stanza e vide che si sedeva nella poltrona, da sola.
Arricciò le labbra e prese posto accanto a Gemma, sul divano piccolo.
 
Non seguì nulla del film. Le immagini sembravano correrle davanti senza nessun apparente senso logico. L'unica cosa che importava in quel momento era parlare con Harry, il quale sembrava non avere le sue stesse intenzioni, ma poco importava: avrebbero dovuto parlare prima o poi e quel maledettissimo film non faceva altro che allontanare quel fatidico momento. 
 Harry si precipitò a grandi passi fuori dalla stanza non appena il film giunse alla fine. Emily, approfittando del momento di confusione che si era venuto a creare tra Zayn che andava in cucina, Liam che controllava il cellulare, Gemma che era andata in bagno, Louis che toglieva il DVD e Niall che sbadigliava sonoramente, si intrufolò nella camera di Harry, richiudendosi delicatamente la porta alle spalle.
"Ma sì, entra pure" esclamò sardonico Harry, sdraiato sul letto mentre sfogliava distrattamente una rivista.
"Dobbiamo parlare" disse Emily inghiottendo il groppo che le si era formato in gola.
"No, non credo"
"Senti, non possiamo venirci incontro? E' difficile per te quanto per me"
Harry la fulminò con lo sguardo.
"No, non credo" ripeté, stavolta più lentamente e con tono tagliente.
"Per favore Harry, smettila!" esclamò irritata strappandogli di mano la rivista.
"Si può sapere che vuoi?" sbottò mettendosi a sedere.
"Che smetti di comportarti come un bambino di cinque anni!"
"Bé scusami! Sei abituata a uomini più maturi? E' per questo che mi hai dato uno schiaffo?"
Emily prese due respiri profondi.
"Ok, calmiamoci, tutti e due. Non voglio litigare, voglio solo parlare di quello che è successo" spiegò mettendosi a sedere accanto a lui.
"Mi dispiace di averti dato uno schiaffo. Il fatto è che non mi aspettavo che mi baciassi..."
"Io non mi aspettavo che tu mi schiaffeggiassi...almeno, non dopo che avevo già cominciato da un po'"
Emily cercò il suo sguardo, fisso per terra.
"Ho agito d'istinto...ho paura Harry"
"Di me?"
"No, non di te...tu non hai paura?"
Il ragazzo alzò lo sguardo, indugiando per diversi secondi sul suo viso.
"No, ho solamente voglia di baciarti. Di nuovo. E ce l'ho da un po' ormai. Emily, non lo capisci? Non è un gioco, sei diventata una specie di ossessione, io ho bisogno di te!"
Emily distolse lo sguardo e si alzò in piedi, appoggiando la schiena alla parete. Era troppo tutto in una volta.
Harry si alzò a sua volta, le si avvicinò e le accarezzò il viso una mano.
"Non ti fidi di me?" sussurrò.
Si avvicinò lentamente al suo viso, occhi e bocca socchiusi, e la baciò di nuovo.
Emily voltò la testa dall'altro lato.
"Perché devi rovinare tutto?" chiese frustrata alzando la voce.
"Ah, sarei a rovinare tutto? E tu allora?" ribatté risentito.
"Io sto cercando di fare tornare le cose come prima!"
"Le cose non sono più come prima Emily e non è colpa di nessuno! Mi dispiace, ma non posso fingere di non provare niente per te!"
"Non devi fingere, devi volermi bene come prima, essere amici come prima!"
"Io non sono tuo amico Emily, lo vuoi capire o no? Tu forse vuoi essere mia amica, ma io no! Non riesco più a vederti così, e non VOGLIO essere tuo amico" continuò alzando la voce.
"Tu cosa vuoi invece? Eh?" chiese brusco dopo un po'.
"Non lo so che cosa voglio! Ti chiedo di essere amici e non vuoi, ma non sono pronta ad avere una relazione con te!"
"Perché?" chiese esacerbato.
"Perché ho paura! Ho paura che duri poco, ho paura che roviniamo tutto, che vada a finire male!" 
"E quindi è meglio non provarci affatto?"
"Non è questo"
"E allora com'è?"
Emily non rispose.
 Era tutto così chiaro nella sua testa, ma non riusciva a spiegarlo con le parole. Harry aveva un sicurezza che a lei mancava; lui era assolutamente certo di volere che le cose andassero in un determinato modo, lei invece no, era tutto un punto interrogativo per lei. 
"Non provo quello che tu provi per me, Harry..."
Probabilmente avrebbe preferito un altro schiaffo che sentire quelle parole. Compose un'espressione gelida e poi parlò:
"Bene, allora non avremo bisogno di stare insieme per rovinare tutto. Non voglio vederti più"
Aprì la porta e la richiuse con uno schianto dietro di sé.
 
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Ciao :D
Nuovo capitolo, scritto di getto, in super fretta per cercare di rimediare alle 8 settimane di assenza (:D). Le cose sembrano mettersi male: Emily si trova a dover fare i conti con la sua vecchia paura di fidarsi degli altri ed è bloccata dai complessi che le causano le relazioni amorose ed Harry...bé Harry ci resta di merda, poveraccio xS
Spero che il capitolo vi piaccia (mi pare difficile, non succedono belle cose :S) o che apprezziate la mia buona volontà di farmi perdonare :D
XOXO
 
  
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