Disclaimer: i personaggi qui trattati sono proprietà delle CLAMP e il
mio trattarli non è a scopo di lucro, bensì il divertimento della mia mente
contorta XD
Note: è un po’ che avevo scritto questa oneshot, solo che non ero
proprio certa di pubblicare o meno. Alla fine, siccome io e pucchy sembra quasi
che facciamo a gara a riempire la sezione di roba su quelli che ormai io chiamo
“i quattro dell’Apocalisse”, mi sono detta che tanto valeva pubblicare XD
È una shottina a sé, senza alcun
seguito, un mio semplice ipotizzare perché Kamui ce l’abbia tanto con Seishiro.
Non ho volutamente scelto un fatto preciso, nel caso le CLAMP un giorno ci
facciano il regalo di spiegarlo XD
Quindi,
non posso fare altro che augurarvi buona lettura ^^
Io non so
assolutamente quando ho cominciato... a comportarmi in questo modo.
Ricordo solo che
è successo senza che io avessi nemmeno il tempo di fermare quel cambiamento,
di cui mi sono accorto quando
ormai... lo odiavo già.
E dire che,
all'inizio, io... non ero così.
Non ero così nei
suoi confronti.
Io ero...
esattamente come mio fratello.
Solo, lì nel mondo dove sei nato, e dal quale
volevi fuggire.
E ti
chiedevi come potesse, tuo fratello... resistere in un luogo del genere.
«Mostro!
Mostro!»
Continuano
a cantilenare, quei ragazzini... Dio, che rabbia, se soltanto potessi
azzannarli!
Ma poi, le
parole di tuo fratello che ti chiedono se va tutto bene, e il pensiero della
faccia che farebbe se tu facessi del male a uno solo di loro, ti fanno
desistere.
Non
sopporteresti di essere odiato da lui.
E
dopotutto, se tuo fratello ti vuole bene, a te non serve nessun altro...
«Sei solo
un mostro!»
Anche
se sei un bambino, e parole simili fanno male...
«Vattene
da qui!»
Anche
se vorresti solo... essere come tutti gli altri...
«Vattene
con quel mostro di tuo fratello!»
Ma
non importa... ciò che conta è che...tuo fratello non si tocca.
Ringhi
sommessamente, segno che attaccherai, stavolta lo farai, così quelli
impareranno a sciacquarsi la bocca prima di parlare di lui, della persona per
te più importante. Ringhi godendo dello spavento che leggi nei loro occhi, del
tremolio delle loro piccole gambe che, se tu soltanto lo volessi, spezzeresti
in men che non si dica.
E' stato
allora, forse, che ti sei reso conto di una verità che avevi fatto tacere fino
a quel momento: io sono più forte degli umani, pensasti per la prima
volta.
E poi,
apparve lui.
«Vi
dispiace se lo prendo in custodia?» gli sentisti dire verso quei bambini e ci
rimanesti di stucco.
Perché?
Che voleva? Non sapeva cos'eri? Non ti disprezzava per quello che eri?!
Vedesti i
ragazzini andare via e lui avvicinarsi.
«Non
ascoltarli.» ti disse.
E lo
guardasti male, sulla difensiva: «Tu dovresti, invece. Non sai con cosa stai
parlando.» rispondesti e sì... dicesti proprio "cosa".
Tanto, un
mostro o un oggetto, che differenza faceva?
Lui...rise.
E ti posò una mano sulla testa, gentile, scompigliandoti i capelli e
confondendo la tua mente che non capiva.
«Ma a me
piacciono i vampiri!» esclamò.
E tu, pur
pensando che fosse un umano molto stupido... lasciasti che ti seguisse.
Io... stravedevo per lui.
Anche se non lo ammettevo, anche se
credevo che fosse uno stupido...
pensai anche che solo lui potesse
essere mio amico.
Lui, e suo fratello minore.
Per questo io... lasciai che
vivessero con noi, e anzi...
...ne fui quasi contento.
Perché in fondo, ero solo
un bambino.
Lui e quel suo fratello
minore, avevano arbitrariamente deciso di stare lì, con voi.
Subaru,
figurarsi... era contento.
A te...
non è che andasse male, ma c'era qualcosa che non ti spiegavi. Perché a quei
due sembrava non importare affatto di cosa eravate tu e tuo fratello.
E quello
no, non era normale.
«Ne,
Kamui-chan, smetti di essere imbronciato!»
«...Mollami.»
Odiavi
quando quel Fuuma ti abbracciava... ti aveva forse scambiato per un peluche?!
«Sei-chan,
Kamui-chan fa l'antipatico... diglielo tu!»
«Forse a
Kamui danno fastidio gli abbracci.» osservò con il solito sorriso sulle labbra.
«Non è
vero, Subaru-chan lo abbraccia sempre!» ribatté offeso Fuuma.
«...mica
sarai così stupido da paragonare te a mio fratello gemello, spero.» ribattesti
tu.
E fu
risata generale, tranne per Fuuma, che sembrava... dispiaciuto.
Sbuffasti,
perché quell'espressione ti dava fastidio su Subaru, Fuuma e suo fratello
Seishiro. Anche se non capivi perché.
«Ho
sonno.» mentisti, buttandoti addosso a Fuuma.
Era il tuo
modo di rimediare a quell'espressione, in un abbraccio goffo che di abbraccio
aveva poco.
Ma loro,
avrebbero capito.
Sentisti Fuuma
stringerti con un sorrisetto soddisfatto, e quando fosti certo di non essere
visto... sorridesti anche tu.
Poi però... Fuuma era fuori.
Io pensavo che... avrei anche
potuto lasciare Subaru con lui.
Perché lui era un amico.
E lo
vedesti, l'irreparabile, l'inevitabile.
Lui con
Subaru.
Tuo fratello.
L'unico
davvero importante per te.
E lui...
l'unico di cui ti eri fidato, dopo Fuuma...
Lui, che
era un amico... te lo stava portando via.
«Ne,
Kamui... bentornato.»
E fu la
rabbia più cieca mai provata in vita tua.
«BASTARDO!»
ringhiasti.
E fu
allora che... sentisti il rumore di qualcosa che si spezzava, chissà dove e
chissà perché...
Non pensavo a nulla... che non
fosse Subaru.
E il fatto che mi guardasse in quel
modo... che non capivo.
Paura.
Odio.
Disprezzo.
Compassione.
Chissà... non riuscivo a pensare a
nulla che non fossero lui,
o le parole che mi riempivano il
cervello.
"Uccidilo. Uccidi quel
traditore".
«Kamui...
va tutto bene?» senti chiedere a tuo fratello.
«Sì. Tutto
bene.» rispondi. Chissà perché ti è tornato in mente...
...forse, perché non c'è un solo attimo in cui l'hai
dimenticato.
«Bene,
allora io mi avvio. Nel caso volessi salutare i tuoi amici.»
«Non sono
miei amici… Arrivo subito.» rispondi, riferendoti a quelli con cui hai vissuto
tutto il tempo qui, a Tokyo.
Subaru
sorride appena, e se ne va.
Chissà
se... ti ha mai perdonato per quel giorno o per quello che ora provi verso quel
cacciatore.
Chissà se…
Ti senti
abbracciare e già imprechi mentalmente, perché sai bene chi è.
«Ne,
Kamui-chan!» saluta lui.
Perché
quel nomignolo?
«Levati.»
Perché
ogni volta deve ricordarti cosa eravate?!
«Antipatico!»
«Ho detto
lasciami...» ringhi.
Perché
ogni volta deve ricordarti cosa non sarete mai più?!
Perché
deve farti tornare in mente quel giorno, e quel rumore che ancora non sai
cos'era?!
«Va bene,
va bene...» gli senti dire e ti lascia andare.
E tu... senti qualcos'altro.
E' simile
a quella volta, ma più che spezzarsi è come se... s'incrinasse.
Sbuffi e, proprio come allora, ti lasci andare
appena, quel che basta a poggiarti a lui.
«Hai di
nuovo sonno?» ironizza, mentre inizia a piovere.
«...Mh.»
mormori solo, e socchiudi gli occhi, per poi raddrizzarti subito.
«Solo un
capogiro.» aggiungi, e ti allontani.
Forse...
quel rumore era dolore.
Perché lui ha tradito.
Perché tu lo hai rinnegato.
Perché Subaru ha peccato.
Perché Fuuma... ora non puoi più
volergli bene.
Perché è colpa tua.
Forse...
quel rumore era dolore.
O forse...
Era il rumore di una promessa
infranta.
Di una promessa tra te e
Seishiro soltanto.