L’universo sconfinato brillava con le sue infinite stelle per i suoi occhi di bambina, che sorridevano , pieni di curiosità.
Accanto a lei , c’era quell’essere, dal volto sfigurato , creatura di un altro mondo , di un altro spazio e di un altro tempo, che le stringeva la mano , guardandola con affetto.
Non aveva mai visto le stelle, lei. Dove abitava lei non c’erano, il cielo era nero , e tutte strade erano costellate tante piccole candele, che illuminavano la via ai viaggiatori e ai raminghi.
La stretta dell’uomo si allentò.
Non fece in tempo nemmeno a guardarlo negli occhi un’ ultima volta , il suo amico , così grande e così misterioso, dallo volto così giovane e dallo sguardo così vecchio.
Wyrda si ritrovò nella sua cameretta, sul davanzale, dove , qualche attimo prima , era stata rapita da un uomo che , a cavallo del suo drago rosso, l’aveva portata a vedere le Stelle.