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Autore: Katherine Buffy Pierce    27/04/2014    1 recensioni
Questa storia segue la storia "Il ritorno di Katherine Pierce dopo l'oblio".
Genere: Mistero, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Katherine Pierce, Stefan Salvatore, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Katherine Pierce 2.0'
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Mi svegliai la mattina dopo, molto soddisfatta. Il mio piano stava riuscendo come al solito. Damon dormiva ancora...
-Ehi, Damon. Svegliati!- dissi io dando un colpetto sul viso di Damon.
Damon sobbalzò e uscì dal letto.
-Cosa vuoi fare adesso?- chiese agitato.
-Oh, non posso rivelarvi il mio piano...- dissi alzandomi anche io.
Aprii la finestra e trovai Stefan ed Elena che mi aspettavano.
-Buongiorno ragazzi.- dissi io salutandoli con una mano.
-Damon!- disse Elena appena vide il suo ragazzo.
-Elena! Oh, Elena!- disse Damon con le lacrime agli occhi, correndo verso di lei. Io lo fermai con un pugno che lo fece cadere a terra dolorante.
-Non toccarlo!- disse Elena arrabbiata.
-Sai, Elena... Mi sono stancata di te. Non crederai sul serio che io ti ubbidisca?- dissi a lei con un sorriso.
-Allora... Accetti la mia proposta?- le chiesi facendo alzare Damon.
-Cosa mi succederà?- mi chiese Elena confusa.
-Niente, Elena... Quello che è successo a Damon. Non gli ho fatto del male... Mi sono solo divertita a fargli paura...- le dissi con un sorriso.
-Elena, fallo. Altrimenti lo ucciderà.- disse Stefan con la fronte corrugata.
-Ok.- disse la mia stupida doppelganger.
Feci in modo che il collo di Damon fosse fuori dalla casa, in modo che Elena potesse succhiargli via la cura, senza tirarlo fuori. Senza farmi vedere, mentre Elena succhiava via la cura di Damon dal suo corpo, iniettai nella schiena di Damon, il mio sangue. Il sangue di vampiro, veniva rifiutato da chi aveva preso la cura, solo quando la cura era stata già sradicata dal corpo. Feci in modo che, una volta che la cura fosse fuori dal corpo di Damon, il mio sangue gli entrasse in circolo per ritrasformarlo.
Mi ero vendicata abbastanza. Dopo che Elena ebbe finito, Damon cadde a terra.
-Oh, no.- disse Damon piangendo. Elena svenì e Stefan mi guardava arrabbiato.
Io ruppi il collo a Damon, per farlo trasformare. Stefan emise un urlo agghiacciante.
-Tranquillo Stefan. Avevo messo nel corpo di Damon, del sangue di vampiro. Ora si sta trasformando.- gli dissi io, tranquillizzandolo.
-Come?- chiese Stefan confuso.
-Riavrai il tuo fratellino vampiro...- gli dissi annoiata.
Mentre Stefan era distratto a guardare Damon, io uscii velocemente dalla casa per poi rientrare con Elena.
-No!- disse Stefan appena vide Elena dentro la casa.
-Tranquillo Stefan...- gli dissi lanciando fuori la carcassa di Damon.
-Non le farò niente.. Forse.- gli dissi chiudendo fuori i fratelli salvatore.
Dopo qualche minuto, sentii che Stefan e Damon se ne erano andati. Attesi il ritorno di Elena, guardando la tv... Dopo circa 3 ore, Elena si svegliò.
-Oh, mio Dio!- disse Elena dopo essersi svegliata.
-Bene. Ora vieni con me...- le dissi portandola da basso. Al piano inferiore c’era una mia vecchia amica... Una strega... Lucy.
-Katherine. Ti avevo detto che non volevo più avere nulla a che fare con te... Perché mi hai chiamata ancora?- mi chiese Lucy arrabbiata.
-Ho bisogno che tu faccia un incantesimo. E’ una cosa semplice che non potrebbe fare del male a nessuno.- le dissi io con indifferenza.
-Cosa vuoi?- mi chiese Lucy scocciata.
-Devi mettere un sigillo su Elena. Se qualcuno la prosciugherà, non potrà succhiarle via la cura... A parte me.- le dissi guardando Elena.
-Come?- chiese Lucy confusa.
-Lei non potrà più essere trasformata in vampiro se io non le succhierò via la cura. E solo io potrò... Il sigillo che vorrei che tu mettessi, oltre a far questo, deve impedire a chiunque prosciughi Elena, eccetto me, di portarsi via la cura dal suo corpo. Devo rispiegartelo una terza volta o hai capito?- le chiesi annoiata.
-Ok. Posso farlo... Ma cosa avrei in cambio?- mi chiese lusingata, Lucy.
-Beh, ora nulla... Però io sarei in debito con te e ti aiuterò in ciò che avrai bisogno in futuro...- le dissi avvicinandomi a lei.
-Beh, dammi il numero di telefono di Bonnie Bennet e siamo pari. Voglio chiederle delle cose riguardo un incantesimo...- mi disse con un sorriso.
-Posso dartelo io! Senza che tu debba fare quest’incantesimo!- disse Elena avvicinandosi a noi.
-Stai zitta Elena! Torna a crogiolarti nella tua vita penosa.- le dissi, girandomi verso di lei.
-Sei tu patetica, Katherine. Avevi appena ottenuto il perdono di tutti e ora ti vendichi in questo modo? Non mi sembra che ti dispiaccia essere un vampiro!- disse Elena arrabbiata.
-Senti, cara Elena... Io mi sono vendicata perché nessuno obbliga Katherine Pierce a fare qualcosa contro la sua volontà!- le dissi prima di darle un calcio che la sbatté a terra.
-Accetto, Lucy.- le dissi io con un sorriso.
Lucy ci fece sedere in cerchio. Io, lei ed Elena dovevamo prenderci per mano. Dopo qualche minuto di fruscii d’aria e candele che lampeggiavano, l’incantesimo finì.
-Bene. Ho aggiunto due clausole in più... Se Elena dovesse morire con del sangue di vampiro in corpo, guarirebbe ma rimarrebbe umana... E l’altra clausola, riguarda lo scioglimento dell’incantesimo. Solo io potrò scioglierlo- disse Lucy alzandosi.
-Ok, grazie Lucy.- le dissi con un sorriso.
-Ecco il numero.- le dissi, dandole il bigliettino con scritto ciò che le serviva.
-Grazie, Katherine. Ci vedremo ancora, prima o poi, suppongo! Buona continuazione, Katherine. Elena...- disse Lucy prima di uscire.
-Ciao Lucy. Grazie.- le dissi prima che chiudesse la porta.
-Bene bene bene,cara Elenuccia mia. Ora puoi andare. Sei libera!- le dissi aprendole la porta.
-Cosa? Non ci casco, Katherine.- disse Elena confusa.
-Non pensavo che fossi così intelligente.- le dissi prendendola in braccio.
Corsi fuori a velocità di vampiro e la misi in macchina. Guidai a tavoletta fino a Mystic Falls. Appena arrivate a casa Salvatore, entrammo in soggiorno.
-Oh, Elena! Stai bene?!- disse Damon appena la vide.
-Si.- disse lei abbracciando il suo ragazzo. Anche Stefan la abbracciò.
-Ehi Damon... Bello essere di nuovo un vampiro?- gli chiesi con un sorriso.
-Si.- disse secco.
-Come vedete, Elena sta bene.- dissi loro avvicinandomi a Elena.
-Però non potrà tornare ad essere un vampiro.- dissi io, facendoli rimanere confusi.
Dopo aver spiegato tutto, Damon disse: -Sei proprio una manipolatrice.-
-Lo so. Beh, la mia vendetta è finita qui.- dissi io avviandomi verso la porta.
-Come?- chiese Stefan confuso.
-Si.-
-Avanti. Solitamente sei più... Cattiva.- disse Stefan confuso.
-Non è vero. E’ solo che... Non trovo più molto gusto a torturare le persone... Prima era più divertente.- dissi loro aprendo la porta.
-Oh, ma guarda! Tre doppelganger in un colpo solo!- disse Markos appena aprii la porta.
-Markos!- dissi io sconvolta. Di istinto, chiusi la porta.
-Oh, cosa facciamo ora?!- chiesi io sconvolta.
-Scappiamo!- disse Stefan aprendo la porta e abbattendo Markos, prima di salire sulla mia macchina. Damon ed Elena erano rimasti in piedi al centro del salotto.
Io presi Elena a velocità di vampiro e la misi in macchina. Damon ci seguì e salì in macchina con noi. Guidai rapidissima fino al cancello della villa, abbattendo numerosi viaggiatori.
-Sembra di giocare a bowling- disse Damon, scherzosamente.
Presi la statale e mi diressi verso Richmond.
-Dove stiamo andando, Katherine?!- disse Stefan guardando la strada.
-Lontano. Markos non deve trovarci. Andiamo a Richmond e prenderemo un biglietto aereo per una meta molto lontana.- dissi loro, fissando la strada.
Nessuno parlò per tutto il viaggio. Che ci piacesse o meno, eravamo sulla stessa barca.
  
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