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Autore: Katherine Buffy Pierce    27/04/2014    1 recensioni
Questa storia, fa parte della serie "La storia di Alex" e segue le vicende della storia "Figlio di vampiro". Alex Fell, dopo aver trovato l'amore della sua vita in Katherine Pierce, diventerà padre a soli 18 anni. Come affronteranno lui, Katherine e gli altri, l'arrivo inaspettato di un bambino?
Genere: Mistero, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elena Gilbert, Katherine Pierce, Nuovo personaggio, Stefan Salvatore, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'La storia di Alex'
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Il piano che avevamo ideato, era piuttosto buono. Saremmo andati da Klaus per fare lo scambio e, una volta che gli avremmo consegnato Katherine e avremmo ripreso Elena con noi, io avrei cantato per fargli del male. Era semplice, ma efficacie. Speravamo che funzionasse così facilmente...
-Sei pronta?- chiesi a Katherine prima di avviare il motore della macchina.
-Si.- disse con uno sguardo determinato.
Appena arrivammo all’indirizzo che ci diede Klaus, parcheggiai la macchina nel vialetto di quella casa. Appena entrammo, vidi subito Elena legata.
-Elena! Stai bene?- le chiesi, entrando nella casa.
-Eccovi.- disse Klaus, uscendo dalla cucina.
-Sono qui per fare lo scambio... Ma a una condizione. Katherine non dovrà soffrire e non morirà.- dissi io per far sembrare credibile lo scambio.
-Ovvio. Non ucciderei mai la fonte a cui posso attingere per creare nuovi ibridi. Vieni Katerina.- disse tendendo la mano a Katherine.
Katherine gli prese la mano e si avvicinò a lui.
-Elena, vai.- disse dopo averla slegata.
-Grazie.- disse Elena mettendosi in parte a me.
-That boy is a monster!- iniziai a cantare io.
Cadde subito a terra urlando dal dolore. Elena prese Katherine e la portò via a velocità sovrumana. Dopo poco, scappai anche io da quella casa. Eravamo riusciti a fregare quell’idiota.
Una volta arrivati a casa, non manco molto prima che arrivasse Klaus. Aveva portato con se una strega che ci fece un incantesimo.
-Bene. Ora farete tutto ciò che vi dico io!- disse Klaus con un sorrisetto.
-Stefan, pugnala tuo fratello al cuore con quel coltello. E tu, Damon, non togliere il coltello.- disse Klaus divertito, soggiogando mio padre.
Stefan eseguì l’ordine, immediatamente.
-Ma perché l’hai fatto, Stefan?!- chiese Damon confuso.
-Non volevo! Mi ha soggiogato, Damon.- disse Stefan confuso.
-Bene! Ora... Elena e Katherine... Dovete prendervi a calci e pugni finché non ve lo dico io! Elena, per il momento non puoi usare i trucchi da vampira perché i tuoi poteri sovrannaturali, adesso come adesso, sono svaniti...- disse Klaus con un sorriso. Io iniziai a cantare ancora, ma il mio dono, non faceva effetto. L’incantesimo annullava i nostri poteri... Sovrannaturali e non...
-Deluso, ragazzino? Ahahah! Ora anche tu farai qualcosa... Mmm fammi pensare... Mmm...- disse Klaus, sempre divertito. Se Caroline fosse stata li con noi, avrebbe potuto distrarlo!
-Oh, si! Prendi il coltello che ha tuo zio nel cuore e pugnalati le gambe, ripetutamente.- disse ridendo. Quello che mi aveva ordinato di fare non mi faceva nessun effetto. Non potevo essere soggiogato, io! Nemmeno da un originale!
Mi pugnalai volutamente, per non rivelare a Klaus che ero immune al controllo mentale. Stefan mi guardava confuso, ma gli diedi un’occhiata che gli fece capire tutto. Ero sanguinante e dolorante. Non riuscivo a guarire purtroppo.
-Damon e Stefan... Fate quello che stanno facendo Katherine ed Elena.- disse Klaus.
Katherine ed Elena si stavano picchiando. Elena la prendeva a calci ovunque, ma non sulla pancia. Quantomeno, questo non avrebbe danneggiato il bambino.
-Bene, l’incantesimo è rotto. Ora potete tornare a fare quello per cui vi ho soggiogato prima...- disse Klaus ridendo.
-Elena, usa pure i tuoi poteri ora...- disse Klaus divertito prima di uscire di casa.
-Elena! Smettila!- urlai io arrabbiato.
-Non riesco!- disse Elena mentre pestava Katherine.
Io lanciai via Elena, ma lei tornò sempre, a picchiare Katherine, in un baleno.
Ripetemmo questa storia per un po’ di volte, finché non iniziai anche a picchiare Elena. Niente. Tornava a pestare Katherine. Provai a portarla via, ma Klaus ci aveva sigillati in casa.
-Elena basta!- urlai di nuovo disperato.
Katherine aveva perso conoscenza e, quando Elena le diede un pugno in pancia, non riflettei più. Presi un paletto e lo conficcai dritto nel cuore di Elena.
-Alex?!- disse Elena con le lacrime agli occhi prima di essiccarsi e morire.
-Alex no!- urlarono Stefan e Damon.
Klaus rientrò quasi subito e, notando il cadavere di Elena, ci tolse il controllo mentale. Io cantai di nuovo e, stavolta, Klaus iniziò a soffrire. Quando smisi, Klaus ci disse che avrebbe rinunciato a Katherine, per il momento, ma che sarebbe tornato.
Appena se ne andò, notai che Damon e Stefan guardavano il corpo di Elena, sconvolti.
-Cosa ho fatto?!- dissi io, rendendomi conto di ciò che avevo fatto a Elena.
-L’hai uccisa!- disse Stefan arrabbiato.
Stefan prese il coltello che stava sul pavimento e si avvicinò a Katherine.
-L’hai uccisa per lei?! Per questa stronza?!- chiese furioso puntando il paletto sul corpo privo di sensi di Katherine. Io diedi un calcio a Stefan e a Damon e presi in braccio Katherine.
-Ti troverò! E quando lo farò, ti pentirai di avermi conosciuto!- disse Stefan furioso, prima che uscissi di casa. Misi Katherine in macchina e scappai via da Mystic Falls. Le altre volte che scappavo da quella cittadina infestata da creature sovrannaturali, me ne andavo a Lynchburg... Ma quella volta, dovevo andarmene via. Lontano da tutto e da tutti... Dove nessuno avesse potuto trovarci.
  
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