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Autore: NickJonas    28/04/2014    1 recensioni
ciao a tutti! questa è la mia prima fan fiction siate clementi e mi raccomando recensite!
Naomi è una ragazza bellissima che ha da poco perso il nonno adottivo, il suo carattere è cambiato da quel tragico giorno, ed è diventata una ragazza ribelle e scontrosa, però la sua nuova famiglia riuscirà ad aiutarla in particolare due ragazzi, Trunks e Goten. quest'ultimo e Naomi si innamoreranno provocando gelosia in Trunks, cugino della ragazza, e Vegeta, lo zio.
Spero di aver catturato la vostra attenzione, recensite! un bacio!
Genere: Avventura, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Goten, Nuovo personaggio, Trunks, Un po' tutti, Vegeta
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Capitolo 2 – Tutti alla festa:

 

Sabato mattina era arrivato, Bulma era a dir poco elettrizzata per la festa che si sarebbe tenuta quella sera, come Chichi d'altronde, mentre gli uomini sembravano indifferenti al fatto. Vegeta e Goku speravano solo di trovare tanto cibo, Goten di rimorchiare qualche ragazza, data la sua fama di dongiovanni, e Trunks, Trunks aveva la sensazione che quella sera avrebbe trovato qualcuno di molto speciale.

Nel frattempo, nella fondazione, Naomi stava scontando una punizione per la sua indisciplina e ribellione. Era solo da poche ore in quel posto e già ne aveva combinate di tutti i colori: aveva rovesciato il brodo bollente sulla testa di Takumi, stappando la bottiglia di vino da servire al “capo” lanciò il tappo sull'occhio di un aiutante di quest'ultimo, aveva liberato e fatto scappare le galline che si trovavano sul retro della casa e, per finire, aveva “accidentalmente” tirato un calcio sulle parti intime di Takumi. Quest'ultimo era furioso (e dolorante), quindi decise di fargliela pagare a quella mocciosa che aveva osato sfidarlo. La rinchiuse nel sotterraneo della casa e la lasciò senza cibo e acqua per l'intera giornata. Quel posto metteva i brividi, non era grande, non aveva finestre ed era senza luce, completamente buio, chissà quanti insetti e ragnatele erano presenti in quel lugubre posto; ma a Naomi non importava, ormai non le importava più niente, era convinta che senza il suo nonnino niente aveva più senso. Era seduta al centro di quella piccola stanza da ormai tutta la notte e tutta la mattinata del giorno seguente, era lì, impassibile, non piangeva, non urlava, non lasciava trasparire nessuna emozione. La porta si aprì di colpo facendo entrare Takumi, più calmo rispetto la sera prima, che, con un sorriso malefico, la prese per il collo non facendole toccare più terra.
Takumi: hai imparato la lezione mocciosa? Mai mettersi contro Takumi Mori! - stringendo sempre più forte la presa al collo.
Takumi: adesso vai a prepararti, dobbiamo andare ad una festa alla villa dei Jefferson. Vedi di non farmi fare figuraccie! Fai una faccia da cane bastonato e non combinare guai. Siamo intesi?! - lanciandola al suolo. Detto questo uscì e dopo poco la ragazza raggiunse gli altri suoi compagni, tutti riuniti nella stanza delle ragazze.
Daisuke: - un ragazzo sui 17 anni, molto bello, alto, muscoloso, capelli sui toni del blu scuro, e dei bellissimi occhi verdi. - ehy tu! - disse rivolto a Naomi. - certo che hai fegato a trattare in quel modo il capo. Complimenti! - era veramente stupito, nessuno, mai, aveva avuto il coraggio di fare quello che aveva fatto quella ragazzina a sole poche ore dal suo arrivo.
Naomi: non me ne faccio niente dei tuoi complimenti. - impassibile e indefferente a quel che le era stato detto.
Daisuke: sei tosta eh. Bene, andremo d'accordo io e te. - e sul suo viso comparve un mezzo sorriso.
Naomi non lo badò più di tanto.
Daisuke: io sono Daisuke. Ho 17 anni. - e diede il via alle presentazioni.
Si avvicinò a loro un altro ragazzo, un po' più basso e mingherlino rispetto a Daisuke, ma sempre di bell'aspetto, con i capelli corti e biondini, e gli occhi verdi/grigi.
Kaito: io sono Kaito. Ho 16 anni.
Fu il turno di una ragazza, alta, un po' in carne, capelli corti fino a sopra le spalle e neri, con occhi scuri e freddi. Misaki: io sono Misaki. Ho 16 anni. - Misaki guardò male Naomi.
Dopo si avvicinò un ragazzo più basso, capelli castani/biondi, occhi marroni.
Riki: ehy bellezza, io sono Riki. Ho 13 anni, quasi 14. - sorridendo e facendole l'occhiolino. Gli arrivò subito una sberla in testa da parte di Daisuke. A Naomi scappo una piccola risata, che però non fece notare a nessuno, e tornò alla sua indifferenza.
Si avvicinarono infine tre bambini, due maschi e una femmina. Erano veramente dolcissimi.
Kei: piacere, il mio nome è Kei. Ho 9 anni. - e sorrise cominciando a far sciogliere il cuore freddo della ragazza. Era un bambino davvero adorabile: era il più alto tra i tre, magro, capelli biondi/arancioni e degli occhi dolcissimi color verde.
Shinici: io invece sono Shinici, e ho 8 anni. - facendo un sorrisone a trentadue denti. Quel bambino era dolcissimo: un po' più basso di Kei, magrolino, capelli neri, mossi e lunghi fino a poco sopra le spalle, e occhi da cerbiatto dello stesso colore.
Ami: e io sono Ami. Ho 7 anni. - il suo sorriso era timido a differenza di quello dei suoi amici. Era proprio una bella bambina: bassetta per la sua età, mingherlina, mora e con i capelli lunghi e lisci, e gli occhi color pece. - e tu? Come ti chiami? - chiese dolcemente la bambina.
Naomi: Naomi, tra pochi giorni avrò 16 anni.
Ami: davvero?! Che bello! Io ne ho compiuti 7 da poco.
Alla ragazza scappò un piccolo sorriso.
Daisuke: bene le presentazioni sono finite, andiamo a prepararci che tra poco dobbiamo andare alla festa dei riccaccioni. - aveva una faccia schifata mentre parlava di quella festa.
Kei: dobbiamo proprio andare Daisuke? - facendo una faccia da cucciolo.
Daisuke: si dobbiamo purtroppo. Forza prepariamoci. Misaki aiuti tu Ami?
Ami: no! Può aiutami Naomi no? Sempre se lei vuole. - lo sguardo di tutti si posò sulla ragazza.
Naomi: ehm... si okay. - la bambina le sorrise, tutta la timidezza di prima sembrava scomparsa all'improvviso.
Misaki dedicò uno sguardo pieno di odio e rabbia a Naomi, che la ragazza ricambiò con uno sguardo del tutto indifferente.
Daisuke: Takumi ha detto che in armadio abbiamo i vestiti che ci sono stati donati dalla famiglia di riccaccioni. Ha detto che dobbiamo prepararci molto bene e fare delle faccie da cani bastonati quando saremo in villa. - tutti, ad esclusione di Naomi, annuirono. Lei li guardò sorpresa.
Naomi: e voi fate tutto quello che vi dice quel tipo? Voi siete pazzi.
Misaki: sai, non vogliamo fare la fine che hai fatto tu questa notte ragazzina! - disse lei in malo modo guardandola dalla testa ai piedi. Naomi stava iniziando ad innervosirsi.
Naomi: meglio fare la mia fine che essere una codarda. - guardandola altrettanto male.
Kaito: calme calme ragazze. Discuterete in un altro momento adesso siamo in ritardo. - disse mentre le due continuavano a guardarsi in cagnesco. Ognuno iniziò a prepararsi. Naomi aiutò Ami. I ragazzi erano già pronti da un bel pezzo, stavano aspettando le ragazze, quando entrò Misaki con un vestito lungo rosa acceso, camminado su delle scarpe col tacco coperte dal lungo vestito, i capelli cortissimi erano sciolti e spettinati, il viso truccato, forse un po' troppo pesantemente. I ragazzi la guardavano stupiti e un po' spavantati da tutto quel trucco.
Misaki: bhe, perchè mi guardate così? Non sto benissimo? - facendo un giro su se stessa, rischiando di cadere per terra. I ragazzi trattennero una risata.
Daisuke: Naomi e Ami? Dove sono?
Misaki: boh. - fece l'indifferente.
Dopo pochi minuti d'attesa entrò Ami correndo, era molto carina, Naomi l'aveva sistemata davvero bene.
Ami: come sto ragazzi? - aveva un vestito lungo fino a poco sopra le ginocchia verde smeraldo con ai piedi delle ballerine bianche. I capelli raccolti in una treccia al lato.
Kaito: sei bellissima piccola. - sorridendo.
Ami sorrise ampiamente.
Daisuke: e Naomi dov'è Ami? - Misaki sbuffò per tutto l'interesse che Daisuke dedicava alla nuova arrivata.
Ami: stava facendo storie per indossare il vestito, ma sono riuscita a convincerla. - sorridendo compiaciuta. - si sta sistemando i capelli tra poco dovrebbe essere qua.
E detto questo, arrivò Naomi in tutto il suo splendore, indossava un vestito corto fino a sopra il ginocchio celeste con ai piedi delle scarpe col tacco dello stesso colore dell'abito. I capelli erano sciolti e le cadevano ondulati lungo le spalle, il suo viso non era truccato, non ne aveva bisogno, era bellissima, come sempre. Era veramente stupenda, di una bellezza mai vista. I ragazzi la guardavano a bocca aperta, erano stupiti da tanta bellezza.
Riki: oh mamma. Sei davvero uno schianto piccola. - facendole l'occhiolino.
Naomi: taci piccolo. - disse lei facendo ridere gli altri.
Daisuke: sei... - ma fu interroto da Misaki che, gelosa ed invidiosa, disse che dovevano muoversi ad andare nel salone dove c'era Takumi che li aspettava. Dopo le raccomandazioni che il capo fece ai ragazzi su come comportarsi alla festa, tutti si recarono alla villa.
Intanto, anche Bulma e Chichi con le loro rispettive famiglie erano davanti all'entrata della grande casa.

  
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