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Autore: Respiro_di_Primavera    28/04/2014    2 recensioni
"-Ripetilo se ne hai il coraggio.
-Non ho provato nulla...- sussurrai a pochi centimetri dal suo viso
e lo vidi alzare un sopracciglio, mentre le sue mani mi accarezzavano.
-Allora perché hai la pelle d'oca?
-Sono bloccata qua fuori in piena notte, con solo un asciugamano
e i capelli bagnati: ho freddo.
-Risposta errata, Kiss.- sorrise, sollevandomi il mento con le sue dita calde
e lasciandomi un lieve bacio nell'incavo del collo aggiunse -Ma se hai freddo,
non ti preoccupare. Ci sono qua io e ti prometto che ti scalderò per tutta la notte,
se me lo permetterai..."
Jess è una ragazza che nasconde tutta se stessa dietro a una maschera
ed è diventata tanto testarda da credere che quella ormai sia la sua vera faccia.
Finché non arriva qualcuno a farle vedere che dentro di lei c'è molto di più...
Questa è la prima storia che pubblico in assoluto, quindi la vostra opinione
è importante per migliorarmi! ;)
Avverto che è tratta da un sogno e che presenta elementi non veritieri, di mia invenzione.
Genere: Erotico, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Threesome, Triangolo
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Ice-cream and Pitted


 


POV. HARRY


-Tsk…
-Hai detto qualcosa?
-No, niente…perché?
-Hai fatto uno strano verso!
-Ah, già…
-Quindi?
-Cosa?
-Perché hai sbuffato?
-Non ho sbuffato! Ho emesso un suono di disapprovazione!
-Eh?
-Sì, insomma…sei il peggior tutore del mondo!
-Cosa? Ma se ti sto portando a prendere il gelato!
-Appunto!
Le lancio un’occhiata di striscio, lei incrocia le braccia e questa volta sbuffa davvero e sembra pure
esasperata! Ma, dico, la sto portando a prendere il gelato e ha ancora da ridire!
Ma chi diavolo la capisce questa?
-Senti, non dovresti farlo!
Ok, sta dando i numeri.
-Perché?- questa è l’ultimo tentativo  che faccio per capirla.
L’ultimo!
-Perché sei il mio tutore e dovresti capirlo che questi non erano i patti! Mi sono comportata male,
quindi niente gelato! Se non hai polso non funziona sta storia del tutore, delle regole e balle varie!- gesticola,
infastidita, con una faccia che fa intuire quanto le sembri ovvia la sua affermazione.
E, purtroppo, devo ammettere che non ha tutti i torti…
-Jess non ha tutti i torti!
È quello che ho pensato anch’io Louis! E, comunque, grazie tante per la solidarietà…
-Ma io voglio il gelato!- si intromette Niall, a cui da oggi in poi permetterò di mangiare l’ultimo pezzo di
pizza fino alla fine dei miei giorni!
-Esatto! Guarda Kiss che non lo faccio per te, ma per noi! Ovviamente u non lo mangerai. Sei in punizione!
Niente gelati da qui a una settimana!- annuisco, assumendo un’espressione severa.
-Oh, ma certo! Mi faccio mettere in punizione da uno che a mala pena sa guidare!
-Cosa intendi dir…
-HARRY CAZZO! STAI PASSANDO CON IL SEMAFORO ROSSO E C’è UNA VECCHIETTA CHE
STA ATTRAVERSANDO LA STRADA! MERDA, FERMATIIIIIIIIII!- grida Louis, spalancando  gli occhi,
guardando davanti a noi e stringendo a sé Jess.
Oddio, no! Mi sono distratto solo cinque minuti e non mi sono accorto di niente!
Sbarro gli occhi e freno di botto, pigiando con forza sul pedale del freno e sbarrando gli occhi. Oh, no!
Povera vecchietta, io non  ci posso credere di non averla vista… La macchina si ferma, lasciando una
sgommata sull’asfalto caldo di metà pomeriggio e io tengo ancora gli occhi chiusi, pregando.
-Dio, fa che sia ancora viva, per favore!
Silenzio.
Inizio a sospettare che le mie preghiere non siano state ascoltate, ho tirato sotto una vecchietta adorabile di
settant’anni, di quelle che badano ai nipotini e che sono sempre disposte a sorriderti anche se non ti hanno
mai visto…
Sono un assassino! Oddio, no!
Poi, improvvisamente sento qualcosa, anzi non è qualcosa, ma qualcuno.
Qualcuno che ride. Qualcuno che sta ridendo, Qualcuno che sta ridendo di me!
Apro lentamente gli occhi e fisso la strada davanti a me, deserta, per poi voltarmi a guardare sul sedile di
fianco a me Louis e Jess che ridono di gusto, piegati in due, il mio migliore amico (per meglio dire “colui
che dovrebbe essere il mio migliore amico”) con la testa appoggiata alla spalla della ragazza che in questo
momento si copre il viso con le mani.
Ma sta sorridendo, e non è un sorriso finto o sforzato, per la prima volta ha un sorriso vero
su quel viso pallido…
E ha un sorriso davvero bello, raro, ma bello.
Lancio un’occhiata dietro e noto che anche gli altri ridacchiano e scrollo le spalle, riaccendendo l’auto e
ripartendo.
-Scusa, Hazza, ma tu e Jess mi avete servito la battuta su un piatto d’argento!- mi da un colpetto sulla spalla
Louis, una volta calmato e io accenno uno sorriso. No, non mi sono arrabbiato.
-Mi metterai in punizione anche per questo?- mi guarda alzando un sopracciglio Jess, mettendosi a posto i
capelli sulla schiena e accarezzando i capelli a Louis.
-Mmm…naaah! Ma tu e Louis rimarrete qua in macchina mentre noi andremo a prendere il gelato!- sorrido,
perfido, guardando la faccia sconvolta di uno dei miei migliori amici.
-Cooosa? Io voglio il gelato!
-Non se ne parla. Tu rimani qua a sorvegliare Jess, potrebbe ammazzare il primo passante che ha la sfortuna
di passare davanti al suo finestrino se non c’è nessuno che la controlli!
-Sì, lo ammazzerei se fosse riccio e avesse il cervello di un criceto! Insomma, se fossi tu lo farei!- ringhia la
ragazza, lanciandomi un’occhiata di fuoco.
-Attento, Herry, sa uccidere in 20  modi diversi senza il bisogno di un arma!- mi avverte, preoccupato, Niall.
Rido, ma dalla sua faccia mi accorgo che non è una battuta.
Guardo Jess e lei mi sorride in modo inquietante.
Ok, dopo voglio che si sieda dietro con gli altri, ad avercela vicina non mi fido più…
 
 
 






POV. JESS
 

-JEEEEEEEEEESS! – la voce di Liam mi chiamò dalle scale.
Ero ferma davanti all’armadio e non sapevo cosa mettere per uscire, oltre ad essere ancora restia all’idea
che la mia migliore amica sarebbe venuta a quella festa per  pazzi, che non centravano niente con la sua
innocenza e la sua dolcezza. Era troppo bella e buona è per trovarsi a suo agio in un posto del genere, ma
sarebbe stato vano impedirle di venire, l’avrebbe fatto lo stesso in un modo o nell’altro.
Sospirai e scesi lentamente al piano terra:-Cosa c’è Liam?
-Credo che sia una tua amica- mi sorrise il ragazzo, indicando Isa,  che si guardava timidamente intorno e
che appena mi vide mi rivolse uno dei suoi sorrisi più innocenti.
-Ehm…sì, lei è la mia migliore amica. Isabella, lui è Liam. Liam, Isabella. Ora noi due ce ne andiamo di
sopra a prepararci…- e prima che Liam potesse chiedere qualsiasi cosa presi per un braccio Isa e la
trascinai su per le scale, fino in camera mia, sbattendo la porta alle nostre spalle.
Lei mi guardò sorridendo, per poi lanciare un lungo fischio, ammirando l’ampiezza della stanza:-Wow!
-Già, wow…ora sbrighiamoci che dobbiamo ancora vestirci e truccarci!- sbuffai, aprendo  bene le ante del
mio armadio e cercando un vestito adatto a lei, ne troppo volgare, ma neppure troppo da “chiesa”.
-Truccare? Jess, lo sai che non mi trucco mai!- spalancò le sue grandi labbra carnose da bambina,
osservandomi prendere un vestito e dei tacchi.
-Senti, hai insistito tu per venire con me, quindi ora subisci le conseguenze!
L’aiutai a indossare un vestitino  azzurro che le arrivava un po’ più sopra al ginocchio, ma non troppo
(sebbene tentasse ogni due secondi di abbassarlo), che le stringeva la vita sottile e aveva uno scollo leggero
che le lasciava scoperte le spalle  chiare ed eleganti. Le infilai i tacchi argentati abbinati alla borsetta e le
passai una giacchetta chiara per coprirsi.
-Ehm…non è troppo corto e scollato?
-Isa, è quello più semplice che ho!- sospirai, facendola sedere in bagno e pettinandole i capelli in una
morbida treccia su un lato del viso, per poi passare a un trucco leggero, con eyeliner argento e un rossetto
appena rosato, perché continuava a ripetere che non voleva essere truccata troppo…quella ragazza era
esasperante!
-Mentre ti ammiri mi preparo io, ok?- la lascia in bagno a fissarsi con gli occhi sgranati allo specchio.
Indossai un vestito monospalla che mi arrivava a metà coscia nero, stretto sotto al seno con  u nastro in pelle
che poi cadeva molle con strati di tulle nero che facevano un gioco di vedo e non vedo e mi dava un senso
di libertà. Mi erano sempre piaciuti i giochi di luci e ombre… Finii di allacciarmi gli stivali che mi
arrivavano a sopra il ginocchio e andai in bagno a truccarmi, matita sfumata, eyeliner rigorosamente nero,
mascara e rossetto rosso, per dare quel tocco di colore vivo che mi mancava.
Sciolsi i capelli e li scompigliai per farli ricadere liberi e mossi ungo la mia schiena, in maniera selvaggia.
-Ma…Jess, sembri un’altra!
-Attenta, Isa…o la mandibola ti si stacca dalla faccia!
-Ma sei…bellissima! Un po’ troppo provocante, ma…
-Lo so, ma in questo genere di feste preferisco essere un’ombra che un punto luminoso come te…
-Dici…- corrugò lievemente la fronte, pensierosa.
-Ma tu no ci puoi far niente, sei cosi e basta!- le sorrisi, prendendole mani –Dai, ora andiamo!
Presi il chiodo e me lo infilai velocemente, scendendo le scale…non dovevano beccarci, non dovevano
beccarci, non dovevano beccarci…
-Ehi! Dove state andando?
La voce di Zayn ci paralizzò sulla soglia.
Merda, per un soffio!
Mi voltai a guardarlo, mordendomi il labbro inferiore con aria maliziosa:
-Non sono affari che ti riguardano, bad boy…
-Ah, davvero? Se non me lo dite non vi faccio uscire! – sorrise , incrociando le braccia e appoggiandosi con
le spalle al muro.
-Senti noi stavamo solo…
-Andando in biblioteca!- esclamò Isa, facendomi cadere le braccia e provocando la risata del moro.
-In biblioteca? Hai seriamente detto in biblioteca? Cazzo Isa!- ringhiai a bassa voce, guardandola male e lei
si fece piccola piccola.
 Lo sapevo che  non dovevo portarla con me, avrei dovuto chiuderla in bagno e nell’armadio, legandole piedi
e braccia!
-Che succede qua?- arrivò alla carica Louis seguito da Harry, che ci squadro da cima affondo,
alzando un sopracciglio.
-Dove pensi di andare vestita in quel modo, Kiss?
-In biblioteca!- scoppiò a ridere un’altra volta il mulatto, tenendosi la pancia con le mani
e provocando un sorrisino sia a Louis che a Isa.
-Ah, davvero?- ci osservò Harry e io sbuffai.
-Andiamo a una festa di un nostro amico.- tagliai corto, sperando che il riccio non dicesse quello
che temevo avrebbe detto.
-Bene, Gli amici di Jess sono nostri amici, no? Verremo con voi! Muovetevi ragazzi!
Lanciai un’occhiata di fuoco al riccio, che ricambio con un sorriso ammiccante.
La serata oltre ad essere complicata già di per se, si profilava ancora più pericolosa del previsto.
E a Marco non sarebbe piaciuto vedermi entrare accompagnata  da cinque ragazzi che non conosceva,
sperando che nessuno in quel posto li riconoscesse per chi erano in realtà...
Ti sei proprio cacciata in un bel guaio sta volta, Jess!
 

















*****ANGOLO AUTRICE*****
Grazie mille a tutti coloro che hanno recensito!
Sono davvero felice! 
Spero di sapere cosa ne pensate di questo nuovo capitolo!
Scusate se non sono riuscita ad aggiornare prima, ma 
non ho avuto tempo e poi la rete andava e veniva ç.ç
Ma ora eccovi il nuovo capitolo!
Avviso che il prossimo sarà un po'...diciamo...rosso...
A presto!!!
Respiro_di_Primavera ;)






 
 
 
 
  
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