Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: kunoichi_chan009    29/04/2014    1 recensioni
Salve questa è la mia seconda storia su Inuyasha e spero vi possa piacere.
Dal primo capitolo
:”in un palazzo nella città del nord viveva un tempo una fanciulla bellissima, ella era cosi pura e dolce che ogni uomo la voleva per se...
... La fanciulla pregava sempre il padre di rifiutare tutte le proposte, secondo lei un matrimonio senza amore non era possibile...
...Un giorno Inu No Taisho le propose un matrimonio combinato con il minore dei suoi figli e lei accettò...
...I bambini guardarono affascinati la vecchia signora accanto al fuoco, stava raccontando la storia della grande regina del loro regno, che aveva affrontato tantissimi pericoli e ne era sempre uscita, Perché quella era la storia della grande regina Kagome...
VI prego datemi una possibilità, non so impostare bene le trame ma se tutto va come vorrei la storia dovrebbe uscire molto carina.
Genere: Fluff, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango, Rin/Sesshoumaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao come va? Da quanto tempo! Dunque vi lascio alla lettura baci.







 

 

La porta si aprì lentamente e, con altrettanta lentezza mi feci forza sulle ossa terribilmente doloranti per i miei sedici anni.

Davanti a me si presentò Ayame, una delle mie migliori amiche e dama di compagnia.

A:”Kagome? Mia Regina* il vostro promesso è arrivato con al seguito alcuni soldati. Sango li ha riuniti nella sala da pranzo e vi chiede di raggiungerli, se ve la sentite”

Aprii gli occhi a quella notizia, Inuyasha No Taisho era arrivato, l’uomo che avrei dovuto sposare era nel mio palazzo.

Con il cuore che palpitava a mille sussurrai un flebile “scenderò” e andai al lavabo rinfrescandomi velocemente


K:”Ayame, prepara il kimono argenteo per favore"
A:”Quello argenteo? Non lo avete più messo da quel giorno Kagome”

K:”Ormai mia cara Ayame è inutile tenerlo segregato nell’armadio, le modifiche di taglia sono state completate?”

A:”Certo Kagome, come avete ordinato”


Ayame mi aiutò a infilare correttamente il kimono  per poi allacciarlo in vita, la vidi raggiungere il comodino, dove giaceva la maschera bianca che da anni copriva il mio volto. Fredda, senza emozioni o espressioni, perfetta per nascondere al mondo il proprio aspetto. Ma non questa volta.


K:”Lascia stare la maschera Ayame, con l’aspetto che ho non mi servirà”

A:”Ne dubito Kagome, ma se è ciò che desideri…”


Mi avviai verso la porta col sorriso infantile che ancora mi caratterizzava nonostante tutto.

Dopo aver sceso le immense scale fui costretta a respirare con frequenza ravvicinata per calmare i battiti del mio cuore, certa che, se non mi fossi calmata i sensi demoniaci del mio promesso mi avrebbero scoperta.

Guardai Ayame facendole cenno di si con la testa e lei, con dolcezza aprì la porta, annunciandoci agli ospiti.

Parlavano


S:” Si signore, in realtà il loro capo era venuto qui per Kagome, ma vedendoci ha chiamato tutte le sue compagne e il resto lo potete immaginare da voi”.

K:” Mi dispiace, a causa mia tutte voi siete costrette a vivere in anticipo la vecchiaia”


Le parole mi uscirono veloci e tristi, infondo era colpa mia se ciò era accaduto. L’uomo dai capelli argentei che stava fissando il quadro che mi ritraeva da tredicenne sussultò, vidi i suoi muscoli distendersi dopo poco e, girandosi mise in bella vista le pozze ambrate che aveva per occhi.

Notai però che anche i soldati mi fissavano un po’ troppo, ero a disagio.


K:” Perdonate, a causa della mia vecchiaia anticipata ho pensato che non fosse necessario mettermi la maschera, se per voi il mio aspetto è motivo di distrazione la metto subito”

I:” Non preoccupatevi, piuttosto cerchiamo una soluzione per il problema vostro e delle vostre amiche”


Sono certa di averlo guardato con gli occhi luccicanti.

Che imbarazzo! Ma non ho potuto fare altrimenti, la sua voce era così meravigliosa.

Vidi Sango accanto a un monaco con gli occhi azzurro mare e i capelli scuri che, notai assottigliando gli occhi, finivano con un curioso codino.


S:”Kagome, Mia Regina”

Disse inchinandosi


K:”Alza il capo Sango, fai pure accomodare tutti, immagino di dover dare delle spiegazioni ai nostri ospiti”

Dissi avanzando verso il mio posto, normalmente è mia abitudine lasciare libera la sedia a capo tavola, ma non ora.


K:”Grazie Ume”


Dissi alla cameriera che mi aveva posto una tazza di the davanti


K:”Innanzi tutto benvenuti nel mio paese, sono lieta di incontrarvi, ci aspettavamo di vedervi arrivare fra qualche giorno, ma, è meglio che siate arrivati prima.

“Dovete sapere che i demoni della bellezza hanno raramente nomi propri, non perché non lo abbiano mai avuto, semplicemente non lo rammendano. Tuttavia il loro capo, colei che era venuta per rubare il mio aspetto lo ricorda ancora, si è tramutata in demone solo pochi anni fa, la memoria le andrà via tra qualche secolo.”

M:”Permettete una domanda?”

K:”Dite pure”

M:”Come fate a dire che è stata tramutata da pochi anni?”


Sospirai


K:”Perché io c’ero”

I:”Ma, vuol dire che la conoscevate?”

K:”Signor No Taisho, come saprete io pratico il sacerdozio dalla più tenera età”

I:”Non capisco come ciò sia collegabile al demone”

K:”Vi spiego, alle principesse che intendono diventare Miko viene assegnata una dama di compagnia con le medesime intenzioni, questo per permettere alla principessa di avere una compagna di giochi con la quale divertirsi ma, allo stesso tempo, imparare e aiutarsi a vicenda nello studio.

“La mia compagna era più che un’amica, eravamo come sorelle. Uguali in molte cose, entrambe al primo posto nel tempio eravamo sempre assieme.

Credevo sarebbe stato così per sempre, ma le cose cambiarono. Lei cambiò, iniziò a voler seguire dei corsi da sola, ad allenarsi in segreto e a digiunare. Non potete capire com’ero preoccupata, cercavo di comprendere il perché del suo comportamento e, alla fine ci arrivai.”


Mi fermai un momento per sorseggiare il the che già si raffreddava.


K:”Accadde la sera del fun… del funerale di mio padre, ero nelle mie stanze, in lacrime e lei entrò. Mi aspettavo abbracci, parole di consolazione o anche solo che si sedesse vicino a me in silenzio. Invece prese ad inveire contro di me, mi disse che era colpa mia, io avevo ucciso mio padre col mio aspetto.

Inizialmente mi si spezzò il cuore, poi però, più andava avanti e più si scopriva, le critiche divennero insulti per la bellezza e la bravura che sarebbe dovuta spettare a lei, così come il titolo di principessa, mi disse che non le meritavo. Capii solo allora, lei, la mia migliore amica, mia sorella, era gelosa di me.

M:”Per questo è diventata un demone?”

K:”Esattamente, non credevo ai miei occhi. Ero andata a parlarle, invece, nascosta da una colonna avevo assistito al patto col demone e alla sua tramutazione, è stato orribile.

“Dopo due anni di prove è diventata il capo supremo, ed è venuta a reclamare vendetta.”


Alzai il capo, la storia era triste e le lacrime mi pungevano gli occhi, posai lo sguardo sul Signor No Taisho che mi guardava rassicurante.

I:”Faremo il possibile per ridarvi ciò che vi è stato tolto,

come si chiamava la ragazza?”

K:”Il suo nome era Kykio”


Lo vidi stringere gli occhi


I:”Ancora lei, non le è bastata mia madre”

 

 

 

*Tutte le ragazze e Kagome sono molto amiche, ma preferiscono tenere l’uso del voi nonostante la chiamino per nome. Alcune per abitudine, altre per paura di far tornare alla galla vecchi ricordi.

 

 

 

 

Ehi, come va? Wow sono mesi che non aggiorno, la cosa bella è che non ho fatto altro che pensare a come continuare la storia.

Bhe che dire, alla prossima

Kunoichi_chan009

  
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