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Autore: salazars_child    30/04/2014    1 recensioni
Kim Harries ha 17 anni e vive a Sidney.
Ci sono quattro certezze che ruotano nella sua testa:
Michael Clifford è innamorato cotto di Alex Green,
adorerà sempre Luke Hemming e i loro baci a stampo,
Calum Hood ha il sedere piu bello di tutta Sidney
e odia Ashton Irwin con tutta se stessa, ricambiata ovviamente.
Ma dell’ultima non sarà piu così sicura.
 
 
“qualunque cosa succeda, potremo sempre dire che è stato il nostro piccolo segreto.”
Genere: Comico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Altri, Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Something's got a hold on me
 
 
“I don’t know where to go
 I don’t know what to feel
 I don’t know how to cry
 I don’t know why.”
 
La mattinata la trascorremmo al parco dietro casa di Cal, dove andavamo sempre quando volevamo stare insieme e rilassarci. Scherzammo, ridemmo e fumammo tutta la mattina, fino a quando non arrivo una chiamata di Mikey dove tutto imbarazzato mi diceva che era a casa ed era vivo. Noi scoppiammo a ridere come matti mentre lui attaccava con un bel “vaffanculo!”. Decidemmo di tornare a casa, e loro mi accompagnarono fino al mio portone, abbracciai Cal e baciai Luke e poi salii.
Michael mi aprì la porta e lo abbracciai dolcemente, entrai e lo portai in camera mia; io mi sedetti sul letto, lui sul puf blu. Lo guardai maliziosamente e lui rise imbarazzato.
“Allora? Com’è andata?” chiesi impaziente, lui si fece rosso e poi rispose.
“Owh… Io…, cioè, noi, ehm, noi stiamo i-insieme…” disse sussurrando e guardandosi le scarpe.
Non avevo mai visto Mike così imbarazzato, giuro. Mi faceva molta tenerezza quindi lo abbracciai forte e ci stendemmo sul letto, addormentandoci così.
Sfortunatamente ci svegliò Ashton che mi scrollo scuotendomi la spalla.
“Che c’è?” chiesi scorbuticamente
“Ci sono gli amici vostri di sotto” disse ‘amici’ con disprezzo  e freddezza, mi guardò male mentre mi staccavo dal petto di Mike.
Mentre mi mettevo le scarpe si allungò e svegliò Michael.
“Ehi, Mike, svegliati, dai! Ci sono dei vostri amici di sotto!” disse piano.
La vicinanza a me e la dolcezza con cui parlò a Mike mi fece uno stano effetto. Era da tanto che non sentivo parlare qualcuno con quel tono. Da quando i miei stavano ancora insieme; da quando mia madre mi svegliava e mio padre mi dava il buon giorno. Da quando avevo una famiglia normale e vivevo in una casa mia. Da quando… troppi quando.
“Ehi, ci sei? Tutto okay?” mi chiese, con lo stesso tono di voce, la stessa dolcezza e una leggera sfumatura di preoccupazione.
“Owh, io… Si, tutto okay” risposi frastornata, confusa e stupita per il suo comportamento. Probabilmente si accorse del tono che aveva usato e si ricompose, ritornò freddo e distante.
Io ero sempre più confusa dai ricordi, dal sonno e dai suoi repentini cambiamenti ed intanto Mikey ancora dormiva. Lo guardai e sospirai, poi scesi con Ashton le scale fino al salotto, ma al penultimo gradino lo bloccai prendendogli il polso. Ero imbarazzata, non sapevo nemmeno io perché lo avevo fatto. C’erano così pochi momenti di pace tra di noi che sembravano miracoli. Lui si irrigidì completamente e si voltò verso di me.
“G-grazie… Grazie per esserti preoccupato…” dissi sussurrando e completamente rossa in viso. Diavolo, ma perché l’avevo fatto?
“Non mi sono preoccupato” mi rispose freddo, ma colsi lo stesso un tono di difesa che mi fece sorridere leggermente. Lui vide il sorriso e si girò, con un espressione infastidita, ma non abbastanza in fretta da nascondermi un piccolo sorriso rilassato sulle sue labbra.
Feci finta di nulla e andai in salotto dove c’erano i ragazzi che scherzavano e appena mi videro sbuffarono esasperati.
“Oh! Sei viva! E papà mammut, dov’è?” chiese Calum divertito
“Papà mammut è a nanna, Alex deve averlo fatto stancare molto!” rido maliziosa e loro si uniscono a me.
All’improvviso cominciano a farmi il solletico e comincio a urlare e ridere come una matta insultandoli e cercando di scansarmi, senza, ovviamente, successo.
Ad un certo punto si bloccano e io continuo a ridere finché un colpo di finta tosse non arriva alle mie orecchie. Mi giro e vedo Irwin che mi osserva infastidito, e mi rendo conto solo in quel momento in che posizione mi trovo: Cal tra le mie gambe e le mani sotto la maglietta sui fianchi e le gambe di Luke sotto la mia testa mente mi tiene le braccia allungate sopra la testa e che io avevo messo intorno al suo collo per fargli il solletico.
Equivocabile.
E imbarazzante.
Mi tiro su e mi ricompongo la maglietta, mentre lui comincia a parlare.
“Potreste fare i vostri… ehm, giochi, più silenziosamente? Sto cercando di studiare e Mike dorme.” Pronuncia la parola ‘giochi’ con sarcasmo e sembra quasi una presa per il culo.
Luke sta per rispondergli male ma lo blocco prima che pronunci un'altra sillaba.
“Si, certo, scusa Ash.” Pronuncio le poche parole piano e con tono sincero e non so nemmeno io perché. Ultimamente mi comportavo troppo remissivamente con Ashton. E poi perché cazzo l’ho chiamato Ash?! Solo i suoi amici e Mike lo chiamano così, e infatti ha un’espressione sbalordita, come anche gli altri due coglioni accanto a me.
“Che c’è? Deve studiare!” cerco di giustificarmi io. Luke e Cal mi guardano come se fossi un alieno, mentre Ashton è un mix tra curiosità, confusione, sbalordimento e… aspetta..! Compiacimento!? E’ compiaciuto!?! Ma che cazzo di problemi ha?! Certo pure io non sono tanto normale oggi…. Mentre faccio questi ragionamenti non abbiamo smesso un attimo di guardarci incuriositi.
Faccio un timido sorrido e guardo l’orologio sulla parete e mi accorgo che sono quasi le sette.
“Oh cazzarola! E’ tardi! Ragazzi vi fermate a cena qui?” chiedo, mentre cerco disperatamente e sperando che non si noti il cambiamento di argomento.
“No, grazie Kim, ma dobbiamo andare a casa!” loro nno se ne sono accorti, ma con una veloce occhiata ad Ashton vedo lo sguardo infastidito e ironico.
“Owh, okay, allora ci vediamo domani pingiuni!” dico allegramente
Loro si alzano e saluto prima Calum con un abbraccio forte e una pacca sul sedere. Ashton mi ha fulminata con lo sguardo; si facesse i cazzi suoi!!
Luke mi guarda indeciso e con un’alzata di spalle lo abbraccio e gli lascio un piccolo e veloce bacio a stampo. Lui sorride e poi esce seguendo il meraviglioso sedere di Hood. Li guardo uscire e poi mi rigiro per trovarmi un Ashton Irwin totalmente scioccato e un pò infastidito.
“Che c’è?” chiedo tranquillamente, so cosa lo ha scioccato ma non capisco perché lo ha infastidito.
“Tu e Luke state insieme?” chiede in stato catatonico
“Hahaha no! Siamo stati insieme ma ci siamo lasciati! Sei scioccato per il bacio?” dico divertita
“Io… cioè… si..” dice piano ed imbarazzato
“Hahaha lo facciamo sempre. Ci siamo amati ed è rimasto questo saluto. Ma siamo amici!” rispondo divertita dal suo imbarazzo
Ammetto che mi sono sentita un po’ a disagio a baciare Luke davanti a lui e non mi era mai successo. Lui è totalmente rosso in faccia e mi trattengo dal ridere perché lo imbarazzerei ancora di più e la situazione diventerebbe tesa anche per me.
Gli sorrido mentre mi dirigo in cucina e quando lo affianco gli lascio un velocissimo bacio sulla guancia che spero lo sciolga dalla sua tensione. Lui mi guarda stranito e poi sorride.
Non mi sono mai sentita cosi strana con lui, e non ho mai avuto questa dolcezza nei suoi confronti. Non mi ero mai nemmeno accorta di quanto fosse carino il suo sorriso.
No, okay, sto esagerando. Che cazzo mi passa per la testa?! Però è davvero bello quando sorride… Lascio perdere i miei pensieri e vado a preparare la cena mentre lui va a chiamare Mikey.
Scendono proprio mentre sto scolando la pasta, Ashton con un espressione divertita e Mike anche, ma leggermente assonnata.
“Owh, papà mammut si è svegliato! Ti ho preparato la pasta al sugo come piace a te, contento?”
“Aww grazie mamma mammut! Che gentile!” dice dolcemente divertito e ancora assonnato.
I ragazzi apparecchiano mentre io sistemo le ultime cose da mangiare: pasta al sugo con peperoncino, insalata e hamburger.
La cena si svolge serenamente e Michael non si accorge della tranquillità tra me e il fratello. Quando abbiamo finito sparecchiamo e metto i piatti nella lavastoviglie accendendola.
Decidiamo di andare a dormire e papà mammut si fionda su per le scale seguito dal fratello mentre io prendo il carica batterie del telefono.
Quando salgo la porta di Mike è chiusa, segno che sta già dormendo, mentre Ashton sta uscendo dal bagno. Apro la porta della mia camera ma la sua voce mi blocca.
“Kim…! Volevo dirti che mi dispiace, davvero!” dice con tono afflitto e imbarazzato
“Di cosa?” non capisco di cosa stia parlando
“Di essere stato così insopportabile in questi anni, mi dispiace molto!” spiega, e io rimango totalmente sorpresa da questa ammissione
“Bhe, neanche io sono stata particolarmente gentile con te! Comunque non fa niente, tranquillo!” mi scuso anche io perché se lo sta facendo lui è giusto che lo faccia anche io, in fondo sono sempre stata stronza con lui
“Invece fa eccome! Viviamo sotto lo stesso tetto e ci vediamo tutti i giorni e non voglio continuare ad avere un rapporto così critico e distante con te…!” esclama con veemenza
“Io direi che potremmo essere amici, no? Infondo che ce lo fa fare a scazzarci continuamente?” dico sorridente. Mi piace questa confessione da parte di entrambi.
“Infatti! Si, credo che saremo ottimi amici!” risponde con una abbagliante sorriso a trenta due denti.
“Bene!, buona notte Ash!” dico contenta e soddisfatta
“Buona notte Kim!” sorride. Se sorride un’altra volta giuro che lo rendo illegale.
Mi giro e ho quasi chiuso la porta quando mi richiama un’altra volta.
“Kim!” esclama
“Si?”
Lui apre le braccia lentamente e imbarazzato come ad invitarmi ad abbracciarlo, ed è esattamente quello che faccio. Lo raggiungo veloce e porto le braccia al collo, alzandomi sulle punte, perché in confronto a lui sono davvero bassa. Lui mi stringe le mai ai fianchi e appoggia la testa sulla mia spalla, abbassandosi. Mi piace questo abbraccio, è lungo, è come se ci stessimo scusando e perdonando veramente. Mi piacciono le sue mani grandi e i suoi capelli. Profuma di sapone dopobarba. Mi piace. Lo sento sorridere contro la mia pelle e gli chiedo perché stia ridendo.
“Perché sei nana!!” esclama ridendo davvero e io mi unisco a lui ancora abbracciata.
Dopo un po’ ci stacchiamo e sorridiamo, senza imbarazzo, come fosse un abitudine. Lui mi da un bacio sui capelli e gli sorrido di risposta.
“Buona notte Kim” dice dolcemente
“Notte Ash” rispondo, con lo stesso tono.
 
Entra nella sua camera e sento il rumore dei vestiti che cadono, mentre io me ne resto li, con un sorriso grande quanto una casa per questa riappacificazione. Mi dirigo verso la mia stanza e mi spoglio, continuando a sorridere. Mi stendo sul letto e penso che sia stata una bella giornata.
 
“Sarà proprio una buona notte, questa.” penso e mi addormento subito, cullata dalle braccia di Morfeo.
 
 
 
 
 
°Secondo capitolo!! E’ tutta la sera che scrivo e spero vi piacerà! Volevo specificare che il carattere di Kim mi assomiglia e che il rapporto che ha con i tre pingiuni è simile a quello sta me e dei miei amici, senza baci a stampo però! ;) non so perché l’ho specificato ma vabbè J spero recinsiate, anche negativamente ovvio!
Un bacio
Red°
  
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