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Autore: DarkDream_    30/04/2014    2 recensioni
Lei è acida.
Lui è allegro.
Lei è Sofy.
Lui è Louis.
Lei ha bisogno di Lui.
Lei ha bisogno del Suo amore, ma ancora non lo sa.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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(Crediti Banner: Sara_Scrive)

 



Capitolo 8. Lato oscuro

 

 

 

 

 

 

-Harry, c’è uno alla porta che cerca Sofy- guardai la rossa spalancando gli occhi.

-Dannazione, spero che non sia la persona che penso io- sussurrai prima di alzarmi e aprire la porta del bagno. Solo in quel momento sentii due voci parlare con un tono alto come se stessero discutendo. Guardai Harry per chiedergli spiegazioni ma lui alzò le spalle facendomi un segno con la testa. Aveva le sopracciglia aggrottate come quando c’è qualcosa che non va. Mi preoccupai e dopo avergli lanciato un’occhiata mi diressi verso l’ingresso. Le voci diventarono più nitide e riuscii a distinguere la voce di Louis e quella di un altro ragazzo.

-Luke?- guardai sorpresa il ragazzo sull’uscio della porta. Louis gli era quasi addosso e dalla sua espressione capii che era alquanto irritato. I due ragazzi mi fissarono colti in flagrante.

-Ciao bellissima- Luke mi sorrise cercando di oltrepassare la porta d’ingresso ma Louis glielo impedì posandogli una mano sul petto.

-Louis, puoi lasciarci da soli- chiesi mentre mi avvicinavo dolcemente al mio vicino di casa. Il suo sguardo rimase teso e arrabbiato. I suoi occhi erano diventati blu ma non riuscivo a capirne il motivo, di certo l’arrivo improvviso di Luke non era il vero problema, c’era qualcos’altro sotto.

-No- disse secco prima di fissarmi negli occhi. Cercai di sorridergli sornione per convincerlo che non c’era niente di pericoloso.

-Avanti Tomlinson, lasciaci soli, è quello che vuole anche Sofy- spostai lo sguardo sull’altro ragazzo e vidi su di lui un ghigno strano, che non gli si addiceva per niente. Era come malizioso e compiaciuto. Appena si accorse che lo stavo fissando mi sorrise. Ero confusa, molto confusa, si comportavano in modo talmente strano che non ci capivo più nulla.

-Dovete solo parlare, posso rimanere qui tranquillamente- disse Louis mentre i suoi occhi sembravano dare a Luke un avvertimento.

-Aspetta qui un attimo, Luke- gli sorrisi prima di prendere Louis per un braccio e trascinarlo in un posto isolato da cui Luke non poteva ne vederci ne sentirci.

-Che ti prende?!- il mio tono era gelido e ciò lo sorprese per qualche secondo prima che la sua espressione mutasse di nuovo in irritata.

-Quel Parker mi sta sul cazzo- alzai gli occhi al cielo.

-Lo so che non ti va a genio ma questa non è una motivazione per trattarlo così. Non ha fatto niente di male- dissi accarezzandogli una guancia con l’intento di calmarlo e la cosa sembrò funzionare almeno un pochino. Lui aprì bocca per parlare ma la voce di Luke lo fermò.

-Scusate se v'interrompo, ma, Sofy, c’è un problema per cui devo fare in fretta- capii il messaggio e guardai Louis alzando velocemente le sopracciglia per dirgli di stare fermo lì dov’era e ricevetti uno sbuffo da parte sua, ma ubbidì.

-Ecco, sono venuto qua per un motivo preciso- dalla porta entrò Thomas che non appena vide Luke fece una smorfia prima di superarlo salutandolo appena. Mi scusai con gli occhi ricevendo un sorriso. Uscì appena dall’appartamento rientrando quasi subito con un mazzo di fiori leggermente rovinati.

-Le avevo comprate per te, ma sembra che a Louis non piacciano le peonie- ridacchiò prima di porgermi il regalo tra le mani. Io lo presi con cura, probabilmente avevo una faccia sorpresa ma ero felice. Luke era la dolcezza fatta in persona.

-Sono bellissime- dissi prima di avvicinarmi a lui lasciandogli un dolce bacio sull’angolo della bocca. Pensai immediatamente al succhiotto di Louis e mi accorsi che i capelli erano perfettamente sopra il marchio coprendolo, così, alla vista di Luke.

-Grazie mille, non dovevi- lui sorrise soddisfatto prima di invitarmi a cena la sera stessa. Accettai senza indugi e quando stavo per uscire, con l’intendo di accompagnarlo alla macchina, ma Louis accorse spintonandomi leggermente.

-Lo accompagno io- disse velocemente.

-Non serve fac..-

-Lo accompagno io- disse più duramente prima di scomparire dalla mia vista insieme a Luke. Sbuffai ferocemente per poi dirigermi in cucina per curare i fiori.

-E così quello è Luke- Lexi mi fece spaventare e per poco non feci cadere il vaso.

-Già- dissi con voce bassa. Sospirai frustrata mentre Lexi si sedeva al tavolo.

-Beh, è un gran figo- praticamente urlò facendo scattare in cucina Harry che preoccupato ci fissò ma quando gli scoppiai a ridere in faccia si tranquillizzò.

-Ho appena detto che Luke è figo- la mia migliore amica alzò le spalle fissandosi le unghie rosa.

-Ts, a me non sembra- Harry sembrava alquanto scocciato forse perché il suo ego era stato messo a dura prova.

-Ti credo, non sei né una ragazza né gay, quindi non puoi capire- il ragazzo riccio in piedi accanto al tavolo fece una smorfia prima di guardarmi scocciato.

-Se non lo vuoi, digli che sono disponibile, una passatina con quello me la farei molto volentieri- Lexi si sventolò la mano davanti al viso dandosi aria come se stesse svenendo e buttando indietro la testa sospirò.

-Lexi!- scoppiai a ridere davanti alla faccia di Harry che se ne andò sbuffando.

-Comunque- Lexi appoggiò i gomiti sul tavolo e sorreggendosi la testa con le mani si sporse verso di me –come ci si sente ad avere due spasimanti?- spalancai gli occhi guardando la ragazza che ammiccava sorridendo.

-Non ho due spasimanti- mi girai verso il frigo per non far notare il mio rossore.

-Si e io sono Catwoman- voltai la testa spalancando la bocca e indicando Lexi che alzò gli occhi al cielo picchiando la testa contro il legno del tavolo –magari avessi io almeno uno spasimante sexy, l’unico che mi corre dietro è uno sfigato della mia classe che mi guarda sbavando- ridacchiai.

-Magari quello sfigato è proprio l’uomo della tua vita- dissi facendo spallucce e in cambio ricevetti un suono disgustato dalla mia migliore amica.

-Ok, ok, non ti piace- la mia risata venne bloccata da una voce che giungeva dall’entrata.

-Mister “sonoriccoeloso” se n’è andato- riconobbi la voce di Louis e lo raggiunsi immediatamente.

-Io e te ora dobbiamo parlare- gli urlai contro prendendo il suo avambraccio girandolo verso di me. Aveva un’aria sorpresa e quando incontrai i suoi occhi blu rischiai di cadere a terra a causa delle ginocchia tremanti. Deglutii prima di trascinarlo in camera con me. Chiusi la porta alle mie spalle guardandolo sedersi sul mio letto.

-Di cosa dobbiamo parlare? Perché io non ho niente da dirti- gettò la schiena sul letto incrociando le braccia sotto la testa sospirando.

-Perché hai mandato via Luke?- gli chiesi avvicinandomi e mi posizionai in mezzo alle gambe di Louis che continuava a fissare il soffitto.

-Perché mi sta sulle palle?- il tono ironico che aveva usato mi mandava più in furia. Sbuffai passandomi una mano tra i capelli.

-Che cazzo centra che ti sta sulle palle?!Luke deve piacere a me non a te- la mia voce uscì più alta rispetto a prima e ciò fece alzare il busto di Louis che appoggiò tutto il peso sui gomiti.

Il suo sguardo mi perforò il corpo percorrendolo lentamente. Lo vidi sogghignare prima di tirarsi su a sedere e posarmi le mani sui fianchi. Mi strattonò verso di lui e per non perdere l’equilibrio fui costretta ad appoggiare le mani sulle sue spalle. Il mio busto si protese in avanti per la forza che aveva usato e solo dopo qualche secondo mi accorsi di avere il petto esattamente davanti alla faccia del castano che lo guardava famelico. Arrossii e cercai di allontanarmi ma fu tutto inutile perché la presa di Louis aumentò senza, però, provocarmi dolore.

-L-Louis…- lo richiamai sprofondando nell’imbarazzo. Maledetta me, mi ero pure messa una maglietta leggermente scollata e per Louis doveva essere una bella visuale. Cercai di spingerlo dalle spalle ma sembrava fatto di pietra, non riuscivo a smuoverlo. Sospirai alzando gli occhi verso il muro davanti a me pensando a una mossa per scampare da lui. A un tratto sentii qualcosa di umido e caldo posarsi proprio alla fine del collo. Sussultai violentemente ricominciando ad agitarmi. Le sue labbra scesero fino all’orlo della maglia e potei sentire Louis sorridere sulla mia pelle la quale era già percorsa da brividi costanti. Il mio battito aumentò quando con la mano destra salì lungo la schiena accarezzandola interamente da sotto la maglia; mentre con l’altra, rimasta sul fianco, cominciò a muoverla creando dei cerchi sulla mia pelle.

-Mi piace il tuo profumo- la sua voce bassa e roca mi fece deglutire. Gli piaceva il mio profumo e mi stava baciando e accarezzando mentre io me ne stavo ferma a tremare tra le sue braccia. Non facevo niente per oppormi.

-Mi piace la tua pelle- quasi grugnò facendo uscire dalle mie labbra un leggero gemito. Si fermò con le labbra sopra il seno destro e sentii quella piccola porzione di pelle venire bagnata dalla sua lingua e venire succhiata dalle sue labbra. Strinsi forte la presa sulle spalle larghe di Louis sentendo le sue mani percorrere tutto il profilo del mio corpo. Mi spinse da dietro le ginocchia invitandomi a sedermi sulle sue gambe ed io abboccai come una stupida. Accarezzò le mie cosce, i miei fianchi, il mio ventre. Le sue labbra baciarono per l’ultima volta il mio petto prima di fiondarsi sulle mie. Sentivo la barba solleticarmi le guance ma poco importava. La sua lingua salutò gentilmente il mio labbro inferiore prima di infilarsi nella mia bocca. Poggiai le mani sul retro del suo collo accarezzando l’attaccatura dei suoi capelli così sottili e morbidi. Non so con quel coraggio ma approfondì il bacio in modo affannoso. Louis gemette quando strinsi le ginocchia sui suoi fianchi e spinse il suo bacino contro il mio.
Dovevo fermarmi, non potevo andare avanti. L’immagine di Luke mi apparve nella mente facendo separare le nostre labbra.

-Non posso- sussurrai guardando gli occhi pieni di desiderio del ragazzo su cui ero seduta.

-Si che puoi- si sporse per baciarmi di nuovo ma io mi alzai dalle sue gambe lasciandolo sorpreso.

-No che non posso- cercai di riprendere fiato passandomi una mano tra i capelli. Louis si alzò avvicinandomi velocemente a me. Mi spinse contro il muro della stanza bloccandomi con il suo corpo. Afferrandomi con durezza gli avambracci mi spinse di più contro la parete. Avvicinò il suo viso al mio quanto bastava per guardarmi dritta negli occhi. Le sue pupille erano dilatate dall’eccitazione che si stava riaccendendo in lui. La sua mascella era ben serrata e il suo sguardo mi stava lentamente uccidendo. Louis amava giocare e questo era un gioco al quale ero destinata a perdere. I suoi occhi, i suoi occhi erano troppo scuri.

-E’ per Luke, vero?- non risposi ma sapeva già la risposta.
Prese un bel respiro.
-Lo vedi questo?- chiese duramente abbassando lo scollo della mia maglia per mostrarmi il segno che aveva lasciato sul mio petto, riportando poi la mano contro il mio avambraccio. Non risposi, sussultai e basta.

-Rispondi- applicò più forza sulla presa sulle mie braccia lasciando uscire dalle mie labbra un verso dolorante e spaventato.

-Si- sussurrai piano abbassando lo sguardo non essendo in grado di reggere il suo.

-Questo vuol dire che sei mia- lasciò un rude bacio sulle mie labbra prima di uscire dalla camera sbattendo la porta. Strisciai lungo la parete sedendomi a terra. Passai le dita sui lividi che Louis mi aveva lasciato sugli avambracci e singhiozzai. Mi era sembrato un ragazzo divertente, rompiscatole, certo, ma sempre allegro e malizioso. Mai avrei pensato che diventasse così rude, non mi aveva mai fatto del male. Forse questo era un segno che mi diceva di lasciarlo in pace, porta solo guai. Ma il fatto che io non mi sia allontanata prima da lui mi fa pensare che non posso resistergli e mentirei a me stessa se negassi l’evidenza. Provo qualcosa per lui, non so cosa ma sento emozioni mai provate quando sotto con Louis e la cosa mi spaventa.

Il bussare alla porta mi fa alzare. Prima di aprire mi asciugo gli occhi dalle lacrime che non avevo sentito scendere. Quando aprii la porta Lexi mi guardò accigliando lo sguardo. Era la mia migliore amica, per lei ero un libro aperto.

-Hai pianto?-  si avvicinò.

Thomas. Dov’era Thomas.

-Tranquilla, Thomas è con Harry, l’ha portato a fare una passeggiata quando ha visto uscire dal nostro appartamento un Louis nervoso. Era strano, non lo avevo mai visto così. Tuo fratello e il riccio, probabilmente, staranno fuori molto, così noi possiamo parlare tranquillamente- annuii rilassandomi lasciandomi cadere sul letto. Lexi si mise accanto a me guardando il soffitto.

-Louis- dissi a voce bassa cercando di rimandare indietro i singhiozzi.

-Cos’è successo con Louis?- mi chiese la rossa girandosi verso di me poggiandosi su un fianco guardandomi preoccupata.

-Ci siamo baciati- dissi sospirando. Quella era stata la parte che mi era piaciuta di più, anche se era sbagliata. Sentivo come se avessi tradito Luke, ma infondo noi due non stavamo insieme.

Lexi mormorò invitandomi a parlare.

-Beh- presi un respiro profondo –non è stato un bacio qualunque, è stato un po’ spinto- mi fermai osservando la mia migliore amica strozzarsi con la saliva.

-C-continua- annuii riportando lo sguardo al soffitto.

-Mi sono ritrovata seduta sulle sue gambe con le sue mani che mi accarezzavano il corpo- Sentii Lexi fare un verso di sorpresa.

-Fin là mi stava piacendo, purtroppo. Poi mi è venuto in mente Luke, mi sembrava di tradirlo così mi sono alzata dicendo a Louis che non potevo farlo. Quando ha capito quale fosse il problema mi ha bloccato al muro mostrandomi il succhiotto che mi aveva fatto sul petto e- mi bloccai respirando veloce sentendo le lacrime combattere per uscire –e mi ha detto che sono sua. Poi se n’è andato- terminai il discorso girandomi verso Lexi. Aveva gli occhi spalancati e la sua bocca formava una O perfetta.

-Wow- disse prima di gettarsi di schiena sul materasso –e perché hai pianto?-

Alzai le braccia mostrandole l’interno.

-Quel bastardo- si alzò urlando parole a caso infuriata. Sorrisi.

-Lexi, Lexi calmati- mi alzai anch’io prendendole un braccio.

-Calmarmi, calmarmi?!- urlò prima di fermarsi davanti a me -non pensavo Louis fosse così stronzo-

-Ma non sembrava lui, sembrava un’altra persona- dissi difendendolo perché infondo c’era qualcosa che mi spingeva verso di lui. Lo odiavo con tutta me stessa perché era un idiota e mi rompeva le ovaie ogni giorno, ma i suoi occhi mi attirava come una calamita.

-Anche io non pensavo potesse essere una persona violenta ma- Lexi mi interruppe.

-Niente ma, tu con quello non ci parli più- mi disse prima di trascinarmi in mano medicandomi i lividi con una crema.

 

 

Mancavano venti minuti all’appuntamento con Luke. Decisi di indossare un vestito con le maniche lunghe per nascondere i lividi. Era nero in pizzo, elegante e sexy. Così aveva detto Lexi. Indossai un paio di décolleté nere. Lasciai i capelli sciolti e mi truccai leggermente. Spruzzai un po’ di profumo e prendendo la pochette mi diressi verso il salotto. Qui Thomas e Harry stavano guardando “Il Re leone”.

-Bene Thomas, io esco tu fai il bravo con Lexi- lui annuii continuando a guardare il cartone. Harry si alzò e venne verso di me sorridendomi.

-Sei bellissima Sof- io sorrisi imbarazzata sentendo le guance andare a fuoco. Non ero abituata ai complimenti –farai faville stasera- mi baciò una guancia.

-Louis?- non so perché lo chiesi ma stavo aspettando ansiosa la risposta.

-Non lo so. Quando è uscito da qui era strano, gli ho visto di sfuggita gli occhi ed erano blu. Vuol dire che era fuori di sé, capitava spesso una volta, ma era tornato tutto normale fino a oggi. Ti ha fatto qualcosa?- chiese preoccupato e io scossi velocemente la testa mentendo. Volevo chiedergli di più e lui sembrò capire. Ero un libro aperto anche per lui, ormai.

-Non posso dirti niente, ti spiegherà lui tutto se lo vorrà- annuii e quando sentii il campanello suonare sorrisi a Harry baciandogli una guancia. Quando arrivai alla porta Lexi mi abbracciò raggiante. Uscii dall’appartamento trovandomi Luke vestito con uno smoking perfetto. Sorrise poggiando le mani sui miei fianchi e baciandomi l’angolo della bocca. Gli scoccai un bacio sulla guancia lasciandomi guidare dalla sua mano verso l’ascensore. Dovevo dimenticare tutto quello che era successo e vivermi la serata con Luke. 

 












ANGOLO AUTRICE
Mi dispiace tantissimo del ritardo. Ma l'ispirazione non era dalla mia parte. Finalmente ho terminato il capitolo e mi sento più sollevata. Le letture sono alte ma i commenti arrivano al massimo a uno a capitolo e questo mi dispiace. Volevo ringraziare 1D_we_love_4ever che ha commentato il settimo capitolo, Grazie mille.
Ditemi pure cosa vi aspettate o cosa vorreste nei prossimi capitoli. Grazie ancora.




 

 

DarkDream_ 

 


 

 

 

 

 

 

 

  
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