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Autore: FantaDJ_CA    30/04/2014    4 recensioni
Le labbra carnose della donna si scontrarono più volte contro quelle di Austin. Si comprendevano con uno sguardo, con una sola parola. Un sentimento li accomunava: l'amore.
Credete sul serio che questa sia una storia tra due persone normali? Beh, si puo' dir che questo è il loro lato ''più umano'', se così si puo' definire.
- Quando credi che riuscirò ad usare i miei poteri? - domandò Austin, ancora svestito nelle coperte, mentre l'altra si era già data una sistemata.
- Te l'ho già detto, amore, i tuoi poteri usciranno quando se lo sentiranno loro. Non lo decidi mica tu! - rispose, seccata da questa faccenda.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ally Dawson, Altri, Austin Moon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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10.

Gli sguardi di Austin e Chase si incontrarono brevemente, il tempo di darsi una specie di buona fortuna prima di trovare la vita, o la morte. La velocità con cui la battaglia iniziò fu impressionante. Con uno schiocco di dita il tempio si chiuse nella parte superiore, lasciando aperto lo spazio che concedeva al sole di entrare nella struttura, così da poter far luce al luogo. Chase con uno sguardo feroce iniziò la sfida che portò ansia e nervosismo ai presenti. Il primo incantesimo fu del ragazzo di colore, che ne scagliò uno anti-moto. Austin volò a terra a contatto di esso, anche se il giubbotto affievolì la caduta, ma nello schiantarsi riuscì a sua volta a lanciarne un altro, che bloccò Chase nella sua posizione. Con la forza del pensiero riuscì a spezzarlo. Sembrava saper rispondere a qualsiasi attacco.

- Ally, dobbiamo attaccare insieme – sussurrò Robert, unendo le mani come un asso di picche.
- Lo penso anch’io – ricambiò il sussurro, facendo la stessa mossa dell’altro stregone.
Dai due assi fuoriuscì un raggio color roseo che colpì Chase nello stomaco. Il ragazzo cadde a terra dolorante ma non demorse: con lo scenario posto bene a mente, ricreò una scena di bowling: con un incantesimo della trasformazione, fece diventare Austin una palla adatta al gioco e fece di Ally e Robert due birilli bianchi, con la punta colorata di rosso.

- Cosa vuole fare? – pensò Austin nella sua nuova forma. Quando venne lanciato con potenza contro i birilli capì le sue intenzioni, ma non riuscì a fermarsi in tempo e colpì in pieno Robert e Ally, che, a contatto con la palla, ritornarono al loro stato originale, perdendo l’equilibrio varie volte per lo scombussolamento subito. La ragazza ritrasformò Austin in un essere umano, il solito ragazzo biondo.
- Spero non vi sia successo niente – affermò Chase – Anzi, spero che vi siate rotti una gamba, almeno – aggiunse poi in seguito.
- Spero che ti esploda il cervello, Chase. Ah no scusa, non può esploderti se non ce l’hai – disse Austin.
- Bella questa! – esclamò Robert, battendo il cinque con lui.
Chase agitò le mani e Robert si ritrovò a terra, con delle impronte di dita al collo. Austin corre in suo aiuto e prende dalle braccia l’afroamericano, che ricevette da Ally un incantesimo che lo colpì…beh, ai gioielli di famiglia. – Dio… ma sei idiota? Adesso ti faccio vedere io cosa meriti per aver fatto questo. – la minacciò dolorante.
Robert deviò l’incantesimo che Chase lanciò e lo fece rimbalzare indietro, facendo sì che il ragazzo volasse via. Dopo aver sbattuto su una parte del muro del tempio, che crollò giù in pochi secondi, Chase sembrava non dare più segni di vita.

- Bravo Robert! E brava anche tu Ally. Adesso so che non ti devo far arrabbiare. Altrimenti mi ritrovo un dolore lancinante lì sotto… - disse ironico Austin abbracciandola.
- Hai capito male, io sono ancora qui. – si sentì una voce familiare, nonché quella di Chase, che ancora una volta era riuscito a cavarsela.
- Me la pagherete, me la pagherete molto cara. Soprattutto tu, Robert! A dirla tutta, tu sei l’unico minaccioso qui. Gli altri due sono più innocui di un uccellino in gabbia. Austin e Ally ti fanno da scudo, uno scudo piuttosto scarso, direi. -
- Ma come ti permetti, brutto schifoso! – esclamò Austin - Borsa rossa, voglio che tu sparisca, datti una mossa! – aggiunse con un incantesimo che colpì Chase, che come da copione sparì in un batter d’occhio.
Ma fu troppo presto per cantare vittoria. Tant’è vero che lo stregone ritornò più velocemente di quanto era sparito.
- ‘Sto tipo non morirà mai – disse tra sé e sé Ally.
- Eppure siamo tre contro uno! Sono io quello forte o siete voi quelli scarsi? – ridacchiò Chase, evocando due grifoni, che racchiudevano la sua rabbia nei confronti loro.
- Adesso siamo tre contro tre, è anche peggio di prima! – borbottò Austin a Ally, che si fece scappare un sorriso.

- Dei grifoni sono il tuo asso nella manica? Mi deludi, Chase – disse Robert facendosi beffa del ragazzo.
Come non detto. Non avrebbe dovuto pronunciare quelle parole, perché gli saltarono addosso ferocemente e per lui sembrava la fine. Nessun incantesimo riusciva a scacciare via quelli esseri schifosi, che tentavano di rosicchiargli la caviglia. Uno dei due venne spazzato via con un agitare di mani da parte del biondo, che, riconoscente per il regalo da lui ricevuto, lo aiutò nell’ucciderlo. Quando tagliò dunque la testa all’animale con un coltello evocato da un incantesimo, Ally rimase inorridita alla visione del sangue che sgorgava dal sottile collo della creatura. Sangue che sparì in pochi secondi, a causa dello sdoppiamento del capo. Ebbene sì, adesso quel grifone aveva due teste, non solo una come prima.
- Non ci credo! – sbottò il biondo, schiaffeggiandosi la fronte con la mano destra.

Ally, stanca della questione pronunciò un incantesimo imparato su un libro che aveva sfogliato pochi giorni prima e fece comparire nelle sue mani una polverina color ciano che doveva intenzionalmente andare sul corpo dell’essere mezzo leone e mezzo aquila. Ma un soffio da parte di Chase cambiò tutto. E quella polverina, che serviva per uccidere gli animali mitologici come appunto un grifone, finì su Robert.
A quanto pare ebbe un effetto diverso a contatto con lui. Difatti, quando voleva lanciare un incantesimo, non ci riusciva. Se pronunciava una formula, anche una di base, la sua bocca si bloccava di colpo, senza un motivo. Anzi, la ragione c’era: a causa di quella polverina, Robert era incapace di usare la magia, aveva perso i suoi poteri e anche le sue scarpe spara-incanti erano fuori uso. Neanche il suo giubbotto anti-incantesimi era riuscito a proteggerlo dalla magia evocata da Ally.
- Grazie, adesso sì che riusciremo a farlo fuori – ironizzò, anche se c’era poco da scherzare sulla faccenda.
- E’ stato lui a soffiare, non io! E poi vedila così, potevano sparirti i vestiti, altro effetto collaterale, ma vedi, sei ancora… - rispose cercando di giustificarsi, senza riuscire a terminare la frase, perché dovette ricredersi alla sua ultima affermazione.
- Che state guardando? – domandò confuso lo stregone, ma, guardando in basso, realizzò che gli si erano volatilizzati i vestiti.

- Ally, dì che non avrò mai un miliardo di dollari! – esclamò, mentre Ally ubbidiva stranita.
- Ah, peccato, non funziona, uffa – sbuffò Robert, cercando di coprirsi delle parti che dovevano effettivamente rimanere coperte. Nel frattempo Austin crepava dalle risate, ma un’occhiataccia da parte dello stregone senza poteri lo convinse a fare una magia per fargli ricomparire i suoi indumenti: però, il ragazzo dai folti capelli biondi dimenticò una cosa che potrebbe cambiare l’andamento della battaglia, il giubbotto anti-incantesimi. E se già prima proteggeva a malapena, chissà dopo la sua dimenticanza cosa poteva accadere a Robert senza.
Chase se ne accorse in pochi secondi e intelligentemente colpì con un incantesimo potentissimo Robert dritto al petto. Quella magia lo fece volare contro dei massi giganti che si frantumarono in pochi secondi.
- Robert! – urlò disperato Austin, cercandolo tra le macerie.
Troppo tardi: una spessa polverina color blu mare si innalzò nel cielo e si disperse nell’aria, mentre delle lacrime scendevano sui visi dei suoi amici. Robert era morto.

- Non credo che uscirete vivi di qui. – li minacciò Chase, preparandosi a scagliare un ulteriore incantesimo, mentre Austin stringeva i pugni preparandosi allo scontro.

SPAZIO AUTORE

Hola. Ecco un nuovo capitolo della FF, seconda parte di quello precedente. Spero che vi piaccia e scusate per il grandissimo e lunghissimo ritardo.
Lasciate delle recensioni se volete dar consigli, critiche o se volete dirmi qualcos'altro (?). See ya!
  
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