Primo giorno di scuola. Questa merda ricomincia. Alzarsi tutte le mattine presto, studiare, subirsi le puttanelle della scuola, aiuto... Non so se reggero questo anno, anche se è appena iniziato. Mi alzo dal letto con la dolce voce di mia madre mentre mi urla :"Alex se non ti alzi entro due secondi vengo la e ti tiro addosso un secchio con del piscio dentro." Come sempre mia madre è la dolcezza. Faccio colazione, mi vesto, prendo il mio skate e vado a scuola. 

Arrivata a scuola vedo subito Sarah e vado da lei.

'Ciao tizia strana.' Le dico.
'Ciao anche a te, come stai? Oh io tutto bene grazie. Come hai passato le vacanze d'estate? Io abbastanza bene.' Dice lei.
'Sono contenta per te, carota (?)'
'Carota?'
'Fragola.'
'Emh va bene tesoro'
'Grazie Pandacorna.'
'Ok... Ora parliamo di Calum?' Dice con gli occhi illuminati. Sembra il mio vecchio zio Hartur quando parliamo di cibo.
'Emh..' Dissi io ma fui interrotta dalla campanella. Nonono. La scuola è ufficialmente iniziata. E che cazzo. A quest ora io starei nel mio bellissimo lettino a guardare Dora L'esploratrice. Non possono farmi questo. 

Entriamo a scuola. Io e Sarah abbiamo ore diverse. Io ho inglese e lei arte. Bene.

Entro in classe e vado a sedermi all'ultimo banco, ma non perché voglio fare l'asociale, voglio sedermi la solo per il semplice motivo che vorrei leggere in santa pace 'Geronimo Stilton e il terzo viaggio nel regno della fantasia' Troppo bello quel libro. Li sto leggendo tutti. *^* 
Proprio mentre ero arrivata al punto in cui vanno a chiamare Geronimo per dirgli che doveva svolgere un altra missione nel regno della fantasia, la porta della classe si apre e due ragazzi entrano. Ashton e Luke. I migliori amici di Calum. I 'fighi' della scuola. Sti stronzi. Hanno interrotto la mia fantastica lettura. C'è un girone all'inferno anche per voi. 

'Primo giorno di scuola e già in ritardo, Hemmings, Irwin?' Dice quella vecchia della professoressa di inglese. Non è vecchia per scherzo, lo è davvero. Ha tipo una settantina di anni. Non la mandano in pensione solo per pena. È zitella ed ha circa 10 gatti. Questa è la fine che faro io. 

'Ringrazi che ci siamo venuti a scuola.' Dice Ashton. 
'Per questa volta chiudo un occhio, che non si ripeti di nuovo.' Bah. Illusa.
'Bene..' Continua.
'Irwin mettiti vicino a Evans.' Merda. Ma.. Evans sono io (?) Fanculo. 
'Tu Hemmings vai al banco da solo.'
'Certo perché io ho la lebra, devo stare al banco da solo.'
'Non fare storie.'
'Mamma mia...'

Beh alla fine sto Ashton si siede vicino a me. Devo pure mettere via il libro ora, se lo vede chissà che pensa di me. Beh, in effetti un po stupida lo sono, solo un po. 

'Ciao...' Dice lui dandomi la mano.
'Alexandra' Dico io continuando la frase, senza dargli la mano, chissà che c'aveva fatto con quella mano... Non voglio rischiare.
'Tu sei la migliore amica di Sarah?'
'Si' 
'Calum parla sempre di lei.'
'Ok, molto interessante, ma sai cos'è ancora più interessante? Hai presente quelle caramelle a forma di orsacchiotto, alla frutta? Ecco ne vorrei una ora.' Dissi io. 
Mi guarda male.
Sorrido come una stupida.
Lo azzittito. Tiè. Punto in più per me. 

'Bene ragazzi, spero che abbiate scelto bene il posto, perché questi saranno i vostri posti per tutto l'anno.' Disse quella vecchiaccia facendo attenzione a non far cadere dalla sua bocca la dentiera. 
Aspetta, ma... Che cazzo ha detto? Oddio no. Io devo stare vicino a questo coso,per tutto l'anno. Madonna mia. E mo come faccio a leggere Geronimo Stilton durante la lezione. No ma io vi odio proprio. 

'Contenta?' Dice lui sorridendomi.
'Di cosa? Di stare tutto l'hanno vicino a te? Devo essere sincera? No. Preferirei stare vicino a Stella delle Winx. È odiosa.'

'Aiuto ma quanti hanni hai? 8?'
'Se aggiungi 10 anni, si.'
'Oddio santo... Che ragazzina.'
Come mi ha chiamata? Ragazzina? Non mi conosce. Non sa niente di me. Mi chiama ragazzina? Beh. Preferisco essere cosi piuttosto che essere una bionda cotonata tutta rifatta che se si strucca perde cinque chili. Questo già non lo sopporto più.

'Senti io non voglio stare vicino a te. Non azzardarti più a chiamarmi 'ragazzina' perché non sai niente di me. Non parlarmi, toccarmi, guardarmi, respirarmi vicino. Fai finta che io non esista, e lasciami stare. Ok?'
'Vabbe' Risponde semplice lui.  
'Bene, io vado cia.'
'Ciao bimba'
'Fanculo.' Dico, prendo la mia roba e esco.


Spazio Autrice.  

BELLAAAAAAAA. Allora... Spero che il capitolo vi possa raramente piacere (?) Lasciate una piccola recensioncina ina ina ina ina ina ina. Ok, la smetto.  Vi amoooo������❤