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Autore: Dorando    01/05/2014    4 recensioni
Mi chiamo Dora, ho 16 anni e vivo con la mia matrigna e le sue due figlie: Elisabeth e Sylvia, loro hanno 17 e 19 anni.
Mio padre si chiamava Joseph, era un uomo fantastico, mi diceva di lottare sempre, è l' uomo più importante della mia vita, la mamma lo tradì ed io andai a vivere con lui. Vivemmo da soli per due anni, poi si risposò con Pamela che aveva avuto già 2 figli. Mi ricordo ai primi momenti che erano tutte e 3 così dolci e così carine con me, io raccontavo tutto alle mie sorelle e Pamela era una vera e propria mamma per me.
Poi però con la morte di mio padre, misero fine alla loro recita e diventai per loro una SCHIAVA in tutti i sensi [...]
-QUANTE VOLTE TI HO DETTO DI NON CONTRADDIRMI EH? EH?!? ADESSO FILA! IL RAGAZZO DI TUA SORELLA VERRA' A MOMENTI, E LA CENA LA CUCINERAI TU!-
[...]
-Ma perché devi fare tutto tu? Perchè dopo aver cucinato per 4 persone non ti unisci a cena con noi? Perché guardi le tue sorelle e tua madre come se avessi paura?-
MODERN CINDERELLA.
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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TRADIMENTO
DORA’S POV
Arrivo a casa dopo le ultime due ore di letteratura.
Che strazio.
Vedo le mie sorelle e la mia matrigna con le valigie. Davanti a loro c’è un uomo alto e robusto.
Ah sì, questa volta vanno a Parigi.
-Noi torniamo tra tre giorni. Lui è il signor Rossman. Controllerà ogni tuo passo. Portagli rispetto, mi raccomando.- Detto questo se ne vanno in macchina mentre Rossman carica le valigie in macchina. Lo aspetto per salutarlo, come da brava ragazza; non so che carattere abbia, quindi meglio comportarmi bene con lui. Rientra e abbassando la testa lo saluto:
-B-buongiorno signor Rossman…- Quel ragazzo mi incuteva paura.
-Ehy, chiamami pure Claudio, non ti preoccupare.
Non devi aver paura di me-
Alzo finalmente la testa e vedo che sorride, ricambio il sorriso. E io che avevo paura!
-Grazie- Dico io.
-Vuole qualcosa da bere o da mangiare?-
-Oh no, non vorrei essere di disturbo. So già che lavori molto. Cucino io, non ti preoccupare. An sì, e dammi pure del ‘tu’-
Annuisco ringraziando per poi chiedere il permesso di andare in camera mia che mi acconsente.
Mi arriva una chiamata da Harry,
-Pronto?- Rispondo.
-Ciao piccola-
-Ehy ricciolo-
-Allora… com’è la tua “guardia del corpo”?-
Chiede ironico.
-Uhm… meglio di come mi aspettavo… mi ha detto di chiamarlo per nome, di non dargli del ‘lei’ e ha anche detto che cucinerà lui! E’ incredibile Harry! Di solito gli amici di Pamela sfruttano questa occasione per farmi sgobbare, lui è diverso.-
-Ah bene… allora credi che ci lascerà uscire?-
-Secondo me è meglio andare al metodo tradizionale, usciamo di nascosto-
-Perfetto, ti vengo a prendere alle 7:00, andiamo in pizzeria-

Sento il mio nome urlato da Claudio
-Va bene, ma ora devo andare amore, ci vediamo dopo-
-Ciao piccola-
Mi saluta lui
-Ciao- Rispondo prima di attaccare la cornetta.
Vado giù in fretta e in furia quando vedo Claudio che mi dice che il pranzo è pronto.
Mentre mangiamo mi chiede:
-Cosa stavi facendo prima?-
-Ero al telefono-
-Ah sì? E con chi?-
Chiede con tono accusatorio.
-Con… un amico-  Rispondo insicura.
-Come si chiama questo “amico”?- Non rispondo abbassando lo sguardo.
-Era il ragazzo di tua sorella… giusto?- Deglutisco pesantemente guardandolo negli occhi. Sospira esasperato.
-Stai tranquilla, non dirò nulla a Sylvia. Ma devo chiederti di darmi il telefono- Cosa? Il mio telefono? Ma nemmeno morta. Devo chiamare Niall!
-No, per favore. Il cellulare mi serve. Non lo chiamerò più- Lo prego cercando di convincerlo.
-Dora. Il. Telefono- Scandisce bene le tre parole, e quindi capisco che è meglio darglielo per non farlo arrabbiare. Lo tiro fuori dalla mia tasca arrendendomi e glielo porgo.
Fantastico, 3 giorni senza cellulare!
Quando finisco il pranzo vado subito su dalle scale ad ascoltare la musica.

7:00 pm
Ora sono pronta, devo solo aspettare che Harry entri dalla finestra.
Dopo un paio di minuti lo vedo “apparire” alla finestra e lo faccio entrare.
-Amore- esulto e gli do un bacio a stampo.
-Ciao piccola.
Dobbiamo fare veloce-
Annuisco.
Mi guida fino alle scale, che sono la parte più difficile perché le scale sono in legno e non è facile passare senza fare rumore!
Andiamo avanti e in un modo o nell’altro arriviamo, solo che io inciampo all’ultima scala, sono un vero disastro! Spero che non si sia sentito.
-Ok, ora dobbiamo fare veloce, da un momento all’altro potrebbe spuntare- Annuisco e camminiamo veloce, quasi correndo e cercando di non fare rumore.
Sono sollevata, siamo alla porta d’ingresso, Harry prende la chiave sul comodino però la fa cadere, ok ora dobbiamo fare velocissimo perché abbiamo sentito che Claudio si è alzato. Quando finalmente riesce ad aprire la porta sentiamo una voce alle nostre spalle:
-Dove pensate di andare?- La voce roca di Claudio rimbomba nelle nostre orecchie mentre ci giriamo lentamente spaventati.
Lo vedo con le braccia incrociate al petto.
-E tu chi sei?- Chiede successivamente a Harry.
-Sono Harry- Dice, come fa ad essere così sicuro di sé stesso? A non provare nemmeno un po’ di paura?
-Ah! Quindi sei tu il fidanzato di Sylvia!- Harry annuisce sempre con confidenza.
Claudio mi guarda a lungo facendomi sentire terribilmente in colpa anche se non ho fatto nulla. Abbasso lo sguardo. Lui scuote la testa come deluso, per poi prendere il cellulare.
No, non vuole fare quello che penso io.
-Che cosa vuoi fare?- gli domanda Harry come se mi avesse letto nel pensiero.
-Chiamo Pamela, per avvisarla di quello che è successo- Io e Harry ci guardiamo spaventati e decido di intervenire:
-Non puoi farlo!- Mi guarda ironico.
-Ah sì? Non posso? Beh, lo sto già facendo- Replica con aria da superiore.
A quel punto mi avvicino lentamente incredula che lui sia capace di fare una cosa del genere.
-Ti prego, non chiamarla. Per favore- Lo prego io con occhi scongiuranti.
Lui mi guarda negli occhi facendomi sentire trasparente.
-Dammi almeno un valido motivo per cui non dovrei chiamarla- Mi chiede.
-Ti spiegherò tutto, ma per favore metti giù quel telefono- Lui obbedisce, curioso.
-Avanti, ti ascolto- guardo Harry come per chiedergli il permesso per raccontare a Claudio quello che stiamo passando, e lui acconsente.
-Io e lui vogliamo solo vivere come una coppia normale… non abbiamo mai fatto del male a nessuno! Però ci è impedito dalle mie sorellastre e dalla mia matrigna. E’ sbagliato fidanzarsi con il ragazzo della propria sorella, lo so anch’io; ma non ci possiamo fare niente, perché quando l’amore viene… non si può respingere. Claudio ci abbiamo provato, te lo giuro… ma non ci siamo riusciti.
Volevamo utilizzare quest’occasione per stare una serata in pace, una sola; ma se tu non vuoi… ti chiedo solo di non dire nulla a Sylvia-
Faccio il mio mini discorso.
Lui tira un sospiro chiudendo gli occhi. Aspetta un po’ di secondi, che a me paiono ore, prima di parlare.
-Forza ragazzi, andate.- Dice un po’ infastidito perché, secondo lui, sta facendo la cosa sbagliata.
Non ci posso credere, veramente ci ha dato il permesso di uscire? Guardo Harry al settimo cielo.
-Cosa?! Possiamo uscire- Chiedo incredula. Lui annuisce divertito.
-Sì, ce l’ho anch’io un cuore- Dice facendo il finto offeso.
-Grazie, grazie, grazie- Gli dico saltandogli addosso e abbracciandolo.
Lui fa una leggera risatina.
Harry ci guarda divertiti.
Quando decido di staccarmi il ricciolo raggiunge Claudio stringendogli la mano.
-Grazie, veramente, signor…- Lascia la frase in sospeso alludendo di voler sapere il suo cognome.
-Oh, no. Chiamami pure Claudio- Sorride lui.
Usciamo salutandolo e ringraziandolo nuovamente mentre Claudio mi da il mio cellulare.
Senza di lui sarei morta, e con me Harry: non avrebbe mai smesso di incolparsi se Pamela, Sylvia ed Elisabeth mi avessero fatto del male, ormai lo conosco bene.
Saliamo in macchina e la prima cosa che dico è:
-Ok, abbiamo una fortuna assurda- Harry fa una risatina.
-Non è fortuna, è merito tuo. Se non avessi fatto quel discorso saremmo fottuti ora- Sorrido timida arrossendo.

In pizzeria.
Harry mi ha veramente portato in un posto fantastico, è una pizzeria con un lago splendido davanti.
Ci sono delle lucine a terra che illuminano il vialetto per entrare.
Harry mi porge la sua mano che accetto volentieri e entriamo mano nella mano.
Ci sediamo al primo tavolo che capita.
-Harry, questo posto è fantastico- Lui sorride e non fa neanche in tempo a rispondermi che subito arriva una tr… ehm… la cameriera.
E’ bionda e magrissima.
E’ praticamente nuda per via della divisa del posto, solo che le altre cameriere sotto hanno la calza maglia e lei no… chissà perché.
Ha due tette abbondanti, che ora sta sbattendo in faccia al MIO ragazzo.
Dio, che rabbia.
Perché Harry non fa niente? E’ lì impassibile a conversare con lei.
Fate pure con calma, io posso aspettare.
Ok, questo è troppo. Iniziano a ridere ed a scherzare, quando finalmente la tizia si accorge della mia esistenza.
-Piccoletta, e tu che prendi?- Piccoletta? A me?
-Non sono una “piccoletta”- Dico ringhiando.
-Ah sì? E quanti anni hai? 15? 16? Non capisco nemmeno come Harry possa uscire con una come te. Chissà quanto si vergogna.- Queste parole mi hanno fatto molto male, ma cerco di nasconderlo.
-Non ti deve interessare, tu sei qui solo per prendere le ordinazioni.- Dico cercando di trattenermi dallo spaccarle la faccia. Harry è lì impassibile. Oh, ma grazie, che cavaliere!
-Bene, cosa vuoi?- Mi chiede infine.
-Una margherita e una coca- Dico fredda.
Lei annuisce scrivendo il tutto sul foglio e se ne va sculettando.
Che brutta troia.
Non rivolgo di uno sguardo Harry, sono troppo delusa.
-Che hai?- Chiede dolcemente. Prendo un respiro profondo e mi trattengo dall’urlagli contro. Sì, fai pure il dolce quando ti conviene.
-Niente- Mi sforzo di dire.
Decide di non dire nulla.
Arriva di nuovo la tro… la cameriera.
-Ecco a te, piccoletta- Mi mette il piatto davanti con non-chalance.
Decido di mantenere la calma.
-Grazie- Rispondo riducendo gli occhi a due fessure infastidita dalla sua presenza.
Non mi calcola nemmeno e posa subito lo sguardo su di Harry.
-Ecco a te, Harry- Dice il suo nome con voce parecchio sensuale.
Cosa? Quella lì sa il nome di Harry?
Mi sforzo con tutta me stessa di non fare scenate strane.
Gli poggia un bigliettino sul tavolo.
-Se hai bisogno… chiamami- Dice ancora sensualmente ammiccando.
Harry si mette il bigliettino in tasca.
Ok, questo è troppo.
A fanculo l’educazione e la pazienza.
Mi alzo sbattendo le mani sul tavolo.
-Se avete bisogno di un po’ di tempo per pomiciare, vi tolgo il disturbo-
Detto questo me ne vado incazzata lasciando la pizza fumante sul tavolo.

HARRY’S POV
Ho sbagliato qualcosa?
Faccio subito per alzarmi ma Martha mi blocca.
-Che fai? Segui quella bambina?-
-Sta zitta- La ammutolisco alzandomi e andando a passi veloci verso Dora.
La raggiungo e la prendo per un braccio.
-Non toccarmi- Si scosta velocemente dalla mia presa.
-Cosa ti ho fatto? Ho sbagliato qualcosa?-
Si gira verso di me sorpresa.
-Stai scherzando vero?- Mi chiede. La guardo confusa.
-Lei ci ha palesemente provato con te e tu non hai fatto un cazzo, anzi ridevi con lei!
Poi mi ha preso in giro davanti a te e tu, da bravo cavaliere che sei, sei rimasto lì con le mani in mano mentre la tua ragazza veniva derisa.
Dopo ti ha dato il suo numero e tu l’hai accettato mettendo il foglietto dentro la tua tasca. Il tutto davanti alla tua ragazza!-

Scandisce bene le ultime sei parole.
Cosa? Non me n’ero assolutamente accorto!
Rimango a fissarla interdetto.
Lei mi guarda in cerca di una risposta che non arriva, perciò scuote la testa andando via a passi ancora più veloci.
-No aspetta, lasciami spiegare!- Le corro dietro.
Lei si gira di nuovo chiedendo:
-Che cosa dovresti spiegare? Mi hai ignorata, umiliata, e soprattutto ferita-
-Lei si chiama Martha, è un’ amica di mia sorella Gemma.
Ci prova con me sin dalla prima volta che l’ho conosciuta, per questo non facevo niente! Ormai ci sono abituato.
Ci ridevo e scherzavo perché parlavamo di mia sorella.
Mi dispiace di non averti difeso, però non volevo creare scompigli!
Lei è solita a fare così con tutti e se ti intrometti la cosa diventa troppo grande, quindi in questi casi devi solo essere paziente.
E per quanto riguarda il numero: di quei bigliettini me ne avrà dati a centinaia, ma fanno tutti la stessa fine-

Tiro fuori il bigliettino strappandolo in mille pezzettini e lasciandolo cadere nel lago.
Mi guarda insicura, tipico del suo carattere.
-Come faccio a sapere che non menti? Che non ti stai solo prendendo gioco di me?- Mi chiede.
-Guardami negli occhi, ti pare che io ti stia mentendo?- In quel momento ero terribilmente serio.
Finalmente fa crollare il suo muro e abbassa la testa imbarazzata.
-Scusami… è che… non sopporto il fatto che qualcuno ti porti via da me-
-No, sono io che ti devo chiedere scusa.
Non dovevo comportarmi così davanti a te e soprattutto dovevo difenderti.
Ti hanno fatto tanto male?-
Mi guarda confusa.
-Cosa?-
-Le sue parole… ti hanno fatto tanto male?-
Mi guarda imbarazzata.
-Beh... un po’- Che domanda stupida, è ovvio che le hanno fatto male! Le ha detto che mi dovrei vergognare ad uscire con una come lei: e lei, testarda com’è, sicuramente ci crede.
-Lo sai che non è vero.- Le dico mettendole una ciocca dietro l’orecchio.
-Harry, non sparare cazzate.
Lo sappiamo entrambi che io non sono abbastanza per te.
Fa strano anche a me sentire “Dora Barnes sta con Harry Styles”.
Insomma, io sono sempre stata la ruota di scorta, la sfigata di turno; e tu, beh… e tu… uno dei ragazzi più popolari della scuola. Mi chiedo ancora perché tu abbia scelto me avendo davanti tutta quella valanga di quelle bellissime ragazze-
Lo sapevo che non dovevo lasciare che Martha si prendesse così gioco di lei. Ma forse è un bene perché ora posso dirle quello che provo per lei.
-Lo sai che mi fai imbestialire quando credi alle cazzate che dice la gente! Vuoi veramente sapere perché ho scelto te? Perché sei diversa, mi fai provare emozioni che non provavo da quando ero bambino. Tu mi fai rivivere- Prendo un grosso respiro prendendole le mani.
-E’ il momento di dirtelo.
Io… non credo che tu mi piaccia più-
Spalanca la bocca interdetta.
-I-io…- Cerca di replicare.
-Lasciami finire.
Io non credo che tu mi piaccia più, non credo che sia solo una semplice cotta. Sta nascendo qualcosa, non è più semplice attrazione. Io credo di amarti… anzi ne sono sicuro. Io ti amo-

DORA’S POV
-Io credo di amarti… anzi ne sono sicuro. Io ti amo-

Quelle parole mi spiazzano completamente.
Non sono sicura di voler affrontare l’amore, è un sentimento così grande: mi spaventa, e non poco. Ora devo pensare a qualcosa da dire per non ferire i suoi sentimenti, non se lo meriterebbe.
-I-io… Harry, non so cosa dire…-
-Sssh-
Mi mette un dito sulla bocca.
-Non devi rispondere- Annuisco.
-Dora, ho… qualcosa per te…- Continua successivamente mentre toglie il dito dalla mia mano.
Lo guardo interessata.
Tira fuori qualcosa dalla sua tasca, è una scatoletta.
-Girati e chiudi gli occhi- Non mi fa neanche vedere cos’è che subito obbedisco.
Sento qualcosa di freddo essere appoggiato al mio collo.
Una collana.
-Apri pure gli occhi- Mi dice dolcemente.
Appena li apro vedo cosa c’è.
E’ metà cuore con su incisa una ‘H’.
E’ fantastica!
Mi giro e lui mi fa vedere l’altro pezzo con su incisa una ‘D’.
Sorrido in maniera smisurata e gli salto addosso.
-Oh mio Dio Harry, non ci credo! Non dovevi, veramente!-
Questa è la cosa migliore che mi abbiano mai regalato.
-Lo sai che per te farei questo e altro- Mi dice e non posso fare a meno di sorridere.
-Fai vedere come ti sta bene- Mi tolgo da lui e guarda la collana sorridendo.
-Ti sta benissimo- Mi complimenta.
-Cos’è questa?- Mi chiede prendendo in mano la collana con su scritto ‘Cinderella’.
Me n’ero quasi dimenticata.
-Me l’ha regalata mio padre- Faccio un sorriso amaro.
-E’ l’unica cosa che mi rimane di lui- Continuo.
Mi guarda dispiaciuto.
-I-io… m-mi dispiace, non lo sapevo- Si scusa frettolosamente.
-Non ti devi scusare, non è colpa tua- Lo rassicuro, lui annuisce.
-Entriamo? Ormai le nostre pizze saranno gelate- Scherza lui facendo una risatina.
Accetto prendendogli la mano e successivamente ci avviamo verso la pizzeria.
Ci sediamo e quando iniziamo a mangiare lui mi dice:
-Non permetterò mai più a nessuno di farti del male- Mi dice serio.
Gli sorrido riconoscente.
-Lo sai meglio di me che non è possibile- Dico un po’ amareggiata.
-Almeno ci voglio provare- Dice convinto.
E’ troppo dolce. Ora non ne ho più dubbi.
-An sì Harry, comunque anch’io- Mi guarda confuso.
-Anche tu cosa?-
-Anch’io ti amo- Lui mi sorride.

Più tardi.
Finiamo di mangiare ed usciamo e ci incamminiamo verso il molo.
Una cosa fantastica.
Mi tolgo le scarpe e immergo i miei piedi nell’acqua fresca.
-Dora, ma… tua madre?- Rimango scioccata dalla domanda e ci metto un po’ a rispondere.
-Se non vuoi dirmelo fa lo stesso…-
Credo che sia ora che io glielo dica, deve pur conoscere una parte importante di me, se lo amo –come ho detto poco fa– devo pure farmi coraggio e far rivivere quei mostri del passato.
-No no, te lo dico.
Mia mamma si chiama Chanel… era una donna fantastica amava così tanto mio padre… poi non so cosa sia successo ma ha inizio ad essere fredda con lui, ha iniziato a stare in silenzio tutto il tempo… come se qualcosa la turbasse… abbiamo provato a parlarle, ma non voleva sentirne.
Un giorno vidi mio padre piangere e mi disse che… la mamma se n’era andata, che non sarebbe mai più tornata-
Una lacrima veloce fuoriesce dal mio occhio.
-Mi ha detto che lo aveva tradito con un’ altro uomo e che non l’avrei mai più rivista- Le lacrime sono diventate più di una e Harry mi fissa con sguardo preoccupato.
-Se non vuoi continuare, guarda che…- Cerca di farmi sentire meglio ma lo interrompo subito facendo come se non lo avessi udito.
-Una settimana dopo ci fu il processo al tribunale.
C’era anche il suo presunto “compagno”
Ero così angosciata… non volevo lasciare nessuno dei due, ero arrabbiata con mia madre, ma non volevo abbandonarla, era mia madre! Piangevo così tanto al pensiero che non l’avrei mai più rivista, che quella sarebbe stata l’ultima volta.
Alla fine, come previsto, diedero l’affidamento a mio papà.
Mentre lui era mezzo arrabbiato con mia madre, io ero solo triste, ma lui non se ne accorgeva. Mi prese la mano e io guardai indietro: mia madre stava piangendo. A quella vista non ce la feci più e corsi ad abbracciarla-
Singhiozzo mentre Harry mi accarezza la schiena.
-Quella fu l’ultima volta che l’abbracciai, ed anche l’ultima volta che la vidi- Singhiozzo per un po’ di tempo prima di continuare:
-Mi manca così tanto- Mi butto tra le sue braccia lasciandomi andare in un libero pianto mentre lui mi accarezza i capelli.
-Oh piccola- Cerca di confortarmi.

Il giorno dopo.

Sto uscendo da scuola per andare da Niall, gliel’ho promesso.
E’ da tanto che non lo sento e devo raccontargli tantissime cose!
Insomma è pur sempre il mio migliore amico, sì, il mio migliore amico.
Da quando sto con Harry l’ho completamente dimenticato, e per questo mi sento tanto in colpa.

A proposito di Harry, ieri è stato dolcissimo, come sempre d’altronde, mi ha consolato e confortato, e per una volta non sono stata da sola mentre mi asciugavo le lacrime.
Mi ha fatto capire che lo amo, probabilmente più di ogni altra cosa… e da quando lo conosco? Due settimane? Tre settimane? Non ricordo neanche, so solo che mi ha cambiato la vita in pochissimo tempo, mi ha dato una ragione per vivere!
Sorrido a tutti quei pensieri mentre mi incammino con lo zaino sulle spalle verso casa Horan. Claudio tanto l’ho già avvisato.
Vorrei tanto fare una sorpresa ad Harry, ha fatto così tanto per me… mi ha fatto conoscere nuovi luoghi, mi ha regalato la collanina, mi ha fatto sentire meno sola, mi ha dato qualcuno da amare… solo che non saprei cosa regalargli… mi aiuterà Niall.
Giro all’incrocio con in testa solo il ricciolo mentre la scritta “Plus” del bar si fa spazio nella mia visuale; vedendo però, qualcosa che non avrei mai voluto vedere.

MARTHA’S POV
Quella bambina vuole rubarmi Harry, devo farle vedere chi comanda qui.
La delusione nei suoi occhi sarà così grande ed impagabile, non vorrà mai più vedere il ricciolo nella sua vita.
Harry ieri non mi ha minimamente calcolato dopo aver rincorso quella sfigata, ma io ci sono da più tempo e non permetterò che Harry ceda ad una ragazzina. Il mio piano è infallibile, mi meraviglio di me stessa.

HARRY’S POV
Uscendo da scuola mi arriva un messaggio da Martha.
<Raggiungimi davanti al Plus.
E’ ora di finirla con questa storia>

Finalmente si è stancata anche lei di starmi dietro!
Ma glielo dico o no che ho questo “incontro” con Martha a Dora?
Ma sì dai, a chi importa? E’ il nostro ultimo incontro per chiudere la faccenda.
Arrivo davanti al bar chiamato “Plus”.
Dove vedo Martha tutta agitata.
-Harry!- Mi chiama e le faccio cenno con la testa.
-Che vuoi Martha?- Le chiedo curioso.
-Voglio solo chiarire, non voglio fare niente di male- La guardo negli occhi e mi sembra sincera, per una volta si è tolta quella maschera da troia stronza.
-Mi dispiace di esserti stata tanto appressa, avevo solo una grandissima cotta che non riuscivo a levare.
Ma è ora di finirla con questa storia-
Mentre lancia un’ occhiata fuggiva dietro le mie spalle le passa una scintilla inquietante negli occhi.
-Come sai tu, la parola fine ha tanti significati- Dice mentre si avvicina con fare sensuale.
Prima che io me ne accorga le sue labbra sono sulle mie, e ricambio spontaneamente essendo preso alla sprovvista.
Ma che cazzo sto facendo? Faccio per spingerla via invece è più veloce e si stacca lei facendomi l’occhiolino. Sento un ramoscello spezzarsi alle mie spalle e mi giro vedendo la figura di Dora.
Spalanco gli occhi preoccupato mentre faccio un passo verso di lei.
-D-dora, io…- Cerco di parlare senza avere però le parole. Mi guarda con una tale tristezza ed una tale delusione che mi viene depressione solo a guardarla. Le sue labbra tremano, segno che sta per iniziare a piangere, quando si gira e corre via in un posto a me sconosciuto.
Rivolgo uno sguardo a Martha e vedo che ha indosso un sorrisetto compiaciuto. Ora capisco, era tutto pianificato. La guardo come se fosse un insetto.
-Sei una stronza- Le sputo con disprezzo.
Mi sorride felice che la sua vendetta abbia funzionato, prima che io inizi a correre verso Dora.

DORA’S POV
Come ha potuto farmi questo? Io mi fidavo di lui, invece alla prima occasione se la fa con la prima che capita. Anzi, non proprio! Con quella che mi ha preso in giro davanti a lui. Tra tutte le ragazze del mondo proprio Martha doveva scegliere?
Corro, corro e corro senza una meta, finché non arrivo ad un parchetto abbandonato, mi siedo sulla panchina e piango tra le mie ginocchia, lasciando che le mie lacrime amare scorrano sulle mie guance.
Non ci posso credere, spero che tutto questo sia solo un brutto incubo.
Singhiozzo varie volte al ricordo di ieri.
Ieri ha detto che mi ama, mi ha regalato la collanina, ha promesso di proteggermi, ha promesso che nessuno mi avrebbe fatto del male; mentre invece quello che ho visto è 100 volte peggio dei pugni, degli schiaffi, e delle torture delle mie sorelle.
Il mio cellulare non la smette un secondo di squillare, sono tutte chiamate e messaggi di Harry. Spengo il cellulare stufa di sentire la solita musichetta.
Sento dei passi accanto a me, ma non ho neanche la forza di alzare la testa.
-Ehi, tutto bene?- Mi sussurra una voce profonda conosciuta.
Ma che domande, ovvio che niente va bene!
Si siede accanto a me mentre cerco di ignorarlo.
-Cos’è successo?- Alzo lo sguardo vedendo l’amico di Harry, Zayn.
Che cazzo ci fa lui in questo parco abbandonato?
-Dora? Perché piangi?- Chiede sorpreso
Non mi interessa se scoprirà il mio segreto, non mi interessa che sia solo un conoscente e che non arrivi nemmeno al livello di amicizia, ho bisogno assolutamente di parlare con qualcuno.
-H-harry- Sussurro con voce spezzata e rotta dal pianto.
-Che cazzo ha fatto?- Sussurra mezzo incazzato.
-H-ha b-baciato un’altra- Dico prima di sfogarmi in un altro pianto liberatorio.
-Cos’ha fatto lui?- Chiede con gli occhi spalancati incredulo.
Singhiozzo ancora di più a questa domanda.
Già, nemmeno io ci credo.
-Dora ma sei proprio sicura? L’hai visto coi tuoi occhi?- Annuisco debolmente sempre più demoralizzata. Quanto vorrei fosse una cazzata inventata da una tizia gelosa. Sospira incredulo.
-Ma-ma… non è possibile, Harry è il mio migliore amico, lo conosco! Non farebbe mai una cosa del genere- Dice ancora confuso.
Eppure io, purtroppo, ne sono sicura.
Nascondo di nuovo la mia testa tra le ginocchia quando sento che le lacrime stanno per uscire ancora. Mentre mi accarezza la schiena e gioca coi miei capelli mi dice:
-Si sistemerà tutto, te lo prometto-
In un modo o nell’altro mi sento un po’ meglio e alzo di nuovo la testa.
-Ti va di venire un po’ a casa mia mentre ti riprendi?- Mi chiede con la voce più dolce possibile. A prima vista sembrerebbe uno di quei cattivi ragazzi puttanieri, che spacciano, che vanno alle feste tutti i giorni… invece se lo conosci bene è un ragazzo disponibile e dolce.
Accetto l’offerta e successivamente ci incamminiamo verso la sua moto mentre le scene di poco fa non la smettono di tormentarmi un attimo.
 
SPAZIO PER ME
Ciao ragazzeeee.
Scusate per la lunghezza del capitolo, non so, mi sembrano sempre troppo corti.
Probabilmente il capitolo è noioso, ma è essenziale per il continuo della storia. Non sottovalutate Zayn, ha un ruolo importante nella storia.
Guardando le ultime righe che ruolo vi viene in mente? E’ quasi impossibile capirlo; ma voglio vedere se siete abbasta intelligenti, lol.
Ci vediamo al prossimo capitolo, ciaoo <3

 
  
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