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Autore: Ocean_Lily    01/05/2014    1 recensioni
Costanza Laila d'Altavilla è il futuro X boss della famiglia Altavilla che si ritroverà in Giappone con i suoi guardiani per scoprire il mistero che si cela dietro la scomparsa di Zakuro e Kikyo sotto gli ordini congiunti del IX Vongola e IX Altavilla.
-Salve! Questa è la prima volta che scrivo una fan fiction, spero che vi piaccia. Sono aperta a qualsiasi tipo di critiche (sia positive che negative) quindi non estate a dirmi come vi sembra la storia. -
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Erano passati due giorni da quella lite e dovevano recarsi a scuola per la prima volta da studenti della Namimori.
«Sei sicura che vada tutto bene? Insomma non si parlano da due giorni.» Mary guardava Sarah che camminava davanti a tutti lontana da Gabriele che tentava di “Rimorchiare” (come diceva lui) qualche ragazza.
«Credo che le passerà presto, almeno spero.» disse con tono calmo anche se le sue ultime parole avevano una vena di preoccupazione. Lasciarono Gill, Ivona e Anna alla scuola elementare e poi andarono verso la scuola media dove il preside gli aspettava per dire loro in quale classe erano stati assegnati. La scuola era piena di ragazzi che aspettavano il suono della campanella nella propria classe parlando del più e del meno con i propri amici, mentre Costanza e gli altri si recarono subito in presidenza dove il preside gli attendeva seduto dietro la sua scrivania.
« Queste sono le classi dove siete stati assegnati.» disse passando un foglio a ciascuno di loro con su scritto la classe e i nomi dei vari professori e delle rispettive materie.
«Grazie mille.» dissero in coro facendo un piccolo inchino. Una volta usciti dalla presidenza ognuno di loro controllò in quale classe era stato destinato.
«Allora.» Costanza confrontò il suo foglio con quello di tutti gli altri. «Io e Mary siamo nella stessa classe.»
« Sono nella stessa classe di Victor-kun.» disse Gabriele. Aveva iniziato a mettere il suffisso onorifico dopo che era arrivato in Giappone.
«Io insieme a Sarah-chan.» disse Ami facendo un sorriso alla ragazza che era più seria che mai.
«Bene ci vediamo all'ora di pranzo. Mi raccomando non combinate casini.» disse Costanza prima di dirigersi verso la sua classe.

Qualcuno bussò forte.
«Avanti.» disse il professore svogliatamente. Due ragazze entrarono in classe. Una era alta, con i lunghi capelli rossi legati in una coda e gli occhi verde acqua, mentre l'altra era un po' più bassa con i lungi capelli neri sciolti e gli occhi color nocciola.
«Loro sono le vostre nuove compagne di classe, vengono dall'Italia. Forza ragazze presentatevi.» La prima a parlare fu la mora.
«Salve mi chiamo Costanza Laila d'Altavilla. Chiamatemi Laila visto che il primo è troppo lungo.» Gokudera sentendo il nome della mora si sedette in modo più composto stando attento a tutti i movimenti che faceva. Poi fu il turno della rossa.
«Io sono Mary Black. Vengo dall'Italia ma sono originaria dell'Inghilterra.» le due ragazze fecero un inchino in contemporanea.
«Abbiate cura di noi.» dissero all'unisono.
« Bene ragazze sedetevi dietro a Takeshi Yamamoto.» disse il professore. Le due ragazze si diressero verso i due banchi vuoti. Mary era proprio dietro al ragazzo.
«Ciao. Mary giusto. Ci siamo visti qui a scuola vicino al campo da baseball ricordi?»
«Sì.» disse la ragazza che stava per diventare rossa.«Tu sei Ya...»
«Yamamoto vuoi seguire la lezione?» aveva detto il professore urlando. Yamamoto le fece un ultimo sorriso prima di darle le spalle.

«Cavolo non ci capisco niente.» un ragazzo dai capelli chiari e un cerotto sul naso stava tentando di svolgere il suo compito. Erano passate tre ore da quando si erano separate degli altri e Sarah ed Ami si trovarono già a svolgere un compito in classe.
«Lo sappiamo tutti che sei stupido, non c'è bisogno che ce lo ricordi.» disse Aoba, tentando di capire la consegna.
«Ma se nemmeno tu riesci a capire qualcosa. Qui lo stupido non sono io ma tu.»
«Vuoi risolverla a suon di pugni, Sasagawa? Ti metterò a tappeto come l'ultima volta!»
«Sono stato io a metterti al tappeto!» I due iniziarono a litigare alzando ancora di più la voce, disturbano quelli che ne capivano almeno un po'. Ami si trovava nel mezzo dei due ragazzi. Appena entrata l'avevano messa lì per evitare che i due litigassero, ma a quanto pare non importava niente della sua presenza da muro divisore. I due stavano iniziando a prendersi a pugni quando la ragazza si alzò per mettersi in mezzo. Parò i colpi dei due ragazzi e inizio a stringere i loro pugni.
«Sto cercando di fare il compito. Se dovete litigare fatelo fuori. » "Cavolo i loro pugni sono piuttosto potenti."
La campanella suonò qualche secondo dopo.
«No non ho ancora finito.» disse disperata, ma la professoressa ritirò il compito a tutti e tre che si sedettero ai loro posti senza fare troppe storie.

«Mary vado a vedere come se la cavano gli altri.» disse Costanza qualche secondo dopo che la campanella suonò.
«Aspetta ven...»
«Mary-san.» Yamamoto aveva interrotto la ragazza. «Tu sei Costanza giusto?»
«Si ma chiamami Laila per favore.»
«Ok Laila-san.» disse con un sorriso. «Vi va di pranzare con noi.»
«Scusami ma io sono occupata. Mary invece è libera.» disse rivolgendo in sorriso al ragazzo prima di salutarli e andare via. Era appena uscita quando le si parò davanti un ragazzo alto dai capelli neri e lo sguardo gelido.
«Bene ecco qui l'intrusa.»
«Scusami Hibari-san ma al momento sono occupata. Facciamo la prossima volta.» disse passando accanto al ragazzo.«E poi sono iscritta regolarmente.» disse mostrando orgogliosa la divisa prima di dileguarsi.
Stava camminando nei corridoi quando senti una presenza che la seguiva. Iniziò a salire le scale che conducevano al tetto e quando aprì la porta se la rinchiuse velocemente dietro. Si nascose nel lato opposto aspettando che quella presenza si facesse avanti, e quando la porta si riaprì li fu subito addosso puntando un coltello alla gola.
«Gokudera!» disse abbassando l'arma. «Perché mi seguivi?»
«Volevo parlare da solo con te.»
«Senza il Decimo?» disse infilando il coltellino nella custodia che aveva nella suola della scarpa. «Strano.»
«Reborn-san mi ha detto di non dire niente della vostra presenza. Volevo sapere il perché.»
«Non riesci a non fare rapporto al Decimo vero?» disse con aria di scherno.
«Dimmi solo il perché.» Gokudera era diventato serio. Guardava Costanza negli occhi con aria di sfida.
«Non lo so. Perché non chiedi a Reborn.» il ragazzo abbasso lo sguardo. «Non puoi? Bé allora ne approfitto per testare le sue capacità.» lasciò Gokudera nella terrazza da solo.

La scuola era finita. Tsuna e i suoi compagni erano fermi davanti al cancello.
«Perché dobbiamo aspettarle?» chiese infastidito Gokudera.
«Dai è un atto di gentilezza.» disse con un sorriso Yamamoto. Dall'ingresso della scuola uscirono le due ragazze. Stavano chiacchierando con una mora e una ragazza dai capelli arancioni, seguiti da due ragazzi che chiudevano la fila.
«Laila-chan!!» accanto al guardiano della pioggia erano comparsi tre bambini che agitavano le braccia per farsi notare.
«Ciao ragazzi!» disse una volta arrivati lì. La più piccola le prese la mano mostrandole un dolce sorriso.
«Stavate aspettando noi? » chiese Mary rivolgendosi a Yamamoto.
«Volevamo accompagnarvi. Loro sono vostri amici?»
«Sì » disse Costanza. «Loro sono Ami, Sarah, Gabriele e Victor. Mentre questi tre sono Gill, Ivona e Anna.» disse indicandoli tutti uno ad uno.
«Sawada!» si sentì urlare dal cortile. «Volevi vedermi?» Ryohei era arrivato di corsa.
«Ma io non ho detto niente.» disse Tsuna un po’ perplesso
Ryohei guardò tutti i ragazzi lì presenti, e quando notò Ami le prese le mani e la guardò negli occhi. «Iscriviti al club di box.»
«Grazie, ma no grazie.» disse liberandosi dalla presa. «Laila-chan possiamo andare?»
«Sì. Voi venite con noi?» Disse rivolgendosi al resto della comitiva.
«Perché no.» disse Tsuna.

Camminarono un po' sparsi: Gabriele e Sarah erano i più lontani possibile l'una dall'altra, Ryohei supplicava Ami di iscriversi al club di box, Gill e Ivona si ricorrevano tra di loro, Mary e Yamamoto parlavano del più e del meno, mentre in testa a tutti c'erano Tsuna, Gokudera, Costanza e Anna. Gokudera studiava ogni mossa di Costanza per capire quale fossero le sue vere intenzioni. Tsuna, invece, stava facendo qualche battuta alla ragazza, che rideva di buon grado.
«Allora.» disse una volta finito di ridere. «Come va con Za...» la parola le morì sulle labbra. Senti una strana presenza provenire dal fondo della via. Si concentrò su di essa, ignorando le domande di Tsuna, quando capì di cosa si trattasse.
 «Tutti a terra!» dal fondo della via partì un fascio di luce che li schivò.
«Gill, Ivona occupatevi di Anna.» si voltò a guardare gli altri. I suoi occhi emanavano una strana luce.  «Ragazzi si va a caccia.»
Tsuna ebbe una strana sensazione. Guardò meglio il fondo della via e notò qualcosa. Impallidì quando capì di chi si trattava: Zakuro stava fluttuando proprio di fronte a loro.
 
Angolo dell'autrice
Salve a tutti. Mi dispiace per il ritardo, ma purtroppo sono molto impegnata :(
Vorrei ringraziare tutti i miei lettori (anche quelli silenziosi) e spero che vi sia piaciuto questo capitolo. Vi aspetto al prossimo ;) Ciaossu :3

 
   
 
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