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Autore: manga    01/05/2014    12 recensioni
Questa è una storia ambientata nel mondo di Naruto, ma completamente diversa da quella che conosciamo anche se i personaggi sono gli stessi. Alcuni di loro, per ovvi motivi, avranno una personalità un po' diversa ... dico solo un po', perché cercherò di non allontanarmi troppo dai loro personaggi originali .... che dire ancora, se volete sapere cosa ha ideato la mia mente contorta, seguitemi in questa nuova avventura ....
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Finita la prima lezione con Gai, i giovani ninja rimasero sorpresi per la rapidità con cui Sakura era uscita dalla classe.

“Accidenti quanta fretta! …. credo proprio che tu abbia ragione Shikamaru … non credo abbia molta intenzione di socializzare con noi!”

“Non dire così Kiba …. per me è timida e poi bisogna  capirla …. non deve essere stato facile per lei  lasciare la sua scuola e i suoi amici per iniziare a frequentare l’accademia! Diamole un po’ di tempo per abituarsi e anche per farle capire che non deve temere niente da noi!”

“Sei troppo ottimista Ino ….. secondo me ha la stessa mentalità degli omega …. come ha detto  Temari …. noi da una parte e loro dall’altra …. che seccatura!”

“E’ tutto molto strano però! Voglio dire …. va bene che abbia ereditato il chakra dai suoi discendenti, ma com’è possibile che l’abbia usato solo una volta? Tutti i ninja lo manifestano e lo usano sin dalla tenera età …. e poi …. quel colore di capelli …. rosa! Non ho mai visto nessuno così!”

“Nessuno di noi ha mai visto persone dai capelli rosa Ten Ten …. ma non mi sembra il caso di giudicare una persona solo dall’aspetto esteriore!”

“Non volevo dire questo Neji …. la mia era solo una considerazione! Però devo dire che mi è dispiaciuto vederla così isolata e così triste …. siamo una classe e anche se fra un mese verremo divisi in tre team, continueremo ad allenarci spesso insieme, almeno fino all’esame per diventare Genin! Credo sia opportuno fare noi la prima mossa con lei, dimostrandole che ci teniamo a diventare suoi amici!”

“Brava Ten Ten! Mi piace il tuo modo di ragionare …. credo che diventeremo ottime amiche! E tu Sasuke non dici niente?”

“Tze …. ho già detto come la penso …. per me è solo una noiosa …. come tutti gli altri omega! Ci considerano solo delle pedine da guerra pronti a difenderli in caso di attacchi nemici, ma poi …. ci ignorano completamente! E’ un atteggiamento che non mi piace e preferisco tenerli alla larga ….. mi è venuta fame …. che ne dite di andare a mangiare tutti insieme?”

“Si!” risposero all’unisono i ragazzi.

“Andiamo da Ichikaru a mangiare il suo buonissimo ramen?”

“Dobe, sei sempre il solito …. possibile che pensi sempre a mangiare il ramen?”

“Lo sai che lo adoro … fosse per me lo mangerei anche a colazione!”

“Ramen? …. Si, sono curiosa di mangiarlo, a Suna non lo fanno e vorrei proprio assaggiarlo!”

“Hai visto dobe? Anche Temari vuole mangiarlo, quindi andiamo tutti da Ichikaru!” Naruto partì velocemente in direzione del suo ristorante preferito, alzando dietro di sé una nuvola di fumo creata dalla sua velocità.

“Anche a me è venuta fame, forza andiamo …. che seccatura!”

Quando i ragazzi arrivarono da Ichikaru, Naruto stava già mangiando la seconda porzione di ramen.

“Ehi dobe, potevi almeno aspettarci!”

“L’ho fatto, ma voi ci stavate mettendo troppo tempo e io avevo fame, così ho iniziato a mangiare!”

“Ma l’accademia dista solo cinque minuti!”

“Sono comunque troppi Neji …. avanti sedetevi ….. vi ho tenuto il posto!”

“Ehi ragazzi, secondo voi come ci divideranno nei team?”

“Non lo so Kiba, ma sicuramente io e Hinata saremo nella stessa squadra …. entrambi possediamo il byakugan e sarà più facile per il nostro maestro insegnarci a potenziarlo!”

“Lo penso anch’io …. credo anche che il vostro team sarà quello formato da quattro membri …. che seccatura!”

“Secondo voi chi saranno i nostri maestri? Sasuke, Naruto, voi sapete niente?”

“E perché lo chiedi proprio a noi Kiba?”

“Come perché Naruto! L’Hokage è vostra zia e quindi …..”

“Non è mia zia, ma mia nonna! E’ zia solo del teme e di Itachi ….. comunque no, non ci ha detto niente!”

“Tze …. non mi preoccuperei tanto …. sicuramente saranno degli ottimi maestri, dopotutto dovranno insegnare le tecniche di combattimento ai figli dei clan più forti dei nostri Regni ….. i nostri poteri sono molto grandi e non possono affidare la nostra preparazione a ninja mediocri!”

“Sasuke ha ragione …. credo anch’io che i nostri maestri saranno dei fortissimi ninja e vorranno il massimo da noi ….. mi dispiace solo per Sakura ….. si sentirà ancora più a disagio, non riuscendo ad usare il chakra! …. Tu Hinata cosa pensi? Non hai ancora detto niente!”

“I-io v-ver-a-mente …. ”

“Kiba mi aveva detto che eri molto timida, ma non immaginavo fino al punto di farti balbettare …. per quanto mi riguarda, stai tranquilla con me, all’apparenza posso sembrare aggressiva, ma in realtà non sono così …. spero che diventeremo amiche!” Temari sorrise alla corvina, cercando di trasmetterle sicurezza.

Hinata contraccambiò il sorriso e abbassò il capo, mentre suo cugino e Ino le posarono entrambi le mano sulle sue spalle per infonderle coraggio. Hinata balbettava solo con chi non conosceva e con Naruto, mentre con tutti gli altri riusciva a parlare normalmente esprimendo a volte anche la propria opinione.

I ragazzi passarono tutto il pomeriggio assieme, portando a conoscere il villaggio alle nuove arrivate. Ten Ten e Temari erano estasiate …. Konoha era molto bella, inoltre avevano avuto occasione di conoscere i loro nuovi compagni, trovandoli simpatici, nonostante le diversità caratteriali. Persino Hinata aveva avuto modo di conoscere Temari, giudicandola una ragazza buona, simpatica e per niente altezzosa, non mostrando mai la sua superiorità sociale per essere la figlia del Kazekage, un po’ come Ten Ten che non si era mai vantata di essere la nipote del Raikage.
Verso l’ora di cena si salutarono tutti e la corvina riuscì a salutare la bionda di Suna senza balbettare …. tranne con Naruto …. svenne dopo che il biondo l’aveva salutata posando la mano sul suo braccio ….. Ino e Neji riuscirono a sorreggerla in tempo, evitando di farla cadere a terra! Neji iniziava a preoccuparsi per gli svenimenti della cugina, l’aveva fatta visitare anche da un medico, ma le condizioni fisiche e salutari della cugina erano risultate perfette! Ino sospirò rassegnata vedendo il giovane Hyuga preoccupato ….. tanto intelligente quanto tanto immaturo da non comprendere i sentimenti di Hinata! Persino Temari e Ten Ten avevano capito che la corvina aveva una cotta per Naruto!

Sasuke e Naruto arrivarono a casa, trovando Mikoto sulla porta ad attenderli:

“Era ora che tornaste a casa! Vi sembra il modo di comportarvi? Vi ho aspettato tutto il pomeriggio per sapere com’era andato il primo giorno di accademia e per l’occasione vi avevo anche preparato i vostri piatti preferiti …. insalata di pomodori farciti per Sasuke e ramen per Naruto!”

“Ramen? Oh zia ti adoro!!! E’ andato tutto bene …. adesso posso andare a mangiarlo?”

“Tze …. che stomaco! Ti sei mangiato quattro porzioni di ramen a pranzo! …. Scusa mamma se non siamo tornati, ma siamo andati a pranzo con tutti gli altri, approfittando di conoscere le due nuove ragazze! Per quanto riguarda l’accademia, non c’è niente di particolare da raccontare, tranne che Gai è sempre più strano …. per fortuna dovremo sopportarcelo solo un mese!”

“Non dire così Sasuke, Gai è un ninja molto in gamba …. ma per la stranezza non posso darti torto! …. Ora vai anche tu a mangiare i tuoi pomodori!”

Sasuke sorrise alla madre come forma di ringraziamento, per poi dirigersi subito in cucina …. adorava i pomodori! Mikoto guardò il figlio con sguardo amorevole, dirigendosi anche lei in cucina, da tutta la sua famiglia.

Sasuke trovò Fugaku e Itachi, rientrati prima dai loro impegni proprio per parlare e sapere l’esito della giornata con i due nuovi cadetti ….

“Papà, Itachi, ci siete anche voi!”

“Ciao Sasuke ….. io e papà eravamo curiosi di sapere com’era andato il vostro primo giorno di accademia!”

Fugaku diede qualche colpo di tosse per far capire al suo primo genito che si stava sbilanciato troppo, svelando ai due ragazzini la sua curiosità.

“Tutto bene zio, non preoccuparti …… zia il tuo ramen è squisito …. sei sempre la migliore!”

Sasuke alzò un paio di volte le spalle: “Normale! …. non c’è niente da dire …. le due nuove ragazze sembrano simpatiche e volenterose di imparare a combattere!”

“E cosa mi dite di Sakura Yukan?”

“Si comporta come tutti i civili papà …. non ci ha nemmeno guardato in faccia ….. inoltre, oggi durante la presentazione, ha detto di essere riuscita ad usare una sola volta il suo chakra e di non conoscerne la natura!”

I due Uchiha maggiori si guardarono sorpresi poi:

“Papà, però è strano! Se è vero quello che ha detto Sasuke, non capisco perché non riesca ad usare il chakra …. per noi ninja è normale sprigionare il nostro potere!”

“Itachi, non pensi invece che non riesca ad usarlo perché nel suo settore non ne ha mai avuto bisogno?  …. Forse, la scoperta di essere una kunoichi l’ha sconvolta a tal punto da bloccarla psicologicamente!”

“Si zia, può essere proprio come dici tu …. staremo a vedere!”

“Quello che vi chiedo ragazzi, è di comportarvi bene con lei e di non farla sentire a disagio ….. per quanto riguarda il chakra, vedrete che con gli insegnamenti in accademia riuscirà a sprigionarlo …. ora finiamo di mangiare e se dopo vorrete, potremo allenarci tutti insieme, che ne dite?”

“Siiiii!”

Sasuke e Naruto erano sempre entusiasti quando potevano allenarsi con i due Uchiha maggiori, mentre Mikoto sorrise per l’espressione soddisfatta e felice dei due ragazzini.

Quella stessa sera, a casa Yukan:

“Allora bambina mia, raccontami …. Com’è andato il primo giorno di accademia? Come sono i tuoi nuovi compagni?”

“Non c’è molto da dire …. e non saprei cosa dirti dei nuovi compagni, non li conosco! …. Scusa papà, ma non ho molta fame, vorrei andare in mansarda a studiare!”

Sakura si alzò con il volto triste mentre al signor Yukan gli si strinse ancora il cuore ….

I venti giorni successivi, Sakura si comportava sempre allo stesso modo: arrivava in classe per ultima e usciva per prima appena finita la lezione, approfittando del banco posto vicino alla porta. In quei giorni non aveva mai alzato lo sguardo verso i compagni, impedendo qualsiasi contatto fra di loro. Gli stessi ragazzi si erano rassegnati a rivolgerle la parola, sperando che con la formazione dei team, la rosa si aprisse un po’ di più.

Durante le lezioni, capitava che Gai ponesse delle domande ai suoi alunni ….. Sakura sapeva ogni risposta, dato che aveva studiato e ristudiato a lungo tutti i libri di testo, ma ogni qualvolta, faceva sempre scena muta. Nel corso delle lezioni, capitava che la rosa lanciasse sguardi veloci in direzione dei compagni per vederli fisicamente e capire, dal loro modo di parlare e di gesticolare, com’erano caratterialmente. Aveva capito che Hinata era molto timida e che balbettava solo quando si sentiva in imbarazzo, ma era buona e gentile come le altre ragazze. La vanità di Ino era solo apparenza, nonostante fosse veramente una splendida ragazza. Naruto e Kiba erano i buffoni della classe, non perdevano mai occasione di fare qualche battuta nei confronti degli altri ragazzi, ma senza mai esagerare. Neji, Shikamaru e Sasuke, erano molto bravi e conoscevano ogni risposta alle domande di Gai. Il loro comportamento in classe era sempre impeccabile e non disturbavano mai la lezione, non erano dei gran oratori, ma ogni volta che parlavano, venivano sempre ascoltati molto attentamente da tutti gli altri. Sakura aveva  molta soggezione di Sasuke: in varie occasioni, quando lanciava sguardi fugaci alla classe, il moro si voltava sempre verso di lei, guardandola in modo serio e contrariato.

La rosa sperava ardentemente di non finire in squadra con lui e nemmeno con Naruto, anche se lo trovava simpatico. Si era documentata, tramite i libri procurati da suo padre, sul clan del biondo, scoprendo che il rasengan era considerato una fra le migliori tecniche distruttive e imbattibili del mondo ninja. Aveva paura per la formazione dei team, tutti i suoi compagni appartenevano alle migliori famiglie ninja dei tre Regni e lei era nettamente inferiore a loro, ma Naruto e Sasuke le creavano un ulteriore disagio! La rosa aveva capito che Sasuke, in un certo senso, era il capo della comitiva, tutti si rivolgevano a lui per sapere come passare il resto della giornata in compagnia, oppure, se qualcun altro proponeva qualcosa, chiedevano sempre la sua approvazione. Era come il suo ex amico, Alan, con l’unica differenza che Sasuke non sembrava vantarsi di quel ruolo da leader!

L’ultima settimana, prima dell’esame in cui avrebbero annunciato la formazione dei team, il professor Gai portò i suoi alunni nelle stanze di allenamento per iniziare a comporre i sigilli per le tecniche basi magiche. Erano in tutto tre ed erano fondamentali per poter diventare Genin: la tecnica della moltiplicazione del corpo che consente di creare varie copie illusorie del ninja che svaniscono entrando in contatto con qualcosa o se il ninja viene colpito direttamente, facile da distinguere perché le copie non possiedono l’ombra e non sono in grado di interagire con l’ambiente circostante; la tecnica della trasformazione del corpo, permette al ninja di assumere le sembianze di qualsiasi cosa si trovi nelle vicinanze (persona o animale); la tecnica della sostituzione del corpo, consente al ninja di sostituire il proprio corpo con un qualsiasi oggetto inanimato posto nelle vicinanze, confondendo l’avversario permettendo poi di attaccarlo.
Per riuscire ad usare queste tecniche, bisognava comporre perfettamente i sigilli con le mani concentrando su queste il chakra.

Tutti i cadetti riuscirono, con estrema facilità, ad eseguire le tre tecniche richieste da Gai …..

“Ora tocca a te Sakura, vieni avanti e inizia a comporre i sigilli ….. inizia pure dalla tecnica che ti senti più sicura!”

La rosa si alzò con titubanza e paura, posizionandosi di fianco al suo maestro: conosceva perfettamente la composizione dei sigilli …… ma il chakra ……

Iniziò a comporre i sigilli per richiamare la tecnica della sostituzione del corpo, muovendo le mani con assoluta sicurezza, senza mostrare dubbi e incertezze, ma purtroppo la tecnica non andò a buon fine.

“Sakura, i sigilli sono stati composti molto bene, ma per riuscire a compiere la tecnica devi sprigionare anche il chakra …. è per questo che non ci sei riuscita ….. so che hai delle difficoltà ad usarlo, ma è molto semplice, è come respirare ….. prima inali l’aria e la fai arrivare ai polmoni, poi la fai fuoriuscire …. la stessa cosa è per il chakra, devi sentirlo dentro di te e poi lo devi sprigionare!”

Gai era stato molto gentile a spiegarle come usare il chakra, ma nonostante si concentrasse al massimo, non percepiva nessuna forza all’interno del suo corpo. Si sentiva una nullità!

“Ehi Neji,  potreste utilizzare il byakugan su Sakura? Forse con le tue direttive riuscirebbe a far confluire il chakra!”

“Può essere un’idea …. Ok Ino, ci provo!”

Neji puntò lo sguardo sulla rosa attivando il byakugan: i suoi occhi diventarono ancora più perlacei mentre i vasi sanguigni si dilatarono maggiormente sulle tempie. Dopo qualche secondo lo Hyuga ritornò alla normalità.

“Che strano! Il suo chakra sembra bloccato!”

“Come bloccato? Spiegati meglio!” Ten Ten, insieme agli altri guardarono sorpresi ed increduli lo Hyuga.

“Si …. sembra che i canali che permettono la fuoriuscita del chakra siano chiusi …. bloccati!”

“Questa poi? Non ho mai sentito una cosa del genere …. il chakra si sprigiona con facilità dal corpo …. che seccatura!”

“Neji …. non voglio mettere in dubbio le tue parole, ma vorrei ricordarti che ha già sprigionato il chakra per salvare i suoi amici, quindi non è bloccato!”

“Ho detto che è strano proprio per questo Naruto ….. mi sono limitato a dire quello che ho visto! Non saprei nemmeno io come aiutarla, mi dispiace Ino!”

“Tze …. una kunoichi che non sa nemmeno sprigionare il suo chakra …. è noioso stare qui a guardarla, proprio come lei ….. una noiosa! Spero solo di non finirci in squadra ….. sarebbe solo di impiccio, inoltre mi rallenterebbe negli allenamenti, per non parlare del rischio che farebbe correre all’intero  team in caso di un combattimento!”

Tutti i presenti rimasero in silenzio dopo il discorso di Sasuke. Anche se detto in modo non troppo gentile, aveva ragione …. in un team ci si aiuta a vicenda e si è pronti ad intervenire quando un membro è in difficoltà …. Sakura non sarebbe stata di nessun aiuto ma solo un peso, rischiando di compromettere l’esito di una missione o peggio, mettendo a repentaglio la vita dei suoi compagni in caso di attacco nemico, costringendoli a combattere e a proteggerla nello stesso tempo.

La rosa, anche se distante dai suoi compagni, aveva sentito perfettamente il discorso di Sasuke …. non poteva biasimarlo, aveva ragione …. era e sarebbe stata un peso! Gli occhi iniziarono a pizzicarle, le lacrime spingevano prepotentemente per  uscire …. cercò di controllarsi per non piangere, ma le parole dell’Uchiha gli rimbombavano nella mente, poi sentì la voce di Ino:

“Be’, non mi importa, se dovesse finire nel mio stesso team mi impegnerei con tutte le mie forze per aiutarla, facendola sentire un membro della squadra e non un peso!”

“Ben detto Ino, la penso anch’io come te!” Temari e le ragazze appoggiarono in pieno il discorso della loro amica, mentre i ragazzi sorriso in segno di approvazione: solo Sasuke era contrariato, per lui era e sarebbe rimasta solo un intralcio e un peso, oltre che noiosa!

Sakura si sentì, in un certo senso, rincuorata e più sicura dalla parole delle ragazze e dall’approvazione dei ragazzi …. riuscì a scacciare indietro le lacrime sperando ardentemente di non finire in squadra con Sasuke, altrimenti la sua permanenza all’accademia sarebbe stata molto più dolorosa e umiliante!

Gai aveva ascoltato i discorsi dei suoi alunni: era fiero della loro maturità e della loro disponibilità nei confronti di Sakura, a differenza di Sasuke che pensava solo a se stesso, come la maggior parte degli Uchiha. Purtroppo, non aveva ereditato l’altruismo e la disponibilità verso il prossimo come i suoi genitori e suo fratello.
Anche Gai sperò che la giovane rosa non finisse in squadra con il moro: non era lui che decideva la formazione dei team, ma solo i futuri maestri, dopo aver esaminato attentamente le abilità dei cadetti nell’esame che avrebbero sostenuto a breve.

 

  
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