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Autore: Invisible    22/07/2008    3 recensioni
Ti amo, ecco le parole che vorrei sentire, non richiedo tanto, beh forse un po’ si, ma se almeno lei me lo dicesse risparmierei tempo per fargli capire la verità...
La mia prima shot!
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cho Chang, Harry Potter, Luna Lovegood | Coppie: Draco/Ginny, Ron/Hermione
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Lamore perfetto

 

 

 

Ti amo, ecco le parole che vorrei sentire, non richiedo tanto, beh forse un po’ si, ma se almeno lei me lo dicesse risparmierei tempo per fargli capire la verità... disse tra sé e sé Ron.

Era una giornata bellissima, il sole splendeva e Hogwarts era tutta illuminata, alcuni studenti erano molto felici, altri no. Nel dormitorio non c’era nessuno a parte Ron, che era depresso perché non riusciva a far capire alla sua amica Hermione che le voleva bene, anzi l’amava.

Da un po’ di tempo quando la guardava diventava tutto rosso e non riusciva a spiccicare una parola tanto che faceva sempre la figura dello scemo.

Uffa mi ci vorrebbe una bella magia...ma quale??? pensava sempre il ragazzo.

In quel momento entrò Harry così felice che faceva dei risolini sotto i baffi.

“TU!!!” gridò Ron. Harry si fermò di colpo e diventò serio, anche se al pensiero di quello che aveva sentito gli veniva ancora da ridere.

“Siiiii???” chiese Harry.

“TU!!!” disse di nuovo Ron.

“Sì, so che sono io” rispose Harry, mentre si stava per sedere sul letto.

“Non fare lo spiritoso, mi devi aiutare!” spiegò il ragazzo esitando un po’.

“Fiuuu, dalla tua faccia sembrava che mi volessi uccidere. Proprio oggi che...”

“Beh non mi importa che succede oggi...sono veramente depresso, tu mi devi aiutareeee!”

“Ok ok, di che si tratta?”

“Ehm… non so come spiegartelo ma ci proverò lo stesso, ma sappi che per me è un vero dramma!”

“Vai spara!” rispose Harry impaziente ma Ron lo guardò male per fargli capire quanto per lui era                 importante la serietà in quel momento.

“Devi sapere che mi sono innamorato di una ragazza...”.

“E dovrebbe essere questo il dramma, scusa che male c’è?”

“Se non mi fai finire.... stavo dicendo che mi sono innamorato di una ragazza che però non mi calcola neanche!!”

“Ah allora è tutto chiaro... ehm… a dire la verità no, non è che stai diventando come Hermione?? Sai a volte lei parla e non capisco niente e quando le dico che parla in modo un po’ strano mi guarda con una faccia.... Ehi, Ron ma mi senti?”

Al suono del nome della ragazza Ron diventò tutto rosso che quasi non si distingueva la faccia dai capelli.

“Dimmi: come posso aiutarti se non so chi è?” chiese inarcando un sopraciglio.

Vedi… lei… si, beh… lei è…”

Ma la conosco?” lo incitò Harry.

“NO! Cioè, sì! La conosci... mooolto bene…”

Harry si illuminò, “Ah… ho capito! Allora è un caso serio!”

“Sapendo chi è la ragazza, direi proprio di sì. rispose Ron.

“Ripeto la domanda: come posso aiutarti?”

“Non lo so prova ad andare a cercarla e falle delle domande, ma non essere troppo diretto potrebbe insospettirsi!” disse Ron all’amico.

“Si va bene farò del mio meglio, ma non capisco cosa ci trovi in lei. Sì, è carina e a volte anche molto simpatica però non so....” spiegò Harry, dato che era la sua migliore amica.

Ma cosa vuoi capire tu che sei già fidanzato felicemente con la tua Cho! Devi capirmi, perché non sei stato abbagliato dalla sua bellezza!! Allora mi fai questo piacere?” chiese il ragazzo disperato.

“Ok, aspettami qui” si arrese il moro.

Harry uscì dalla sala comune e si guardò intorno, scese le scale e il primo posto che gli venne in mente dove avrebbe potuto trovare Hermione era la biblioteca. Attraversò vari corridoi, aprì la porta e iniziò a cercare nel punto in cui l’amica passava molte ore ma... niente! Si girò e vide Amily, una compagna di stanza di Hermione, conosciuta per la sua fama di “miss-so-tutto-io” e anche se era imprudente andare a chiedere informazioni a lei Harry provò lo stesso:

“Ciao Amily, mi sapresti dire dove sia andata Hermione?” chiese Harry con molto cautela.

“Ehm…” ci pensò un attimo, “Sì, è andata via con Ginny ma questa volta non sono riuscita a sentire dove!” disse la ragazza un po’ scocciata.

“Si, ma quando?” chiese ancora Harry.

“Cinque minuti fa.” rispose Amily con la faccia da “miss-so-tutto-io”.

“Grazie.” e corse via come un fulmine.

Uscì fuori dalla biblioteca e il fiatone si faceva gia sentire, “Pensa Harry! Dove potrebbero essere? ... Ci sono!”

Scese di nuovo le scale e si diresse verso l’uscita dove vide Malfoy, stranamente da solo.

“Quella sporca mezzosangue con le sue amichette mi fanno venire i nervi, si credono le padrone!” borbottò scocciato.

“Ehi, Malfoy!”disse Harry al suo “nemico” che tra un po’ gli veniva addosso.

“Ehi, Potter! Anche tu qui a comandare come quelle là!”

“No, ti stavo solo avvertendo che mi stavi quasi venendo addosso, le buone maniere le hai lasciate ovviamente nel tuo castello!” si fermò un secondo e ragionò, “Quelle là chi??

“Senti, non ti ci mettere anche tu!”

Scusa ma stai bene??” gli mosse una mano davanti al viso.

“SI!! Comunque se stai cercando le tue amichette sono appena passate di qui.”

“Grazie.” rispose Harry titubante, dato che Malfoy gli aveva appena dato un informazione.

“Ah, mi puoi fare un favore?” chiese Draco al ragazzo con sarcasmo.

“Draco Malfoy che mi chiede un favore! Ma che gli salta in mente!”

“Dì all’amica della mezzosangue di non guardarmi così quando mi passa vicino o mi sciuperà!”

Ma scusa, perché non dovrei permetterle di farsi poi quattro risate!”

“Maledetto Potter, parli così ma non è che sei geloso? Ah, dimenticavo. Tu sei fidanzato con quella Cho!”

“Lasciala in pace!” lo minacciò Harry.

Era troppo strano che stessero andando d’accordo.

Harry se ne andò guardandolo male e proseguì la sua strada.

Intanto Ron capì che non poteva rimanere con le mani in mano e decise di prendere coraggio e andare a rivelare i suoi sentimenti ma ci ripensò e si ributtò sul letto, era certamente privo di coraggio.

Harry era disperato non riusciva a trovare le ragazze! Chiese informazioni ma nessuno sapeva dove erano andate, sembrava come se si fossero volatilizzate.

Ad un tratto si accorse di una pergamena appesa alla bacheca. La tolse e lesse…

 

Per le studentesse aderenti al corso di Approfondimento Magico di Rune Antiche

 

Le studentesse aderenti devono trovarsi alla Passaporta davanti alla capanna del guardiacaccia di Howgarts. La passaporta sarà una rosa bianca con le spine rosse, la partenza per Ahlberty avverrà alle nove del mattino il giorno 26 Aprile.

Vi preghiamo di essere puntuali.

Firmato

Albus Silente

 

Harry piegò e ripose la pergamena nella tasca della divisa, perché doveva avvertire Ron che era il giorno delle partenze. Fece dietro front e ritornò in Dormitorio. Lì vide un Ron disteso sul letto e con le mani tra i capelli rossi. Rimane in piedi a fissarlo.

“Non vorrei darti una brutta notizia, ma… te la devo dare lo stesso!”

Ron scatta in piedi, “E’ fidanzata! Ecco, lo sapevo! È destino!”

Harry allargò gli occhi, “Ma no, che stai dicendo?? Subito che vai a pensare male!”

“Cosa ci può essere di peggio?!

“E che ne so!” Harry pescò dalla sua tasca la pergamena e la pose all’amico, “Di sicuro questo non è peggio.

Ron lesse l’annunciò e rimase scioccato, ma gli venne subito un’idea. Strinse gli occhi e sorrise enigmatico.

“Mi devo preoccupare?” chiese Harry guardandolo preoccupato.

“Forse…” Ron si alzò e l’amico indietreggiò.

“Ron, amico mio… Non fare sciocchezze di cui potresti pentirti!”

Ron lo prese per un braccio e lo portò nel bagno, anche se Harry cercava di liberarsi.

“Lavati, che dobbiamo uscire!” ordinò Ron.

“Dove??” domandò il ragazzo, ma Ron gli chiuse la porta in faccia lanciandogli un paio di jeans e una maglia.

Dopo dieci minuti i due stavano uscendo dalla Sala Comune.

“Mi dici dove cavolo stiamo andando?”

“Zitto e cammina!” ordinò Ron.

Cho sbucò da un corridoio e li guardò torva, “Dove stai andando senza di me, tesoro?”

Harry la guardò divertito, “Il bello è che non lo so neanche io!”

Ron lo guardò male e gli diede una gomitata nel fianco.

“Mi state nascondendo qualcosa?” chiese con voce falsamente dolce.

“Nooo…” rispose il fidanzato, “Come ti viene in mente?”

“Ah, ok!” Cho gli si avvicinò e lo baciò con passione.

Ron deviò lo sguardo, scocciato e imbarazzato. La corvonero li superò e lanciò un’occhiatina a Harry. I due amici si guardarono negli occhi.

“Quella ragazza è parecchio strana.” disse Ron rosso in viso, “Come fai a stare con lei?”

“Me lo chiedo anche io, amico.” Harry roteò gli occhi, “Tanto non la vedo mai.

I due ragazzi uscirono finalmente dal castello e Ron guidò l’amico verso la capanna di Hagrid.

Harry si fermò di botto, capendo all’improvviso, “Oh, no, no, no, no! Sei pazzo?”

“Non fare storie! Tanto ho questo.” disse tirando fuori il mantello dell’invisibilità.

“Quando l’hai preso??

Mentre eri in bagno… piccoli dettagli!” scrollò le spalle Ron.

“Tu sei proprio matto!”

“Muoviamoci. Sono già le nove meno cinque.” Ron lo prese per un braccio e lo trascinò.

Appena videro le ragazze intorno alla passaporta si nascosero dietro un albero e si misero il mantello, mentre Harry borbottava ancora “Tu sei tutto matto!”

Da dietro ai cespugli arrivò un ragazzo biondo, considerato da tutte le studentesse bellissimo. Infatti quando arrivò davanti alle ragazze, tutte sospirarono tranne una, ovviamente Hermione.

“Prima di tutto non sono qui di mia spontanea volontà, ma per motivi che non vi sto qua a dire.” Draco rivolse uno sguardo dentro alla capanna, dove scorgeva la faccia bonacciona di Silente. Lo guardava però severo e si capiva qual era il motivo della sua presenza.

“Questa è un corso per sole ragazze cosa ci fa qua questo rompiscatole!!” borbottò Hermione scocciata con la voce un po’ alta.

Se vuoi proprio saperlo, mia cara mezzosangue, sono qui perché qualcuno ha deciso di farmela pagare!” replicò il ragazzo anch’egli scocciato.

“Se è così, allora ti sta bene!” gli urlò in faccia Hermione mentre il Serpeverde gli tirava un’occhiataccia e le si avvicinava.

“Malfoy! Non è ora di andare??” disse Albus Silente con occhi severi per rimproverare il ragazzo.

“Si...beh...prepariamoci” disse il ragazzo imbarazzato, ma innervosito.

“Si vede che si odiano a morte!” sussurrò Harry all’amico mentre stavano osservando la scena ancora nascosti.

Si adesso gliela faccio pagare!!”

“No! Se vuoi fare questa cosa non dobbiamo farci scoprire!”

“E’ vero, scusami, adesso mi calmo!”

“Beh, fallo in fretta perché le ragazze stanno per partire”

I due si mossero velocemente ma cautamente per non fare il minimo rumore, intanto le ragazze e Malfoy erano già accerchiati intorno alla rosa.

Gli amici si attaccarono al mantello di una ragazza con una presa energica, questa però, credendo fosse qualche sua amica che le faceva uno scherzo si spostò con uno strattone che Ron quasi cadde a terra. Harry allora prese l’orlo di un mantello poco distante che sbucava tra le schiene e i capelli delle ragazze.

Ci fu una folata di vento e in un batter d’occhio tutto il gruppo si volatilizzò e giunse nella piazza d’Ahlberty. Era strana come città, sembrava coperta da un velo di fuliggine, ma forse era solo un impressione.

“Che strano, questa città mi sembra un po’ morta!” disse Ginny in coro con altre ragazze.

“No, non ti devi demoralizzare, perché questa è una città piena di lusso, la vedi così perché questo è uno stato protettivo!”

“Stato che...?” gridarono in coro le ragazze con delle facce che richiedevano delle risposte.

“Ora vi spiego, siccome nel mondo della magia questo posto è stato attaccato molte volte, ma soprattutto utilizzato dai seguaci del Signore Oscuro per eseguire i loro riti di magia, gli abitanti hanno utilizzato questo metodo per far si che questa città sembrasse morta!”

“Oh, vedo che ha studiato Malfoy! Ah,ah,ah!” sghignazzò Ron sotto il mantello tirando delle gomitate all’amico che rideva anche lui.

“E come fa una combriccola come noi, a far ritornare questa città con un po’ di colore?” disse Luna con un tono entusiasto.

 

“E’ semplice, basta avere l’incantesimo giusto, lo stemma di famiglia e l’autenticità del mago, ovviamente!” disse con aria altezzosa il ragazzo.

 

Ci scommetto che si riferisce a me! Quello lì mi fa venire i nervi! E guarda come si PAVONEGGIA!Uuuuuuuuh non lo sopporto! Pensava Hermione aggrottando le sopracciglia.

 

Intanto Draco pronunciò l’incantesimo mentre teneva in mano il suo stemma e cercava di non farsi distrarre dai sospiri che facevano le ragazze.

 

Ci fu un gran spostamento d’aria, tutte le ragazze si riunirono in un gruppetto mentre i due “intrusi” si avvicinarono per non rimanere esclusi dal teletrasporto. In un attimo la città cambia e sotto il grigiore delle case escono i caldi colori che illuminano tutta la piazza in cui si trovavono i ragazzi.

 

“Bene eccoci qui alla vera piazza di Ahlberty bella vero??” e mentre disse questo fece un occhiolino alle ragazze che sospirarono tutte insieme, ma in realtà quel gesto era rivolto all’unica ragazza che nel vederlo arrossì e diventò così dello stesso colore dei suoi capelli.

 

“Ora vi porterò dal professor Strambles e lì seguirete una piccola lezione con lui, ma non vi preoccupate ci sarà tempo per visitare la città!”

 

“Mi sembra un po’ strano Malfoy, è troppo gentile e sdolcinato...o non è il vero Malfoy o ci deve essere qualcosa che lo preoccupa!” disse il rosso rivolto all’amico.

 

“L’ora di lezione sta per iniziare...vi prego di entrare nell’aula”

 

“Io sono il professor Strambles!” disse un uomo, probabilmente molto vecchio, alto, con gli occhiali sulla punta del naso. Mentre la città ormai risplendeva con i suoi colori, lui sembrava ancora sommerso dal grigio, nei suoi occhi si intravedeva un strano non so che, che lo facevano sembrare più strano di quel che era. Indossava una mantella grigio pietra, un maglione nero corvino e dei pantaloni anch’essi grigi.

 

“Non ha molta fantasia nei colori!” bisbigliò con tono ironico Luna all’amica, la quale ridacchiò sotto i baffi.

 

“Bene entriamo!”

 

Le ragazze entrarono in una piccola porticina seguite dal professore, il quale fece fatica ad entrare a causa della sua statura. Dopo che le ragazze entrarono tutte, Malfoy cerco di evitare di farsi vedere dal professore.

Non voleva certo subirsi un’ora di lezione quando avrebbe potuto fare i fatti suoi, così per evitare che Strambles lo chiamasse per farlo entrare, si nascose dietro una colonna. Pensava di averla fatta franca ma  dopo un istante, quando alzò gli occhi per andarsene, vide il professore che lo fissava.

 

“Scusi, ma lei non fa parte del gruppo? mi sembrava che il Professor Silente mi avesse detto che saremmo stati in dodici, ma di ragazze ne vedo solo undici! Forse dovrei domandare a Silente se...”

 

Malfoy non gli fece finire la frase che subito disse:

 

“No, ci sono anche io, è che mi stavo allacciando la scarpa!”

 

Ora che ci penso se poi parla con Silente va a finire che mi becco un’altra punizione e poi...e poi mi sa tanto che non è  prudente stare in questo posto...dato che qui vive “Il fidanzato” di mia madre...da quando mio padre è morto, loro si divertono come due piccioncini... spero solo che quel maledetto non voglia sposarla o per me sarà la fine...pensava Draco con aria preoccupata.

 

Il professore fece entrare Malfoy dalla piccola porticina e si ritrovarono nell’aula in cui il professore avrebbe tenuto la sua lezione.

 

Intanto i due amici, che rimasero fuori si allontanarono un po’ , ma non troppo, si tolsero il mantello e iniziarono ad aspettare.

 

“Scusa Ron non vorrei essere noioso ma perché siamo venuti qua?” disse Harry incurvando le ciglia.

 

“Beh, siamo venuti qua perché io...c’è tu...mi devi aiutare!”

 

“Si, ma in che modo?”

 

“Mi devi aiutare nel fare la mia dichiarazione.

 

“Non è che io sia molto bravo, infatti è stata Cho a chiedermi se volevo diventare il suo ragazzo!”

 

“Ci faremo venire qualcosa in mente!”

 

Passata una noiosissima ora tutte le ragazze compreso Malfoy uscirono da quella porticina, si vedeva che per qualcuno quella lezione non era stata molto interessante e si vedeva anche che per qualcuno era stata così emozionante che avrebbe fatto a meno di quella oretta di svago che gli stava concedendo il professore. 

 

 

“Bene ci siamo!”

 

“Che?...Come?”disse Harry che si stava quasi addormentando sulla spalla dell’amico.

 

Ho detto ci siamo! Hermione, Luna e mia sorella stando andando verso quel chiosco! forza il mantello! Harry?...”

 

“Ehm si andiamo”

 

“Aspettiamo che sia da sola e poi attacchiamo!”

 

Le ragazze si sedettero su una panchina poco lontana dal chiosco “Vado io a prendere le ordinazioni” disse Ginny rivolta alle amiche.

 

“Hermione?”

 

“Per me un succo di zucca!”

 

“Luna?”

 

“Un budino al cioccolato! Per favore” disse la biondina con i suoi occhi sognanti.

 

“Si, certo arrivo tra un istante!”

 

Ginny si allontanò e le due amiche rimasero lì ad aspettare...in silenzio, quando all’improvviso “Scusa ma tu ce l’hai il ragazzo?” chiese Luna con occhi incuriositi.

 

Hermione inarcò un sopracciglio e rispose ”Perché?”

 

“No, così, volevo saperlo...non si sa mai, ma ce l’hai si o no?”

La ragazza, allora, per accontentare l’amica rispose con voce sconsolata “Veramente no!”

 

“Aspetta a dirlo! Magari si trova proprio dietro l’angolo.”

 

E come fai a saperlo?”chiese Hermione spalancando gli occhi.

 

“Il mio sesto senso e poi sono una strega o no?”

 

La mora non riusciva a credere alle parole della ragazza, lei avere un ragazzo? C’era solo un problema chi avrebbe preso come sua fidanzata una secchiona che non avrebbe mai fatto a meno dei suoi libri?

 

“Oh ma quanto ci mette ad andare via quella lì!”imprecò Ron contro Luna.

 

“Ehi calmati non è perché adesso tu hai una crisi di pazienza devi prendertela con tutti!”

 

MA NON SE NE VA! E’ una rompiscatole!”

 

“Non urlare, non agitarti e incomincia a calmarti perché credo che tra poco toccherà a noi! In quanto Luna io direi che non è rompiscatole, si è un po’ diciamo “lunatica”, sognante,ingenua, carina...”

 

“Aspetta cosa hai detto carina? Luna “Lunatica” Loovegood? Un attimo sentiamo...” e gli appoggiò la mano sulla fronte “Si, hai la febbre! Stai delirando!”

 

Ma smettila! Non ho detto così... o si?”

 

“Beh è vero però perché mi sembra che lei sia una persona speciale!”

 

“Meglio di Cho?” chiese l’amico malizioso.

 

Harry gli lanciò un’occhiatina in grado di far capire a Ron la sua risposta affermativa.

 

Davanti ai due ragazzi le amiche stavano chiacchierando, poi Luna ed Hermione si allontanarono da Ginny la quale era andata a chiedere un informazione al loro accompagnatore.

 

 

“Scusa Malfoy potresti dirmi a che ora pensiamo di ritornare al castello?” chiese Ginny con voce tremolante.

 

“Beh direi...”le mise un braccio intorno alle spalle e la condusse dietro a degli alberi, dove la vista era meravigliosa. I loro volti erano illuminati dal luccichio del sole che oltrepassava l’acqua della fontana di fronte alla panchina dove sedevano i ragazzi.

 

“Oh finalmente, non ce la facevo più a starti lontano! Da quanto ho capito da stamattina non hai detto a nessuno della nostra relazione!”

 

E come facevo?Solo perché ci siamo guardati le mie amiche si sono messe a ridere non volevano offenderti! Ti sei arrabbiato?”

 

“No, ma che belle amiche che hai!” disse il biondo con voce seccata.

 

“Non ci crederai ma sono le migliori!”

 

Dopo di che si abbracciarono e si strinsero così forte da quasi perdere il fiato. La ragazza si alzò ma Draco le prese una mano, la fece sedere sulle sue gambe e finalmente la baciò più appassionatamente che poteva.

Non voleva perderla per questo aveva paura del fidanzato di sua madre, lui non accettava le “poveracce”, come rispose l’uomo alla notizia del ragazzo. Era una cosa inaccettabile!

 

“Vedrai staremo insieme per sempre!” e la baciò di nuovo.

 

Intanto le ragazze si erano inoltrate tra gli alberi di un parco, Luna voleva cercare delle bacche rare con uno strano nome e si erano divise per migliorare la ricerca.

 

Hermione era sola! I due amici dovevano agire!

 

“Forza Ron muoviti!” disse Harry per incitare l’amico ad avanzare.

 

Che devo dire? Cosa devo fare? Ho le gambe incollate al terreno!”

 

“Innanzi tutto esci fuori dal mantello” disse girandolo e spingendolo verso la ragazza “Non ti preoccupare io sto qua dietro e ti osservo”

Il rosso si schiarì la voce in modo tale che Hermione si voltasse di scatto.

 

“ROON! Che ci fai qua?” disse la mora, abbassando per ogni parola che diceva la tonalità di voce.

 

“Ehm...” certamente era imbarazzato e il suo viso stava pian piano diventando dello stesso colore dei suoi capelli.

 

“Sono venuto qui per dirti...” gli sussurrò l’amico nascosto dietro l’albero.

 

“Sono venuto qui... per dirti...”

 

“Lo sai che se ti beccano sarai espulso?” lo interruppe la ragazza.

 

“E’ per una buona causa!”

 

“Si, ma...” le sue parole furono interrotte da qualcosa che non si sarebbe mai aspettata. Ron le aveva messo l’indice della mano sulle labbra e poi si era avvicinato dolcemente per baciarla, quando...

 

“No, fermati... non prima che ti dica quanto ti amo e quanto desidero stare con te!”

 

Si guardarono negli occhi, sorrisero e si scambiarono quel bacio tanto atteso.

 

Dietro l’albero Harry li stava guardando con un sorriso stampato sulle labbra.

 

“Harry! Lo sai che non si spiano le persone?” disse Luna al ragazzo.

 

“A parte, che tu e il tuo amico ci avete spiato da quando eravamo a Hogwarts!” replicò la ragazza.

 

“Come, lo sapevi?” chiese il bruno con gli occhi spalancati.

 

“Certo, ero io la ragazza a cui ti sei aggrappato durante il teletrasporto... e poi... ho sentito le vostre voci molte volte, in piazza, quando io ed Hermione eravamo sedute su quella panchina...”

 

“Hai sentito proprio tutto, tutto?”

 

“No, io mica mi metto ad ascoltare tutto quello che dicono le persone!”

 

Harry si sentì un po’ sollevato e subito dopo aver preso un bel respiro, disse:

 

“Spero che non dirai a nessuno della nostra presenza qui oggi...

 

“Mmm, credo proprio di no ma a una sola condizione”

 

Qual’è sentiamo...”

 

“Voglio che tu mi baci”

 

“Rifletti meglio non è che vorresti... un bel budino al cioccolato?” disse scuotendo la testa in senso affermativo.

 

“L’ho già mangiato il budino, ma se hai voglia di metterti nei guai...allora...

 

Decisa la ragazza! pensò Harry il cui pensiero era rivolto alla sua fidanzata.

 

“Ma così  spezzerò il cuore di Cho!”

 

“A si?” disse la bionda puntando il dito verso Cho, che come una gatta morta, stava flirtando con un ragazzo della città.

 

“Va bene ci sto”

 

Aspetta però non deve essere per ripicca! Deve venire dal cuore!” disse con occhi e con voce da bambina.

 

“Fidati di me”

 

Le si avvicinò, le prese il volto con le mani e unì le sue labbra a quelle della ragazza, alla quale per l’emozione tremavano le gambe. Rimasero incollati per alcuni minuti fin a quando...

 

“Ragazzeee dobbiamo andare...” urlò Malfoy accanto a Ginny che con lo sguardo cercava le sue amiche.

 

Luna ed Hermione uscirono dal parco con un non so che negli occhi. Le due amiche si erano già raccontato tutto. Arrivate da Ginny le raccontarono ciò che era successo, lo stesso fece lei.

 

Chissà come faceva Luna a sapere che per me, finalmente, ci sarebbe stato un fidanzato. Boh sarà una veggente. Pensava Hermione incredula a quello che le era capitato.

 

Spero che io e Draco staremo per sempre insieme...non riuscirei mai a stare senza di lui. Diceva tra se e se Ginny.

 

Finalmente Harry ha capito che la vera persona che lo ama sinceramente non è Cho!....Appena arrivata a Hogwarts devo chiedere a Harry se posso avere lo stesso il budino al cioccolato! Considerava tra se e se Luna.

 

Nello stesso momento Harry e Ron uscirono dal parco, sotto il mantello, anche loro con un so che negli occhi. Si stavano raccontando tutto.

 

“E’ stato magnifico sembrava che l’avessimo fatto già mille volte ma...a proposito, tu con Cho come la metti?”

 

“Lei è l’ultimo dei miei pensieri!”

 

“Il tuo primo pensiero, adesso... è  Luna?”

 

Harry annuì con la testa e poi disse: “Quando arriviamo a Hogwarts la lascio, tanto ho trovato un persona meglio di lei!”

 

“Luna!”

 

“Ron la vuoi finire!” esclamò Harry all’amico dirigendosi verso il gruppo.

 

“A proposito ma cosa doveva succedere oggi?”

 

E che ne so!”

 

“Stamattina mi hai detto che doveva succedere qualcosa!”

 

“Oh si, ehm Hermione ti avrebbe chiesto di mettervi assieme, visto che tu non ti decidevi”

 

“Tu sapevi questo e non me l’hai detto” disse puntandogli il dito sul petto.

 

“Te lo stavo per dire ma tu mi hai subito incaricato di andarla a cercare e poi...e poi è successo quello che è successo”

 

“Scusa ma allora cosa avevi da ridere?”

 

“Pensavo alla tua faccia quando te l’avrei detto!”

 

“Capisco, beh forse è stato meglio così, almeno abbiamo potuto trovare tutti e due il nostro AMORE PERFETTO!"

 

 

 

The End

§°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°§

 

 

Questa è la mia prima fanfiction! Non sono pratica della sezione, spero nei vostri commenti per migliorare! Ringrazio Titty90 (la mia adorabile cugi!) per avermi aiutato e aver riso mentre me la correggeva!

Un bacio

Ryna91

   
 
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