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Autore: Denny_Chrissie    02/05/2014    1 recensioni
La vita nel Palazzo dei Volturi prosegue tranquilla dopo l'ultimo incontro con i Cullen. Tranquilla finchè un'umana ed il ritorno di una vampira, di una Voltura, assente da un po' non la stravolgeranno...
Genere: Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Volturi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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Ciao a tutte/i ci scusiamo per la lunghissima attesa. Solo ora siamo riuscite a postare e la cosa ci intristisce moolto. Purtroppo non abbiamo avuto tempo nemmeno di controllare le recensioni fino ad ora, nemmeno dei due capitoli precedenti. Risponderemo subito. Vi ringraziamo perchè ancora ci seguite e speriamo di riuscire a farvi avere molto presto il nuovo capitolo ma non vi promettiamo nulla, non vogliamo deludervi poi. Ci auguriamo che vi piaccia. Bacioni Denny e Chrissie.

37- La notizia

Sorrisi a Felix raggiante mentre raggiungeva gli altri dicendo che ci eravamo fidanzati ma quando guardai Alec mi accorsi che qualcosa non andava. Era preoccupato visibilmente e non di certo per la notizia che avevamo appena dato.

“Cosa è successo?” chiesi ad Alec e raggiungendolo di corsa non appena Felix mi poggiò a terra preoccupato anche lui dall'espressione del mio gemellino.

“Scusami sorellina... Dovrei essere felice della vostra notizia, a dir la verità lo sono. Ma sono anche troppo preoccupato... Aro ha chiesto a Chris di presentarsi in camera sua e non ha fatto comprendere a nessuno le sue reali intenzioni...”

Non aveva finito di parlare da molto quando vidi Aro entrare in cucina.

Mi chiesi cosa avesse fatto scomodare Aro fino a lì. Doveva essere importante.

Quando Demetri ci informò che anche Denny sarebbe dovuta andare con loro misi una mano sulla spalla di Alec sorridendo.

“Tranquillo fratello, Aro non toccherà Christine in presenza di Denny. Fosse stata Heidi non si sarebbe fatto problemi, ma io e lei siamo speciali per lui. Non ci umilierebbe mai così. Ricordatevi comunque che io e Christine siamo le sue prescelte e le cose non possono cambiare solo perché ci siamo fidanzate. Non possiamo e nemmeno vogliamo rinunciare ad un onore del genere. Dovrete accettarlo con tutto ciò che comporta.” dissi guardando Felix che ascoltando le mie parole aveva messo tremante una mano sulla spalla di Alec forse per sostegno reciproco.

“Mi permetto di parlare per Christine perché sono sicura che sia d'accordo con me. Lei è felice di essere così importante per Aro, come del resto lo sono io e tu Alec, anche se in maniera diversa. Inoltre fratellino devi ricordarti che siamo e saremo per l'eternità in debito con Aro. Senza il suo intervento non avresti mai nemmeno conosciuto Christine ed io e te saremmo già cenere da 300 anni. Ricordalo sempre!” conclusi.

Denny inaspettatamente corse da noi preoccupata mentre Alec non riusciva nemmeno a parlare. Forse stava riflettendo su ciò che avevo detto.

“Denny sono felice che ti preoccupi per Chris ma stai tranquilla, è tutto apposto. Ti assicuro che per Christine non è un sacrificio stare da sola in camera con Aro. Qualsiasi vampira vorrebbe essere al suo posto. L'unica sua preoccupazione è questo testone geloso.” dissi indicando Alec.

“Ti accompagnerò io da loro. Possiamo anche avviarci se vuoi. Aspetteremo davanti la porta poi saranno loro a chiamarci. Naturalmente sapranno subito che siamo arrivate.” conclusi.

Scossi la testa vedendo Denny uscire furiosa dalla stanza.

“L'unica cosa che otterrà è mettersi nei guai lei e magari inguaiare anche la nostra Chris. Spero che Aro non reagisca male alla sua irruenza. E' imprevedibile, potrebbe fare qualsiasi cosa ora.” mormorai preoccupata guardando il mio gemellino.

 

Pov Alec

Chinai la testa non appena Jane e Felix vennero affianco a me preoccupati probabilmente dall'espressione che avevo in volto.
“Scusami sorellina... Dovrei essere felice della vostra notizia, a dir la verità lo sono. Ma sono anche troppo preoccupato... Aro ha chiesto a Chris di presentarsi in camera sua e non ha fatto comprendere a nessuno le sue reali intenzioni...” dissi stringendo i pugni sempre più forte, volevo poter far qualcosa ma non avevo la ben che minima idea di come comportarmi esattamente.

“Non è per rovinare tutto quanto... Ma credo che tra poco Aro vada a prendere Chris di persona.”

Non appena sentii Demetri dire quelle parole mi irrigidii tutto improvvisamente.

“Perché non poteva rimanere fermo senza chiedere nulla? Adesso come dovrei comportarmi?” domandai stringendo sempre di più i pugni tentando di non scattare a tirarne uno sul piano della cucina.

Alle parole di mia sorella iniziai a tremare maggiormente, potevano averci salvato da un destino orribile e avermi permesso di incontrare Chris ma non per questo ero disposto a concedergli ogni volta di poter usufruire di loro solo per delle soddisfazioni personali.

“Potranno aver fatto tutto ciò che dici, ma è ingiusto. Oramai noi siamo da 300 anni al loro cospetto perché continuare a dover chiedere determinate cose solo per tenerti legata a loro. E poi Chris non se ne andrebbe senza di me, quindi non ha più bisogno di tenersela così stretta.” dissi in un ruggito trattenuto il più possibile. Ero arrabbiato con me stesso ed anche con Aro, era ostinato a volere per sé anche chi non aveva bisogno di avere, tutto per farle sembrare nelle sue grazie. Mentre pensavo ciò sentii Denny arrivare sulla soglia della porta.

Vedere Denny così a pezzi per aver lasciato Chris momentaneamente sola mi iniziò a rendere triste, io non stavo facendo che lamentarmi senza fare nulla mentre lei stava già pensando a mille modi per poterla aiutare. Non potevo parlare, non ne avevo il diritto né tanto meno avevo idea di cosa dirle per tirarla su di morale.

Ringhiai all'idea che a causa dell'impulsività di Denny, Chris doveva finire nei guai e specialmente sotto l'opera di Aro in persona.

“La rivoglio tra le mie braccia. Voglio che Aro non la tocchi più in quei modi. Non è così difficile da comprendere. E' come se Felix finisse ogni volta tra le braccia di Heidi solo perché Heidi fosse il nostro capo. Non credo ti piacerebbe.” sibilai a Jane, fermandomi immediatamente da un gesto che mi indicava di far silenzio da parte di Demetri.

Alle parole di Demetri mi precipitai nel corridoi ed andai ad abbracciare Chris stringendola a me sempre più forte.

“Non m'importa qualsiasi cosa sia successa. Sei mia ugualmente.” gli sussurrai all'orecchio, per poi osservarmi attorno e notare che era sola. La portai lontana da lì senza chiederle nulla, continuando a tenerla fra le mie braccia. Non volevo che tornasse in quella stanza assieme ad Aro e speravo vivamente che ci congedasse tutti nel caso ci avesse trovati davanti alla sua porta. Mentre pensavo ciò, vedemmo aprirsi la porta ed improvvisamente, con nostro grande stupore, Denny uscì da lì quasi di corsa e se ne andò senza guardarci.

Christine mi chiese di ritirarci. Se non avesse avuto quello sguardo preoccupato ne sarei stato felice ma non potevo esserlo in quel momento, non vedendola così a pezzi. Certo Denny era arrabbiata ma non capivo perché Christine la stesse prendendo così. A Denny sarebbe passata. Avrebbe dovuto essere contenta che Aro non l'avesse richiamata in camera e le avesse addirittura detto davanti a tutti che si fidava di lei.

“Amore che succede? Perché sei così giù? A Denny passerà presto e ti verrà a cercare, anche se non capisco perché secondo te dovrebbe essere arrabbiata con te.” dissi entrando in camera sua.

“Cosa ti ha detto?” le chiesi allarmato quando Christine mi disse che Aro le aveva fatto delle richieste precise.

Quando Chris affondò il suo viso nel mio petto tremante la strinsi a me il più forte possibile, volevo comprendesse che mai, mai l'avrei lasciata sola e che sarei rimasto al suo fianco per l'eternità.

“Non m'importa delle richieste di Aro... Anche se sarei sollevato se veramente revocasse ogni richiesta di quel genere. Preferisco che tu sia solo mia e di nessun altro. Ma se pensi che ciò possa far perdere fiducia nei tuoi riguardi e quindi farti star male, accetterò ogni cosa...” dissi guardandola negli occhi mentre le scostavo una ciocca di capelli per portargliela dietro l'orecchio.

“Ti amo Chris e niente potrà farmi cambiare idea. Però per quanto riguarda Denny è stata una richiesta alquanto meschina da parte sua... Forse l'unica è che tu le dica la semplice verità, ma non oggi. Forse per lei è troppo. Però sai bene che parlando con Aro riusciresti a trovare un punto d'incontro, ma preferirei parlarci io piuttosto che mandare te se il rischio è quello che t'assalga.” dissi sibilando mentre la continuavo a tenere stretta a me.

Continuavo a riflettere su cosa avremmo potuto fare, ma avevo poche se non pochissime idee.

“Denny non credo accetterà mai di farsi trasformare da lui. Né tanto meno di arrivare ad accontentare determinate richieste. Credo che parlargliene cercando di farle comprendere determinate cose, sia l'unica soluzione. Altrimenti bisognerebbe parlare, cioè contrattare con Aro. Far si che accetti queste due piccole, per quanto enormi possano essere per lui, scelte di Denny.” dissi tentando di rassicurarla ed aiutarla il più possibile, prendendola poi per mano trascinandola sul suo letto per baciarla con passione.

Non appena Chris ricambio il bacio la iniziai a sedurre, avevo una gran voglia di lei e delle sue carezze così incominciai ad accarezzarla mentre la baciavo sulla pancia per poi passare sul petto ed infine sulle sue labbra. All'improvviso vidi il suo viso alquanto perplesso.

“Cucciolotta... Qualcosa non va?” chiesi osservandola intento a cercare di capire cosa fosse successo, se avevo sbagliato qualcosa o stesse accadendo altro da tutt'altra parte.

 
Pov Chris

Denny era visibilmente preoccupata per me nel sentire che Aro mi voleva incontrare in camera sua e che forse avrebbe preteso qualcosa che non avrei voluto dargli.

“Denny nessuno può fermare Aro quando vuole qualcosa o qualcuno, né può permettersi di negargli qualcosa. Io comunque non lo farei mai, è il mio Signore!” dichiarai.

Sentivo i pensieri di Aro inquieti per l'attesa, stava venendo a cercarmi.

Quando Aro si presentò davanti a me tremai chinando gli occhi.

“Ben ritrovate ragazze. Chris presumo tu abbia sentito la mia richiesta. Siccome non ti vedevo arrivare sono venuto di persona a controllare.”

“Mio Signore, mi perdoni. Non avevo capito mi volesse così urgentemente. Credevo mi avesse lasciato 10 minuti di tempo. Stavo per venire da lei comunque mi perdoni se l'ho fatta scomodare!” dissi cadendo in ginocchio davanti a lui.

Lo seguii senza replicare fuori dalla cucina lanciando un ultimo veloce sguardo ad Alec.

“Devo dire che stai legando alla perfezione con la nuova arrivata, quindi credo non ti spiacerà se farò unire anche lei nella nostra piccola riunione. Ho delle piccole questioni di cui parlare anche con lei.”

“Su me e Denny ha ragione, abbiamo legato parecchio ed io ora la considero una mia amica. Per questo mi preoccupo per lei. Non so se ha finito di mangiare in quanto io ed Alec siamo appena arrivati, ma so che ne ha tanto bisogno. E' proprio necessario che venga con noi subito? Non può raggiungerci dopo che avrà finito di cenare?” chiesi preoccupata per lei ma anche per Alec e Demetri. Sapevo infatti che se lei fosse dovuta recarsi immediatamente nella stanza di Aro, Jane e Felix avrebbero avuto seri problemi a contenere quei due.

Mi alzai tenendo il capo chino leggendo nella sua mente che voleva venire a conoscenza dei miei pensieri. Mi avvicinai a lui che mi attirò tra le sue braccia e mi baciò sulle labbra. Ero abituata a quello che stava accadendo, era il suo modo di leggere i miei pensieri quando non eravamo in pubblico, in Sala Conferenze. Certo la cosa ero sicura avesse stupito Denny.

Solo dopo aver letto ogni mio pensiero uniti a quelli di Denny, Alec e gli altri diede fine a quel bacio.

“Signore andiamo? Lei non avrebbe dovuto nemmeno mettere piede in un posto di basso livello come le cucine” mormorai.

“E poi sinceramente sono curiosa di sapere ciò che voleva comunicarmi e che lei evita con tanta cura di farmi scoprire in anticipo.” dissi con un mezzo sorriso.

Mi rilassai nel vedere Denny andare insieme agli altri e sorridendo seguii Aro.

Quando lui richiuse la porta a chiave ebbi un tremito. Sentirgli dire che voleva sollevarmi da alcuni servigi se da un lato mi rendeva felice dall'altro mi spaventava. Perché? Possibile che lo stesse facendo solo perché aveva saputo che stavo con Alec? E perché per Jane era indeciso? Il fatto che non credesse che l'amavo come Jane era spaventoso per me.

“Signore anch'io la adoro, lo dovrebbe sapere bene!” mormorai.

“Capisco che voglia puntare anche su qualcun altro, ma non deve dubitare di me. Mi fa male sentire che non crede la ami come Jane. Ho il privilegio di poter sentire i suoi pensieri e quindi non posso non adorarla ed essere orgogliosa di servirla forse anche più degli altri, perché io posso comprendere i motivi che la spingono a determinate azioni. Motivi che per la maggior parte dei vampiri sono incomprensibili. La ringrazio se mi vuole sollevare da determinati servigi per rendermi le cose più facili con il mio amato Alec, ma la prego, non mi metta di lato completamente. Io farei qualsiasi cosa mi chiedesse, voglio continuare a servirla al meglio!” dissi guardandolo negli occhi. Ascoltai le sue domande in silenzio e poi presi un respiro profondo ed iniziai a raccontare.

“Su Heidi le farò vedere subito tutto, ma la cosa si può rinchiudere in due semplici parole, invidia e gelosia. Ha visto me ed Alec baciarci, forse un po' troppo appassionatamente in giardino.” dissi abbassando gli occhi.

“Lo so che abbiamo sbagliato ma a parte questo lei non può permettersi di fare piani per separare me ed Alec cercando di fare del male ai miei amici solo per farmi soffrire. Se non ci fosse stato quello che ormai è incredibilmente diventato per me un buon amico, Demetri, forse stasera non avremmo più un umana a Palazzo. Guardi lei stesso.” dichiarai sollevandomi un po' ed avvicinandomi ancora di più a lui. Aro mi fece ridistendere ed iniziò a baciarmi ed accarezzarmi.

“Signore...” mormorai.

“Perché vuole che Denny venga qui? Non può informarla in Sala Conferenze invece che in privato? Perché qui? Perché ora?” chiesi con un filo di voce accarezzandolo. Non volevo che Denny arrivasse, dovevo riconquistare la fiducia del mio Signore che avevo paura di aver perso per chissà quale motivo a cui lui non voleva pensare. In cosa avevo sbagliato? Mi chiesi chiudendo gli occhi quando mi ribaciò.

Mi sollevai e senza pensarci un secondo lo abbracciai poggiando la testa sul suo petto.

“Grazie mio Signore! Ora mi sento meglio!”mormorai.

“Forse ha ragione riguardo a Denny. Se fosse un'umana qualsiasi le avrei detto che si è perso anche troppo tempo, ma lei non lo è. Sappia che lei non è ancora sicura di volere diventare vampira e non credo che riuscirebbe a sottostare a certe richieste.”dissi.

“Io ero ribelle da umana, lo sa bene, ma avrei fatto qualsiasi cosa per restare con Alec e diventare vampira non era una cosa che mi dispiaceva. Il pensiero di vivere eternamente rimanendo com'ero non mi dispiaceva affatto, ma Denny è diversa.”dissi.

Avevo appena finito di dire quelle parole quando sentii bussare alla porta e Denny urlare.

Aro andò ad aprire e Denny sfogò tutta la sua rabbia dicendo che non voleva diventare vampira se il prezzo da pagare era questo.

Potevo capire il suo modo di pensare umano, anch'io l'avevo pensato in passato quando ero ancora umana ma pur di stare con Alec e non creare problemi a lui ed a me stessa sarei stata disposta a tutto.

Aro disse che l'avrebbe fatta diventare vampira, ormai la decisione sembrava essere stata presa.

“Mio Signore.” mormorai sollevandomi quando poi Aro attirò Denny verso di lui e la baciò.

“Denny è ancora umana, non credo sia il caso... è troppo fragile ed è terrorizzata.” dissi raggiungendolo ed accarezzandogli il petto.

“La lasci andare, ha già capito e noi continueremo con più tranquillità.” dissi baciandolo sperando che mi avrebbe dato ascolto. Avevo paura per Denny, per quanto potesse essere delicato avevo paura che avrebbe potuto ucciderla anche solo con un abbraccio un po' più vigoroso.

Strinsi la mano di Denny per cercare di farle capire che le stavo vicina ed attesi che Aro pensasse o facesse qualcosa che mi avrebbe fatto capire le sue reali intenzioni.

Aro mi allontanò da lui imponendomi di uscire dalla stanza e potei guardare Denny solo un istante, il tempo di una leggera carezza. Avrei voluto consolarla portarla con me ma sapevo che Aro non me lo avrebbe mai permesso.

“Signore non voglio lasciarla sola.” mormorai.

Lui mi rassicurò che non le avrebbe fatto del male accompagnandomi alla porta. I suoi pensieri mi confermavano che era la verità e solo per questo mi lasciai condurre fuori senza obiettare ulteriormente.

Serrai i pugni preparandomi a tornare dagli altri quando Alec comparve nel corridoio e mi abbracciò. Mi strinsi a lui appoggiando il volto sul suo petto felice delle sue parole.

“Amore mio...” riuscii appena a mormorare. Solo dopo che mi ebbe portato lontano da lì riuscii a parlare.

“Amore non è arrivato fino in fondo, stava per iniziare quando è arrivata Denny. Ora però lui mi ha congedato dicendo che avremmo continuato la nostra chiacchierata, come la chiama lui.” esordii.

“Prima che arrivasse Denny, Aro mi aveva detto che mi avrebbe sollevata da certi incarichi, che non saremmo arrivati più a fare certe cose facendomi però intendere che fosse deluso da me e questo mi ha spaventato.” sospirai.

“Non posso permettermi che sia deluso da me amore, lo capisci? Ho lottato per arrivare fin qui benché fossi già avvantaggiata dato la mia discendenza. Non posso buttare tutti i miei sacrifici in un cestino. Vorrei tanto evitarti questa sofferenza ma non posso. E' un bene che io e Jane continuiamo ad essere le sue prescelte, anche per te. Poi c'è da considerare che nessuno può negargli nulla e se lo si fa, lui se lo prende comunque quindi non ha senso farlo. Spero che Denny lo capisca presto, prima che sia troppo tardi e che tu possa riuscire a continuare ad amarmi qualunque cosa Aro decida di fare con me.” dissi preoccupata.

“Quello che succede con lui non ha nulla a che vedere con il tipo d'amore unico ed immenso che provo per te.” conclusi baciandolo.

Guardavo verso il corridoio che portava alla stanza di Aro, preoccupata ascoltando i pensieri suoi e di Denny sperando che presto la liberasse e potesse tornare da noi.

“Amore, spero che Aro non decida di trasformarla ora. Lei non vuole esser trasformata, non da lui. Magari da Demetri, ma non da lui solo che non vedo proprio una soluzione. Ti prego, torniamo verso la stanza di Aro. Ho bisogno di stare vicino a dov'è Denny, voglio che senta la mia presenza e che non l'ho abbandonata, per quanto può valere questo al momento.” dissi trascinandolo con me.

Davanti la porta di Aro trovammo Demetri. Gli andammo vicino e gli presi la mano senza staccarmi però da Alec, avevo troppo bisogno della sua vicinanza per farlo.

“Demetri perdonami se non sono stata in grado di farla uscire con me. Aro mi ha fatto ben capire che non dovevo provarci. A lei non avrebbe fatto mal,e ma se io avessi tentato...” sollevai gli occhi che tenevo abbassati puntandoli sui suoi.

“So che hai sentito le parole di Denny e che sei preoccupato, lo sono anch'io.” mormorai.

“Spero che Aro mi richiami in fretta, almeno così lei sarà libera di tornare da te e non sarà più in pericolo.” conclusi in un sospiro.

Dopo un attesa che sembrò interminabile, finalmente Denny uscì dalla stanza di Aro, seguita da Aro stesso. Quando ci vide tutti lì ci fissò per cercare di carpirci i pensieri anche se non poteva farlo a distanza.

Quando si rivolse a me chinai gli occhi e lo ringraziai assicurandogli che non l'avrei deluso, ma quando continuò con il pensiero a pormi la sua richiesta rimasi sconvolta. Come poteva chiedermelo? Denny era una mia amica, anche se dopo quell'esperienza avevo paura che mi avrebbe evitato. Paura che si avverò quando non appena Aro chiuse la porta e lei scappò letteralmente via. Non voleva stare con noi, non voleva sottoporsi alle leggi dei Volturi. Cosa potevo fare? Guardai Demetri cercare di fermarla e lei scappare via dicendo in tono secco che voleva andare a dormire, cosa che in realtà non fece visto che s'infilò in cucina.

“Demetri mi dispiace, non so che dirti. Al momento è arrabbiata, delusa e non ci vuole intorno. Io sono l'ultima persona che può andare da lei. Non posso farlo, non ora.” dissi abbassando lo sguardo.

“Amore andiamo in camera mia? Per favore...” supplicai Alec. Avevo bisogno di parlargli, di sapere che cosa pensava di ciò che mi era stato chiesto e di come mi suggeriva di comportarmi.

“Anzi Demetri ritenta, vai da lei. Cerca di farla sfogare. In questo momento è più fragile che mai. Falle sentire che ci sei. Se poi chiederà di me verrò subito, ma ora non vuole vedermi, questo è certo. Se hai bisogno di un qualsiasi consiglio non esitare a chiedere ora od appena ne avrai bisogno correrò subito da te. Ora perdonami ma devo andare.” dissi triste.

Arrivati in camera attirai Alec a me e lo strinsi disperata.

“Non so cosa fare. Denny ha tutte le ragioni per odiarmi. A causa mia, per salvare me ha vissuto un esperienza terribile. Ti risparmio i particolari ma non è solo questo. Tu prima pensavi che dovevo essere felice che Aro avesse ribadito davanti a tutti la sua fiducia in me. Peccato che poi non abbiate sentito ciò che mi ha detto con il pensiero.” mormorai.

“Cosa ti ha detto?” mi chiese allarmato.

“Mi ha detto che vuole che io convinca Denny a farsi trasformare da lui e ad obbedire a qualsiasi sua richiesta.” dissi scuotendo la testa.

“Ora capisci? Mi dici come dovrei fare? Non posso disobbedire ad Aro ma non posso nemmeno convincere Denny a rinunciare a sé stessa!” urlai.

“Non so proprio cosa fare. Amore ti prego, dammi un consiglio. Dimmi se vedi qualche via d'uscita a questa situazione, io non ne vedo.” lo supplicai affondando il viso sul suo petto tremando.

 

Pov Aro.

Ero impaziente, Chris doveva arrivare in stanza ed ancora non l'avevo vista, così iniziai a cercarla di persona. Fino a quando non la ritrovai a parlare con Denny.

“Ben ritrovate ragazze.” dissi porgendo un sorriso regale ad entrambe.

“Chris presumo tu abbia sentito la mia richiesta. Siccome non ti vedevo arrivare sono venuto di persona a controllare.” dissi facendole segno di uscire in corridoio e sorridendo vedendo Denny seguirci.

“Devo dire che stai legando alla perfezione con la nuova arrivata, quindi credo non ti spiacerà se farò unire anche lei nella nostra piccola riunione. Ho delle piccole questioni di cui parlare anche con lei.” dissi continuando a sorridere ad entrambe le ragazze senza pensare le mie reali intenzioni.

Osservai Chris intensamente quando iniziò a domandarmi se Denny poteva raggiungerci più tardi e per i piani che avevo in serbo se ci avesse raggiunto dopo non cambiava nulla.

“Potrà raggiungerci anche dopo. Anzi dovrà. Sono questioni della quale bisogna che ci sia anche la sua presenza.” dissi attirando a me Chris per poi baciarla sulle labbra e poter sentire così ogni pensiero di ogni guardia e persona presente a palazzo. Sentivo come Alec fosse nervoso all'idea che avrei potuto chiedere a Chris di concedersi a me, di come Jane si sentiva fiera di essere la mia pupilla e di come a Demetri desse fastidio che volevo la presenza anche di Denny.

Non appena Denny se ne fu andata portai Chris nella mia stanza e la richiusi a chiave.

“Ti ho convocata qui inizialmente sola per diversi motivi mia cara.” dissi avvicinandomi a lei e prendendole il volto con una mano per portarlo vicino al mio.

“Il primo è che vorrei comprendere al meglio che cos'è accaduto in questi giorni e questa storia di Heidi. Lo sai vero che è stata una scelta davvero difficile il rinchiuderla nelle segrete e se non fosse stato che ha fatto del male all'umana non l'avrei mai punita?” dissi dandole un lieve bacio sulle labbra per poi accompagnarla sul letto.

“La seconda questione è per dirti che nonostante tu sia la mia pupilla ho deciso di non richiederti più certi tipi di servigi, anche se magari qualche volta un bacio lo vorrò ugualmente o forse anche qualcosa di più. Jane sono indeciso sul da farsi, in fondo lei mi adora. Ma voglio iniziare a puntare anche su altre persone. Immagino tu riesca a comprendere a chi mi riferisco.” dissi sorridendole maliziosamente mentre ero arrivato sopra di lei, siccome l'avevo fatta distendere sul letto.

Fui letteralmente soddisfatto nel sentire che Chris nonostante si fosse decisa a diventare vampira per amore di Alec era disposta a servirmi e riverimi in tutto e per tutto. Non aveva fatto nulla per perdere la mia fiducia, ma era giusto che dubitasse almeno un po'. Dovevo comprendere quanto sarebbe potuta essere fedele nei miei confronti e quando mi chiese se l'umana potesse parlare con me più tardi in Sala Conferenza le volsi un sorriso e mi sollevai da lei.

“Vedi mia cara. Ciò che m'hai appena dimostrato è ciò che bramavo, ma voglio testare quanto quell'umana è disposta ad arrivare per rimanere qui. E poi sarà anche tempo tra un po' di trasformala, non credi?” dissi ribaciandola.

“E l'unico modo per comprendere quanto lei sia predisposta nei miei confronti è il richiamarla in un posto dove ci sia una persona fidata. Anche perché la ragazza non si è ancora mai fatta leggere completamente i pensieri da me. Comprendi anche la gioia che io provi in quest'istante nello stare con te. Quindi non passerai mai in secondo piano.” dissi baciandole il collo per poi posare le mie labbra sulla sua fronte.

Ero sul punto di farla cedere completamente a me, così da avere un po' di divertimento, quando sentimmo bussare alla porta e la voce di Denny provenirne da dietro. Sembrava alquanto determinata nel voler dire qualcosa così presi ed andai ad aprirle la porta.

“Di cosa voleva parlarmi con così tanta urgenza?” chiesi mentre la lasciai accomodare richiudendo la porta a chiave.

Scoppiai a ridere quando Denny cominciò a parlarmi in modo irriverente e le andai vicino prendendole il volto per avvicinarlo al mio.

“Nessuno può obbiettare alle mie decisioni, diverrai vampira e se vorrò tu dovrai concederti a me.” dissi.

“Perché mai dovrei eliminarti? Sei preziosa. E poi come Chris puoi farlo anche tu, concedi a me qualcosa ma starai per sempre col tuo amore.” dissi andando vicino ad entrambe baciando appassionatamente Chris per poi tirare a me Denny e posargli le mie labbra sulle sue. A quel contatto sentii cos'aveva pensato fin ora e che era attratta profondamente da Demetri, tanto da voler essere trasformata da lui stesso. Tal pensiero mi allettava ma infuriava al contempo, ogni vampira di questo palazzo era stata trasformata da uno dei tre Signori o almeno per le nuove vampire era così, a meno che non fossero casi eccezionali.

Sorrisi maliziosamente quando Chris iniziò ad accarezzarmi il petto e mi allontanai nuovamente per osservare l'umana.

“Comprendi cosa intendo adesso? Non puoi nulla. Le regole sono queste, verrai trasformata da me e dovrai obbedire ad ogni mio ordine, anche quello meno piacevole per te.” dissi deliziato all'idea di una sua risposta.

“Comprendo anche fin troppo. Altrimenti non sarei nemmeno qua. Ma io non diverrò mai una vampira a meno che non so di poter essere libera di concedermi a chi voglio ed essere trasformata da chi voglio io. Preferisco la morte che concedermi a lei.” mi rispose infuriata.

A tali parole scoppiai nuovamente in una risata.

“Sei l'umana più testarda che abbia incontrato fin ora. E non comprendo perché rimani così ostinata su tale argomento. Che tu ti conceda a me non infastidisce nessuno.” dissi andandole vicino per rubarle un bacio.

Riuscii a leggere i pensieri di Denny grazie al fatto che continuavo a rimanere in contatto con Chris, lei oramai ero certo che avrebbe fatto di tutto, qualsiasi cosa pur di proteggere la nuova arrivata, come le avevo chiesto, anche concedersi più del dovuto e quindi il suo posto di pupilla poteva rimanere tale. Però quell'umana doveva imparare a non opporsi, altrimenti avrebbe creato problemi.

“Chris, mia cara. Continueremo dopo la nostra chiacchierata. Ora è meglio che io e Denny ne parliamo in privato. Non le farò alcun genere di male, semplicemente una volta uscita da qui comprenderà la parola obbedire.” dissi e la condussi fuori dalla porta per poi richiuderla e tornare con gli occhi fissi su Denny.

“Quindi cosa vorresti realmente?” chiesi avvicinandomi improvvisamente al suo orecchio.

Rimanevo sempre più deliziato da tali dichiarazioni da parte dell'umana, preferiva non stare su di un piedistallo pur di essere trasformata da chi voleva.

“Quindi è così. Preferisci essere considerata una qualsiasi sotto guardia che avere tutti i privilegi di coloro che stanno sopra. Davvero interessante.” dissi tentando di rubarle un bacio, ma che rifiutò girando il volto dall'altro lato.

“E' un peccato che tu non voglia concederti e voglia rimanere una semplice sotto guardia, ma sono certo che ben presto cambierai idea. Quindi ho deciso che per ora accetterò le tue condizioni. Ma dovrai obbedire ad ogni richiesta ovviamente escludendo quella.” dissi lasciandola andare.

Ero certo che ben presto si sarebbe accorta dell'errore commesso e sarei riuscito comunque ad ottenere ciò che volevo.

Quando aprii la porta lasciandola così uscire, ritrovai Chris, Alec e Demetri vicini al muro del corridoio forse in attesa che Denny uscisse, così diedi un'occhiata a Chris ed agli altri.

“Per oggi credo che le riunioni individuali si possano concludere qui.” dissi osservandoli con attenzione per capire ogni loro pensiero.

“Chris mi raccomando, pongo ogni fiducia nei tuoi riguardi.” dissi per poi continuare a mente dicendole che avrebbe dovuto fare in modo che l'umana accettasse di venire trasformata da me o che comunque dovesse obbedire a qualsiasi richiesta.


 

Pov Denny

Quando Chris mi raccontò di Aro ne rimasi alquanto incredula, fin ora non me l'ero mai immaginato così.

“Io... Come potrei tenere a bada quei due? E poi se si rivelasse vero bisognerebbe fermarlo prima no?” le domandai, incominciando a riflettere su cosa potessi fare per aiutare tutti in quell'orribile situazione.

“Spero vivamente che vi sbagliate e che sia solo per parlare di altro...” dissi rabbrividendo all'idea di una cosa simile.

Istintivamente li seguii fuori dalla cucina. Non appena Aro disse che doveva parlare con me volsi uno sguardo preoccupato verso Chris, ma almeno non ero sola e ciò mi faceva stare più tranquilla, sopratutto perché era possibile che ciò che pensavano Alec e Chris non si sarebbe avverato.

Rimasi quasi sconvolta nel vedere Aro baciare Chris sulle labbra a quel modo, ma quello che mi rendeva ancora più sconvolta era il modo in cui Chris parlava con Aro. Preferivo a dir lunga andare con loro che lasciarla sola senza la ben che minima idea delle intenzioni di Aro, ma non potevo nemmeno lasciare gli altri preoccupati.

Arrivai da loro a testa china, ero confusa su cosa fosse stato giusto fare, se avevo appena commesso un'errore oppure avevo fatto bene e a tali pensieri non riuscivo nemmeno a proferire parola.

Continuavo a rimanere a testa china tentando di riprendere fiato siccome lo stavo trattenendo da un po' e quando mi sentii più sicura, specialmente che non sarei scoppiata in lacrime, iniziai a parlare.

“Chris ha inventato la scusa che non ho mangiato abbastanza e che quindi sarebbe stato meglio se li avrei raggiunti tardi... Solo... Io non ho protestato, né ho fatto niente. Sono tornata qua... Ma non so se ho fatto bene. Anche se a dir la verità poi dovrò comunque andare là... Solo forse era meglio prima.” dissi ritornando a posare gli occhi sul pavimento irrigidendomi al solo pensiero di aver sbagliato e d'aver lasciato sola Chris.

Alle parole di Jane rimasi sconvolta completamente, come poteva non essere un sacrificio ma ben sì un volere di qualsiasi vampira stare in certi rapporti con Aro? Al solo pensiero strinsi i pugni ed i denti per poi fissare Jane arrabbiata.

“Stare a fare determinate cose con lui è un privilegio?!? E se Alec ne è geloso, è sbagliato? Ne dubito altamente! Come... Come puoi dire che non è un sacrificio? Non... Non siete oggetti di bramosia, avete anima e sentimenti! Se amate una persona... Se l'amate davvero desiderereste essere sua e basta! E... E fare una cosa simile vi sembrerebbe ripugnante....” dissi urlando mentre puntavo il dito in faccia a Jane arrabbiata fino ad arrivare con le lacrime agli occhi balbettando. Mi voltai infuriata con ancora le lacrime che mi rigavano intensamente il viso.

“Se essere vampira significa... Significa fare ciò, non ci tengo assolutamente. Preferisco morire piuttosto che essere toccata da lui in eterno... Per... Per dei capricci.” dissi voltandomi improvvisamente verso di loro ancora in lacrime e poi me ne andai dalla stanza per dirigermi verso la stanza di Aro. Gli avrei detto chiaramente come sarebbero state le cose per me senza badare a cosa sarebbe potuto succedere.

Arrivai fino alla porta della stanza di Aro ed iniziai ad esitare nel bussare fino a quando sentii come degli strani rumori e mi precipitai nel farlo.

“So che eravate voi a volermi parlare. Ma ora sono io a dover parlare con voi d'urgenza.” dissi con tono fermo, cercando di non farmi impressionare dal silenzio che aleggiava sia nel corridoio che all'interno di quella stanza.

Quando sentii il rumore della chiave che bloccava la porta deglutii alquanto preoccupata e vedendo Chris sdraiata sul letto ripresi i pensieri nitidi e fermi che avevo inizialmente.

“Non voglio diventare vampira né far parte della vostra casata. Se entrarne a far parte e diventare vampira significa soddisfare ogni vostro capriccio, ovvero soddisfarla in bisogni come quello che credo d'aver compreso stesse già succedendo fra lei e Chris, non ci tengo. Preferisco che mi eliminiate.” dissi rimanendo ferma a fissarlo con serietà.

Non m'importava se fossi appoggiata o meno da qualcuno per l'idea folle che avevo, ma non avrei mai concesso nulla di me ad Aro.

“Comprendo anche fin troppo. Altrimenti non sarei nemmeno qua. Ma io non diverrò mai una vampira a meno che non so di poter essere libera di concedermi a chi voglio ed essere trasformata da chi voglio io. Preferisco la morte che concedermi a lei.” dissi infuriata.

“Io voglio essere solo di una persona e di nessun'altra. Obbedirei ai suoi ordini, ma non mi concederei mai a tale cosa. Non il mio corpo, non la mia anima, non il mio cuore. Nulla appartiene realmente a te. Solo i miei servigi di altro tipo gli appartengono, solo l'uso dei miei poteri verso gli altri le potrebbero appartenere ma il resto se lo può completamente scordare.” dissi chiudendo gli occhi ripensando all'impulsività stupida che avevo avuto e che forse sarei dovuta rimanere al fianco di Demetri e degli altri.

Ero rimasta sola ed iniziavo ad avere paura così istintivamente chiusi gli occhi ed alla sua domanda così vicina la mio orecchio trattenni il fiato. Riaprii lentamente gli occhi per notare che avevo il suo volto molto vicino al mio in attesa di una mia risposta.

“Rimanere qui, ma poter continuare ad essere ciò che sono anche da vampira. Essere trasformata solo da una persona e concedermi solo a quella persona. Se sarà necessario farò anche missioni rischiose per dimostrarle la mia obbedienza nei vostri confronti, vi farò anche da seconda segretaria... Ma lasci che possa essere io a scegliere... Non... Non voglio essere tra le sue pupille, se esserlo significa tutto ciò. Preferisco essere trattata da guardia pezzente piuttosto.” dissi tenendo la testa china ed iniziando a trattenere le lacrime, non volevo che fosse lui a trasformarmi, né che diventassi vampira in quel momento.

A tali parole tirai un sospiro di sollievo e quando mi lasciò andare corsi alla porta tentando di aprirla, ma per quanto mi tremasse la mano faticavo a girare la chiave.

“Avanti stupida chiave, apri sta maledettissima porta.” iniziai a pensare continuando a tentare di girare la chiave, quando venne Aro ad aprirmela direttamente baciandomi lievemente il collo prima di potermi lasciar aprire la porta.

Rimasi immobile in un angolo davanti alla porta con lo sguardo fisso sul pavimento e non appena sentii la porta richiudersi iniziai ad incamminarmi il più velocemente possibile, non me la sentivo di stare con loro, sapevo che avevano probabilmente sentito ogni cosa. E non volevo accettare di dover sottostare a regole simili. Ma dopo una decina di passi venni afferrata per il polso, la sua presa era ben salda e decisa, ero certa che si trattasse o di Chris o di Demetri.

“Devo andare a dormire.” dissi senza distogliere lo sguardo dal pavimento e tentando di levarmi il polso da quella presa con uno strattone e forse per quanto avevo detto avevo fatto si che lo lasciasse immediatamente. Iniziai a correre via verso la mia stanza, ero arrabbiata con me stessa e con Aro, volevo solo dimenticare, dormire senza doverci pensare, ma sapevo di non avere sonno in realtà e quando passai davanti alla cucina vuota mi precipitai lì.

Ero arrabbiata con me stessa e non volevo essere toccata per nessun motivo, né avvicinata, non sopportavo nemmeno le voci di qualsiasi persona, che fosse stata vampira o meno. Volevo stare completamente sola, ma Demetri s'era affiancato a me ed istintivamente ne presi le distanze; proprio lui che probabilmente aveva sentito ogni cosa era ora al mio fianco, come se non bastasse aveva iniziato a domandarmi perché mi comportavo a quel modo.

“Non... Non voglio che mi tocchi. Così come non voglio che mi parliate... Voglio svegliarmi da questo incubo, aprire gli occhi e ritrovarmi nella mia camera. Nella camera di casa mia.” dissi chiudendo gli occhi e tenendo la testa china mentre iniziavo a respirare sempre più lentamente.

A quelle parole non sapevo bene cosa rispondere, ma per nulla al mondo avrei incrociato il suo sguardo. M sentivo in colpa, in errore, come se avessi commesso chissà quale crimine contro Demetri e gli altri. Per colpa della mia impulsività ero finita in una stanza lugubre con Aro ed a tal pensiero rabbrividii...

“Io... Se tu sei arrabbiato con me lo capisco... Così come gli altri. Ho agito d'impulso e non ho fatto altro che creare nuovi problemi...” dissi mantenendo lo sguardo fisso al lato opposto di Demetri, ma dopo poco mi sentii afferrare entrambi i polsi e spingermi all'indietro, ritrovandomi con la schiena contro il muro.

Quando Demetri mi disse di come si sentisse Chris nei miei riguardi mi sentii come se tutto fosse crollato. Qualsiasi cosa fosse accaduta dentro quella stanza non avrei mai potuto avercela con lei.

“Io... Io non sono arrabbiata con nessuno di voi... Ce l'ho solo semplicemente con me stessa... Io...” a tali parole iniziarono ad affollarsi mille pensieri nella mia testa, tutto ciò che Aro aveva detto e fatto in quella stanza e ciò che magari sarebbe potuto accadere se non fossi stata attenta.

“Non voglio... Non voglio sentirmi come un oggetto.... Non voglio dimenticare cosa significhi il dolore, il calore di un abbraccio... Non voglio perdere me stessa...” dissi trattenendomi dal piangere. Avevo il terrore che se mai avessi scelto di diventare come loro avrei dimenticato come si rideva, come si era felici e non essere più quella che ero. Avevo paura di dover concedermi a chi non volevo pur di continuare la mia eternità e ciò mi mandava lo stomaco in subbuglio, volsi finalmente lo sguardo verso Demetri. Avevo bisogno di un abbraccio, di un contatto più forte che il suo solo sguardo non poteva colmare e probabilmente il mio sguardo valeva più di una parola siccome lasciò immediatamente i miei polsi e mi strinse in un abbraccio.

Rimanevo stretta a Demetri come se quel suo abbraccio fosse la cosa più confortevole che potessi avere in quell'istante e le lacrime non erano altro che sfogo di tutta la paura, rabbia ed altri sentimenti che avevo provato dentro quell'orribile incubo di stanza.

“Non voglio essere trasformata da lui... Se deve farlo qualcuno... Se proprio dev'essere necessario poiché non posso nemmeno fuggire... Allora vorrei... Vorrei che fossi tu...” dissi stringendomi sempre di più a lui per nascondere il volto che probabilmente era diventato rosso dalla vergogna.

Il suo bacio fu inizialmente il più delicato e dolce che avessi mai ricevuto ma qualcosa era scattato, quella molla che continuavo a tenere a bada per tutto il tempo, quella verità che volevo tenere nascosta. Era lui che avevo scelto, era lui con la quale volevo stare e sapevo che questo era anche grazie a Chealsea. A tali pensieri non m'accorsi minimamente che Demetri m'aveva sollevata, fino a quando non mi sentii mettere a sedere sul bancone centrale. Avevo tanti pensieri per la testa, ma non ero certa che fosse la cosa giusta ciò che stava per accadere.

Pov Demetri
 

Rimanevo in silenzio a fissare Alec e gli altri preoccupati, quando percepii Aro avvicinarsi sempre più a Chris.

“Non è per rovinare tutto quanto... Ma credo che tra poco Aro vada a prendere Chris di persona.” dissi senza volgere lo sguardo a nessuno, non me la sentivo di vedere la reazione di Alec a tale notizia.

Ero rimasto in ascolto tutto il tempo vedendoli uscire dalla cucina senza reagire, tentando di non far trapelare nulla, ma non appena sentii Aro dire che con loro sarebbe andata anche Denny non seppi più se preoccuparmi maggiormente o rilassarmi.

“Fantastico... Ora ha aggregato anche Denny in quel piccolo colloquio in camera.” dissi privo d'emozioni ed iniziando a guardare il volto degli altri per cercare di capire cosa pensassero, ma Alec non faceva che rimanere immobile e teso, probabilmente pieno di rabbia.

Rimasi sconcertato quando vidi Denny sulla soglia della porta, ma anche alquanto sollevato.

“Come mai qui? Cioè, Aro voleva fossi con loro...” speravo che tale domanda non sembrasse scortese o le facesse pensare che non la volessi lì, ma ero troppo allibito da come Aro aveva lasciato che Denny tornasse da noi.

Non sapevo se essere arrabbiato con Aro o se accettare la verità che non avevo mai voluto vedere, ma di certo Denny aveva accettato di tornare indietro controvoglia.

“Sinceramente non so se sia stato sbagliato o giusto il tuo comportamento... Ma spero proprio che tutto ciò finisca presto... E l'idea che tu debba andare lì più tardi non mi alletta alquanto.” dissi abbassando sempre più il tono della voce.

Rimasi impietrito nel sentirle dire quelle cose, per lei era ingiusto e avrebbe fatto di tutto per far cambiare le cose, per lei ogni ragazza doveva appartenere a chi voleva senza l'obbligo di nessuno. Vederla poi andare via verso probabilmente la stanza di Aro iniziò a mettermi a disagio, cosa sarebbe andata a fare? Non sapevo se avrei dovuto fermarla o meno, così iniziai a fissare gli altri tentando di comprendere cosa pensassero, ma Alec era troppo intento a non pensare che anche a Chris tutto ciò stesse bene e stava tentando di trovare un modo per farselo stare bene anche a lui.

Feci cenno di tacere ad entrambi e sentii Chris uscire dalla stanza.

“Se la vuoi così tanto riabbracciare allora ti conviene correre da lei ora. Prima che qualcuno possa cambiare idea e riprenderla in stanza.” dissi tentando di rimanere impassibile, specialmente cercando di capire cosa stesse accadendo ancora dentro quella stanza.

Nonostante non volessi, ero riuscito a sentire tutto quello che Denny aveva detto ad Aro, sentii che lo stava supplicando di essere trasformata da qualcuno che non fosse lui, ma chi voleva che la trasformasse allora? A tale domanda iniziai a sentirmi sempre più nervoso, specialmente quando aveva iniziato ad avanzare il silenzio.

Rimasi immobile per tutto il tempo fino a quando non vidi Denny andare via senza proferire parola, ma quando l'afferrai per il polso per non farla andare via disse che doveva dormire nel modo più glaciale e tagliente che avesse mai potuto usare. Lasciai immediatamente la presa, permettendole così di correre via, cosa dovevo fare? Come potevo starle vicina se lei stessa non voleva nessuno accanto? A tali domande mi sentii pervadere dalla rabbia.

“Non so nemmeno se sia il caso che la lasci sola o no. E' addirittura andata in cucina.” sibilai quando Chris mi disse di raggiungerla.

Non sapevo bene come o cosa dire quando sarei arrivato davanti a Denny, ma aveva bisogno probabilmente di qualcuno, proprio come aveva detto Chris; ero certo che in realtà Denny non ce l'aveva con Chris né con nessuno di noi, ma solo e semplicemente con sè stessa. Corsi così in cucina ritrovandola intenta a prepararsi un the o una tisana; sembrava non essersi accorta della mia presenza fino a quando non gli fui affianco, la quale saltò improvvisamente e si allontanò da me leggermente.

“Denny... Per favore, spiegami perché ora ti comporti così...” dissi osservandola mentre rimaneva a debita distanza mentre continuava a controllare il the.

“Non... Non voglio che mi tocchi. Così come non voglio che mi parliate... Voglio svegliarmi da questo incubo, aprire gli occhi e ritrovarmi nella mia camera. Nella camera di casa mia.” replicò.

A quelle parole sentii come un macigno della stessa forza di Felix piombarmi addosso.

“Quindi tutto ciò, l'amicizia fra te e Chris, le risate che hai creato tra tutti noi. Vorresti che fossero solo dei brutti sogni? Vorresti che svanissimo per sempre?” le domandai tentando di non perdere la pazienza, ma senza rendermene l'avevo già afferrata nuovamente per un polso.

“Non posso permetterti di dire certe cose. Né di compierne altre. Sei fuori da quella stanza, ora sei qui. Qui di fronte a me, in una stanza completamente vuota.” dissi guardandola sperando che anche lei mi guardasse dritto negli occhi.

“Perché mai dovrei essere arrabbiato con te? Forse non hai capito che ero tremendamente preoccupato e come me, lo erano anche gli altri. E' Chris che pensa che tu sia arrabbiata con lei. Senti Denny, a me non importa che cosa tu decida. Non m'importa se vuoi rimanere umana né che tu voglia essere trasformata. Basta... Basta che io non ti veda così, ma con il tuo solito sorriso e sarò a posto per l'eternità.” dissi a perdifiato riuscendo in qualche modo a fissarla negli occhi. Non appena vidi il suo sguardo pieno di dolore e fragile come una foglia, la strinsi a me senza che potesse chiedermelo.

“Non perderai te stessa. Nessuno lo perde veramente se lo desidera. E poi se non sei pronta nessuno può obbligarti nel diventare vampira.” dissi continuandola a tenere stretta a me mentre la sentii iniziare a singhiozzare.

“Non voglio essere trasformata da lui... Se deve farlo qualcuno... Se proprio dev'essere necessario poiché non posso nemmeno fuggire... Allora vorrei... Vorrei che fossi tu...” disse stringendosi sempre di più a me.

A tali parole rimasi come pietrificato, io? Perché dovevo essere io a portarla verso la vita eterna? La notizia per quanto bella potesse essere era anche alquanto problematica, sapevo bene che i nostri Signori erano determinati nel voler trasformare sempre loro chi aveva poteri alquanto importanti.

“Quindi... Sarei io ciò che avresti scelto? Sarei io quello alla quale vorresti concederti?” chiesi mentre le avevo preso il volto per guardarla negli occhi; occhi color zaffiro appoggiati su due gote rosee che a tali domande divennero sempre più rosse e dove quegli occhi iniziarono ad abbassare lievemente lo sguardo. A tale gesto portai lentamente il suo volto vicino al mio appoggiando poi le mie gelide labbra sulle sue; al minimo contatto fu come una calamita, entrambi ci stavamo baciando con passione. Non volevo nemmeno domandarmi se tali gesti sarebbero stati puniti, ma finalmente aveva ammesso ed aveva accettato ciò che realmente provava nei miei confronti.

L'avevo portata a sedere sul bancone centrale per poi farla stendere sopra con seduzione, non potevo resistere ancora per molto. Iniziai a baciarle il collo per poi baciarle il petto e a quel bacio percepii il suo cuore accelerare.
“Non so nemmeno se questo sia proibito in realtà...”dissi quasi tristemente mentre continuavo a tenerle i polsi fermi sul bancone baciandola nuovamente; stavo mandando tutto completamente al diavolo, non badavo nemmeno a chi potesse avvicinarsi alla stanza, avrebbero potuto 
vederci e non mi avrebbe interessato.

  
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