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Autore: Flam92    02/05/2014    5 recensioni
- Ha detto che proteggeranno Emilie. La farà iscrivere ad una scuola per spie e agenti segreti, e quando sarà pronta entrerà nello S.H.I.E.L.D. anche lei.–
Rimasi interdetta per un attimo. Volevo davvero che nostra figlia condividesse il nostro stesso fato? Da donna, sapevo quanto fosse complicata la vita della spia. Guardai Clint. Sapevo che nemmeno lui era soddisfatto di tutto ciò, ma come me non poteva negare una cosa molto importante: la sicurezza del pianeta era anche nelle nostre mani, e non potevamo semplicemente voltargli le spalle.
18 anni dopo..
- Sei un idiota! -
- Scusa?! - Chiunque fosse come osava rivolgersi a me, il Dio degli Inganni, in quel modo? D’accordo, ero imprigionato, ma restavo pur sempre un dio!
- Pensi che stare qui, a marcire in una cella possa risolvere qualcosa? T..Lui sta arrivando, sai benissimo che non farà fatica ad entrare ad Asgard, e appena ci riuscirà verrà a prenderti! -
- Chi sei? - Sibilai.
- Emilie Barton -
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clint Barton/Occhio di Falco, Loki, Natasha Romanoff/Vedova Nera, Nuovo personaggio, Thor
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nota di inizio capitolo: Se questo capitolo non riceverà altre recensioni la pubblicazione verrà sospesa. Non è per cattiveria, ma dato che già faccio fatica ad aggiornare e a trovare il tempo per scrivere, se solo una persona o due recensisce nonostante il grande lasso di tempo che passa fra un capitolo e l'altro, evito di pubblicare. Ripeto, non è per cattiveria, e col lavoro di mezzo ho poco tempo, ma vedere che solo una persona su 50 (fra preferite, seguite e ricordate), lascia il proprio parere, mi sconforta un po'. Ricordate che senza le vostre recensioni non posso sapere cosa ne pensate nè se sto prendendo una strada sbagliata nella narrazione. Detto ciò, vi lascio alla lettura, dato che ho già tolto sufficiente spazio al capitolo.


CAPITOLO 29 - RINFORZI
 

(Emilie)
 
Incontrai Thor in fondo al corridoio, come gli avevo chiesto.
-Buongiorno!- salutò raggiante.
Il ritorno del fratello lo aveva reso enormemente allegro, e il suo sorriso a trentadue denti era contagioso.
-Ciao Thor.- Lo affiancai e ci avviammo alla sala allenamenti.
-Volevo confermarti che arriverà in mattinata.- Iniziai. Si girò con sguardo attento, annuendo. Continuai:  -Teme che gli altri possano attaccarlo, e francamente non è che abbia tutti i torti. Insomma a parte te e Banner, che siete dalla nostra parte, e mio padre che mi è sembrato abbastanza indifferente, si ritroverebbe addosso Hulk, che già l’ha sfasciato di botte in passato, Tony, Steve e mia madre. E fidati, mia madre fa paura quando è incazzata.-
-Oh lo so bene quanto timore incute Natasha.- Commentò.
-Ecco appunto. E poi c’è Fury. Lui è imprevedibile. Davvero. Ad ogni modo.. stavo pensando di avvisarli durante la simulazione che Loki è tornato.-
-Vuoi tentare il suicidio Emy?- chiese perplesso, fermandosi di botto.
Mi girai piantandogli addosso uno sguardo deciso e al tempo stesso risentito. -Certo che no! Vorrei solo che sbollissero parte della rabbia prima che arrivi tuo fratello e non addosso a lui. Loki lo attaccherebbero senza perder troppo tempo a rifletterci. Io corro meno pericoli.- Spiegai seria.
Il Dio del Tuono, turbato e iperprotettivo come sempre, si prese del tempo ma alla fine annuì poco convinto. Riprendemmo a camminare e in poco tempo arrivammo alla spoglia stanza per un’ennesima simulazione. Prima di entrare Thor mi afferrò per una spalla.
-Grazie. Per quello che stai facendo per lui.-
 
 
(Thor)
 
Emilie mi rispose con uno sguardo stupito, dovevo averla presa in contropiede. Poi sorrise e disse: -Figurati. Credo se lo meriti dopo tutto quello che ha passato.-
Entrammo e davanti a noi si parò uno scenario strano. Un tizio interamente coperto da una tutina aderente blu e rossa, col disegno di un ragno, mi dava le spalle e gesticolava concitato, apparentemente immerso in un’interessantissima conversazione con Stark e un energumeno fatto di.. roccia? Non riuscivo a capire. Notai che aveva solo quattro dita alle mani ed era apparentemente privo di orecchie.
-Emy, chi sono quei due? No anzi. Cosa è quello?-
In qualche modo a me sconosciuto, la mia reazione dovette risultare divertente ad Emilie, che si portò svelta una mano a coprire la risata spontanea.
I tre smisero di parlare e ci fissarono. Tony sorrideva, felice come un bambino con la sua spada di legno di nuova.
-Bene arrivati! Aspettavamo giusto voi.- Esordì con un gesto plateale indicando gli altri nostri compagni.
-Agente Barton, Thor. È mio piacere informarvi che il signor Grimm e il signor Parker..-
-A che serve il costume se poi sbandiera il mio nome in giro?- espresse il suo disappunto Spiderman.
-..si sono uniti a noi questa mattina.- Prese la parola Fury. -Più noti come La Cosa e Spiderman, per ora resteranno a guardare per studiare la tattica messa a punto in queste settimane. Il signor Grimm è stato mandato come portavoce dei Fantastici Quattro: pare che il signor Richards non sia al momento disponibile e abbia mandato Ben in sua vece.-
Il bestione annuì di conferma.
-Peter, puoi anche levarti quella maschera. Conoscono tutti la tua identità qui dentro. Beh, a parte Thor forse.- Aggiunse con un’alzata di sopracciglia.
-Thor? Come il dio del Tuono?- chiese il tizio in tutina, Peter, togliendosi la maschera. Il suo era il volto di un comune essere umano, i capelli castani spettinati e un’evidente espressione di perplessità dipinta in volto.
-IL Dio del Tuono.- Risposi facendo un passo in sua direzione e posando la mano vicino al martello.
-Wow!- mi si avvicinò squadrandomi da capo a piedi. Non sembrava completamente convinto, anche se l’emozione traspariva dal suo atteggiamento. -Dimostramelo.-
Alzai un sopracciglio, perplesso. Mi girai a chiedere aiuto ad Emy e lei indicò Mjolnir.
-Reggimi un attimo il martello.- Gli dissi spingendoglielo contro il petto.
Nel momento esatto in cui mollai la presa, il ragazzo cadde schiacciato dal peso di Mjolnir. Sorrisi trionfante, recuperai la mia arma e gli porsi la mano. Gli altri erano scoppiati a ridere, Peter compreso, che si stringeva il petto, massaggiandolo.
-Okay, ti credo! Non che avessi dubitato granchè in realtà. Sei accompagnato dalla tua consorte?- chiese.
-No, Jane è a casa. Per la sua sicurezza.-
-Jane? Mi riferivo a..- venne interrotto da Tony prima che finisse la frase.
-Peter, perché non mi segui così ti mostro da dove puoi assistere? Ben, vieni anche tu ovviamente!-
I tre si incamminarono e lanciai uno sguardo perplesso ad Emilie.
-Secondo la mitologia norrena il dio del Tuono, Thor, era sposato con Lady Sif.- Spiegò lei.
-Ah. Mmmh… io..-
-Tranquillo, sono solo leggende.- Fece lei con un gesto vago della mano, raggiungendo gli altri. Notai solo in quel momento che dei miei amici non c’era ancora traccia.
-Dove sono Volstagg, Fandral, Hogun e Lady Sif?- chiesi.
-Ad allenarsi per fatti loro. Ci raggiungeranno dopo pranzo.- Rispose Steve.
Annuii e una volta tornato Tony presi posizione ed iniziammo la simulazione.
 
 
(Emilie)
 
La tattica non prevedeva l’entrata in scena di Loki. La parte dell’agnello sacrificale sarebbe toccata a me.
Dovevo attirare l’attenzione di Thanos mentre l’Uomo Ragno e la Donna Invisibile pensavano ad immobilizzarlo. Quindi, Mr Fantastic avrebbe allungato un braccio sfilandogli il Guanto dell’Infinito per rivoltarglielo contro.
-Come sappiamo che Reed Richards sarà in grado di utilizzare il Guanto? Non metto in dubbio il suo genio, sia chiaro, ma è un oggetto così…-
-Potente?- completò mio padre.
-Anche. Ma pensavo ad un aggettivo tipo mistico, o qualcosa del genere.- Feci con una scrollata di spalle.
Gli occhi di ghiaccio di mio padre si piantarono nei miei. Eravamo appostati sul tetto di un edificio in attesa dell’arrivo di Thanos, pronti a far fuoco sui Chitauri.
-Direi che mistico può andare. Ad ogni modo, Ben ci ha riferito che Reed e il Dottor Strange sono riusciti a mettersi in contatto per breve tempo. Sta studiando i file che gli ha mandato in modo da essere pronto.-
-Bene.-
Colsi un movimento con la coda dell’occhio e colpii un Chitauro in mezzo agli occhi, uccidendolo all’istante. Dietro di lui ne arrivano a decine, e mio padre ed io passammo alle frecce esplosive. Pochi dardi, e tornò la calma.
-Ti vedo distratta.- Osservò Clint.
-Non mi pare di aver mancato i bersagli.- Risposi con una punta di nervosismo nella voce.
Mio padre alzò un sopracciglio e aprì la bocca, ma proprio in quel momento Tony ci avvisò tramite gli auricolari che “avevamo visite”.
Era il segnale, dovevo attirare l’attenzione del Titano più pericoloso dell’Universo su di me.
-Scusa papà, il dovere mi chiama. Magari ne riparliamo dopo, okay?-
-Sei come tua madre!- mi urlò mentre mi lanciavo nel vuoto appesa ad una corda.
Corsi fino al punto di Central Park in cui erano nascosti Peter e Susan, non molto distante dal palazzo dove eravamo appostati io e mio padre. Tony sfrecciò sopra la mia testa; subito dopo vidi Bruce, trasformato in Hulk, spiccare un balzo e superarmi di qualche decina di metri per poi allontanarsi. E poi eccolo: Thanos si palesò, inseguendo i miei compagni, che già si erano defilati prendendo posizione.
-Guarda chi si vede. La piccola Emilie. Sei cresciuta.- Scoppiò a ridere, schernendomi.
-Oh, puoi ben dirlo!- risposi alla provocazione. -E ti dirò di più, ho un bel regalino per te.- Presi l’arco da dietro le spalle e incoccai una delle frecce speciali ideati da Tony. -Ti piace?- chiesi con un sorriso sadico stampato in volto.
Thanos assunse un’espressione degna di uno psicopatico. Non aveva paura, anzi: si prese gioco di me.
-Forza dolcezza, scocca quella dannata freccia.- Mi intimò Tony.
Presi la mira e tirai. Come previsto Thanos erse uno scudo davanti a sé, per bloccare il colpo. Ma la sua risata si interruppe quando venne raggiunto da una ragnatela e le sue braccia vennero immobilizzate da un campo di forza. Sue apparve dal nulla in mezzo a Central Park e Spiderman fece la sua entrata appeso ad una ragnatela. In men che non si dica, sfruttando il momentaneo smarrimento del Titano, Peter lo avvolse più che poteva in un bozzolo bianco, e la Donna Invisibile rafforzò ed ingrandì il campo di forza. Tony tornò a sorvolare il parco e Reed allungò un braccio ad afferrare il Guanto dell’Infinito dalla mano tesa di Thanos.
Accadde tutto all’improvviso. Lo scudo cedette sotto la potenza del Titano, che allo stesso tempo si liberò delle ragnatele e spedì lontani i due supereroi.
-Ora mi occuperò di te e poi sarà il turno di quello smidollato di Loki.- I suoi occhi fiammeggiarono, le pupille dilatate all’inverosimile per la rabbia.
Fu il tempestivo intervento di Hulk ad impedirmi di fare una fine deplorevole. Gli menò un montante, spedendolo schiena a terra.
-Cosa ci facevi lì immobile? Perché non sei scappata?-
Mi voltai verso quella voce. Era mia madre. -Ho esitato.- Abbassai lo sguardo, non volevo ammettere di aver avuto paura. Fissando quegli occhi folli mi erano affiorate alla mente molte immagini di tortura e morte orribile, lenta. Lo stesso tipo di punizioni che io stessa avevo inflitto ad altri, con la differenza che in quelle immagini ero io a subirle, tutte, una dopo l’altra.
Recuperai lucidità in una manciata di secondi, giusto in tempo per veder tornare Iron Man e Reed usare il Guanto contro Thanos.
Ci avvicinammo al corpo dell’Eterno. Non era morto ma incuteva comunque timore. Notai che era cosciente, ma la calma del dottor Richards mi fece comprendere che era tutto andato secondo i piani. In breve arrivarono tutti gli altri, Thor annunciò che i pochi Chitauri sopravvissuti avevano battuto in ritirata lasciando cadere le armi. Li avremmo cercati e uccisi una volta sistemato Thanos.
-Ultime volontà?- chiese Steve.
-Voglio vedere Loki.-
-Oh, credimi quando ti dico che devi metterti in fila: anche noi vorremmo delle spiegazioni da parte sua.- Ribattè Tony.
-Non c’è bisogno.- Le parole mi uscirono di bocca spontaneamente. Avevo rimuginato per tutto il tempo su come dare la notizia agli altri e quando, ma avevo raggiunto solo due possibili conclusioni: usare l’effetto sorpresa per spiazzare Thanos nel caso in cui avesse chiesto di lui non vedendolo, o aspettare la sua cattura e la fine della simulazione. Ovviamente, nel primo caso avrei fatto interrompere l’allenamento, e mi sarei ritrovata un Fury incazzato a urlarmi contro col suo peggior sguardo omicida, così capitolai sperando che Loki non decidesse di palesarsi prima che il mio piano fosse entrato in azione.
Direi che a conti fatti, avevo raggiunto la giusta via di mezzo. Gli alberi e i grattacieli dietro di essi sparirono e l’erba lasciò il passo al pavimento sterile e grigio della stanza. L’unica cosa a rimanere identica furono le occhiate che mi lanciarono tutti, Thor a parte.
Fury sembrò sbucare da sotto il pavimento, avvicinandosi alle mie spalle silenzioso: -Come sarebbe a dire?-
-Lo sapevo che mi nascondevi qualcosa!- esclamò mio padre, ma non sembrava arrabbiato.
-Che significa Clint?- chiese mia madre con voce volutamente calma e piatta.
Mentre gli altri si urlavano contro domande a vuoto, perdendo per un attimo il motivo della contesa, Thor mi si portò al fianco e Fury non spostò un attimo lo sguardo dal mio volto.
-Signori, ordine! Lasciatela rispondere.- Ordinò esasperato.
La stretta di Thor sulla mia spalla mi infuse il coraggio che pensavo di aver perso.
-Loki è tornato. Si è nascosto nella mia stanza e prima che possiate accusarlo di qualsiasi cosa, sappiate che è sempre stato fedele alla nostra causa. Voleva consegnarsi per salvarmi, ma ha capito che non sarebbe servito a niente, che mi avrebbe solo fatta soffrire. Così è tornato, circa una settimana dopo la sua scomparsa. Mi ha raccontato cosa gli è accaduto e perché Heimdall non riusciva a vederlo. Stanotte ha recuperato i suoi poteri.- Riassunsi senza essere interrotta e lasciandomi dietro un silenzio grave.
Guardai Thor e mi avvicinai a lui, come a cercare una protezione.
 
 
(Loki)
 
Nessuno si accorse della mia entrata, e scoprii ben presto il motivo: Emilie mi stava difendendo a spada tratta, riuscendo a mettere a tacere i dubbi e le incognite che trasparivano dagli sguardi dei Vendicatori. Fiero di lei, sorrisi commosso dalle sue parole, abbassando lo sguardo in un muto ringraziamento, consapevole che ancora non sapeva che mi trovassi lì.
Fu poi la volta di Thor, che confessò di sapere del mio ritorno e di essere complice del silenzio di Emy.
-Arriverà fra poco, vi chiedo solo di non aggredirlo.- A stento riuscii a sentirla.
“Si preoccupa per la mi incolumità. Piccola Emilie, non c’era bisogno.” Forte di quella sensazione che aveva iniziato a scaldarmi il cuore, mi schiarii la gola attirando l’attenzione su di me.
-In realtà sono già arrivato da un po’.- Confessai.
Fury fece un gesto eloquente: nessuno mi avrebbe attaccato, almeno per il momento.
-Verrai interrogato.- Fu tutto quello che disse.
-Come vuole. Se dovete punirmi in qualche modo, fate pure. Non userò i miei poteri contro di voi. Sono qui per aiutarvi e mettermi a vostra disposizione.- Alzai le mani nel gesto universale di resa e sottomissione.
-Davvero te ne sei andato per proteggerla?- la domanda della Vedova Nera mi stupì.
-Sì. Tengo a lei più che a me stesso, ma stavo per commettere un terribile errore. La mia morte l’avrebbe fatta soffrire, e il mio sacrificio sarebbe stato vano.-
Natasha annuì seccamente e se ne andò.
“Anche tu hai dei sentimenti, non puoi negarlo.”
Fu poi la volta di Barton, mi si avvicinò sussurrando: -Voleva ringraziarti.-
-Un tentativo maldestro- osservai.
-Goditi il tuo momento.- Fece due passi e mi si fermò alle spalle. -Grazie, Loki.- Poi anche lui se ne andò.
-Dovrebbe essere giustiziato.- Esordì il Capitano.
Non avevo dubbi che si sarebbe schierato contro di me, ma andiamo! Pensava davvero che mi sarei lasciato giustiziare tanto facilmente?
-Prima devi prendermi.- Lo provocai.
-Magari la tua esecuzione dissuaderebbe Thanos dall’attaccare la Terra.-
-Non ci giurerei. Vuole vendetta anche su di voi, se lo conosco bene.-
-Lo penso anche io.- Convenne Emy.
Steve fissò Fury, che scrollò le spalle e rispose: -Non ci ha traditi come temevamo. Il suo passato ci ha fuorviati. Verrà interrogato, puoi assistere e giudicare da te se ci stia ingannando o meno.-
-Come si può giudicare se il Dio degli Inganni sia sincero?-
La domanda del Capitano aleggiò nella stanza e anche lui se ne andò.
-Qui se ne vanno tutti. Io vengo a godermi lo spettacolo, datemi il tempo di riporre l’armatura.- Tony uscì facendomi l’occhiolino.
“Abbiamo un alleato.” Constatai soddisfatto.
-Sembra che siamo rimasti solo noi, Thor. E io posso solo ribadire la mia presa di posizione: credo che dovremmo dargli una possibilità. Soprattutto ora che sembra abbia scoperto di avere un cuore.-
-Solo io non ci sto capendo niente?- chiese l’energumeno di roccia che avevo notato entrando.
-No, amico. Anch’io mi sono perso qualcosa.- Ribattè il tizio con la tutina attillata.
-Peter, Ben. Se volete posso provare a spiegarvi in breve cosa è successo negli ultimi tempi.- Propose Banner.
Infine, rimasi solo con Fury, Emilie e Thor. Quest’ultimo se ne andò accampando una scusa e sorridendomi felice come non mai. Per una volta, ricambiai sinceramente quel gesto.
-Seguimi, vediamo di sbrigarci a concludere questa faccenda.- Fury uscì a passo di marcia, le vene che pulsavano sul collo. “Non gli va molto a genio aver scoperto che non li stavo tradendo.”
-Non badargli. Qui il più sospettoso è Steve, lo hai notato anche tu.-
Annuii. -Non dubito che mi credano, so essere convincente in qualsiasi situazione.-
-Anche quando non si tratta di menzogne?-
-Puoi starne certa.-
Sorrise e la baciai con trasporto, stringendola fra le braccia e perdendomi in quelle labbra morbide. Ricambiò abbandonandosi  a me e portando le mani dietro la mia nuca. Prima che potessi desiderare di più, mi staccai lentamente.
-Sarà meglio che andiamo.- Le presi la mano e seguimmo Fury.


N.d.A.
A riecchime, purtroppo dopo un altro mese. Davvero, non posso farcela a darmi una scadenza decente T_T
Capitolo un po' più lunghetto del solito, ma l'ispirazione è arrivata a frotte per una volta XD
Come avrete notato, ci avviamo alla fine, anche se questo vuol dire ben poco in reatà XD Non so fra quanti capitoli si porrà l'epilogo di questa storia, ma sta giungendo al termine.
Ringrazio chi mi segue, chi si ricorda di me e chi ha inserito la storia fra le preferite, nonchè le poche anime buone che recensiscono.
Baci,
Flam.
  
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