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Autore: Egwene    21/12/2004    4 recensioni
** Prima di leggere questa storia, vorrei dire che si riferisce al periodo in cui i genitori di Harry andavano a scuola, ma non racconta di loro. Ho pensato di scrivere di Remus Lupin perché è il mio personaggio preferito insieme a Sirius Black. Lo spunto mi è venuto leggendo la fanfict di Emily Silvia Doe (bellissima, complimenti! ^___^) Perciò mi scuserete, anche lei naturalmente, se ho preso un personaggio (peraltro poco inportante) dalla sua, perché non sapevo che nome inventare! Ovviamente i personaggi sono inventati tranne i soliti quattro malandrini! Vi ringrazio tutti in anticipo...ho appena aggiornato...mi raccomando!! Buona lettura(o divertimento ?)Baci, Egwene => **
Genere: Commedia, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Lucius Malfoy, Nuovo personaggio, Remus Lupin, Severus Piton, Sirius Black, I Malandrini
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sirius continuava a battere con una forchetta sopra il piatto, scocciato, con il viso rivolto verso Remus che aveva lo sguardo perso nel vuoto. Il ticchettio continuo risuonava in tutta la sala, quasi vuota, come pioggia, favorendo la sonnolenza a tutti i presenti. Ormai anche a Jillian si stavano chiudendo gi occhi, appoggiata col mento sulla mano, sognando nella sua mente. “ Abbiamo intenzione di continuare a lungo, signor Black?” tuonò una voce, risvegliandoli tutti dal torpore. Il professor Fredsy era entrato in quel momento in sala e si era diretto subito verso il ragazzo, infastidito. Sirius si voltò con una lentezza esasperante, continuando a battere. “ No…mi scusi è che…” sono tutti scemi qui, stava per dire “ Ho fame” concluse. Il professore gli sorrise calorosamente. “ Si hai ragione…adesso verrà servito il pranzo…Buon Natale!” Sirius per poco non vomitò dopo questa dimostrazione di affetto. “ Ma cosa ci trovi di male?” gli stava ridendo dietro Remus. Sirius si spostò i capelli passandosi una mano in testa, con fare allettante. “Cosa ci trovo di male?! Vorrei vedere te…non sono dell’altra sponda per fortuna!” “ E com’è che non hai una ragazza?” chiese Jillian incuriosita, mentre sui tavoli erano apparse tutte le pietanze possibili. Sirius non rispose ancora, ma arrossì un poco. “ Ecco…” stava dicendo” Non ho…ancora trovato quella giusta!” Jillian non sembrava convinta. “ Come fai a trovare quella giusta se non ci parli con le ragazze?!” domando, ficcandosi in bocca una patata schiacciata. “ Ma sono tutte oche! Parlano solo di vestiti, ragazzi, o…o…” non riusciva a finire la frase. “ Sono ragazze, Sirius” gli disse Remus in tono calmo ma divertito. “ Ehi! Così mi state sminuendo parecchio!” controbatté la ragazza. “ Ma no…tu sei diversa…sei…” “ Intendi dire che sembro un ragazzo?!” fece in tono arrabbiato, ma in realtà si stava divertendo a metterlo in difficoltà. “ No! Anzi, sei molto carina…” Remus lo guardò male “ Intendo dire che con te si può parlare di tutto, ecco!” concluse, finalmente. “ Ma lo so, tesoruccio!” e gli strizzò un occhio. “ Ehi! Cos’è tutta questa confidenza?!” chiese Remus guardandoli contrariato. “ Non essere geloso, scricciolo mio!” lo canzonò Sirius e l’altro diventò rosso in faccia. Jillian continuava ad osservarli divertita, mangiando il polpettone natalizio con gusto, pensando che doveva essere davvero bello conoscersi da molti anni ed essere ancora amici, così tanto… Finito il pranzo tornarono in sala comune, l’unico posto dove non facesse freddo perché c’era il fuoco acceso, e si ritrovarono a dover fare quella montagna di compiti che avevano tralasciato in precedenza. “ Quel bastardo di Goloh ( quello di pozioni! n.d. me) ci ha dato un sacco di temi da fare! Guarda questa pozione: veritaserum…e poi magari lo usa su di noi!” Sirius continuava a borbottare tra sé mentre tutti insieme cominciarono a scrivere più informazioni possibili. “ Solo perché quest’anno abbiamo i G.U.F.O. non mi sembra il caso di riempirci in questa maniera…” sospirò Jillian. “Guardate qua…trasfigurazione…bisogna riuscire a trasfigurarsi in un animale a scelta entro la fine delle vacanze…immagino che in questo non avrai problemi, Sirius…e poi astronomia…ah questa l’abbiamo già fatta!” la ragazza stava elencando i vari compiti “ Aritmanzia…due temi con argomento a scelta…già meglio…cura delle creature magiche…mmm…elencare i dodici modi dell’utilizzo del sangue di drago con spiegazione e illustrazione?!dobbiamo disegnare…erbologia…poca roba…dobbiamo solo studiarci un intero libro e saperlo…storia della magia…saper esporre le venti rivolte dei goblin e sapere anche le loro nuove leggi-125 leggi, per l’appunto-…” “ 125?! Ma stiamo scherzando…” “E infine difesa contro le arti oscure….oh!” e si interruppe. “ Che c’è di così spaventoso?” chiese Remus. “ Bisogna elencare…le caratteristiche e le abitudini di un…lupo mannaro…” Remus sospirò, Sirius lo guardò di sottecchi. “ Non ti preoccupare, ci sono abituato. L’importante e che non mi dimostri troppo infastidito o qualcuno potrebbe intuire qualcosa…” “ Come quell’unticcio di Piton…sempre a ficcare il naso dappertutto! Non si fa mai i fatto suoi…” “ Sentite…iniziamo a fare i compiti e lasciamo perdere questi discorsi, ok?” propose Jillian. “ Va bene…” Stettero tutto il resto della giornata chiusi a studiare mentre fuori nevicava abbondantemente e nessun gufo lasciò il castello per andare a caccia quella notte. Passarono così i giorni di nuovo lenti, poi sempre più veloci man mano che si avvicinava l’ultimo giorno di vacanza. Jillian cominciò a pensare seriamente che quello che era successo il giorno di Natale fosse stato solo un bellissimo, stupendo, sogno. Invece ogni tanto c’era qualcosa che glielo ricordava come lo sguardo perso di Remus quando la guardava o di come all’inizio Sirius impedisse di passare insieme sotto il buco del ritratto o di come il vischio fosse misteriosamente scomparso dopo alcuni giorni…che fosse geloso? Non credeva proprio, anche perché non avrebbe mai fatto una cosa del genere a Remus. Pensò che forse doveva fargli conoscere qualcuna che non fosse come aveva descritto le ragazze in generale…mmm…difficile da trovare… L’ultimo giorno per fortuna avevano finito tutto il lavoro e decisero di fare baldoria l’ultima volta durante le vacanze- con l’intento di farla anche durante l’anno, però!-…anche se mancavano due di loro…Insieme agli altri due grifondoro giocarono a sparaschiocco, gobbiglie, scacchi, bevendo burrobirra calda andata a prendere da Sirius ( chissà dove!? n.d.me) e ridendo e scherzando tutta la notte fino all’alba. A quel punto decisero di andare a letto per riuscire almeno ad avere la parvenza di aver dormito qualcosa il giorno dopo, che avrebbe riservato loro, molto, molte sorprese e notizie…inaspettate!
  
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