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Autore: holdmetight    02/05/2014    9 recensioni
Leslie. Una ragazza semplice con una vita altrettanto semplice, riempita dall'affetto dei suoi amici e dall'amore del suo ragazzo. Viene stravolta dalla mancanza del ragazzo che ama, venendo travolta da nuovi e forti sentimenti.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I’d sworn to myself that I’m content
With loneliness
Because none of it
was ever worth the risk, but
You, are, the only exception.
The only exception - Paramore

Louis è in vacanza dall'altra parte del globo terrestre. Così oggi decido di andare da Niall, uno dei cari amici che ho, che è a Bristol.
Entro nel vialetto di casa Horan con la mia umile city car e mi avvio verso la porta di casa. Suono il campanello e la porta, aprendosi, rivela la figura alta di Niall. Come al solito solare, occhi azzurri e biondo più che mai.
"Leslie!" mi accoglie calorosamente con il suo accento irlandese, ereditato da suo padre. "Entra pure." 
Appena nell'atrio, mi stringe in un abbraccio che ricambio sentitamente. È facile essere affettuosi con lui: dolce, simpatico, a volte sfrontato e inoltre, bello. Però tutti sanno che non siamo compatibili, d'altronde non è proprio il mio tipo. Vedo che lui è rimasto immobile sulla soglia del salotto e mi chiedo il perché. Poi sento qualcuno schiarirsi la voce, qualcuno che però non è Niall. Alzo lo sguardo. La mia visuale è occupata da un ragazzo moro, abbastanza magro, dalla carnagione olivastra e ben vestito, che mi fissa.
È inconfondibilmente Zayn.  "Ciao, Leslie." la sua voce profonda, alle mie orecchie, suona più soave di quello che dovrebbe.
Il mio stomaco si contorce.
"Emh ciao." biascico io. 
Ci sediamo tutti e tre sul divano e tra noi cala un silenzio decisamente teso, cosa mai successa prima. 
"Niall, posso prendere da bere?"
"Certo, fai come fossi a casa tua." 
Non ho davvero bisogno di bere. È solo un modo per sviare quella situazione imbarazzante e Niall ha capito perfettamente. Raggiungo la luminosa stanza della cucina e mi appoggio al bancone. Sento dei passi strascicati avvicinarsi alla cucina e spero vivamente sia Niall. Per niente stupita, vedo Zayn comparire nella stanza. Faccio di tutto per non guardarlo e ancora di più per non incrociare il suo sguardo, il che mi risulta una costrizione. 
"Leslie.." pronuncia il mio nome così lentamente, in modo così leggero che non riesco a non alzare lo sguardo.
Eccolo lì, quello è il vero Zayn, quello per cui lui si fa tanti problemi. Tutti amano lo Zayn sorridente, spensierato e a volte un po' bambino, ma non tutti amano questo Zayn, ma io si. Con la fronte aggrottata, il sopracciglio inarcato e la mano poggiata leggermente sulle labbra. È così che capisci che non è così forte come vuole far sembrare. Vorrei tanto non essere in questo stato di fronte a lui, pensavo di averlo superato.
Oh, no.
Lo sto fissando negli occhi e preferirei non averlo fatto. Mi ero scordata che effetto avessero su di me. Distolgo immediatamente lo sguardo.
"Dobbiamo parlare." la sua voce si fa più seria, ma ha un'espressione corrucciata.
"Ragazzi. Devo uscire, Brandon mi ha chiamato dicendomi che ha bisogno di aiuto con l'auto. Torno subito!" la voce di Niall arriva nella cucina e subito dopo lo scricchiolio della porta d'ingresso che si chiude dietro di lui.
Io e Zayn siamo soli. Anzi no, insieme a noi c'è il mio stomaco che continua a fare capriole a cui non so dare una spiegazione. Ottimo. 
"Dicevo..."
"Si?" dico e poi inizio a mordermi il labbro inferiore. 
"Oh, Leslie. Non morderti il labbro, per favore. Ho così tanta voglia di farlo io. Dall'ultima volta che ti ho baciata, da quando sono uscito da scuola quel giorno, non fai che mancarmi. Per tutto il tempo che sono stato via, non ho fatto che pensare a te. Non sopportavo di svegliarmi la mattina e sapere che non ti avrei vista, che non avrei sentito il tuo profumo, che non avrei baciato le tue labbra. E la cosa peggiore era che non sapevo quando avrei potuto farlo di nuovo." Si interrompe subito.
Io mi sto mordendo ancora più forte il labbro, incapace di smettere. Lui porta due dita sotto il mio mento e tira leggermente, per sottrarre la mia pelle alla stretta dei miei denti.
"Così va meglio. Devo dirlo: non sopporto di vederti con un altro, di sapere che lui può baciarti quando vuole, mentre io devo restare a guardare perché non posso farlo. Oltre alla gelosia, la rabbia si impadronisce di me, pensando che sono stato io a servirti su un piatto d'argento a Styles. Tu non dici niente?"  È impossibile non notare come il suo tono di voce è cambiato mentre pronuncia il cognome di Harry.
Mi sta lasciando senza fiato. Oltre il suo aspetto, notevolmente più maturo, con la barba non rasa, anche le sue parole contribuiscono a mandarmi in tilt. Così provo a parlare. 
"Io...io...pensavo che non ti avrei più rivisto. Il primo mese è stato una tortura. Poi, non so come, mi sono convinta che tu non saresti più tornato. Così ho cominciato ad andare avanti, ma non ha funzionato per tutto il tempo che avevo sperato. Tu pensi che io ti abbia dimenticato? Ti dico che non è così. Non potevo di certo scordarti. I ricordi mi rimanevano impressi nella mente e non avevano intenzione di andarsene. Ah, con Harry è finita il mese scorso...Lo ammetto" mi fermo un secondo per riprendere fiato. Nel frattempo lui rimane un po' stupito della mia rivelazione su me ed Harry. "che non ho mai scordato il sapore delle tue labbra, era così vivo che a volte desideravo di sentirlo ancora. Desideravo di sentire le tue braccia avvolte attorno alla mia vita, la tua mano che stringe la mia, decisamente più piccola della tua, quel senso di protezione che mi avevi dato. Non ho dimenticato nulla."
Mi accorgo solo ora che la distanza fra noi è minima e i nostri respiri sono improvvisamente affannati. È come ci fosse una calamita che ci attrae sempre di più. La mano di Zayn si alza e si poggia sul mio fianco, mentre ci guardiamo negli occhi. Io non riesco a fare nulla, mi sento come paralizzata. Deglutisco e mi giro di spalle, facendo qualche passo. Mi giro per tornare in cucina, ma vengo bloccata. Bloccata dalle labbra di Zayn premute saldamente sulle mie e dalle sue mani forti che afferrano i miei fianchi. Mi bacia intensamente e riconosco il suo approccio finalmente soddisfatto. Poco dopo si separa da me e continua a fissarmi. Penso che stia per iniziare a parlare. Invece no e questo mi sorprende. Riprende a baciarmi e mi spinge dolcemente sulla parete vicina a noi. Sono completamente attaccata al muro, la forza dei suoi fianchi che premono contro di me. Gli metto una mano sul petto e lui si separa subito da me; riprendo fiato. Mi guarda con fare interrogativo. 
"Zayn, ascolta..."
"Diamine Leslie! Non potevo più aspettare. Io voglio che tu sia di nuovo mia." Ora è arrabbiato, molto. Io non so cosa dire, dato che sono la posta in gioco.  "Aspetta, suona male così." Abbassa lo sguardo mentre deglutisce."Leslie, io non ho mai smesso di amarti." afferma con tono sicuro, fissando i suoi occhi ambrati nei miei.
Mi sta mettendo in difficoltà. Cosa faccio ora? Ho ancora voglia delle sue labbra sulle mie. Cavolo. 
"Dì qualcosa." mi esorta lui. Riceve in risposta un silenzio tombale e vede che sto per mordermi il labbro, ma mi ammonisce con lo sguardo.  "A cosa stai pensando?" Sospiro, ma rispondo veritiera. "Alle tue labbra sulle mie."
Dove diavolo è finito Niall? Deve assolutamente tornare e interrompere tutto questo.
"E?" Zayn vuole saperne di più, nel frattempo gli angoli della sua bocca si curvano in un sorriso.
"Cosa?"
"Ti è piaciuto?" Mi giro di spalle e mi porto le mani sulla testa.
"Si, mi è piaciuto." sospiro.
E come se mi è piaciuto. Mi trovo a realizzare solo ora quanto mi mancava. Mi tornano in mente i miei ultimi momenti con Harry, quelli in cui stavamo ancora insieme. Mi accorgo che sto paragonando mentalmente il bacio di Zayn, a uno degli ultimi che mi ha dato Harry. Apprezzavo i suoi baci, ma in essi non trovavo più il fuoco che si accende, come quando poco fa Zayn ha semplicemente sfiorato le mie labbra con le sue. Zayn mi cinge i fianchi da dietro e mi bacia lentamente sulla testa, mentre fa aderire il mio corpo al suo. Vorrei che smettesse di farlo, ma allo stesso tempo non voglio. Poggia la testa nell'incavo della mia spalla e lo vedo chiudere gli occhi. 
"Devo sentire bene il tuo profumo, in caso tu mi pianti in asso. È più buono di quanto lo ricordavo." sospira mentre mi sussurra queste parole con la voce bassa e roca. Riconosco il suo sarcasmo. Il mio cuore inizia a martellare così forte che quasi lo sento uscirmi dal petto. Zayn poi alza il viso e lo strofina sui miei capelli. China la testa per arrivare appena sotto il mio orecchio e lascia dei leggeri baci su quello strato di pelle scoperta dal top che ho addosso. Nel frattempo mi attira ancora più forte a sè. Sto pregando che smetta, altrimenti non vivrò un minuto di più.
"Oh, Leslie..." mormora contro la mia pelle. 
Mi giro di scatto verso di lui e ne rimane sorpreso. Non facciamo che spostare lo sguardo dai nostri occhi alle nostre labbra. Nel frattempo prego che un miracolo mi sottragga ad azioni stupide, data la mia scarsa lucidità. Siamo così vicini che è come se ci stessimo respirando l'un l'altro. Zayn sposta una ciocca di capelli dietro il mio orecchio, senza mai smettere di fissarmi.
Ad un tratto la porta di casa si apre. Perché non ho sentito il rumore delle chiavi?!
Ah già, ero e sono troppo distratta dalla presenza del ragazzo davanti a me. Io e Zayn, ancora vicini, ci giriamo verso l'ingresso. Charlotte e Niall sono sulla soglia, compiaciuti. Ci separiamo imbarazzati: Zayn inizia a fischiettare e si dirige in salotto e io resto in cucina, lo sguardo basso. Mentre sono via, sento i due soffocare le risa, nonostante con loro ci sia Zayn.
Poi Charlotte arriva in cucina.  "Ti lascio da sola due giorni e guarda cosa succede." dice sarcastica appoggiandosi allo stipite della porta. 
"Perché, cosa succede?" cerco di fare la finta tonta, ma la mia nuova migliore amica non se la beve.
"Leslie, seriamente?"
"Umh?" 
"Ma non te ne accorgi? Zayn ti stava mangiando con gli occhi e tu eri li che lo pregavi di fare qualsiasi cosa." 
"Io...non lo so." sospiro.
"Ti va di parlare?"
Faccio cenno di si e arriccio il muso.  "Charlie, vedere Zayn prima è stata la cosa migliore che mi sia capitata fino ad ora. Ero incapace di ragionare e il mio stomaco era in preda ad una crisi. Poi ha iniziato ha parlarmi e le sue parole sono state un sollievo enorme. Però ecco il problema: lui non ha smesso per un minuto di pensarmi. Io invece? Sono stata con un altro ragazzo, pensando che non sarebbe più tornato. Che razza di persona sono? Non ho avuto fiducia. Dopo mi ha baciato e io non ci ho visto più. È stato qualcosa di indescrivibile, avrei voluto che continuasse a baciarmi e accarezzarmi i capelli per tutto il giorno." 
"Leslie, la verità è che tu non puoi stare senza di Zayn, non ci riesci. Quando lo guardavi, prima, lo stavi pregando di non andarsene più, di rimanere con te. Lo conosco quello sguardo e penso che anche lui lo conosca."
Faccio un cenno di assenso, incapace di dire qualcosa.
"Ammetti che ho ragione?"
"Si." rispondo dopo alcune esitazioni.
"Ma?"
"Io voglio baciare Zayn, di nuovo. Voglio essere fra le sue braccia."
"Allora fallo!"
"Ho troppi sensi di colpa."
"Leslie, non devi averne. Zayn è tornato e...smettila di pensare e torna con lui."
"Ragazzi, usciamo?" Niall irrompe nella cucina, seguito da Zayn. 
"Dove andiamo?" chiedo io.
"Andiamo al parco. C'è parecchia gente di questo periodo." 
"Affare fatto." dice Charlotte.
Ci mettiamo in macchina.
Ovviamente Niall e Charlotte fanno di tutto per far stare me e Zayn vicini, infatti Niall è al posto del conducente e Charlie al suo fianco. In macchina riusciamo tutti a parlare del più e del meno. Le mie gambe ,scoperte dagli shorts, sono così vicine alle mani di Zayn e questo manda elettricità in ogni parte del mio corpo, mentre lui non la smette di fissarmi. Finalmente scendiamo e arriviamo al parco, pieno di persone. Senza accorgermene, abbiamo iniziato a camminare. Sembra che Zayn mi stia scavando dentro con quegli occhi.
"Smettila di guardarmi in quel modo." 
'In quel modo' come?" inarca un sopracciglio.
"Come se mi stessi guardando dentro, in più sotto i vestiti." mi esce spontaneo. Fortunatamente i nostri amici sono dietro di noi e non sentono ciò che diciamo. Zayn ride fragorosamente e io lo fulmino con lo sguardo.
"Non sto facendo niente di tutto questo Les."
Mi ha chiamato Les. Insomma tutti mi chiamano così, ma sulla sua bocca il mio diminutivo è la melodia più bella che abbia mai sentito. Il modo in cui lo enfatizza mi fa impazzire.
"Oh si, che lo stai facendo."
"Stai insinuando che tu non stai facendo lo stesso?" l'angolo della sua bocca si curva all'insù in un'espressione compiaciuta.
Arrossisco. Non so come ha fatto la conversazione ha diventare piena di tensioni e sottintesi. "Ehi, stavamo parlando di me." faccio un finto broncio.
"Ah, sei sempre la solita." dice sarcastico, sfoderando un sorriso sghembo.
Abbiamo preso un sentiero che porta in una zona del parco dove c'è un laghetto artificiale e diverse panchine, sparsi quà e là ci sono anche dei tavoli. Improvvisamente sussulto. Zayn ha intrecciato le sue dita alle mie. Si dirige verso una delle panchine e si siede, io faccio lo stesso. Lui non allenta la presa e poggia le nostre mani intrecciate sul suo ginocchio. Mi guardo intorno, ma vedo che Zayn sta guardando me.
"Parlami." sospira.
"Mh?" 
"Leslie, sei così taciturna da quando siamo usciti dalla cucina."
"Oh..."
"Dimmi."
"Dirti cosa?"
"Lo so che mi stai nascondendo qualcosa."
Perché riesce a capirmi così subito? Sono costretta a rivelargli tutto, non servirebbe nasconderglielo.  "Mi sento in colpa."
"Cosa vuoi dire?"
"Zayn, mentre tu non la smettevi di pensarmi, io sono uscita con un altro."  Lui mi guarda confuso, con gli occhi che corrono su di me e mi squadrano.
Se fa così mi rende tutto più difficile, come pretendo che possa resistergli? 
"Leslie, non devi sentirti in colpa. Non mi importa che sei uscita con un altro. Mi importa solo di te...insieme a me."
Io riesco solo a sospirare, mentre il mio stomaco si contorce ininterrottamente. 
"Vieni." dice Zayn sorridendo dolcemente.
Mi esorta tirandomi leggermente per la mano, ancora intrecciata alla sua. Si addentra di più nel parco e arriviamo in una zona quasi deserta, della quale mi salta all'occhio la grande distesa di prato ben curata. Zayn si siede e solo ora mi lascia la mano. Io lo imito, ma a differenza sua mi distendo e chiudo gli occhi. Inspiro profondamente l'aria estiva mischiata ad un altro profumo, il mio preferito, a cui riesco a dare solo un nome: Zayn. Sorrido istintivamente nel momento in cui quell'odore mi riempie le narici e mi rilassa. In quel momento, sento un brivido percorrermi la spina dorsale. Dei cerchi disegnati da un tocco leggero sulla mia pelle, mi costringono ad aprire gli occhi e a voltarmi. Il mio sguardo ne incontra un altro; profondo, sincero, fiducioso. Zayn mi attira a sé con un braccio e io mi rannicchio contro di lui, ancora nella sua stretta. Noi due così vicini, come un puzzle che si completa, le nostre gambe intrecciate. Nel frattempo mi sento al sicuro, come se niente potesse farmi del male, senza tutte le preoccupazioni che mi tormentavano. Rimaniamo così, in silenzio. Non un silenzio imbarazzante, un silenzio piacevole. Dopo un po' Zayn rompe quel silenzio.
"Leslie?"
"Si?" alzo lo sguardo verso di lui che si è poggiato sui gomiti, mantenendo la mia testa sul suo torace.
"Resta con me." si ferma per un po' indugiando, ma poi continua.
"Non solo ora, sempre."
Dopo aver sentito quelle parole non potrei essere più felice. Sono così felice che per la gioia non riesco a trovare qualcosa da dire. Per tutta risposta, agisco, ma non con le parole. Sollevo la testa e poggio una mano sul suo torace, premendo leggermente verso il basso. Lui capisce il mio gesto e si stende del tutto. Mi metto prona, estremamente vicina a lui. Da questa posizione mi basta girare il capo nella sua direzione per far combaciare perfettamente le mie labbra con le sue. Non riesco a muoverle, dato che lui mi travolge. Letteralmente. Si tira a sedere e senza mai staccare le labbra dalle mie, mi spinge a sedere sulle sue ginocchia. Siamo soli, quindi Zayn non si preoccupa a trasformare un bacio abbastanza casto, in qualcosa di molto più passionale. Una delle sue mani viaggia sulle mie gambe, l'altra mi stringe i fianchi. Le mie invece circondano il suo collo e di tanto in tanto tirano i suoi capelli corvini.  Dopo poco si stacca da me; entrambi con il respiro affannato. 
"Oh Leslie, mi farai impazzire completamente."
"Tu l'hai già fatto con me." 
Ride compiaciuto e strofina il naso contro il mio.
"Solo ora capisco cos'è che voglio davvero." distolgo lo sguardo da Zayn e torno a guardare le mie mani che si torturano sopra le mie gambe.
Lui mette una mano sulle mie di scatto, per fermarle. Io alzo lo sguardo.
"E cos'è che vuoi, Les?"
Io sospiro ancora. Vuole che lo dica a parole, come se non l'avesse già capito.
"Dimmelo."
Punto l'indice verso di lui, ora è divertito. 
"Che significa?"
"Andiamo Zayn, non fare il cretino." dico colpendolo con un pugno sulla spalla.
Lui ride di gusto, arricciando il naso. Le farfalle nel mio stomaco si animano di nuovo. 
"Okay okay, ho capito." 
Mi bacia, ma rimango delusa dal fatto che si separa subito da me. Senza neanche accorgermene, Zayn mi ha preso in braccio. Poi capisco che mi ha baciato solo per confondermi e per non farmi opporre alcuna resistenza. Odio lui e l'effetto che mi fa.
"Mettimi giù Zayn!" dico tra le risate. 
"Oh andiamo, siamo quasi arrivati alla macchina."
"Dove mi stai portando?"
"Vieni con me e basta."
É già riuscito a cancellare i miei sensi di colpa e le mie preoccupazioni.
Mi mette a terra quando siamo vicini alla sua Bentley nera. Mi apre la portiera e lui fa il giro per raggiungere l'altro lato della macchina. Si siede con un solo rapido movimento e poi inizia a guardarmi. 
"Smettila di preoccuparti."
"Si, ma..."
"Niente ma."
Apro la bocca per parlare, ma vengo bloccata. Zayn finalmente mi bacia di nuovo e in questo momento è la cosa migliore del mondo. La sua mano è sulla mia coscia, l'altra dietro la mia nuca. Le sue labbra sono salde e impazienti sulle mie e le mie mani sono sui suoi avambracci. Si separa da me quando entrambi non abbiamo più fiato. Arrossisco. 
"Ora possiamo andare." 

Al mio risveglio non faccio fatica a capire dove mi trovo. Faccio scorrere una mano alla mia sinistra e, con mia sorpresa, non trovo quello che speravo ci fosse. Sotto la mia mano ci sono solo delle leggere lenzuola sgualcite. Mi tiro su a sedere e poggio i piedi nudi sul freddo parquet. Mi stringo nella t-shirt che ho addosso, nella quale, pur essendo di qualche taglia in più della mia, mi sento perfettamente a mio agio. Inoltre è completamente intrisa del mio profumo preferito: Zayn.
Esco dalla grande stanza e vago per il piano superiore, ma di lui non c'è traccia. Percorro le scale e scendo al piano inferiore. 
"Zayn?" mi guardo intorno, ma non ricevo risposta.
Dopo qualche secondo sussulto. Una mano mi sfiora la gamba destra e alza leggermente il bordo della mia t-shirt...in realtà sua.
"Buongiorno principessa." dice con le labbra vicine al mio orecchio. 
Solo due persone in tutta la mia vita mi hanno chiamata 'principessa': mio padre e Zayn. Papà ormai non usa più questo nomignolo; Zayn da troppo tempo non lo usava. Abbasso lo sguardo, nonostante lui non possa vedermi, e poggio la mia piccola mano sulla sua. 
"Emh, buongiorno." dico voltandomi.
Zayn ne approfitta e mi lascia un rapido bacio sulle labbra, che nonostante la velocità, mi travolge ugualmente.
Sento il sangue affluire sulle guance, ma cerco di mascherarlo.
"Dov'eri?" sorrido timidamente.
"In cucina, volevo aspettarti per la colazione."
"Owh, non ho molta fame."
"Quindi stai dicendo che non mangerai questi, giusto?" dice arrivando in cucina.
Io lo seguo. Sul bancone della cucina c'è un piatto con due pancakes e una quantità industriale di Nutella spalmata sopra. Alla vista di quel piatto, probabilmente, i miei occhi si sono trasformati in due cuoricini. 
"Mh, ho cambiato idea!" esclamo. "Amo la Nutella." poi mi rendo conto che sto riflettendo ad alta voce.
"Ami la Nutella più di me?" Zayn assume una finta faccia sconcertata e alza un sopracciglio. 
"Esattamente." rido rumorosamente.
"Sono profondamente offeso." sembra stia per continuare, ma dopo aver visto me con la bocca piena, si limita a ridacchiare. Prende posto accanto a me; solitamente preferiva sedersi di fronte. Dopo un po' di tempo che ha trascorso a guardarmi, riprende a parlare.
"Aspetta, hai della cioccolata sul muso." 
Arrossisco. Faccio per prendere il tovagliolo, ma vengo bloccata dalla mano di Zayn che si poggia dolcemente sul mio braccio. 
"Aspetta." la sua mano ora passa sotto il mio mento e fa in modo che io mi giri verso di lui. Si avvicina lentamente e mi bacia spostando le labbra verso l'angolo sinistro della mia bocca. 
Lui sorride, intramezzando la lingua fra i suoi denti bianchissimi. 
"Cosa fai oggi?"
"Non ne ho idea. Non ho ricevuto ancora la chiamata dal college, perciò sono libera."
"Ne terrò conto." mi fa un'occhiolino.

Zayn svolta sul vialetto di casa mia e scende con me dall'auto. Intreccia le mie dita alle sue e io non mi oppongo. Mi accompagna in silenzio alla porta d'ingresso, in perfetta sintonia. Prima che siamo troppo vicini si ferma e tira leggermente il mio braccio per fermarmi. Quando mi volto ha un'espressione rilassata e sorridente che gli conferisce qualche anno in meno, al contrario della barba che non rade da qualche giorno. Mi tira ancora e mi attira a sé, fino a quando non vado a sbattere contro il suo petto. Mi stringe in un abbraccio e mi bacia la testa prima di lasciarmi andare.
"Grazie Zayn." è tutto quello che mi sento di dire. Vorrei continuare, dirgli 
'Grazie Zayn, per essere qui. Grazie per far sparire tutte le mie preoccupazioni, per rendermi felice, per quei tutti quei sorrisi con chi ogni volta mi contagi, grazie perché mi fai state bene.'
Però mi fermo. Non mi stupisco delle mie azioni, anzi. Come faccio ogni volta tengo dentro ciò che vorrei dire; si dice che le parole che tieni dentro sono quelle più vere e in questo caso lo sono davvero. Zayn fa scivolare le braccia lungo i miei fianchi senza mai smettere di guardarmi negli occhi, poi si avvicina sempre di più a me, fino a quando non mi coinvolge in uno dei suoi travolgenti baci. Quando le nostre labbra si separano e cerchiamo di riprendere fiato, mi accorgo che con me non ha ancora finito. Stringe la presa sui miei fianchi e si avvicina al mio orecchio. Il mio cuore si è appena tuffato da un trampolino di venti metri.
"Sappi che non eri sporca di cioccolato prima...considerata come la mia piccola vendetta."

Ciao a tutti! Ecco il nuovo capitolo.
Anche se non so più per chi scrivo, ma soprattutto se qualcuno legge o aprezza ciò che esce dalla mia testa, io sono qui che continuo a pubblicare. Vi esorto ancora una volta a lasciarmi una recensione o un messaggio, anche breve, in cui mi dite cosa ne pensate.
Vi prego :(
Non so cos'altro dire, quindi non aggiungo altro.
Grazie se siete arrivati fino a qui. Alla prossima :)
 
  
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