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Autore: LikeAnIrishBoss    02/05/2014    0 recensioni
Prompt: Tumblr (link all'interno)
Rating: Arancione
Plot: Blaine e Kurt sono migliori amici e Kurt ha una grande cotta per lui.
Un giorno Blaine trova un sito web dove può creare e comprare un fidanzato perfetto.
All'indomani un ragazzo alto, biondo, con gli occhi azzurri e labbra grandi e carnose gli si presenta come Sam Evans, il suo nuovo fidanzato.
Ship: Klaine (min. Blam)
Dal prologo:
Kurt non aveva mai avuto una cotta per lui, se ne era innamorato completamente tutto in una volta. Era stato come essere travolto da un uragano, o essere saltato in un lago, o trattenuto una valanga a mani nude per lui. Aveva questo amico, conosciuto casualmente a una schifosa riproduzione dello Starbucks, e non aveva sentito crescere dei pensieri romantici. Il romanticismo lo aveva colpito d'un tratto, l'amore lo aveva colpito. Come Blaine al Lima Bean al loro incontro, quando lo aveva colpito sulla spalla e si era scusato subito.
Genere: Angst, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Nuove Direzioni, Sam Evans, Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Prompt: Tumblr
Rating: Arancione
Plot: Blaine e Kurt sono migliori amici e Kurt ha una grande cotta per lui. Un giorno Blaine trova un sito web dove può creare e comprare un fidanzato perfetto. All'indomani un ragazzo alto, biondo, con gli occhi azzurri e labbra grandi e carnose gli si presenta come Sam Evans, il suo nuovo fidanzato. 
Capitoli: Prologo?
Ship: Klaine (min.Blam)
Note dell'autore: A fine capitolo.
 
 
 
Soundtrack 


1- I Have Nothing : Whitney Houston. | Share my life, take me for what i am cause I'll never change all my colours for you. Take my love, I'll never ask for too much, just all that you are and everything that you do.[...]Don't walk away from me, I have nothing, nothing, nothing if I don't have you. |
2- I'm Not Gonna Teach Your Boyfriend How To Dance With You : Black Kids. | You are the girl that I've been dreaming of ever since I was a little girl [...] One, I'm biting my tongue. Two, he's kissin' on you. Three, oh , why can't you see? |
3-Hello : Beyoncé. | I love to see you walk into the room, body shining lighting up the place. And when you talk everybody stops cause they know you know just what to say.  And the way that you protect your friends baby, I respect you for that. [...] If I need you, you will be here. [...] Just want you to know you had me at hello, it was many years ago. Baby when you stole my cool. [...] Boy, without you my life just ain’t the same. |
 



                                                        

 

Da que voulez-vous faire al Nuovo Kurt

 
Sarebbe un'illusione credere che si possa fissare sulla carta
ciò che determina la bellezza e il carattere dell'esecuzione.

Franz Liszt



 
Ormai Blaine si era abituato a Lima. Non aveva nulla a che vedere con Westerville e Blaine non sapeva se esserne felice o triste. A Westerville era uno dei figli di papà, non il più brillante, non il più bello e sicuramente non il più etero, era sempre un po' meno degli altri. Non aiutava sua madre con i suoi eventi di beneficenza e non guardava le partite di golf con suo padre, non era un attore emergente come suo fratello Cooper oppure lo studente modello come il suo migliore amico Thad
Non si vergognava di essere gay, i suoi genitori lo avevano scoperto quando aveva... dieci anni o forse anche prima. Come poterlo biasimare, il suo vicino di casa era il bambino più bello che avesse mai visto! Con gli occhi blu, il naso all'insù, un groviglio di capelli biondi ricci e il suo inseparabile accento francese. Così, in una delle tante cene che fecero insieme, Blaine gli diede un bacio sulla guancia e iniziò a sparlare sul loro martimonio e dei papillon abbinati dei testimoni. Per non parlare delle decine di bambole che rubava alle sue cugine Dolly e Becca, oppure quando andava al parco ed invece di giocare con i suoi amichetti a calcio preferiva giocare a mamma e figlia con le bambine. Il fatto che non aveva nessun'amica femmina sicuramente non aveva aiutato il tutto. Blaine era cresciuto e maturato in scuole maschili private e prestigiose dove aveva conosciuto i suoi amici, uno più bello dell'altro a suo parere. . Passava le giornate in camera sua a guardare serie tv, film, leggere fumetti e quando nessuno era in casa cacciava da sotto il suo letto la scatola piena di riviste di moda e di dvd di musical. Non era strano trovarlo in casa a guardare Cabaret oppure Il mago di Oz. Infatti quel pomeriggio si trovava nella sua stanza, buttato sul letto a guardare Rent e a mangiare Pop Corn. Ogni personaggio di quel musical gli ricordava gli strambi amici di Kurt perciò non era strano che stesse ridendo a crepapelle. Tutte le scene viste da quell'ottica erano più esilaranti. S'immaginava Finn e Puck cantare e domandarsi come poter riuscire a pagare l'affitto, oppure Mercedes e Rachel in quel rapporto di ti-amo-ti-odio-non-mi-piace-stare-senza-te urlarsi una contro l'altra Take Me Or Leave Me. Ma quando rivide nei comportamenti pacati e gentili, fino a quelli più esagerati ed esasperati di Angel il suo amico Kurt tutto gli sembrò prendere una piega diversa. Non si era mai focalizzato tanto su quel personaggio, era solo una caricatura di una classica Drag Queen che vedeva in se stesso il compimento della perfezione. Eppure era molto più di quello, rappresentava l'accettazione, la bontà e il coraggio. Le qualità che preferiva in Kurt. Non era mai stato affascinato dal personaggio di Angel, anche se invidiava la sua estensione e il suo controllo vocale, ma lo considerava più che altro la spalla di Collins. Collins era il suo personaggio preferito, un uomo semplice e divertente, altruista come pochi, e che aveva abbandonato tutti i pregiudizi innamorandosi perdutamente di un altro uomo. Tom Collins doveva essere per forza lui, non c'era dubbio... Gli si bloccò il cuore nel momento esatto che collegò Collins ad Angel, ai loro baci, ai loro sorrisi e al loro feeling, e pensò davvero di morire quando il suo telefono vibrò e sullo schermo lampeggiò la scritta "Kurt".
Con le mani tremanti e il labbro stretto fra i denti lo prese e lo sbloccò subito, più che curioso di sapere quello che il suo amico dovesse dirgli nell'istante preciso in cui lui se li stava immaginando come una coppia in uno dei suoi musical preferiti.
 
18:37
Da:Kurt
A: Blaine
 
 
Ci conosciamo da meno di una settimana e io ho già bisogno di una mano dalla tua media spaventosamente alta in quella materia inutile  
 
Ridacchiò e prese a rispondere velocemente al messaggio mentre in sottofondo poteva benissimo riconoscere I'll Cover You* e arrossì violentemente. Si guardò intorno sperando che Kurt non fosse nei paraggi stupido, è a casa sua, ci stai parlando adesso per messaggio!
 
18:40
Da: Blaine
A: Kurt
 
Scienze non è per niente inutile!
 
La risposta non tardò ad arrivare e Blaine si sistemò meglio sul letto.
 
 
18:41
Da: Kurt
A: Blaine
 
Provamelo.
 
 
 
 
                       
Non c’era mai stato un vero bacio tra Kurt e Blaine - se non si contano quei stupidi sfioramenti guancia-guancia che erano soliti rifilarsi come saluti. E Kurt non sapeva nemmeno perché stesse pensando a tutto quello: era arrivato in classe di geometria in ritardo e non era nemmeno andato in bagno, aveva ricevuto un richiamo scritto che lo costringeva a passare delle ore in più a scuola per qualche giorno, la vite della sedia si era impigliata ad un filo del suo maglione, non aveva capito nulla della lezione. Ma non era finita qui. Aveva Geografia Europea ed era una delle materie in comune con Blaine. Kurt era corso per il corridoio prima della lezione per potersi sedere più infondo possibile e come sempre il posto vicino al suo era l’unico vuoto. Perciò quando Blaine era arrivato in classe col colletto aperto, la camicia abbottonata storta, i capelli arruffati, delle goccioline di sudore sulle tempie e il papillon in mano si era dovuto sedere vicino a Kurt. Quell’aspetto era dovuto solo ad un allenamento con Sue Sylvester come supplente di Educazione Fisica, oppure a del sano sesso e per entrambe le opzioni Kurt sentì i suoi pantaloni verde Tiffany diventare sempre più stretti. Scattò in avanti dando un colpo al banco coprendosi con le mani il rigonfiamento, dal suo banco caddero libri, quaderni e penne e Blaine giurò di sentire un’imprecazione. Il ragazzo di fronte - Nate, Tate… chi lo sa! - gli raccolse il materiale sorridendogli cortese e Kurt si sentì uno stronzo quando invece che ringraziare quel tipo stava fissando le labbra di Blaine circondare una bic. Pensò a cose orribili quando Blaine iniziò a mordicchiarla - la guerra in Afganistan, i maglioncini della Berry, Finn che tentava di ballare, i cuccioli abbandonati sulle autostrade - ma nulla riuscì a distrarlo vedendo la sua lingua scattare fuori per qualche secondo. Proprio allora si accorse di quanto volesse quelle labbra e di quanto da quella vicinanza sembrassero morbide e vellutate . 
“Kurt? Tutto bene?” Chiese il ragazzo vicino a se mentre prendeva i libri e un quadernino con la scritta “Appunti” e Kurt si maledisse di trovare eccitante quell’aria da studente modello casto e puro, benché scombinato e in disordine. Non avrebbe mai pensato che una camicia mal abbottonata fosse stato ciò che più riteneva sexy, ma diamine, Blaine era mozzafiato. 
“Uh-hm” Si schiarì la voce e si spinse più verso il banco, cercando di essere più naturale possibile “Certo! Perché non dovrebbe andare tutto bene? Sto che è una meraviglia.”
Blaine, poco convinto, fece spallucce e riprese a torturare la penna con le labbra e i denti. Cercò di seguire la lezione, o anche sentire le battute di pessimo gusto di Puck nonostante continuasse a pensare insistentemente a quelle labbra che potevano sapere di fragola oppure di cioccolato - dannate fanfiction su Taylor Lautern, le labbra non hanno sapore di cibo… sanno di labbra! 
Credette all’esistenza di un Dio solo quando la campanella suonò annunciando la fine della lezione. Si alzò frettolosamente e raccolse tutto nella tracolla e Blaine, appena finì, rimase in piedi vicino a lui e non sembrava intenzionato ad andarsene. 
“Potrei parlarti di una cosa?” Kurt allora si girò verso di lui e il suo sorriso preoccupato svanì. 
“Ovviamente.” Mise la borsa in spalla e camminò fuori la classe con Blaine dietro di se, “Non devo preoccuparmi vero?” 
Forse Blaine si era accorto del modo in cui lo stava guardando o, ancora peggio, di come il suo corpo avesse reagito. Non avrebbe più voluto aver a che fare con lui e forse gli avrebbe urlato contro che era già impegnato e che Kurt era troppo frocio anche per lui.
"E perchè mai? Ti stai comportando davvero bene con me, è bello non essere trattato da tutti come il nuovo arrivato." Sentì tutti i muscoli del suo corpo rilassarsi così tanto che ebbe paura di non aver più forza nelle ginocchia e di cadere a terra. "E proprio perchè ti considero la cosa più vicina ad un amico che ho qui volevo chiederti un consiglio."
Kurt gli sorrise gentilmente poggiandogli una mano sulla spalla mentre camminavano fianco a fianco. Blaine guardò velocemente le dita di Kurt sulla sua camicia e una sola espressione comparì sul suo volto, poteva sembrare solo paura e Kurt sapeva bene di cosa poteva aver paura. Due ragazzi gay che si toccavano - come avrebbero potuto fare benissimo due amici della squadra di Hockey, oppure due nerd - nel mezzo del corridoio di una scuola pubblica non era ciò che gli altri volevano.
Kurt non potè fingere di non rimanerci male, sul suo viso comparvero infatti comprensione ma anche della delusione perchè Blaine sembrava un ragazzo sicuro di se e di cos'era, e soprattutto di essere gay. Perciò si fece coraggio e tolse la mano dalla sua spalla così velocemente che sembrò aver preso la scossa. "Dimmi tutto, amico."
Amico? Davvero, amico? Era per caso un'interpretazione meno volgare e più intellettuale di una chiacchierata tra Noah Puckerman e Finn Hudson quella? Prima la mano sulla spalla che non era proprio nel suo stile, no per niente, poi amico. Stiamo scherzando?
"Vorrei entrare nel Glee Club, potr..." Non lo fece nemmeno terminare che iniziò a battere spasmodicamente le mani di fronte al suo viso. Era entusiasta di quell'idea che non stava più nella pelle. "Qui non siamo considerate delle Rock Star come puoi benissimo vedere, anzi, siamo proprio alla fine della catena alimentare. Ma siamo una famiglia e sono sicuro che ti troverai divinamente bene con noi! Siamo sempre così aperti ai nuovi talenti e scommetto che il tuo debba essere davvero enorme!" Tossicchiò leggermente cercando di nascondere il rossore sulle sue guance, doveva essere la troppa vicinanza con Finn dannazione, non era così stupido! "Quindi, sono felice di darti il mio benvenuto nella nostra famiglia."
Blaine sorrise apertamente e sembrò nemmeno aver notato il doppio senso di Kurt, o era solo un bravo attore, e quando Kurt gli prese la mano per correre verso l'aula di canto parve che la paura di prima fosse del tutto scomparsa e che il suo sorriso fosse solo aumentato.
Era una bella sensazione quella, correre mano nella mano per il corridoio. Benchè fosse vuoto e nessuno potesse vederli Kurt si sentiva come al centro dell'attenzione e per la prima non gli era nemmeno dispiaciuta come cosa. Essere al centro dell'attenzione in quella scuola per Kurt significava solo Amizio e Karoskfy. Arrivarono davanti l'aula con le mani ancora strette fra di loro, Kuert gli sorrise dolcemente e Blaine intrecciò le dita con le sue. Entrarono e si sedettero aspettando che gli altri - Quinn, Brittany, Artie e Tina - arrivassero.
Mr. Schue entrò per ultimo, con il suo solito sorriso paterno sul volto e guardò le sedie occupate dai suoi alunni.
"Buongiorno ragazzi, pronti per una nuova lezione? Non so ancora cosa farvi fare questa settimana per- Ma abbiamo un nuovo arrivato qui!" Indicò Blaine e tutti si girarono verso di lui.
Il ragazzo sorrise cordialmente e arrossì, mentre Mr. Schue riprese il suo monologo. "Vieni qui ragazzo! Vieni a presentarti e non aver paura!"
Blaine si spinse con le braccia che erano poggiate ai bordi della sedia e si alzò, raggiungendo al centro della sala il professore.
"Sono Blaine Anderson e vengo in questa scuola da poco. Mi conoscete già comunque perchè mi ha presentato Kurt all'ora di pranzo di qualche giorno fa. Beh, è grazie a Kurt che sono qui. Mi ha parlato molto spesso delle vostre lezioni e di come voi siate una famiglia... E a me servirebbe adesso. Perciò... Questo sono io." Mentre parlava Blaine si torturava le mani per l'imbarazzo anche se non perdeva il suo aspetto sicuro che tanto affascinava Kurt. Il professor Schue gli strinse un braccio intorno alle spalle e bastò questo a farlo vergognare ancora di più.
"Bene Blaine, è obbligatorio fare un'audizione. Dicci cosa vuoi cantare che Brad lo suonerà per te!" Il professor Schuester era quasi più eccitato di Kurt, se possibile. Entrambi non vedevano l'ora di sentire Blaine cantare ed entrambi lo stavano guardando con gli occhi e le labbra spalancate.
"Io in realtà vorrei suonare da solo, se al signor Brad non dispiace.." Brad non si lasciò pregare, si alzò e diede una pacca a Blaine quasi volesse dirgli che nessuno di quei ragazzi era così gentile con lui.
Blaine gli sorrise prima di sedersi sullo sgabello e posizionare le dita sui tasti bianchi. Non ci fu dubbio per Kurt quando le prime note risuonarono nella stanza che Blaine stesse per cantare una delle sue hit preferite di Katy Perry, perciò si spinse in avanti sulla sedia e poggiò le mani sulle cosce, in attesa.
 
You think I'm pretty without any make up on
You think I'm funny when I tell the punch line wrong
I know you get me so I let my walls come down, down
 
Blaine era meglio di come Kurt avesse mai pouto immaginare.
Le sue dita correvano veloci tra tasti bianchi e neri con una naturalezza incredibile, mentre la sua voce era così melodiosa che Kurt avrebbe addirittura donato la sua di voce per poterlo sentire cantare tutta la vita.
 
Before you met me I was alright
But things were kinda heavy
You brought me to life
Now every february you'll be my Valentine, Valentine
 
Toccava delle note in basso con una voce graffiata ma allo stesso tempo limpida, i suoi acuti erano pieni di emozione e di carica sentimentale.
 
Let's go all the way tongiht
No regrets, just love
We can dance, until we die
You and I will be young forever
 
Quando Kurt lo sentì per la prima volta pensò di non essere più capace di respirare. Spalancò la bocca e si poggiò una mano sul cuore per qualche secondo, spaventato che avesse smesso di battere e che quello fosse soltanto un sogno.
 
You make me feel like I'm living a
Teenage Dream
The way you turn me on
I can't sleep,
Let's run away and don't ever look back, don't ever look back
 
Quando arrivò il ritornello Kurt capì che non avrebbe più voluto ascoltare qualcun altro cantare. Niente più Berry e assoli strappalacrime in quella stanza, adesso l'unica vera stella per Kurt era Blaine che stava cantando con così tanta passione che Kurt avrebbe addirittura ucciso per essere il destinatario delle sue parole.
 
My hearts stops when you look at me
Just one touch now baby I believe this is real
So take a chance and don't ever look back, don't ever look back
 
Blaine poi strizzò gli occhi ed arricciò le labbra cantando l'acuto più bello che Kurt avesse sentito e si ritrovò a sperare dentro di se che quella canzone non avesse fine perchè vedere Blaine così emozionato era la cosa migliore che gli fosse accaduta in quella giornata.
 
I'ma get your heart racing in my skin-tight jeans
Be your Teenage Dream Tonight
Let you put your hands on me, in my skin thight jeans
Be your Teenage Dream Tonight
 
Quando però smise di cantare e le sue dita si fermarono lentamente non si rattristò molto, anzi, balzò in piedi e insieme ai suoi compagni di corso cominciò a battere le mani così forte che non si sarebbe spaventato se avessero iniziato a sanguinare.
Il professor Schuester sembrava più che soddisfatto dalla performance di Blaine, come tutti d'altronde, e lo strattonò via dal pianoforte stringendolo più di prima.
"Ragazzo, penso sia ovvio che tu adesso sei un membro delle Nuove Direzioni, vai a sederti. E adesso so anche che compito assegnarvi questa settimana! Il vostro sogno!"
E in quel momento, l'unico sogno di Kurt era proprio Blaine.
Blaine si sedette e fu invaso dai complimenti dei suoi compagni. "Non pensavo fossi così bravo!" "Amico, se ci fai vincere alle regionali giuro di dire a Burt che con te non serve il fucile!" "Sei davvero bravo per non essere me!" "Mancava solo un po' di cioccolato alla tua esibizione per essere perfetta." "Se sei bravo al letto come lo sei col pianoforte ho capito perchè LadyHummel passa così tanto tempo con te!" 
 
 
 
 
Kurt non aveva mai scelto nulla della sua vita, era succube delle decisioni degli altri e di quello che avrebbero pensato di lui. Oppure era semplicemente nato in quel modo, come con la pelle troppo chiara e delicata, oppure con le dita dei piedi diverse l’una dall’altra, o il suo essere gay o ancora la sua apatia. Non pensava mai a cosa potrebbe essere la cosa giusta per lui, aspettava che fossero sempre gli altri a proporre le idee. Era così abituato a non pensare a ciò che voleva davvero che si era dimenticato di cose stupide, come il suo gusto preferito della pizza o il titolo del suo film preferito - No, okay, forse My Fair Lady se lo ricordava. Non aveva idee proprie sulla politica avendo Burt che parlava solo di quanto fossero giusti alcuni partiti, non aveva mai provato a fare qualcosa da ragazzo perché Puck lo prendeva sempre in giro sul fatto che per lui l’uncinetto fosse uno sport estremo, oppure non aveva mai provato a fare un assolo al Glee Club perché era compito di Rachel.
Così, quando si sedette nel suo banco e guardò la lavagna consumata della sua classe di Francese rimase un attimo interdetto. 
“Que voulez-vous faire?”
Iniziò a pensare a tutto ciò che aveva sempre voluto fare ma non aveva mai avuto il coraggio e strappò un foglio dal suo raccoglitore. Buttò parole su parole, riempiendo il limite di 150 parole in meno dell’ora assegnata, controllò più volte la grammatica e la sintassi e si convinse a consegnare prima del suono della campanella. Quando uscì dalla classe solo lui aveva terminato il compito e il sorriso fiero di Madame Gautier non fece altro che chiarire i suoi dubbi. Prese un grande respiro e si guardò intorno, doveva prendere delle scelte per una volta in tutta la sua vita e doveva fare quello che realmente voleva fare. Si diresse verso l’aula canto e si sedette in una delle sedie rosse guardando l’orologio sopra la porta d’ingresso aspettando che qualcuno entrasse. Quando il professor Schuester entrò ed arrivarono i suoi compagni di corso, Kurt non era più così tanto sicuro come prima, soprattutto quando riconobbe una testa gellata tra i suoi amici. Trattenne forte il respiro e allora, senza pensarci due volte alzò la mano e aspettò che il professore gli desse la parola. Si alzò in piedi e si guardò intorno, Blaine gli stava sorridendo calorosamente aspettando come tutti gli altri ciò che volesse dire. 
“Professor Schue, vorrei fare l’assolo per le provinciali.” La sua postura era eretta e sicura, la sua voce mascherava il suo nervosismo anche se un occhio attento - come quello di Blaine quando si trattava di Kurt - avrebbe benissimo notato le sue ginocchia tremare per quanto fosse teso. Il ragazzo non poté far a meno di sorridergli ancora più largamente e accavallando le gambe poggiò il gomito sulla coscia e il mento sul pugno chiuso. 
“È bello vederti finalmente partecipe Kurt, ma devo avvisarti che io avevo pensato a Defying Gravity.” 
Il cuore di Kurt allora battè così velocemente che non poté far a meno di poggiarsi una mano sul petto e cercare di calmarlo. Rachel, che già guardava Kurt con un aria infastidita quando si era proposto come solista per le provinciali, si stava infuriando, e sollevando il braccio in aria iniziò a parlare senza aspettare il permesso dal professore. 
“Professor Schuester, non vorrei discutere le sue idee - su cui potremmo lavorare - ma Defying Gravity è un pezzo femminile, solo un mezzo-soprano o un soprano con un grande controllo vocale e tecnico potrebbe interpretare i pezzi di Elphaba tenendo alta la sua gloria.” 
Kurt allora sbuffò, e si voltò verso Rachel pronto a ribattere ma i ragazzi non gli diedero nemmeno il tempo che iniziarono ad urlare “Gara! Gara!” e Schue acconsentì con gli altri. Quella Rachel Berry dei suoi stivali. 
Quando suonò la campanella, Kurt si alzò velocemente dal suo posto e uscì dalla stanza, senza salutare i suoi amici e nella testa continuava a maledire Rachel Berry, quella nasona Ebrea gliel’avrebbe pagata. Camminava così velocemente che per le gambe corte di Blaine stargli dietro era un vero problema, ma Kurt camminava dritto e spedito verso il suo armadietto e quando lo aprì con poca cura sembrò che lì dentro ci stesse buttando il corpo defunto di Rachel invece che dei libri. 
“Kurt!” Blaine allora lo chiamò, avendo paura che il ragazzo potesse scappare di nuovo alla stessa velocità di prima se non maggiore. Kurt si girò di scatto, quasi volesse picchiare chi avesse disturbato l’occultamento di quella salma - di quei libri. Blaine deglutì a vista sentendo gli occhi indagatori e infastiditi di Kurt sul suo corpo e abbassò un attimo lo sguardo per controllare se fosse vestito decentemente. Sul volto di Kurt nacque un piccolo sorriso, un misto tra il colpito, il confuso e il curioso e Blaine decise che quel sorriso fosse il più bello che avesse mai visto. 
“Ciao Blaine.” Si girò di nuovo sistemando i libri che aveva lanciato nell’armadietto, quasi si fosse dispiaciuto di averli trattati in quel modo. “Hai qualcosa da dirmi?” 
Blaine fece altri due passi e si poggiò con una spalla sull’armadietto vicino quello di Kurt. Ed era bello e caldo come il sole che Kurt poteva sentire la sua pelle bollire per l’improvvisa vicinanza. 
“Penso tu meriti di fare Defying Gravity, non credo di aver mai ascoltato un mezzo-soprano bravo quanto te.” Kurt arrossì sulle gote prima di sentirsi leggermente offeso, e il sorriso prima pieno di gratitudine che stava rivolgendo a Blaine lasciò spazio a qualcosa che sembrava più una smorfia che un vero e proprio sorriso. Blaine si morse la lingua nell’esatto momento in cui capì la reazione di Kurt, non doveva essere bello essere paragonati a una donna.
“Kurt non volevo dire quello!” Gli occhi del ragazzo di fronte a se si spalancarono ancora di più e Blaine era pronto a darsi una palmata in pieno viso. “Non che tu non sia bravo Kurt, io non volevo dire che sei una donna ma la tua voc-cazzo, non riesco a spiegarmi.” 
Kurt era troppo imbarazzato per guardare negli occhi Blaine, e il pavimento consunto del McKinley sembrava davvero interessante in quel momento. Blaine allora decise di prendere un grande respiro e mentre rimbombavano nella sua testa le parole Coglione, Coglione, Coglione riprese a parlare. 
“Intendevo dire tutt’altro. Hai una bellissima voce da tenore e penso che quel pezzo, anche se è di un mezzo-soprano, sia perfetto per te. Non volevo offenderti in nessun modo, sia chiaro. Ti chiedo umilmente perdono.” 
Kurt allora riconobbe nelle parole di Blaine del vero dispiacere e gli ricordò il suo comportamento da piccolo Lord del loro primo incontro al Lima Bean. Quasi non riuscì a trattenere le risate e chiuse l’armadietto con dei nuovi libri in mano. “Blainey, tranquillo. Ti ringrazio.” Gli sorride dolcemente prima di voltarsi e riprendere a camminare e Blaine tirò un sospiro - forse per il sollievo, forse per il soprannome. Non riuscì a controllare i piedi e continuò a seguirlo, fino a camminare al pari coi suoi passi. 
“Potrei aiutarti a studiare il brano se ti va, sono un portento col pianoforte. Non per vantarmi ma tutte quelle lezioni che ho seguito sono servite a qualcosa!” Kurt allora non resistette e liberò la sua risata cristallina che fece bene alle orecchie di Blaine. Gli sorrise di rimando perché quella risata era così bella e contagiosa da non poter essere vera, ma quando si ricordò che Kurt stesse ridendo di lui gli diede una spintarella. Il ragazzo più alto tossicchiò guardando verso il più basso e sorridendogli, “Ci sto, mio Beethoven.”
"Preferisco Chopin." Sbuffò Blaine, mettendo su un musetto da cagnolino bagnato che fece sciogliere il cuore di Kurt.
Quando Kurt e Blaine si separarono, si salutarono con un lieve abbraccio e ognuno andò verso la propria classe. Kurt aveva geometria ed era probabilmente una delle materie che odiava di più. Mancavano ancora venti minuti all’inizio della lezione perciò strinse al petto i libri e si avviò verso il bagno. Il corridoio era ormai vuoto, se non per qualche ragazzo che si affrettava ad andare verso la propria classe. Lui avrebbe fatto tardi, lo sapeva, ma dopo la chiacchierata con Blaine era troppo felice per rovinarsi l’umore con stupide regole inutili. E il nuovo Kurt, o almeno il Kurt che sperava di diventare, non era spaventato da nulla, immaginiamoci da un richiamo scritto. 
Mentre canticchiava l’ultima hit di Lady Gaga pensava a come sarebbe potuta essere bella la sua vita fuori quel paesino pieno di provincialotti zoticoni. Forse sarebbe diventato qualcuno o forse no, ma per certo sarebbe andato via da lì ed avrebbe avuto una bella vita con la sua bella famiglia. S’immaginava molto simile al se stesso del liceo, ma invece che una tracolla straripante di libri aveva un foulard giallo al collo, una camicia bianca e dei pantaloni color corallo. Era seduto su un divano, con al fianco l’uomo della sua vita e i frutti del loro amore - tre bambini, Barbra, Patty e Michael. Stavano parlando ed erano tutti stretti tra coccole e carezze e si sentiva appagato. Forse non ricopriva il ruolo dei suoi sogni o forse non ci era nemmeno arrivato a Broadway ma era felice. Ed era quello che Kurt cercava, felicità, affetto e stabilità.
La sua mente ormai vagava nel suo mondo tutto rosa quando venne spinto con forza verso gli armadietti. Era così irritato perché quel sogno ad occhi aperti era ciò che aveva sempre desiderato ed era così reale, ma si morse la lingua quando riconobbe i due uomini di Neandertal di fronte a se.
“Ehi ragazzina, non dovresti essere a lezione di taglio e cucito?” I due bestioni lo guardavano dall’alto verso il basso mentre Kurt scivolava a terra. Poggiò le braccia sulle gambe e le strinse al petto, per proteggersi il più possibile. Karosfky ed Azimio risero di lui un’ultima volta prima di lasciarlo solo per il corridoio. 
Beh, forse era un po’ più difficile ribellarsi a quei due
.
 
 
 
 

E' PASSATA UNA SOLA SETTIMANA E HO AGGIORNATO, COMPLIMENTI VANISH!
Pensavo davvero che questa settimana non sarei riuscita ad aggiornare, tra casa piena di cuginetti scalpitanti e interrogazioni di Greco, e invece eccomi qui!
Questo capitolo non mi piace molto a dir la verità, è un classico capitolo di passaggio che porterà a uno molto più importante.
Parlando di cose in generali, non so se si è capito ma Broadway e i miei Musical sono il mio più grande Pleasure (con la P maiuscola), infatti solo in un capitolo ne ho citati quattro.
Cabaret, Il Mago di Oz, Rent e Wicked!
Riguardo Rent ho un po' di cosine da dirvi perchè quel musical mi scalda il cuore e se vi spiego capirete anche perchè.
Quando dico che m'immagino Finn e Puck a cantare una canzone su come faranno a pagare l'affitto è la verità! La seconda canzone di Rent -subito dopo Seasons of Love - è Rent, dove i due protagonisti maschili si disperano per l'affitto.
Questi due tizi e il loro rapporto mi ricordano molto - ma non troppo - i nostri amati Finn e Puck. Merced e Rachel hanno realmente cantato Take Me or Leave Me che è tratta da Rent - e feels a palla, Rachel canta la parte di Idina Menzel, Shleby in Glee.
Infine, i Klaine sono Collins e Angel, vi giuro. Infatti spero per un esibizione Klaine di I'll Cover You da non sapete quanto tempo.
Queste erano informazioni inutili, pft ahaha
Que voulez-vous faire? significa Che volete fare?
Domande, dubbi, offese, critiche, complimenti, commenti?
Mi dispiace molto, ma questo capitolo non mi ispira tanto... Non sono poi così convinta!
VI ASPETTO NELLE RECENSIONI
  
Ah, comunque volevo dirvi che quella citazione di Liszt è una delle mie preferite e volevo dirvi che quello che provo mentre scrivo so di nonn riuscire ad esprimerlo con le parole! Mi dispiace!
EH AH! RINGRAZIO TUTTE LE PERSONE CHE HANNO LETTO, SIETE BELLISSIME E DOLCISSIME
SOPRATTUTTO LE TRE CHE HANNO RECENSITO.
Perciò, grazie a Babykit87l, MarienDiana e Miss_Obrein
 
Spero di far in tempo a publicare un capitolo a settimana :) 

   
 
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