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Autore: FrecciaJones    03/05/2014    1 recensioni
Parole e pensieri che prendono forma. "Niente di personale" riprende ironicamente sentimenti e passioni molto "personali" ma astratti e trasportati in un racconto, questo racconto. Spero vi piaccia. commentate e ditemi che non sono la sola :)
Genere: Romantico, Satirico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Delle grandi storie d’amore che non hai il coraggio di vivere puoi solo parlarne, a bassa voce, con te stessa, quando nessuno ascolta.
Basterebbe un “ti penso” al posto del “niente” come risposta ad un banale “che fai”; ed invece stiamo ferme lì, mentre tutto scorre, a vestire maldestramente i panni di chi è amica e complice, ma niente di più.
Sembra impossibile che nessuno se ne renda conto.
La storia dell’amica sfigata che perde la testa per il più bello della scuola, è una storia già sentita, i sintomi li conosciamo tutti, eppure, personalmente, mi ci son voluti ben ventidue anni per capirlo, una bottiglia di vodka, una notte sotto le stelle e la voglia di baciarlo, per la prima volta, dopo tanto tempo, palese e prepotente, ma soffocata da sorrisi ed imbarazzo.
Basta guardare delle vecchie foto per capire che la verità è sempre stata lì, sotto ai miei occhi, sotto agli occhi di tutti : sono sempre stata cotta di lui.
Ma ho lasciato che le cose andassero, senza interferire, prendere l’iniziativa o forzare il corso degli avvenimenti. Mi sono cucita addosso il ruolo della confidente, sono sempre stata quella con cui sfogarsi, quella a cui raccontare le prime performance sessuali, quella che si accontentava.
Spesso mi chiedo se la mia è solo una cotta liceale portata all’esasperazione, una storia d’amore platonica ed idealizzata che di concreto non ha nulla, e che per questo è destinata a durare in eterno.
Se fossi stata più carina e più scaltra, con qualche chilo in meno al liceo e un po’ più di autostima, sarei riuscita ad avere il coraggio di farmi avanti? Che piega avrebbero preso le cose? Saremmo stati ancora amici?
Me lo chiedo spesso perché, di fatto, non abbiamo niente in comune, ed è, tutt’ora, lontanissimo dal tipo di uomo che vorrei accanto,eppure penso a lui tutte le volte che mi sento sola, vorrei che fosse lui a dedicarmi quelle canzoni d’amore che partono random alla radio, e vorrei discutere con lui di cose inutili per poi fare l’amore come una banale coppia di fidanzati.
E’ forse il dubbio di come sarebbe stato che mi tormenta fino ad impedirmi di pensare ad altri?
La verità è che non lo saprò mai, e se prima, come tutte, mi aggrappavo all’ipotesi remota che le cose potessero cambiare, adesso, con in mano il biglietto di invito alle sue nozze, ne ho la certezza.
L’uomo che amo si sposa con un’altra, ed è la prima volta che ho il coraggio di ammetterlo :
Lo amo, e posso passare il resto dei giorni ad analizzare quanto la cosa sia irrazionale, quanto sia assurdo perdere la testa per uno che i libri li leggeva solo quando a scuola lo obbligavano, quanto stupido sia rendersi conto di non aver mai avuto il coraggio di dirlo ad alta voce : TI AMO.
Basterebbe dirlo, senza tanti giri di parole, ma sorrido, alzo lo sguardo e lo abbraccio.
Potrebbe tremare la terra eppure non me ne accorgerei, è sempre così, nei suoi abbracci mi perdo e tutto sembra avere senso, poi mi stacco da lui e guardo in faccia la realtà , quella che non ho mai avuto il coraggio di affrontare.
A sedici anni gli procurai il numero della ragazza che gli piaceva, a diciassette organizzai un’uscita di gruppo per presentargli la ragazza nuova che si era appena trasferita in città, a diciotto mi ubriacai per la prima volta in sua compagnia, ma la serata finì con lui che mi raccontava di quanto stronza fosse la sua ex, la stessa con cui tornò insieme qualche settimana dopo.
Le nostre strade si sono divise, ma tornano sempre a portarci l’uno verso l’altra, e questo mi distrugge, tutte le volte, ma non mi ha ancora uccisa.
Questa volta il quarterback della scuola non ha scelto il brutto anatroccolo (trasformatosi in uno pseudo  “cigno” dopo una dieta proteica di cinque mesi, un abbonamento annuale a tutti i corsi che la palestra poteva offrire e qualche lezione di make up presa su internet ), questa volta il primo lanciatore ha scelto la reginetta del ballo, quella che butta giù solo beveroni di frutta per tenersi in forma e non mangia cibi solidi da due mesi per entrare nel vestito da sposa . E’ così che vanno veramente le cose, quando le donne lasciano le tastiere del computer e smettono di scrivere, quando le luci dei proiettori si spendono e gli attori del film vanno a ritoccarsi il trucco, lui sceglie lei, la più odiosa tra le donne . 

 

  
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