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Autore: HarrysJuliet_x    03/05/2014    4 recensioni
Tutti noi siamo in cerca della nostra anima gemella: una persona che ci è stata regalata dal destino, una persona che ci appartiene sia spiritualmente che fisicamente. Che tragica coincidenza, la mia anima gemella è appunto il mio gemello. Si, sono innamorata di mio fratello gemello. E' così irrazionale ma così inevitabile. Ogni volta che lo guardo, io mi sento attratta in tutti i modi. Vorrei che mi appartenesse, ma purtroppo non è così. [...]
«Che devi dirmi? Hai una faccia serissima!» Disse con voce preoccupata.
«Lou, io sono innamorata...» Mi attorcigliai una ciocca di capelli attorno al dito e distolsi lo sguardo dalle sue iridi celesti.
«Che c'è di male?» Sussurrò interdetto.
«No Lou, io sono innamorata di Zayn.» I suoi occhi si spalancarono e mormorò un «Oh merda»
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo cinque:

Era passata ormai una settimana da quando Zayn mi disse che non mi avrebbe permesso di scordarmi di lui ed ancora non ci parlavamo. Il suo comportamento era ambiguo, quasi cattivo nei miei confronti. Dimenticarmi di lui sarebbe stata la scelta migliore, quella che mi avrebbe resa felice, ma lui non voleva la mia felicità mentre io si, la volevo per entrambi. Mi ritrovai spesso a chiedermi se avesse intenzione di farmi soffrire, ma poi mi ripetevo sempre che lui era mio fratello e che forse mi voleva ancora bene. 

Eravamo tutti e due da soli a casa, decisi di farmi un bagno rilassante e di ascoltare un po’ di musica, ma come al solito era occupato da mr. TiIgnoroPerchèTantoSoCheMiAmi.
«Zayn muoviti, è da tre ore che occupi il bagno!»

 Sentii di colpo l’acqua della doccia interrompersi e poi dei passi avvicinarsi alla porta. Quando mio fratello uscì, non aveva niente addosso, solo un asciugamano che gli copriva le gambe e le parti intime. In quel preciso istante mi sentii avvampare, diventai tutta rossa e lui se ne accorse visto che aveva un sorriso compiaciuto sul volto. Cercai di sembrare impassibile ma non ci riuscii e l’occhio cadde più volte sui suoi pettorali scolpiti. 

«Vuoi una foto?» Disse con un pizzico di ironia bloccandomi il passaggio. Era appoggiato allo stipite della porta e quando cercai di attraversarla per chiudermi in bagno mi si parò completamente davanti. «No, non voglio una tua foto. Ora fammi passare, per favore.» Lo spostai bruscamente e chiusi la porta sbattendola. Ultimamente con lui sembrava di stare su delle montagne russe, un momento mi provocava, un altro cercava di capirmi ed infine mi ignorava. Arrivai alla conclusione che forse lui godeva della situazione per farmi soffrire, perché non ero più sua sorella, ero una sconosciuta. Sentii una risata da parte sua e mi infuriai. Si prendeva gioco di me, dei miei sentimenti, che grande bastardo. «Ti credevo migliore Zayn, credevo fossi un bravo ragazzo, ma invece sei una persona cattiva. Non voglio essere innamorata di te, non voglio essere nemmeno tua sorella. Vaffanculo!» Volevo cancellare i miei sentimenti, ma non si poteva. Sarebbe stato bello avere una macchina del tempo, tornare indietro ed impedire alla me stessa di due anni fa di fare gli stessi errori. 

 

Lacrime salate iniziarono a scendere incessatamente, fra la rabbia e la tristezza diedi un pugno veramente forte alla porta facendomi male.

La mano diventò quasi subito viola ed urlai per il dolore.
«Andy che cazzo è successo?» Strillò bussando. 

Non risposi, presi una pezza e la bagnai con dell’acqua fredda e l’avvolsi. Mi sedetti sul wc mentre stavo ancora singhiozzando.

Per qualche strano motivo, il Karma aveva deciso di punirmi. Non mi ero mai comportata male, avevo fatto volontariato, andavo bene a scuola, eppure la sfiga era sempre dalla mia parte. 

Quando mi innamorai di Zayn non avrei mai pensato di ritrovarmi seduta su un cesso a rimpiangere di aver perso gli anni e le occasioni migliori della mia vita, non avrei mai pensato di rimpiangere il giorno in cui April mi disse di dimenticarmelo, perché era solo un’infatuazione.

Ritornai alla realtà solo quando capii che se non avessi aperto la porta, Zayn l’avrebbe buttata giù.

L’aprii e come in un film me lo ritrovai a cinque centimetri dal mio viso. Il cuore pulsava troppo velocemente, la mente non era connessa ed il cuore era già esploso. Un vortice di sensazioni uniche, nuove, provate solo quando lui si avvicinava a me. 

Mi guardò intensamente negli occhi, ma quando la situazione si fece più strana si allontanò e mi prese la mano fasciata, accarezzandola.

«Aspettami qui, arrivo fra cinque minuti.»

 

Eravamo vicini all’ospedale, io avevo la musica a palla nelle orecchie e Zayn guidava. Per tutto il viaggio non ci rivolgemmo la parola, io ero ancora troppo arrabbiata per poter parlargli. 

Nelle cuffiette rimbombava ‘Cold as you’ di Taylor Swift, una di quelle canzoni da aggiungere alla lista di come mi sentivo. 

Forse avrei dovuto smetterla di ascoltare canzoni depresse.

Arrivò il momento del ritornello e crollai. 

“And now that i’m sitting here thinking it through,

I’ve never been anywhere cold as you.” Adesso che sono seduta qui riflettendo affondo sulla questione, non sono mai stata in nessun posto freddo come te.

Mi scese una lacrima mentre ripensavo alla lite di prima e a come si era preso gioco di me. Mi aveva provocata, rideva per il mio imbarazzo nel vederlo mezzo nudo, mi ignorava, era freddo, non era Zayn.

Lui si accorse che stavo piangendo, ma rimase impassibile a guardarmi e poi parcheggiò la macchina.

Quando entrammo nel pronto soccorso, subito mi entrò nelle narici un tanfo intenso di disinfettante che mi fece venire il voltastomaco. 

La stanza era asettica, aveva solo una segreteria e delle sedie bianche dove far aspettare i pazienti. Su un muro c’erano scritti i codici: bianco il meno grave, verde poco grave, giallo mediamente grave ed infine rosso il più grave di tutti. 

«Vado a parlare con la segretaria.» Il suo sguardo si ammorbidì e mi fece un sorriso mentre io mi limitai ad annuire.

Data la noia entrai su facebook con lo smartphone e scrissi una frase: “Io vivo nel tuo gioco di scacchi, ma tu cambi le regole ogni giorno.”

Un po’ come faceva il moro con me. Mi diceva una cosa, ne pensava un’altra e soprattutto ne voleva un’altra ancora.

Zayn venne accanto a me e si sedette su una delle sedie libere. Siccome ce n’era una sola, mi fece cenno di mettermi sulle sue gambe ed io da brava cogliona obbedii.

«Fra poco ci mandano al reparto di ortopedia, ha detto che il primo dottore disponibile ti visiterà subito.» Nonostante la posizione ambigua mantenni la calma e risposi: «Grazie.»

Erano due ore che eravamo chiusi in quella stanza, il medico ci aveva dato una stanza per riposare senza avermi prima visitata. Era Domenica, di dottori ce ne erano pochi e l’ospedale era pieno, quindi era dovuto scappare, ma sarebbe tornato.

Mentre mio fratello messaggiava su whatsapp con Perrie o qualcuno dei suoi amici, io ero sdraiata su di lui a contemplare il bianco soffitto.

Non c’era niente di speciale in quel soffitto, era uguale a tutti gli altri, ma lo trovai interessante anche perché il mio cellulare si era scaricato e non avevo nulla da fare.  

Zayn lanciò il suo telefono sulla poltrona accanto al letto ed iniziò a giocare con i miei capelli.

«Scarico?» Chiesi ironica. 

«Maledetti iPhone.. » La batteria di quei fottuti telefoni durava si e no circa due ore e se ti trovavi fuori casa, senza caricabatterie o prese della corrente, eri fregato.

«Come sta Perrie? Sarà sicuramente felice, ha un anello da duemila sterline al dito.» Mi interessai, tanto per fare un po’ di conversazione. 

Sasha, una ragazza della sua classe, aveva detto che la bionda non faceva altro che mostrare il gioiello, praticamente era sempre un: “Guarda cosa mi ha regalato il mio ragazzo hihi.” “Io sono fortunata, ho un anello da duemila pounds al dito” “Io mi sposo con il figo della scuola, voi? No.”

«Sta bene grazie. Si è molto felice, ma non penso che sia per l’anello, lei non è così superficiale…penso.»

Non la conosceva proprio.

Trattenni una risatina e continuai imperterrita a guardarmi attorno. Scrutai ogni minimo dettaglio dell’abitacolo. 

I muri bianchi, i letti scomodi e regolabili, i vasi pieni di fiori appassiti, i telecomandi per chiamare le infermiere ed infine la porta per accedere al bagno. 

Era molto inquietante vedere delle orchidee appassite sul tavolino. 

Mi venne in mente che alla fine, tutti noi appassiamo, soprattutto io. Ma non stavo parlando dell’aspetto esteriore, io parlavo dell’anima. 

E non l’avevo capito che questo amore a me faceva lo stesso effetto che il tempo fa ai fiori: li consuma.

«Anche io sono contenta per voi.» Aggiunsi cercando di risultare credibile, almeno un po’.

«Non hai bisogno di mentire. Non con me, almeno.» Invece se lui non avesse scoperto niente starei molto, ma molto meglio.

 

 

 

Il dottore mi mise una piccola benda sulla mano e disse che era solo una piccola slogatura, niente di grave. Lo ringraziammo e poi, con un peso in meno sullo stomaco salimmo in macchina.

«Ciao mamma…si sto bene…si,tranquilla…no…si…ok, ciao.»

Le conversazioni al telefono con mia madre erano sempre le stesse: lei si preoccupava ed io le dicevo solamente ‘si, no, ok, tranquilla’. D’altronde il vero interrogatorio si sarebbe svolto quella sera a cena. 

La cosa peggiore era la riunione di famiglia, in quella tu dovevi discutere dei tuoi problemi davanti a circa cinquanta persone. 

Abbastanza imbarazzante, no?

Alla radio fecero passare ‘we found love’ di Rihanna e Zayn alzò il volume al massimo perforandomi i timpani.

Iniziò a cantare, una delle voci migliori che avessi mai sentito, a dirla tutta.

Prese la cartina e l’arrotolò formando un microfono. 

Mi fece sorridere, faceva il buffo, questo era Zayn.

Iniziò a ballare, togliendo le mani dal volante, amava fare lo spericolato.
«Attento, il camion!» Urlai spaventata.

E poi si fece tutto buio.
 


SPAZIO AUTRICE: 
Scusate ragazze, ho avuto molto da fare, sono stata a Londra, ho preso un cane nuovo, ho dovuto studiare, ho dovuto fare degli esami ed infine mi sono rotta un dito. (eddaje).
Mi si era rotto il computer anche..
Il capitolo fa schifo, perdonatemi, il prossimo sarà un po' più intenso.
La storia ha 11 capitoli in tutto (più o meno) quindi siamo quasi alla fine.
Me la lasciate una piccola recensione? :3
1 KiZzOh

  
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