Ero così spaventata un demone mi stava per attacare, io purtroppo ero solo riuscita a sconfiggerne tre piuttosto insistenti a mollare la presa.
Il pugnale mi era caduto a terra, le gambe non mi reggevano più, in quel attimo di paura chiusi gli occhi aspettando la mia fine, quando dal cielo appare un angelo, così appariva attraverso i miei occhi.
La vista mi stava giocando brutti scherzi d'un tratto incominciai a non vedere nulla.
Le miei ginocchia caddero a terra e quello fu l'unica cosa che ricordai di quella sera di luna piena.

Il suo cappuccio rosso come il sangue le copriva il capo, solo le docili gambe della ragazza erano ben visibili assieme alle piccole ciocche dei suoi capelli castani.
Diede uno sguardo veloce al demone, con uno dei suoi artigli velenosi lo sconfisse in dieci minuti, ma si accorse che quest'ultimo si rigenerava, allora prese Tokijin con il solo sfioramento della spada il demone fu disintegrato definitivamente.
Forse il suo era stato uno sbaglio, quello di sottovalutare l'avversasio, ma con la giornata che aveva avuto non ne poteva più di demoni, specie dei mezzi-demoni infami che vivevano in questo mondo sperduto dove le guerre e le carestie predominavano.
Prese la giovane fanciulla in braccio, si guardò attorno e là in fondo, dietro a quei cespugli, c'erano tre corpi distesi per terra con il sangue che li colava a picco.
Dal suo olfatto aveva capito che la ragazza aveva perso poco sangue.
la mise a terra, distesa ai piedi di un albero.
Curioso di vedere il volto della donna, le sfilò il cappuccio rosso.
Il volto di lei era...
Impossibile da descrivere la sua bellezza era infinita, lui il principe dei demoni non aveva mai visto in tutta la sua vita una bellezza così rara.
La ferita non era molto grave, prese un piccolo fazzoletto bianco le pulì la ferita nella fronte, dalla quale fuoriusciva sangue.
Il taglio non era molto profondo, ma sicuramente doveva far molto male.

Non riuscivo a svegliarmi, la testa mi faceva un male cane, era come se qualcuno me l'avesse martellata continuamente.
Misi la mano sulla fronte con gli occhi ancora chiusi, sfiorai i miei capelli portandoli in dietro così da non darmi farstidio, aprendo gli occhi vedevo tutto nero poi focalizai le immagini fino ad accorgerimi che il demone di ieri sera era stato sconfitto, giaceva lì senza vita.