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Autore: abhainnjees    04/05/2014    4 recensioni
Raccolta di OS sulle OTP e brOTP più comuni e non di Supernatural!
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non necessariamente da intendere come slash. o forse si, dipende da chi shippate con chi
Genere: Demenziale, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nel futuro, Contesto generale/vago
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Accadde che, dopo che Cas sopravvisse al suo ipotetico ultimo giorno sulla terra, con annesso ultima notte sulla terra, decise di voler festeggiare. E naturalmente, andò in chiesa e pregò per diciotto ore di fila.

Quando tornò- o meglio quando si materializzò- a casa di Bobby, e Dean gli chiese con quel suo tono un po’ rude e imbarazzato dove fosse stato, Cas rispose dicendogli la verità.

-E quello sarebbe il tuo modo di festeggiare? Guarda che se il tuo culo è ancora nei paraggi è tutto merito nostro. Mio e di Sammy, sissignore se è merito nostro. Dovresti accendere un cero a noi.. – e mentre tirò un sorso di birra dalla bottiglia aggiunse –coglione!-

-Avresti qualche idea, oltre a quella di accendervi un cero.. sai Dean, non sarebbe appropriato. – mugugnò Cas, cercando di non fare una figura da vero “coglione” col suo Dean.

-Usciamo, ubriachiamoci, facciamo sesso! Quando sei in affari con noi, ogni notte potrebbe essere l’ultima e ogni giorno serve a ringraziare di essere ancora vivi..

Cas non si aspettava qualcosa di così serio da Dean, certo la parte in cui proponeva di ubriacarsi e fare del sesso- che poi mica aveva capito se intendeva insieme insieme o no- era discutibile, ma non aveva mai colto quell'aspetto di Dean. Quello secondo cui ogni parola che diceva poteva essere l’ultima nel suo immaginario interiore. Gli avrebbe dato più ascolto da oggi in poi.

Così fu che Cas non oppose resistenza e Dean si affrettò ad uscire preceduto dal fratello che aveva già in mente dove portare i suoi amici – che poi dire amici suona brutto, tecnicamente sono suo fratello e l’angelo che ci prova con lui, ma vabbè - per farli sballare per benino.

Bevvero senza controllo. Solo che l’alcol face uno strano effetto sui Winchester, e Cas –ovviamente immune- si divertì ad osservarli. I primi bicchierini provocarono una strana euforia. Dean rideva, rideva, rideva come un matto. Probabilmente nei loro bicchieri c’era della roba davvero forte, perché Dean non sembrava uno da sbronzarsi alla prima bevuta.

E adesso Cas aveva quasi paura, perché persino Sam non sembrava più lo stesso. Aveva assunto uno strano atteggiamento infantile che lo rendeva molto buffo; piegava la testa in avanti e sgranava gli occhi quasi per far vedere a tutti quanto dilatate fossero le sue pupille, e ti guardava con un’aria innocente e Cas pensò che assomigliava tanto a quel cane che vedeva a volte sulle confezioni di tovaglioli allungabile che comprava Dean. E era una vacca. Cas realizzò che Sam ubriaco era una vera e propria vacca, col verso e tutto il verso.

Dean, nonostante la barista l’avesse invogliato a seguirla in bagno, non se l’era sentita di lasciare Sam nelle mani inesperte di Cas, ma non si può dire che fu molto d’aiuto. Sostanzialmente quello che fece fu guardare il fratello e riderci assieme. Si sostenevano a vicenda per non cadere l’uno addosso all'altro e Sam ne stava dicendo di tutti i colori -“Dovevi andare con quella, ma l’hai visto che culo! Hey culona, dacci un altro bicchierino.” quell'altra in tutta risposta servì l’alcool e sputò dentro al picchiere destinato a Sam ,i suoi amici non dovevano essere gli unici ubriachi, pensò Cas,e Sam se lo versò a dosso di proposito : “Quanto mi piace.. a te piace Deeeeeean? Andiamo, lo so che te la faresti, non sei un tipo rumoroso vero fratello? Io invece faccio sempre un casino… persino, ehp, persino Jessica mi prendeva in giro.”- e Dean se la rideva, rideva di cuore, anche se in maniere un po’ folle e per un momento Cas desiderò che quella risata fosse contagiosa, così da poterne provare un po’, anche se era sicuro che non avrebbe fatto lo stesso effetto sul suo volto, di come lo faceva sulle labbra di Dean.

Cas probabilmente si era perso uno o due o anche una ventina di passaggi, concentrato com’era a guardare le labbra di Dean, ma quando ricominciò ad ascoltare Dean era attaccato tipo koala a Sam e non smetteva più di ripetergli che gli voleva bene.

-No, no Dean, non me lo merito… ti ricordi quella volta nel lo Utah, quando tu mi avevi preparato quella minestra strana e io poi mi sono ammalato? Non era colpa della minestra, io non l’avevo mangiata, l’ho buttata perché mi faceva schifo.

-Ma io tiiiiiiii voglio beeeeeene.

Cas si domandò perché solo adesso Sam e Dean stavano affrontando quel discorso. Se la zuppa di Dean faceva davvero schifo, perché Sam non glielo diceva subito? Perché aspettare anni?

-Caaaaaaaaaaaaaaaaaaaaas, e tu mi vuoi bene?

-Si Dean

-Taanto quanto te ne voglio io?

-Non lo so Dean, non so quanto bene mi vuoi tu.

-Ohhhh, sentilo quell'angelo scocciatore… IO, ti voglio così bene che non ti accopperei per nulla al mondo!- fece Dean, sottolineando con la voce quell’ “io” e aprendo le braccia in un goffo tentativo di allungarle al più non posso a “così”.

-Immagino che nemmeno io ti accopperei.

E Dean lo abbracciò. Getto le sue braccia attorno al collo di Cas e strinse forte. Cas si sentì in forte difficoltà, perché Dean aveva appoggiato la testa sulla sua spalla e gli aveva dato la possibilità di vedere lo sguardo implorante negli occhi di Sam.

-Naturalmente non accopperei neanche te.

E li Sam si sciolse, diventò gelatina appiccicosa e si posizionò tra Cas e Dean in modo da poter essere coccolato- e solo coccolato, dato che Cas qui era l’unico che stava facendo tutto il lavoro, facendo vagare le sue mani dietro le schiene dei ragazzi perché altrimenti la cosa sarebbe sembrata imbarazzante persino per lui- da entrambi.

-Deaaan, mi sa che devo vomitare.- Sam aveva parlato, e Dean come al solito rispose. In un attimo chiamò a raccolta tutte la lucidità che aveva e portò il fratello fuori dal locare, con miseri risultati, dato che caddero tre volte durante il percorso.

A Cas sembrò doveroso andare a dare una mano.

E mentre teneva la testa di Sam tra le mani mentre questi vomitava persino le budella, si reso conto che doveva proprio amarli alla follia per essersi ridotto così.
  
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