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Autore: losehimislikedieyoung    04/05/2014    1 recensioni
Non avrei mai pensato che la mia passione per la danza mi avrebbe portato a realizzare il sogno più grande della mia vita. Ma stranamente, riguarda tutt'altro che movimento a passo di musica. Musica, ecco. Avete presente? Quella musica che vi fa piangere, ridere, emoziarvi? Si, proprio quella. Ma nel mio caso, non è solo la musica a farmi provare emozioni del genere, ma chi la canta. Nel mio caso, sono 5 stupidi ragazzi inglesi. Ma per me, quei 5 stupidi, sono la mia vita. Ma iniziamo a raccontare come si deve.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando lo dissi a Allyson, quasi non voleva crederci. 'Tu farai il provino con CHI?'
Ce lo ripetei per tipo la quarta volta, esausta.
Cosa? Stai scherzando?!'
'Nient'affatto'. Dissi soddisfatta. Avevo davanti una grande opportunità che tutti mi avrebbero invidiata, e lo sapevo bene.
Oh, Ti prego, portami con te!
'Ally, sai benissimo che non posso. Devo andare da sola, non viene neanche mia madre.' iniziai a giocare nervosamente col la cordicella del telefono.
'Oh...' Allyson sembrava delusa.
'Dai, ti farò fare un autografo. Ora devo andare, ho la lezione fra un po'.
Sembrò ravvivarsi un po. 'Sul serio? Grazie Sel, sei la migliore.'
Attaccai sorridendo. Mancavano pochi giorni al provino. Il nervoso mi stava consumando.
Quando avevo del tempo libero, passavo in rassegna ogni signolo video su Youtube o ogni loro notizia, per saperne di più su di loro. Non era affatto mia intenzione andare la disinformata. E poi, visti i soggetti, ne valeva la pena.
La mia sveglia suonò alle sei in punto del mattino. Avevo i nervi alle stelle. A scuola non rivolsi la parola a nessuno, a pranzo non mangiai quasi niente. Quando ero nervosa, facevo sempre cosi.
Avevo il provino alle quattro del pomeriggio, ed era più tosto lontano come zona. Mia madre mi chiese se volevo un passaggio in auto, ma preferii prendere il bus. Era più rillassante.
Mi rillassava sopratutto infilare le cuffie nell'orecchio e sentire le canzoni della mia nuova ban preferita.
Per arrivare all'edificio, fui costretta a prendere la metro e poi un autobus, aggiungendo cinque minuti di camminata a piedi.Avevo letto almeno una decina di volte l'indirizzo, e ormai lo sapevo a memoria.
Quando mi trovai di fronte l'enorme edificio, mi sentii lo stomaco stringersi e le gambe cedere e fui quasi tentata dal ritornare indietro.
'Forza Sel' mi dissi, 'non essere codarda. Almeno potrai dire di aver visto in faccia i One Direction.
Presi coraggio e spinsi sospirando l'imponente porta di vetro. All'interno c'erano almeno una cinquantina di uffici, ed era incredibile, pensai, perchè era ancora il primo piano!
Mi ci volle un po con l'ascensore per salire fino al diciassettesimo piano. Ecco, ci siamo. Porta F. C'è un campanello. Presi respiro e lo premetti, nervosamente.
Mi ci volle un po prima che venne ad aprirmi sorridente una donna sulla quarantina. Non so perchè, ma il suo sorriso mi rassicurò. Era alta, ma forse era solo la mia impressione, visto che portava almeno un tacco 12. Aveva i capelli corti, rossicci, ed aveva una corporatura minuta.
'Ciao, sei della Dance Academy?' mi disse con una voce melodiosa. 'Emh...si. Sono qui per il provino.'
'Si, prego.' La donna si fece di lato per lasciarmi entrare e richiuse la porta alle mie spalle.
Tutta la sicurezza di poco prima svanì di botto. Mi sentii investire dall'ansia.
La donna mi portò in una grande stanza, arredata in stile moderno. C'erano molte ragazze, ragazze molto belle, sedute su i tre divani e le poltrone sparse per la stanza. Ne riconobbi qualcuna che proveniva dall'accademia come me, le altre da qualche altra agenzia.
Quando le guardai, sentii la mia autostima frantumarsi all'istante. Erano tutte bellissime. Avevo sul serio qualche possibilità? A detta di Reese, già il fatto che provenissi dalla Dance Accademy era una buona raccomandazione. Nella lettera che ci aveva letto, la Sony non richiedeva espressamente non ragazze belle, ma ragazze semplici. A quanto ho capito, era di questo che parlava la canzone. Quando mi ripetei in mente queste cose, mi rassicurai. Quindi si, forse avrei avuto qualche possibilità.
Aspettai nervosamente, -molto nervosamente- seduta sulla poltrona di cuoio nero. Molte ragazze erano già state chiamate, eravamo rimaste in 5. Ogni tanto rispondevo a qualche SMS di Allyson di mia madre. L'ansia mi stava divorando dall'interno, lenta.
Non ero mai stata cosi nervosa a un provino, ma non sapevo se era il fatto stesso di farlo, che mi suscitava ansia, o il solo semplice fatto che da un momento all'altro mi sarei trovata davanti i loro perfetti volti.
Ero stata un intera settimana a contemplare come sarebbe stata la mia reazione. Quei 5 ragazzi che avevo visto solo attraverso uno schermo, e avevo sentito le loro canzoni solo attraverso il mio iPod... Improvvisamente, mi sentii la ragazza piu fortunata del pianeta. A quante ragazze era stato poi concesso di parlarci per direttissima, e far si che l'attenzione di tutti e 5 sia rivolta davvero su di te? E qui c'era davvero da fare attenzione.
Mentre rimulginavo su queste cose, la mia attenzione fu catturata dalla porta nella quale prima era entrata la ragazza per il provino, la quale uscì sorridente. Dopo di lei si affacciò la stessa donna che prima mi aveva accolto all'ingresso.
'Selena Mayleen Morgenster.' disse la donna leggendo su un blocco degli appunti che aveva in mano.
Ci siamo.
Mi sentii lo stomaco sottosopra e il cuore battere cosi forte che temevo potesse uscirmi fuori dal petto. Sono emozioni di una directioner, dissi fra me mentre varcavo l'arco della porta. Era la prima volta che mi definivo usando il termine directioner, e mi suonava strano, ma quando entrai nella stanza e li vidi li, seduti tranquilli come se niente fosse, mi sentii fiera di esserlo.
  
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