Storie originali > Soprannaturale
Segui la storia  |       
Autore: Riddge    04/05/2014    1 recensioni
Max e Billy partono, come ogni anno, a fare le vacanze estive su nella cittadina di Bethel, in Alaska. Sono convinte di passarle in serenità, lontane dagli studi ed il caos di Anchorage, insieme come hanno sempre fatto... e non immerse in una faccenda ancora più grande di loro.
Esse andranno a contatto con il soprannaturale attraverso due ragazzi che, apparentemente, vivono nel mezzo del bosco. Angoscia e felicità coroneranno le loro vacanze, così diverse e così speciali, che lascerà un marchio profondo nel cuore di entrambe.
Ps. Questa è una storia a quattro mani.
** *** ** *** ** *** ** *** ** *** ** *** ** *** ** ***
Dal capitolo due:
[...]– Ehi Max –
– Uh? –
– Esiste la super velocità? –
– Certo – le risponde l’amica, e Billy le guarda le ciocche rosse dei capelli, prima di spalancare gli occhi per guardarla confusa.
– Davvero? –
– Certo che sì… nei fumetti – scuote la testa Max.[...]
** *** ** *** ** *** ** *** ** *** ** *** ** *** ** ***
Dal capitolo tre:
[...]Intravede da lontano una figura non appartenente ad un essere umano, ma ad un animale.
Si blocca immediatamente e cerca di capire di quale si tratta.
Sente un altro ululato e, stavolta, è più vicino.
[...]
La percorrono, per tutto il corpo, delle ondate di brividi al solo pensiero di avere un lupo a pochi passi da lei.[...]
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo cinque


– Andiamo da questa parte – Max le prende la mano e si addentrano nel bosco.

Iniziano a tornarle alla mente gli stessi occhi per cui poco fa ha fatto quell'incidente.

Certo che quell'auto non le è molto simpatica, prima l'alce ed ora il fuoco.

– Scusami ancora per l'auto… - guarda verso il basso per l'imbarazzo – Non so cosa mi sia preso, ma… - viene scossa da alcuni brividi al solo ricordo di quel gigantesco lupo.

– Non preoccuparti. Piuttosto la prossima volta non frenare così bruscamente, finisco per rimetterci il collo con te – cerca di scherzare vedendo l'espressione sconvolta e piena di angoscia dell'amica. Di sicuro nemmeno la sua è delle migliori, sono scosse entrambe per l'accaduto.

Max si stringe tra le braccia per cacciare via quell'immagine agghiacciante e tornare alla sua amica, cercando di aiutare pure lei. Per lei la felicità di Billy è più importante della sua.

– Non hai tutti i torti, scusami ancora – le sorride stringendo la mano alla sua amica.

– Smettila Max, piangerci addosso non ci aiuterà a tornare indietro – lascia la stretta dalla sua mano, ma il tono le esce troppo scontroso di quanto voleva.

Il volto della corvina glielo fa capire immediatamente, ma nessuna delle due vuole parlare. Cala il silenzio attorno a loro, si sentono solo i loro passi nella neve.

Billy non voleva dire ciò che ha appena sottolineato, o comunque con quel tono di polemica. Lei le vuole davvero bene, ma è stanca, spaventata e infreddolita, non riesce a ragionare.

– Qui credo sia perfetto – dice fredda Max indicando sotto ad un albero, senza nemmeno guardarla.

– Okay – la segue – Dove ci sistemiamo? La neve è ovunque –

– Lo so, ma almeno è riparato in caso di altra neve… – inizia a tremare dal freddo. Guarda verso il basso e la vista viene annebbiata dalle lacrime.

– Scusami… non faccio altro che casini, combino sempre disastri. Ora moriremo di freddo ed è tutta colpa mia!… – scoppia a piangere e tutte le lacrime le scorrono sulle guance. Billy l’abbraccia all’improvviso e le accarezza la testa con movimenti leggeri e rassicuranti.

– Non stiamo per morire, idiota –

– Billy!… ­– inizia a singhiozzare – Mi dispiace di tutto… –

– La pianti di scusarti? Non è colpa tua, capito? Abbiamo solo paura, ma ce la caveremo, okay? – la guarda negli occhi, risoluta, allontanandola dall’abbraccio ed asciugandole le lacrime. – Calmiamoci, okay? – le sorride.

– Certo! – riesce a tornare più tranquilla e le ammicca un sorriso sincero.

Si guardano intorno e iniziano a gustarsi la vista, il paesaggio e la neve candida. È davvero bello e cercano di godersela perché è ancora presto e chiaro. Nello zaino di Max ci sono dei panini per entrambe, ma che possono bastare solo come pranzo.

 

– Sta calando la notte, – sussurra la rossa guardando la fitta coltre di alberi.

– Fa freddo… – Max si stringe contro Billy, che le passa un braccio attorno alle spalle. Sospirando tira nuovamente fuori il cellulare, – Purtroppo non vanno nemmeno i cellulari… – ammette malinconica.

– Okay, l'importante è stare calme ed essere positive – cerca di farsi coraggio, ma il gelo la coglie e inizia a gelare. Si stringono in un abbraccio freddo per la neve sui loro indumenti.

Non sono molto calde e hanno bisogno di calore, ma come? Tremano per il freddo e i loro stomaci non fanno altro che brontolare: fanno una specie di concerto straziante.

Le loro forze le abbandonano dopo ore e ore di cammino nel bosco. Sono stravolte e cadono abbracciate sul velo morbido e bianco. Chiudono gli occhi e iniziano ad addormentarsi ma sanno in cuor loro che, se non verranno salvate in tempo, potrebbero non svegliarsi più.

Sono troppo stanche per resistere e il sonno diventa pesante, entrambe si abbandonano ai sogni.

 

* * *

 

Un ragazzo dai capelli neri si avvicina curioso alle fonti di quel gradevole odore annusato da una elevata distanza. Viene attratto e affianca entrambe le ragazze, ma il suo non è un gesto d'aiuto, ma tutt'altro. Inizia a sbavare come un cane rabbioso e, proprio nel momento in cui i suoi denti cercano di addentare il braccio di quella più vicina a lui, una forza sovrumana lo sbatte contro un albero. Un altro ragazzo dai capelli più chiari si materializza davanti alle due amiche in modo da proteggerle dall'altro.

– Cosa cazzo fai? – ringhia uno.

– Nulla di cui dovresti preoccupare! – si rialza in piedi pulendosi il giubbotto di pelle dalla neve bianco latte. Ma l’altro ragazzo lo prende improvvisamente per il bavero, avvicinando le loro faccia.

– Non ti credo –

– Taci, fratellino – gli fa un mezzo sorriso beffardo.

– Siamo gemelli, so cosa ti passa per la testa – si guardano con occhi demoniaci.

La tensione tra i due viene squarciata dal rumore dei denti sbattuti delle due ragazze sdraiate.

Il ragazzo dai capelli più chiari, quasi dorati, si volta preoccupato verso le due capendo la situazione.

– Gray, portiamole a casa – intanto prende tra le proprie braccia lo scricciolo raggrinzito dai capelli mori.

– Mi stai dicendo che le mie due quasi prede le dovrei portare a casa nostra? – grugnisce irritato Gray.

– Cerca di fare l’umano, almeno per una volta – gli ringhia contro il gemello, gelido.

– Taci! – esclama Gray.

Si avvicina maggiormente all'altra ragazza che le sembra familiare, anche troppo.

Vedendola così fragile e minuta gli fa scattare dentro una sorta di pietà. La prende tra le braccia e la sente fare una specie di effusa felina. Le mani di Max stringono forte il tessuto liscio del giubbotto e il calore del corpo del ragazzo inizia a riscaldarla pian piano.

– Sbrighiamoci – esclama non appena distoglie lo sguardo dalla ragazza e si butta, quasi letteralmente, in una corsa contro il tempo.

– Vuoi fare una gara? – chiede un istante dopo.

– Risparmia il fiato e muoviti –.

Stark guarda a sua volta la ragazza che tiene in braccio, ed aggrotta la fronte guardandole il viso troppo arrossato.

Deve sbrigarsi se vuole salvarla, non vuole che un’altra persona muoia a causa sua.

Non per la seconda volta.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale / Vai alla pagina dell'autore: Riddge